<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Lettera aperta di Marchionne | Il Forum di Quattroruote

Lettera aperta di Marchionne

Per chi non avesse voglia di cercare in rete, trovata sul Corriere.it:

http://www.corriere.it/economia/11_gennaio_16/il-coraggio-di-ridare-dignita-alla-fabbrica_466e94b8-215f-11e0-b1a9-00144f02aabc.shtml

Il documento

«Il coraggio di ridare dignità alla fabbrica»

«In certi momenti mi sono chiesto se ne valeva la pena. Mi auguro che anche chi ha votato no comprenda la svolta»

Siamo lieti che la maggioranza dei lavoratori di Mirafiori abbia compreso l'impegno della Fiat per trasformare l'impianto in una fabbrica di livello internazionale. Siamo lieti perché con il loro voto hanno dimostrato di avere fiducia in se stessi e nel loro futuro. Non hanno scelto soltanto di dire sì ad una nuova possibilità per Mirafiori, quella di lavorare e competere tra i migliori. Hanno scelto di prendere in mano il loro destino, di assumersi la responsabilità di compiere una svolta storica e di diventare gli artefici di qualcosa di nuovo e di importante. In un Paese come l'Italia, che è sempre stato legato al passato e restio al cambiamento, e il referendum di ieri in parte lo ha dimostrato, la scelta di chi ha votato sì è stata lungimirante. Rappresenta la voglia di fare che si oppone alla rassegnazione del declino. Rappresenta il coraggio di compiere un passo avanti contro l'immobilismo di chi parla soltanto o aspetta che le cose succedano. Sono sempre stato molto orgoglioso di quello che Mirafiori rappresenta per la Fiat, come custode della tradizione industriale della nostra azienda e del nostro Paese, e anche per quello che ha dimostrato di saper fare.

La scelta del 2004
Mirafiori e la gente che ci lavora non si è fatta scoraggiare quando, nel 2004, erano in tanti a profetizzare la fine e la chiusura dell'impianto. Insieme abbiamo strappato lo stabilimento alla desolazione, abbiamo ridato dignità e prospettive alla fabbrica. La maggior parte delle nostre persone non si sono fatte condizionare dalle tante accuse che ci sono piovute addosso, dagli attacchi che sono stati fatti in modo strumentale sulla loro pelle, ma hanno scelto di stare dalla parte di chi si impegna, di chi intende mettere le proprie qualità e la propria passione per fare la differenza. Questa è la migliore risposta alle bugie e alle esasperazioni degli ultimi mesi. Dicendo sì all'accordo, hanno chiuso la porta agli estremismi, che non portano a nulla se non al caos, e l'hanno aperta al futuro, al privilegio di trasformare Mirafiori in una fabbrica eccellente.

Esporteremo negli Usa
Mi auguro che le persone che hanno votato no, messe da parte le ideologie e i preconcetti prendano coscienza dell'importanza dell'accordo che salvaguarda le prospettive di tutti i lavoratori. Il piano per questo stabilimento è molto ambizioso. La società che verrà costituita tra Fiat e Chrysler ci permetterà di installare a Mirafiori una nuova piattaforma per costruire SUV di classe superiore, sia per il marchio Jeep sia per l'Alfa Romeo, da esportare in tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti. Questo ci consentirà di raggiungere un livello di produzione molto elevato, fino a 280mila unità l'anno, aprendo anche la strada ad una possibile crescita dell'occupazione.

