fpaol68
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"E' tempo che il biscione ricominci a progettare automobili che diventino le auto classiche più ricercate di domani, trovando una nuova identità...
L'Alfa deve ritrovare una sua strada, quella della sportività italiana, fatta di bellezza unita a immenso piacere di guida.
Del suo secolo , l'Alfa ne ha trascorso un quarto sotto le insegne del Gruppo Fiat. Non è stata una convivenza facile, gli alfisti (categoria tutta particolare) hanno vissuto con insofferenza molte scelte di Torino, frutto di sinergie industriali che sembravano tagliate soprattutto sui marchi di massa. Ora si apre una pagina nuova: l'acquisizione di Chrysler-Dodge schiude le porte al ritorno sul mercato americano e a nuove collabarazioni con i marchi di Detroit.
Ma deve essere l'alfa a guidare la strada e imporre la sua personalità: piegarla nuovamente alle esigenze altrui significherebbe umiliarne un'altra volta la personalità. Non lo meritano gli alfisti, non lo merita l'Italia"
Parole di un alfista reazionario cavernicolo e nostalgico?
No editoriale di Mauro Tedeschini direttore di Quattroruote sul fascicolo di agosto.
Il problema Alfa esiste eccome, e la strada al momento purtroppo non sembra essere quella auspicata anche dal direttore.
L'Alfa deve ritrovare una sua strada, quella della sportività italiana, fatta di bellezza unita a immenso piacere di guida.
Del suo secolo , l'Alfa ne ha trascorso un quarto sotto le insegne del Gruppo Fiat. Non è stata una convivenza facile, gli alfisti (categoria tutta particolare) hanno vissuto con insofferenza molte scelte di Torino, frutto di sinergie industriali che sembravano tagliate soprattutto sui marchi di massa. Ora si apre una pagina nuova: l'acquisizione di Chrysler-Dodge schiude le porte al ritorno sul mercato americano e a nuove collabarazioni con i marchi di Detroit.
Ma deve essere l'alfa a guidare la strada e imporre la sua personalità: piegarla nuovamente alle esigenze altrui significherebbe umiliarne un'altra volta la personalità. Non lo meritano gli alfisti, non lo merita l'Italia"
Parole di un alfista reazionario cavernicolo e nostalgico?
No editoriale di Mauro Tedeschini direttore di Quattroruote sul fascicolo di agosto.
Il problema Alfa esiste eccome, e la strada al momento purtroppo non sembra essere quella auspicata anche dal direttore.