<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> L'età della maturità. | Il Forum di Quattroruote

L'età della maturità.

Potrei stare qui a scrivere tante e tante parole su questo argomento, ma cercherò di essere breve e mi piacerebbe acere un confronto con voi.

Sento di aver raggiunto veramente la maturità, Faccio 30 anni alla fine del mese, da quasi uno sono diventato padre. Ora non so quali delle due abbia più influito, se l'avere 30 anni, o essere diventato e preso coscienza di essere un padre.
Sento che i valori della vita sono altri che avere l'ultimo telefonino, piuttosto che l'ultimo paio di Nike.
Capisco cose che prima non riuscivo neanche a concepire; il sorriso di un bambino, la serenità che vedo negli occhi di mia figlia, mi da la forza di alzarmi ogni giorno felice di andare a lavoro.
Riesco a rinunciare con molta più tranquillità ai miei desideri, perchè capisco che le priorità sono altre, e ben più importanti.
Riesco ad essere più consapevole alla guida della mia auto. Prima di fare un sorpasso ci penso due volte. Ho capito che non cambia nulla arrivare tre mintui prima.

Certo, le mie passioni le coltivo; i miei egoismi non vengono più prima di ogni cosa.

Anche la musica che ascolto è diversa. Riesco ad emozionarmi nel sentire "Nessun dorma" ad esempio. Sono passato in pochi anni dalla musica frivola, a quella magari un pò più impegnata: Riesco a capire il senso di canzoni, che seppur sentite e risentite, non mi ero mai soffermato a capire il perchè.

Mi fermo qui, come detto potrei andare avanti, e avanti.

Voi, vi chiedo, avete passato questo momento?

Parlando con mio cugino, mi ha già preavvisato che il prossimo cambiamento ci sarà a 50 anni. ( li ha appena compiuti)
 
mammo4 ha scritto:
Potrei stare qui a scrivere tante e tante parole su questo argomento, ma cercherò di essere breve e mi piacerebbe acere un confronto con voi.

Sento di aver raggiunto veramente la maturità, Faccio 30 anni alla fine del mese, da quasi uno sono diventato padre. Ora non so quali delle due abbia più influito, se l'avere 30 anni, o essere diventato e preso coscienza di essere un padre.
Sento che i valori della vita sono altri che avere l'ultimo telefonino, piuttosto che l'ultimo paio di Nike.
Capisco cose che prima non riuscivo neanche a concepire; il sorriso di un bambino, la serenità che vedo negli occhi di mia figlia, mi da la forza di alzarmi ogni giorno felice di andare a lavoro.
Riesco a rinunciare con molta più tranquillità ai miei desideri, perchè capisco che le priorità sono altre, e ben più importanti.
Riesco ad essere più consapevole alla guida della mia auto. Prima di fare un sorpasso ci penso due volte. Ho capito che non cambia nulla arrivare tre mintui prima.

Certo, le mie passioni le coltivo; i miei egoismi non vengono più prima di ogni cosa.

Anche la musica che ascolto è diversa. Riesco ad emozionarmi nel sentire "Nessun dorma" ad esempio. Sono passato in pochi anni dalla musica frivola, a quella magari un pò più impegnata: Riesco a capire il senso di canzoni, che seppur sentite e risentite, non mi ero mai soffermato a capire il perchè.

Mi fermo qui, come detto potrei andare avanti, e avanti.

Voi, vi chiedo, avete passato questo momento?

Parlando con mio cugino, mi ha già preavvisato che il prossimo cambiamento ci sarà a 50 anni. ( li ha appena compiuti)

Io l'ho passato quattro anni fa... (faccio 35 a ottobre) ...ma anzichè nascere un bambino è morta mia madre di cancro.

Anch'io mi sono sentito cambiare, quelle cose che davi per certo non lo sono affatto. Il lavoro post lauream ha contribuito a disincantarmi dalle mie aspettative belle. Mio padre da leone sicuro di sè è diventato un agnellino/massaio apprensivo, solo come un cane se non gli fossimo stati accanto io e mia sorella (due bamboccioni).

Ah, dimenticavo, di donne (serie) neppure l'ombra per starti vicino in quei momenti.

In attesa di sentirmi anch'io cambiare in meglio come te, ti faccio i più vivi complimenti.
 
amici del forum, sono un poco più vecchio di voi e credo di potere confermare quello che sentite..
.è accaduto ed accadrà a tutte le persone dotate di intelligenza e sensibilità...
la consapevolezza di cosa è importante e cosa no....è la maturità.
non aspettate...nulla...godete il cammino....e i suoi momenti quotidiani, dando a ciascuna cosa il giusto valore, salutoni
 
Faccio un caloroso in bocca al lupo soprattutto a tuo padre, e ate e atua sorella innanzitutto.