Diritti garantiti
L'accordo che rappresenta la base per realizzare tutto ciò - quell'accordo che è stato al centro di così tante polemiche - serve solo a far funzionare meglio la fabbrica, senza intaccare nessun diritto. Non penalizza i lavoratori in nessun modo e mantiene inalterate tutte le condizioni positive che sono previste non solo dal contratto collettivo ma anche da tutti i trattamenti che la Fiat nel tempo ha riconosciuto alle proprie persone. L'organizzazione del lavoro è in realtà la stessa che a Mirafiori si sta sperimentando da più di due anni e che tiene conto del grado di affaticamento dovuto al tipo di lavoro svolto. L'introduzione dei 18 turni comprende quello del sabato sera che è il più disagiato. Per questo abbiamo concordato che, pur essendo sempre retribuito, venga effettuato solo se c'è una reale necessità e che comunque, in questo caso, sia pagato come straordinario. Il pieno utilizzo dei 18 turni permetterà, inoltre, di aumentare i salari di circa 3.500 euro l'anno.
Abbiamo anche tenuto conto di un'altra esigenza, relativa al lavoro straordinario. Sapendo che non sempre una persona può essere disponibile, abbiamo previsto la possibilità di sostituire fino al 20% dei lavoratori che non possono fare straordinari. Rivedere il sistema della pause, inoltre, riducendole a 30 minuti e monetizzando la differenza, ci permette di adeguarci a quello che succede nelle fabbriche del resto d'Europa e del mondo.

La verità sulle malattie
Per quanto riguarda la questione delle malattie, su cui si sono dette tante assurdità, l'accordo prevede semplicemente di monitorare il tasso di assenteismo, per evitare eventuali abusi. Sarà una commissione congiunta con il sindacato a valutare caso per caso il non riconoscimento dell'indennità a carico dell'azienda. La verità è che questa clausola serve soprattutto a richiamare l'attenzione sul problema, a smuovere le coscienze e il senso di responsabilità e mi auguro che non venga mai applicata.

Busta paga chiara
Infine, abbiamo semplificato le voci retributive, cosa che porterà maggiore chiarezza nel leggere la busta paga ed avrà anche un effetto positivo sul salario in caso di lavoro straordinario o turnazione, perché le maggiorazioni verranno applicate sulla paga base, che è più elevata rispetto agli attuali valori del minimo contrattuale.

Critiche ingiuste
Come la maggior parte delle nostre persone ha compreso, non c'è nulla di eccezionale nell'accordo per Mirafiori, se non l'occasione di rilanciare la fabbrica, di darle il ruolo che merita sulla scena internazionale. Le critiche che abbiamo ricevuto sono state ingiuste e spesso frustranti. Quando vedi che i tuoi sforzi vengono mistificati, a volte ti chiedi se davvero ne valga la pena. La maggioranza dei lavoratori di Mirafiori ha detto che vale sempre la pena di impegnarsi per costruire qualcosa di migliore.
*amministratore delegato di Fiat e Chrysler

Sergio Marchionne
16 gennaio 2011
 
MultiJet150 ha scritto:
Per chi non avesse voglia di cercare in rete, trovata sul Corriere.it:

http://www.corriere.it/economia/11_gennaio_16/il-coraggio-di-ridare-dignita-alla-fabbrica_466e94b8-215f-11e0-b1a9-00144f02aabc.shtml

Il documento

«Il coraggio di ridare dignità alla fabbrica»

«In certi momenti mi sono chiesto se ne valeva la pena. Mi auguro che anche chi ha votato no comprenda la svolta»

Siamo lieti che la maggioranza dei lavoratori di Mirafiori abbia compreso l'impegno della Fiat per trasformare l'impianto in una fabbrica di livello internazionale. Siamo lieti perché con il loro voto hanno dimostrato di avere fiducia in se stessi e nel loro futuro. Non hanno scelto soltanto di dire sì ad una nuova possibilità per Mirafiori, quella di lavorare e competere tra i migliori. Hanno scelto di prendere in mano il loro destino, di assumersi la responsabilità di compiere una svolta storica e di diventare gli artefici di qualcosa di nuovo e di importante. In un Paese come l'Italia, che è sempre stato legato al passato e restio al cambiamento, e il referendum di ieri in parte lo ha dimostrato, la scelta di chi ha votato sì è stata lungimirante. Rappresenta la voglia di fare che si oppone alla rassegnazione del declino. Rappresenta il coraggio di compiere un passo avanti contro l'immobilismo di chi parla soltanto o aspetta che le cose succedano. Sono sempre stato molto orgoglioso di quello che Mirafiori rappresenta per la Fiat, come custode della tradizione industriale della nostra azienda e del nostro Paese, e anche per quello che ha dimostrato di saper fare.

