<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> lavoratori francesi, come gli italiani? | Il Forum di Quattroruote

lavoratori francesi, come gli italiani?

la notizia viene ignorata in italia ma in francia i 330 lavoratori dell'indotto auto hanno minato la fabbrica minacciando di farla esplodere se non ricevono una buonauscita di 30mila euro visto che sta chiudendo..... hanno in ostaggio merce della renault e peugeot gia' pagata .......................
oggi scadeva l'ultimatunm e gli è stato offerto una cifra di 12mila euro.....
manifestazione in citta' dove partecipano pure altri lavoratori, continental renault eccetera.......
il succo della questione è che troppi posti di lavoro vengono sacrificati in nome di ridurre i costi produttivi, ma il fattore determinante è che alla fine l'europa è il maggiore consumatore di automobili a marchio europeo......
se la gente comune fosse almeno raziocinante, pretenderebbe determinate garanzie da parte della grande industria. ovvero io compro un prodotto che in contropartita distribuisce equamente quello che riceve dalle tasche degli europei.... invece no, fabbriche delocalizzate, acquisti di forniture da fabbriche extra europee oppure produzione di auto in quei paesi che sono europei solo sulla carta, tipo polonia e romania.....
questa crisi poi ha esasperato le cose, centinaia di migliaia di persone messe a casa o con redditi drasticamente ridotti......
Parliamoci chiaro, l'economia è una catena, se un solo anello si rompe, e di solito si rompone quelli piu' deboli, la catena è inutile.....
se poi si mettono a tagliare gli anelli sara' sempre peggio.......
anziche' utilizzare i soldi nostri per spingere l'acquisto di automobili dovrebbero mettere le persone in condizione di acquistarle e la cosa si ottiene semplicemente dando sicurezza ai lavoratori sicureza di un posto di lavoro che non verra' cancellato con una riga di penna
 
PANZANE.
Scusa, Tafano, ovviamente non ce l'ho con te, ma con chi ci ha per decenni venduto la PANZANA dell'auto nuova indispensabile, al punto da arrivare a obbligarci a comprarla anche quando non volevamo.
QUESTO e' il risultato. La bolla e' scoppiata, non ce n'e' piu' per nessuno.
E per quanto possa capire la rabbia dei "peones" della produzione, che han lavorato, magari anche duro e bene, e che ora si trovano vittime "a sorpresa" di queste politiche, bisogna chiederci il PERCHE' di tutta questa "sorpresa"...
Questi han comunque mangiato alla greppia a piene mani per anni senza porsi alcuna domanda riguardo a da dove venisse la biada.
E' un po' troppo comodo fare la "lotta sociale" solo quando ti toccano personalmente, e non farsi alcuna domanda ma ingozzarsi finche' ce n'e' quando le cose girano a tuo favore.
Ma dov'erano tutti questi teorici dell'"economia sociale" quando si gettavano le basi dell'attuale dissesto? A mangiare.
E allora, scusa, ma detto papale papale: che cazzo vogliono ora?

Quando il sistema che ti ha tenuto grasso, pasciuto e soddisfatto a scapito di altri si inceppa alla fine perche' non piu' sostenibile, e i nodi vengono al pettine, vogliono anche dare la colpa agli altri. Eh no.
Si vuole rinunciare a pensare, lasciare tutto nelle mani del "sociale" per non avere responsabilita', e poi se gli affari che NON HAI VOLUTO CURARTI van male, ti lamenti?
Se i tuoi interessi non li curi tu, nessuno li curera' al posto tuo, e questa e' la dura realta'. Chi non si vuole prendere responsabilita' di guardarsi intorno e CAPIRE come gira il mondo in cui vive, perche' fa piu' comodo far finta che vada tutto bene finche' va bene, poi paga il fio di tale modo infantile di ragionare.
E' tutto qui il punto: infantilismo dei popoli.
E i francesi, per certi versi, son messi molto peggio degli italiani, proprio a causa di cinquant'anni di socialismo che ha detto per tutto questo tempo alla gente di non preoccuparsi, perche' ci pensava lo Stato.
Gli Stati devono GESTIRE la cosa pubblica, non amministrare le vite dei cittadini.
 
non è tutto oro quello che luccica.... il fatto è che se c'è una classe dirigente e questa vive in modo smodatamente migliore di quelli che vanno in fabbrica forse pure le responsabilita' dovrebbero essere suddivise con la stessa equita' o disequita' qualsivoglia, inutile prendersela col popolo che bene o male si è sempre accontentato del poco rimasto.......
inutile parlare di lotta sociale, molti lottano per un minimo di vita decente, il fatto poi che la massa sia egoista è vero, basta che il cane del vicino non faccia la cacca sul mio ingresso, poi la puo' fare dove vuole.
quello che manca è la coesione, perche' alla lunga se l'operaio fa la fame stai tranquillo che a salire, alla lunga pure l'avvocato mangera' meno caviale......
lo stato democratico poi è la presa per i fondelli assoluta, sappiamo benissimo che per essere votati basta fare parte di una certa casta, fare determinati favori ed il gioco è fatto, domani se ci fosse un personaggio di assoluto rispetto e spessore stai tranquillo che prendera' ben pochi voti, per avere voti serve un supporto, una rete, delle amicizie......
noi pensiamo di andare a votare e decidere ma in realta' non decidiamo niente... ben venga un altro re che almeno sapremo bene con chi prendercela se le cose vanno male.....
 
vi quoto entrambi, sia tafano che octane, in modo diverso ma esprimete comunque aspetti del problema ugualmente condivisibili.
non sto ad entrare nel merito della questone, vorrei solo far notare come negli ultimi secoli il popolo francese ha sempre ottenuto diritti ben prima degli altri.. sa farsi velere, alzare la voce e ottenere rispetto!
cosa che noi italiani dovremmo un poco imparare.. invece di farci mettere sistematicamente i piedi in testa dai nostri governanti..
 
li hanno accontentati, non si fà, NON SI FA' !! in Italia avremmo risolto molto meglio, costruttori di bidét d'oltralpe smidollati.
 

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