E' curioso però vedere che solo i grandi eventi della vita riescono a farti in qualche modo maturare: la nascità di un figlio, la morte di una mamma, o la malattia di una persona cara.
Io credo che utto ciò abbia un senso per la nostra esistenza. Senza questi scossoni, gioiosi o dolorosi che siano servano a farti fare di passi nella tua esistenza, e di farti comprendere cose che altrimenti non potresti capire.
 
mammo4 ha scritto:
Faccio un caloroso in bocca al lupo soprattutto a tuo padre, e ate e atua sorella innanzitutto.

E' curioso però vedere che solo i grandi eventi della vita riescono a farti in qualche modo maturare: la nascità di un figlio, la morte di una mamma, o la malattia di una persona cara.
Io credo che utto ciò abbia un senso per la nostra esistenza. Senza questi scossoni, gioiosi o dolorosi che siano servano a farti fare di passi nella tua esistenza, e di farti comprendere cose che altrimenti non potresti capire.
un individuo è la somma di tutte le sue esperienze.... anche negative
 
mammo4 ha scritto:
Faccio un caloroso in bocca al lupo soprattutto a tuo padre, e ate e atua sorella innanzitutto.

E' curioso però vedere che solo i grandi eventi della vita riescono a farti in qualche modo maturare: la nascità di un figlio, la morte di una mamma, o la malattia di una persona cara.
Io credo che utto ciò abbia un senso per la nostra esistenza. Senza questi scossoni, gioiosi o dolorosi che siano servano a farti fare di passi nella tua esistenza, e di farti comprendere cose che altrimenti non potresti capire.

Grazie... fai conto poi che per 4 / 5 anni ho lavorato indefessamente anche i week-end e la notte, era il mio rifugio personale, anche 12 ore di autocad continuo. Da un anno, però, manca quasi totalmente il lavoro e mi riscopro in un mezzo deserto... poi ti leghi ai beni materiali (la Civic ne è la regina) ma dopo, quando li hai ottenuti, (fortunatamente ho due lire) senti che non ti soddisfano come credevi... ...ma io questa fase non l'ho ancora superata!
 
Trovo tutto giusto ciò che hai detto Mattiapascal

E poi, faccio mia la frase che midisse una persona un paio di anni fa:
Ogni giorno, prima di andare a dormire, ricorda per quale motivo hai vissuto quel giorno.
Non lasciare che la vita ti scivoli via dalle mani, goditela in ogni attimo, sia che esso sia stupendo, che drammatico.
 
Infatti. Come detto mio cugino ha appena fatto 50 anni, e mi ha detto che poi si passa in unltra fase. Incominci a fare un primo resoconto della tu avita, e ti accorgi di aver fatto alcuni sbagli, e che non hai più tempo per rimediare ad essi. Incominci a vedere la discesa dlla tua vita con magari molti rammarichi, un pò di paura per il tuo fututo e per quello che ti aspetta.
 
mammo4 ha scritto:
Infatti. Come detto mio cugino ha appena fatto 50 anni, e mi ha detto che poi si passa in unltra fase. Incominci a fare un primo resoconto della tu avita, e ti accorgi di aver fatto alcuni sbagli, e che non hai più tempo per rimediare ad essi. Incominci a vedere la discesa dlla tua vita con magari molti rammarichi, un pò di paura per il tuo fututo e per quello che ti aspetta.

proprio proprio così caro....
a 50 anni capisci che eri un fesso
a dar del coglione ai tuoi genitori a 20
che volevan evitarti gli sbagli della vita...
 
Già, ma la vita è questa.
Il fesso è chi non riuscirà mai nella propria vita a fare queste considerazioni.
 
mattiapascal ha scritto:
amici del forum, sono un poco più vecchio di voi e credo di potere confermare quello che sentite..
.è accaduto ed accadrà a tutte le persone dotate di intelligenza e sensibilità...
la consapevolezza di cosa è importante e cosa no....è la maturità.
non aspettate...nulla...godete il cammino....e i suoi momenti quotidiani, dando a ciascuna cosa il giusto valore, salutoni
io invece sono parecchio più giovane di voi, ma il disincanto è finito da quando ho trovato una ragazza che mi ha fatto capire davvero quali sono le priorità nella vita...non è l'età anagrafica che conta ;) dietro cellulari, scarpe ed auto non ci sono mai andato nè ci andrò mai perchè ciò non ha senso per me.
 