La scelta del 2004
Mirafiori e la gente che ci lavora non si è fatta scoraggiare quando, nel 2004, erano in tanti a profetizzare la fine e la chiusura dell'impianto. Insieme abbiamo strappato lo stabilimento alla desolazione, abbiamo ridato dignità e prospettive alla fabbrica. La maggior parte delle nostre persone non si sono fatte condizionare dalle tante accuse che ci sono piovute addosso, dagli attacchi che sono stati fatti in modo strumentale sulla loro pelle, ma hanno scelto di stare dalla parte di chi si impegna, di chi intende mettere le proprie qualità e la propria passione per fare la differenza. Questa è la migliore risposta alle bugie e alle esasperazioni degli ultimi mesi. Dicendo sì all'accordo, hanno chiuso la porta agli estremismi, che non portano a nulla se non al caos, e l'hanno aperta al futuro, al privilegio di trasformare Mirafiori in una fabbrica eccellente.

Esporteremo negli Usa
Mi auguro che le persone che hanno votato no, messe da parte le ideologie e i preconcetti prendano coscienza dell'importanza dell'accordo che salvaguarda le prospettive di tutti i lavoratori. Il piano per questo stabilimento è molto ambizioso. La società che verrà costituita tra Fiat e Chrysler ci permetterà di installare a Mirafiori una nuova piattaforma per costruire SUV di classe superiore, sia per il marchio Jeep sia per l'Alfa Romeo, da esportare in tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti. Questo ci consentirà di raggiungere un livello di produzione molto elevato, fino a 280mila unità l'anno, aprendo anche la strada ad una possibile crescita dell'occupazione.

Diritti garantiti
L'accordo che rappresenta la base per realizzare tutto ciò - quell'accordo che è stato al centro di così tante polemiche - serve solo a far funzionare meglio la fabbrica, senza intaccare nessun diritto. Non penalizza i lavoratori in nessun modo e mantiene inalterate tutte le condizioni positive che sono previste non solo dal contratto collettivo ma anche da tutti i trattamenti che la Fiat nel tempo ha riconosciuto alle proprie persone. L'organizzazione del lavoro è in realtà la stessa che a Mirafiori si sta sperimentando da più di due anni e che tiene conto del grado di affaticamento dovuto al tipo di lavoro svolto. L'introduzione dei 18 turni comprende quello del sabato sera che è il più disagiato. Per questo abbiamo concordato che, pur essendo sempre retribuito, venga effettuato solo se c'è una reale necessità e che comunque, in questo caso, sia pagato come straordinario. Il pieno utilizzo dei 18 turni permetterà, inoltre, di aumentare i salari di circa 3.500 euro l'anno.
Abbiamo anche tenuto conto di un'altra esigenza, relativa al lavoro straordinario. Sapendo che non sempre una persona può essere disponibile, abbiamo previsto la possibilità di sostituire fino al 20% dei lavoratori che non possono fare straordinari. Rivedere il sistema della pause, inoltre, riducendole a 30 minuti e monetizzando la differenza, ci permette di adeguarci a quello che succede nelle fabbriche del resto d'Europa e del mondo.

La verità sulle malattie
Per quanto riguarda la questione delle malattie, su cui si sono dette tante assurdità, l'accordo prevede semplicemente di monitorare il tasso di assenteismo, per evitare eventuali abusi. Sarà una commissione congiunta con il sindacato a valutare caso per caso il non riconoscimento dell'indennità a carico dell'azienda. La verità è che questa clausola serve soprattutto a richiamare l'attenzione sul problema, a smuovere le coscienze e il senso di responsabilità e mi auguro che non venga mai applicata.

