Vorrei sottolineare che esiste una scuola di... pensiero secondo cui le buche sulla strada sono cosa buona e giusta perché contribuiscono a "scoraggiare" quei pazzi furiosi che volessero sfrecciare a 40 o 50 all'ora.
Insomma, molte persone vedono le buche nella stessa ottica in cui vedono i dissuasori di transito, i passaggi pedonali rialzati in mezzo alla strada, i semafori senza incrocio, le rotatorie insulse e così via: strategici strumenti ed accorgimenti per rendere le strade migliori, più sicure ecc ecc.
Inoltre le buche, rispetto agli altri dispositivi, hanno anche indubbi vantaggi economici, perché si creano da sole. Certo, esiste la possibilità che esse provochino danni a qualche automobile o facciano cadere un motociclista o ciclista (peraltro senz'altro spericolati), ma a questo inconveniente si pone facilmente rimedio con la modica spesa di qualche cartello tipo "strada dissestata" e con un opportuno limite di velocità. A quel punto se succede qualcosa si può sempre dire che l'interessato è un'amante della velocità, uno che "corre come un matto", che NON ha rispettato il codice e quindi è colpevole.
In questa ottica, ovviamente, anche i lavori in corso sono un ottimo strumento. Non a caso, infatti, mai e poi mai si vedono cantieri stradali che diano la sensazione di essere stati organizzati con il preciso obiettivo di creare il minimo intralcio possibile alla circolazione. Anzi, spesso e volentieri si ha la sensazione diametralmente opposta.
Tutti giustamente pretendiamo che eventuali interventi di manutenzione sull'acquedotto, sulle linee elettriche o telefoniche ecc. vengano programmati ed eseguiti in modo da preservare al massimo le funzionalità delle reti. Se si deve togliere la corrente per 5 ore in una zona industriale lo si fa di domenica oppure di notte, se si deve togliere l'acqua in un quartiere residenziale lo si fa di notte oppure nelle ore in cui meno persone sono a casa e comunque, in ogni caso, dopo aver avvertito gli utenti con largo anticipo. In altre parole, chi gestisce le linee DEVE effettuare gli interventi in maniera tale da NON penalizzare oltre il minimo indispensabile la funzionalità delle linee stesse: portare la corrente, portare l'acqua ecc.
Sulla rete stradale (la cui funzionalità, fino a prova contraria, consiste nel permettere alle persone di spostarsi) invece, chissà perché, questo principio non esiste affatto.