Io credo che la maturità sia + una questione di esperienza che di età; il punto è che di solito vanno da pari passo, ma non sempre.
Per quanto mi riguarda, l'età mi ha reso sicuramente + maturo, ma la nascita della ns prima figlia ha posto fine - come dici tu - agli egoismi e agli egocentrisimi; elementi che comunque fanno parte dell'essere maturi.
Quindi prima di essre padre, posso dire alla luce della mia esperienza che "non ero completo".
Ovviamente qsto vale x il sottoscritto, non voglio applicare ad altri lo stesso principio.
 
Esatto stefano_68. Hai detto una cosa vera. Non sei completo. L'esperienza fatte nella vita ti danno la maturità, come detto in un post precedente.
 
mammo4 ha scritto:
Potrei stare qui a scrivere tante e tante parole su questo argomento, ma cercherò di essere breve e mi piacerebbe acere un confronto con voi.

Sento di aver raggiunto veramente la maturità, Faccio 30 anni alla fine del mese, da quasi uno sono diventato padre. Ora non so quali delle due abbia più influito, se l'avere 30 anni, o essere diventato e preso coscienza di essere un padre.
Sento che i valori della vita sono altri che avere l'ultimo telefonino, piuttosto che l'ultimo paio di Nike.
Capisco cose che prima non riuscivo neanche a concepire; il sorriso di un bambino, la serenità che vedo negli occhi di mia figlia, mi da la forza di alzarmi ogni giorno felice di andare a lavoro.
Riesco a rinunciare con molta più tranquillità ai miei desideri, perchè capisco che le priorità sono altre, e ben più importanti.
Riesco ad essere più consapevole alla guida della mia auto. Prima di fare un sorpasso ci penso due volte. Ho capito che non cambia nulla arrivare tre mintui prima.

Certo, le mie passioni le coltivo; i miei egoismi non vengono più prima di ogni cosa.

Anche la musica che ascolto è diversa. Riesco ad emozionarmi nel sentire "Nessun dorma" ad esempio. Sono passato in pochi anni dalla musica frivola, a quella magari un pò più impegnata: Riesco a capire il senso di canzoni, che seppur sentite e risentite, non mi ero mai soffermato a capire il perchè.

Mi fermo qui, come detto potrei andare avanti, e avanti.

Voi, vi chiedo, avete passato questo momento?

Parlando con mio cugino, mi ha già preavvisato che il prossimo cambiamento ci sarà a 50 anni. ( li ha appena compiuti)

L'età della maturità?
Fortunatamente, secondo me, non esiste affatto un'età della maturità....
Premesso che fisiologicamente il turnover cellulare ci impedisce, in pochi mesi, di plafonarci su standard psico/fisici stabili e duraturi, posso solo consigliarti di vivere con serenità e profondità gli step che la vita ti sta proponendo.
La nascita di un figlio, un grave lutto, un successo o l'opposto in campo lavorativo segnano di certo, e in maniera significativa, il nostro evolvere, ma è il quotidiano, l'esistenza e le esperienze di ogni istante che ti formano e plasmano di continuo, spesso a tua insaputa, facendo sì che non esista un arrivo, ma, fortunatamente, solo una serie interminabile di tappe.
Certo, a 53 anni abbondanti,se mi volto indietro e cerco di fare autoanalisi (ma chi ci riesce davvero?...), di fatti e "gradini" importanti ne intravedo, sia in senso positivo che non, ma credo in definitiva che la cosa più importante risulti poi la ricerca di empatia con il proprio ambiente, familiare o lavorativo che sia.
Come medico di famiglia ho il privilegio di fare un'attività che, pur non ingrassando certo il portafoglio, ha il potere di proiettarti nella vita delle persone, che spesso, oltre che essere dei pazienti, ti chiamano al difficile compito di fare da counselor (guida), e non solo contro i loro malanni...
E questo è appagante, ma pure molto dispendioso dal punto di vista anche psichico; però ti insegna a snellire la tua scala di valori, ad apprezzare ancora di più il rapporto con gli altri, dacchè siamo e resteremo, nonostante l'arrembante individualismo di questi tempi, animali sociali.
Se ti lasci vivere così non puoi che apportare, nel tuo piccolo, esperienze e messaggi positivi ai tuoi figli (ne ho 2: una ragazza di 22 e un ragazzo di circa 18...), evitando che essi debbano sentirti distante e obsoleto, indipendentemente da quanto tempo ci passerai insieme..
Vabbuò....ho l'ambulatorio fra mezz'ora!
Saluti :)
 

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