Busta paga chiara
Infine, abbiamo semplificato le voci retributive, cosa che porterà maggiore chiarezza nel leggere la busta paga ed avrà anche un effetto positivo sul salario in caso di lavoro straordinario o turnazione, perché le maggiorazioni verranno applicate sulla paga base, che è più elevata rispetto agli attuali valori del minimo contrattuale.

Critiche ingiuste
Come la maggior parte delle nostre persone ha compreso, non c'è nulla di eccezionale nell'accordo per Mirafiori, se non l'occasione di rilanciare la fabbrica, di darle il ruolo che merita sulla scena internazionale. Le critiche che abbiamo ricevuto sono state ingiuste e spesso frustranti. Quando vedi che i tuoi sforzi vengono mistificati, a volte ti chiedi se davvero ne valga la pena. La maggioranza dei lavoratori di Mirafiori ha detto che vale sempre la pena di impegnarsi per costruire qualcosa di migliore.
*amministratore delegato di Fiat e Chrysler

Sergio Marchionne
16 gennaio 2011

e perchè non l'ha fatta prima della votazione questa letterina che tutto fa fuorchè commuovermi?
ho l'impressione che, come si dice dalle mie parti, abbia tranciato un pò di bulloni visto il risultato.
quello che non capisco è perchè qui sia contento del risultato ed a pomigliano con il 64% ha dovuto ricorrere al piano b perchè non si fidava!
misteri della fede!!!!!
 
conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Per chi non avesse voglia di cercare in rete, trovata sul Corriere.it:

http://www.corriere.it/economia/11_gennaio_16/il-coraggio-di-ridare-dignita-alla-fabbrica_466e94b8-215f-11e0-b1a9-00144f02aabc.shtml

Il documento

«Il coraggio di ridare dignità alla fabbrica»

«In certi momenti mi sono chiesto se ne valeva la pena. Mi auguro che anche chi ha votato no comprenda la svolta»

Siamo lieti che la maggioranza dei lavoratori di Mirafiori abbia compreso l'impegno della Fiat per trasformare l'impianto in una fabbrica di livello internazionale. Siamo lieti perché con il loro voto hanno dimostrato di avere fiducia in se stessi e nel loro futuro. Non hanno scelto soltanto di dire sì ad una nuova possibilità per Mirafiori, quella di lavorare e competere tra i migliori. Hanno scelto di prendere in mano il loro destino, di assumersi la responsabilità di compiere una svolta storica e di diventare gli artefici di qualcosa di nuovo e di importante. In un Paese come l'Italia, che è sempre stato legato al passato e restio al cambiamento, e il referendum di ieri in parte lo ha dimostrato, la scelta di chi ha votato sì è stata lungimirante. Rappresenta la voglia di fare che si oppone alla rassegnazione del declino. Rappresenta il coraggio di compiere un passo avanti contro l'immobilismo di chi parla soltanto o aspetta che le cose succedano. Sono sempre stato molto orgoglioso di quello che Mirafiori rappresenta per la Fiat, come custode della tradizione industriale della nostra azienda e del nostro Paese, e anche per quello che ha dimostrato di saper fare.

La scelta del 2004
Mirafiori e la gente che ci lavora non si è fatta scoraggiare quando, nel 2004, erano in tanti a profetizzare la fine e la chiusura dell'impianto. Insieme abbiamo strappato lo stabilimento alla desolazione, abbiamo ridato dignità e prospettive alla fabbrica. La maggior parte delle nostre persone non si sono fatte condizionare dalle tante accuse che ci sono piovute addosso, dagli attacchi che sono stati fatti in modo strumentale sulla loro pelle, ma hanno scelto di stare dalla parte di chi si impegna, di chi intende mettere le proprie qualità e la propria passione per fare la differenza. Questa è la migliore risposta alle bugie e alle esasperazioni degli ultimi mesi. Dicendo sì all'accordo, hanno chiuso la porta agli estremismi, che non portano a nulla se non al caos, e l'hanno aperta al futuro, al privilegio di trasformare Mirafiori in una fabbrica eccellente.

Esporteremo negli Usa
Mi auguro che le persone che hanno votato no, messe da parte le ideologie e i preconcetti prendano coscienza dell'importanza dell'accordo che salvaguarda le prospettive di tutti i lavoratori. Il piano per questo stabilimento è molto ambizioso. La società che verrà costituita tra Fiat e Chrysler ci permetterà di installare a Mirafiori una nuova piattaforma per costruire SUV di classe superiore, sia per il marchio Jeep sia per l'Alfa Romeo, da esportare in tutto il mondo, compresi gli Stati Uniti. Questo ci consentirà di raggiungere un livello di produzione molto elevato, fino a 280mila unità l'anno, aprendo anche la strada ad una possibile crescita dell'occupazione.

Diritti garantiti
L'accordo che rappresenta la base per realizzare tutto ciò - quell'accordo che è stato al centro di così tante polemiche - serve solo a far funzionare meglio la fabbrica, senza intaccare nessun diritto. Non penalizza i lavoratori in nessun modo e mantiene inalterate tutte le condizioni positive che sono previste non solo dal contratto collettivo ma anche da tutti i trattamenti che la Fiat nel tempo ha riconosciuto alle proprie persone. L'organizzazione del lavoro è in realtà la stessa che a Mirafiori si sta sperimentando da più di due anni e che tiene conto del grado di affaticamento dovuto al tipo di lavoro svolto. L'introduzione dei 18 turni comprende quello del sabato sera che è il più disagiato. Per questo abbiamo concordato che, pur essendo sempre retribuito, venga effettuato solo se c'è una reale necessità e che comunque, in questo caso, sia pagato come straordinario. Il pieno utilizzo dei 18 turni permetterà, inoltre, di aumentare i salari di circa 3.500 euro l'anno.
Abbiamo anche tenuto conto di un'altra esigenza, relativa al lavoro straordinario. Sapendo che non sempre una persona può essere disponibile, abbiamo previsto la possibilità di sostituire fino al 20% dei lavoratori che non possono fare straordinari. Rivedere il sistema della pause, inoltre, riducendole a 30 minuti e monetizzando la differenza, ci permette di adeguarci a quello che succede nelle fabbriche del resto d'Europa e del mondo.

La verità sulle malattie
Per quanto riguarda la questione delle malattie, su cui si sono dette tante assurdità, l'accordo prevede semplicemente di monitorare il tasso di assenteismo, per evitare eventuali abusi. Sarà una commissione congiunta con il sindacato a valutare caso per caso il non riconoscimento dell'indennità a carico dell'azienda. La verità è che questa clausola serve soprattutto a richiamare l'attenzione sul problema, a smuovere le coscienze e il senso di responsabilità e mi auguro che non venga mai applicata.

Busta paga chiara
Infine, abbiamo semplificato le voci retributive, cosa che porterà maggiore chiarezza nel leggere la busta paga ed avrà anche un effetto positivo sul salario in caso di lavoro straordinario o turnazione, perché le maggiorazioni verranno applicate sulla paga base, che è più elevata rispetto agli attuali valori del minimo contrattuale.

Critiche ingiuste
Come la maggior parte delle nostre persone ha compreso, non c'è nulla di eccezionale nell'accordo per Mirafiori, se non l'occasione di rilanciare la fabbrica, di darle il ruolo che merita sulla scena internazionale. Le critiche che abbiamo ricevuto sono state ingiuste e spesso frustranti. Quando vedi che i tuoi sforzi vengono mistificati, a volte ti chiedi se davvero ne valga la pena. La maggioranza dei lavoratori di Mirafiori ha detto che vale sempre la pena di impegnarsi per costruire qualcosa di migliore.
*amministratore delegato di Fiat e Chrysler

Sergio Marchionne
16 gennaio 2011

e perchè non l'ha fatta prima della votazione questa letterina che tutto fa fuorchè commuovermi?
ho l'impressione che, come si dice dalle mie parti, abbia tranciato un pò di bulloni visto il risultato.
quello che non capisco è perchè qui sia contento del risultato ed a pomigliano con il 64% ha dovuto ricorrere al piano b perchè non si fidava!
misteri della fede!!!!!

E quale sarebbe il piano B ????
 
e perchè non l'ha fatta prima della votazione questa letterina che tutto fa fuorchè commuovermi?
ho l'impressione che, come si dice dalle mie parti, abbia tranciato un pò di bulloni visto il risultato.
quello che non capisco è perchè qui sia contento del risultato ed a pomigliano con il 64% ha dovuto ricorrere al piano b perchè non si fidava!
misteri della fede!!!!![/quote]

E quale sarebbe il piano B ????[/quote]

a pomigliano?
hanno fatto un altra società cambiando il nome.
a cosa serve fare un altra società se mantieni tutto come prima?
comunque la fiom non vuole darsi per vinta.
loro pensano di riprendere le trattative.
ma sono tutti scemi quelli???
 
a pomigliano?
hanno fatto un altra società cambiando il nome.
a cosa serve fare un altra società se mantieni tutto come prima?
comunque la fiom non vuole darsi per vinta.
loro pensano di riprendere le trattative.
ma sono tutti scemi quelli???[/quote]

SI
 
la scrivo io la lettera a melchiorre...
ma và a ciapà i rat

nn ha risolto nulla, metà degli operai è infedele e quanti della metà del si ha votato per paura, sotto terrorismo spicologico.
ad ogni modo son contento che rimanga il lavoro Torino
 
bumper-morgan ha scritto:
a pomigliano?
hanno fatto un altra società cambiando il nome.
a cosa serve fare un altra società se mantieni tutto come prima?
comunque la fiom non vuole darsi per vinta.
loro pensano di riprendere le trattative.
ma sono tutti scemi quelli???

SI[/quote]

E' esattamente uguale al comportamento che tengono i politici dopo le sconfitte elettorali, non vincono ma riescono a vedere le loro personali vittorie. Fiom s'è comportata uguale, e questo, agli occhi di chi vuol vedere davvero, dovrebbe indicare chi è e che compito ha la Fiom, e che, oggi più che mai, se ne sbatte altamente della salvaguardia dei lavoratori.
 
Luigi_82 ha scritto:
bumper-morgan ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
a pomigliano?
hanno fatto un altra società cambiando il nome.
a cosa serve fare un altra società se mantieni tutto come prima?
comunque la fiom non vuole darsi per vinta.
loro pensano di riprendere le trattative.
ma sono tutti scemi quelli???

SI

E' esattamente uguale al comportamento che tengono i politici dopo le sconfitte elettorali, non vincono ma riescono a vedere le loro personali vittorie. Fiom s'è comportata uguale, e questo, agli occhi di chi vuol vedere davvero, dovrebbe indicare chi è e che compito ha la Fiom, e che, oggi più che mai, se ne sbatte altamente della salvaguardia dei lavoratori.

Oggi ho sentito al telegiornale un giovane di Torino che diceva: " se quelli del no vogliono lasciare la FIAT, ci vado io a lavorare al loro posto". Dov'era la FIOM mentre passava il precariato per i giovani, mia figlia lavora da 6 anni con i contrattini e comincia a chiedermi a cosa mi è servito laurearmi ?

Oppure, a luglio 2010, mentre spostavano ABILMENTE la pensione a 41 anni, dov'era la CGIL, ma anche tutti gli altri sindacati ?

Si parla di diritti acquisiti mentre si sta sgretolando lo stato sociale ...... ma sono diventati tutti miopi ?

Non ho più parole ...........
 
MultiJet150 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
bumper-morgan ha scritto:
a pomigliano?
hanno fatto un altra società cambiando il nome.
a cosa serve fare un altra società se mantieni tutto come prima?
comunque la fiom non vuole darsi per vinta.
loro pensano di riprendere le trattative.
ma sono tutti scemi quelli???

SI

E' esattamente uguale al comportamento che tengono i politici dopo le sconfitte elettorali, non vincono ma riescono a vedere le loro personali vittorie. Fiom s'è comportata uguale, e questo, agli occhi di chi vuol vedere davvero, dovrebbe indicare chi è e che compito ha la Fiom, e che, oggi più che mai, se ne sbatte altamente della salvaguardia dei lavoratori.

Oggi ho sentito al telegiornale un giovane di Torino che diceva: " se quelli del no vogliono lasciare la FIAT, ci vado io a lavorare al loro posto". Dov'era la FIOM mentre passava il precariato per i giovani, mia figlia lavora da 6 anni con i contrattini e comincia a chiedermi a cosa mi è servito laurearmi ?

Oppure, a luglio 2010, mentre spostavano ABILMENTE la pensione a 41 anni, dov'era la CGIL, ma anche tutti gli altri sindacati ?

Si parla di diritti acquisiti mentre si sta sgretolando lo stato sociale ...... ma sono diventati tutti miopi ?

Non ho più parole ...........

[/quote]

dov'era tutta la sinistra da prodi in giù?
hanno governato due anni, perchè non hanno raddrizzato un pò di cose?
 
Concordo, mi piace la lettera, ho fiducia in Marchionne e nel Piano di Rilancio di Mirafiori. So che forse è un sogno ma mi piacerebbe poter vedere una Fiat primo costruttore in Europa per numero di veicoli prodoptti, un po' come succedeva negli anni passati.... (tanti anni fa, troppi purtroppo), sono soddisfatto che abbiano prevalso le ragioni e le responsabilità.... Parlo da persona informata dei fatti, anche prchè l'accordo l'ho letto tutto e ho corcato di capire bene quello che c'era scritto..... e non mi sembra proprio che vengano calpestati i diritti dei lavoratori.
Concordo anche pienamente con chi critica la Fiom, un sindacato che da un lato ammiro per quello che è riuscito ad ottenere (magari in amniera non prorpio corretta ma tant'è...) e da un lato non sopporto per quel modo di pensare ancora fermo a 50 anni fa.... Il modo di ragionare e di agire di Fiom ha fatto ormai il suo tempo, è ora di aprirsi e guardarsi intorno, siamo nel 2011 e non più negli anni '60 e '70....
Complimenti ancora a chi ha votato si, alal Fiat per il coraggio e anche all'Amministratore Delegato Dott. Marchionne che dove è passato a sempre risollevato....

Auguri Fiat....
 
Luigi_82 ha scritto:
bumper-morgan ha scritto:
a pomigliano?
hanno fatto un altra società cambiando il nome.
a cosa serve fare un altra società se mantieni tutto come prima?
comunque la fiom non vuole darsi per vinta.
loro pensano di riprendere le trattative.
ma sono tutti scemi quelli???

SI

E' esattamente uguale al comportamento che tengono i politici dopo le sconfitte elettorali, non vincono ma riescono a vedere le loro personali vittorie. Fiom s'è comportata uguale, e questo, agli occhi di chi vuol vedere davvero, dovrebbe indicare chi è e che compito ha la Fiom, e che, oggi più che mai, se ne sbatte altamente della salvaguardia dei lavoratori. [/quote]
Fiom? RifondazioneComunista
 
conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
bumper-morgan ha scritto:
conan2001 ha scritto:
a pomigliano?
hanno fatto un altra società cambiando il nome.
a cosa serve fare un altra società se mantieni tutto come prima?
comunque la fiom non vuole darsi per vinta.
loro pensano di riprendere le trattative.
ma sono tutti scemi quelli???

SI

E' esattamente uguale al comportamento che tengono i politici dopo le sconfitte elettorali, non vincono ma riescono a vedere le loro personali vittorie. Fiom s'è comportata uguale, e questo, agli occhi di chi vuol vedere davvero, dovrebbe indicare chi è e che compito ha la Fiom, e che, oggi più che mai, se ne sbatte altamente della salvaguardia dei lavoratori.

Oggi ho sentito al telegiornale un giovane di Torino che diceva: " se quelli del no vogliono lasciare la FIAT, ci vado io a lavorare al loro posto". Dov'era la FIOM mentre passava il precariato per i giovani, mia figlia lavora da 6 anni con i contrattini e comincia a chiedermi a cosa mi è servito laurearmi ?

Oppure, a luglio 2010, mentre spostavano ABILMENTE la pensione a 41 anni, dov'era la CGIL, ma anche tutti gli altri sindacati ?

Si parla di diritti acquisiti mentre si sta sgretolando lo stato sociale ...... ma sono diventati tutti miopi ?

Non ho più parole ...........

dov'era tutta la sinistra da prodi in giù?
hanno governato due anni, perchè non hanno raddrizzato un pò di cose?

Lascia stare la politica, quando non sai cosa dire tiri in ballo la politica per poi dire che al tuo paesello tutto funziona perfettamente, te l'ho già detto,vuoi il trota ???? Noi ci siamo già stufati di passargli 18.000 ?/mese.
 
conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
bumper-morgan ha scritto:
a pomigliano?
hanno fatto un altra società cambiando il nome.
a cosa serve fare un altra società se mantieni tutto come prima?
comunque la fiom non vuole darsi per vinta.
loro pensano di riprendere le trattative.
ma sono tutti scemi quelli???

SI

E' esattamente uguale al comportamento che tengono i politici dopo le sconfitte elettorali, non vincono ma riescono a vedere le loro personali vittorie. Fiom s'è comportata uguale, e questo, agli occhi di chi vuol vedere davvero, dovrebbe indicare chi è e che compito ha la Fiom, e che, oggi più che mai, se ne sbatte altamente della salvaguardia dei lavoratori.

Oggi ho sentito al telegiornale un giovane di Torino che diceva: " se quelli del no vogliono lasciare la FIAT, ci vado io a lavorare al loro posto". Dov'era la FIOM mentre passava il precariato per i giovani, mia figlia lavora da 6 anni con i contrattini e comincia a chiedermi a cosa mi è servito laurearmi ?

Oppure, a luglio 2010, mentre spostavano ABILMENTE la pensione a 41 anni, dov'era la CGIL, ma anche tutti gli altri sindacati ?

Si parla di diritti acquisiti mentre si sta sgretolando lo stato sociale ...... ma sono diventati tutti miopi ?

Non ho più parole ...........

dov'era tutta la sinistra da prodi in giù?
hanno governato due anni, perchè non hanno raddrizzato un pò di cose?[/quote]

prodi sinistra?ma chi?
il paladino di arese?
 
conan2001 ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
Luigi_82 ha scritto:
bumper-morgan ha scritto:
Oppure, a luglio 2010, mentre spostavano ABILMENTE la pensione a 41 anni, dov'era la CGIL, ma anche tutti gli altri sindacati ?

Si parla di diritti acquisiti mentre si sta sgretolando lo stato sociale ...... ma sono diventati tutti miopi ?
Non ho più parole ...........

dov'era tutta la sinistra da prodi in giù?
hanno governato due anni, perchè non hanno raddrizzato un pò di cose?
perchè non hanno fatto altro che litigare
 

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