<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> L'arte di pensare e comprendere. | Il Forum di Quattroruote

L'arte di pensare e comprendere.

Trovo che la scuola italiana abbia, tra le sue tante carenze, piu' o meno gravi, piu' o meno reali, una carenza VERA e GRAVE: non viene insegnato ai ragazzi come si pensa in modo critico, analitico e logico, imparando a riconoscere trucchi retorici e fallacie, e a come stare attenti ai nostri pregiudizi cognitivi.
Come il corpo umano e' capace di grandi risultati, ma deve essere allenato per superare i propri limiti intrinseci e aggirare le proprie imperfezioni congenite, per poterli raggiungere, cosi' e' per la nostra mente.
Giusto per portare qualche esempio (mi scuso con i non anglofoni, ma le ho trovate adeguatamente complete solo in inglese, ringrazio in anticipo chi vorra' linkare elenchi analoghi in italiano):

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_fallacies

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_cognitive_biases

E queste sono cose che vengono insegnate solo in corsi estremamente specifici, quando QUALSIASI E OGNI cittadino trarrebbe grande vantaggio dal conoscere queste cose.
Ma forse il punto e' proprio questo: poi sarebbe molto, molto piu' difficile da abbindolare.
:rolleyes:
 
Ho dato una guardata, ma sa di roba interessante. Aggiungerei anche qualche ora di allenamento alla comunicazione assertiva, (quella che non hanno nemmeno i politici italiani)
 
99octane ha scritto:
chi vorra' linkare elenchi analoghi in italiano):

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_fallacies

http://it.wikipedia.org/wiki/Classificazione_delle_fallacie

99octane ha scritto:
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_cognitive_biases

http://translate.google.it/translate?js=n&prev=_t&hl=it&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&sl=en&tl=it&u=http%3A%2F%2Fen.wikipedia.org%2Fwiki%2FList_of_cognitive_biases

...la traduzione automatica del secondo link ovviamente fa schifo, ma si capisce il senso....
 
sghescia ha scritto:
Ho dato una guardata, ma sa di roba interessante. Aggiungerei anche qualche ora di allenamento alla comunicazione assertiva, (quella che non hanno nemmeno i politici italiani)
La comunicazione assertiva in italia non esiste... :D

Scherzi a parte, anche una infarinata di programmazione neurolinguistica non sarebbe male... ;)

Cmq, per chi di voi ha seguito la mia vicenda universitaria, avevo intenzione di iscrivermi a scienze del linguaggio indirizzo linguistica teorica proprio allo scopo di approfondire questa parte della psicolinguistica... il mio scopo era di fare una tesi di laurea in associazione con un laureando in psicologia e attraverso le conoscenze dei due percorsi di studi, compiere una breve ricerca su alcuni aspetti relativi ai feedback paraverbali... purtroppo ho saputo la settimana scorsa che la ca foscari (che ha un'ottimo dipartimento di linguistica) non conferisce lo status di studente part time (tasse al 65% e il doppio di anni per il conseguimento della laurea) per le magistrali della facoltà di lingue... il che significa sostenere una spesa ed un impegno troppo grande per un lavoratore full time fuori sede... oggi sono in depressione totale.... :cry:
 
dexxter ha scritto:
sarebbe sufficiente pensare.....
E' come dire che per vincere i 400 m piani basta correre. ;)
Non e' cosi' semplice, e sull'arte del pensare e dell'influenzare gli altri basandosi sui piu' comuni "errori" di pensiero si sono pronunciati i filosofi e i politologi per millenni.
 
jaccos ha scritto:
sghescia ha scritto:
Ho dato una guardata, ma sa di roba interessante. Aggiungerei anche qualche ora di allenamento alla comunicazione assertiva, (quella che non hanno nemmeno i politici italiani)
La comunicazione assertiva in italia non esiste... :D

Scherzi a parte, anche una infarinata di programmazione neurolinguistica non sarebbe male... ;)

Cmq, per chi di voi ha seguito la mia vicenda universitaria, avevo intenzione di iscrivermi a scienze del linguaggio indirizzo linguistica teorica proprio allo scopo di approfondire questa parte della psicolinguistica... il mio scopo era di fare una tesi di laurea in associazione con un laureando in psicologia e attraverso le conoscenze dei due percorsi di studi, compiere una breve ricerca su alcuni aspetti relativi ai feedback paraverbali... purtroppo ho saputo la settimana scorsa che la ca foscari (che ha un'ottimo dipartimento di linguistica) non conferisce lo status di studente part time (tasse al 65% e il doppio di anni per il conseguimento della laurea) per le magistrali della facoltà di lingue... il che significa sostenere una spesa ed un impegno troppo grande per un lavoratore full time fuori sede... oggi sono in depressione totale.... :cry:

Fa parte del problema del sistema educativo italiano che citavo. :(
 
99octane ha scritto:
Trovo che la scuola italiana abbia, tra le sue tante carenze, piu' o meno gravi, piu' o meno reali, una carenza VERA e GRAVE: non viene insegnato ai ragazzi come si pensa in modo critico, analitico e logico, imparando a riconoscere trucchi retorici e fallacie, e a come stare attenti ai nostri pregiudizi cognitivi.
Come il corpo umano e' capace di grandi risultati, ma deve essere allenato per superare i propri limiti intrinseci e aggirare le proprie imperfezioni congenite, per poterli raggiungere, cosi' e' per la nostra mente.
Giusto per portare qualche esempio (mi scuso con i non anglofoni, ma le ho trovate adeguatamente complete solo in inglese, ringrazio in anticipo chi vorra' linkare elenchi analoghi in italiano):

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_fallacies

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_cognitive_biases

E queste sono cose che vengono insegnate solo in corsi estremamente specifici, quando QUALSIASI E OGNI cittadino trarrebbe grande vantaggio dal conoscere queste cose.
Ma forse il punto e' proprio questo: poi sarebbe molto, molto piu' difficile da abbindolare.
:rolleyes:
Non capiscono neanche quando è l'ora di smetterla di fare i deficienti!
Come fai a fargli capire queste cose a quelle persone che accendono le sigarette in classe o giocano alla playstotion! (riferito da mio figlio)
 
99octane ha scritto:
Trovo che la scuola italiana abbia, tra le sue tante carenze, piu' o meno gravi, piu' o meno reali, una carenza VERA e GRAVE: non viene insegnato ai ragazzi come si pensa in modo critico, analitico e logico, imparando a riconoscere trucchi retorici e fallacie, e a come stare attenti ai nostri pregiudizi cognitivi.
Come il corpo umano e' capace di grandi risultati, ma deve essere allenato per superare i propri limiti intrinseci e aggirare le proprie imperfezioni congenite, per poterli raggiungere, cosi' e' per la nostra mente.
Giusto per portare qualche esempio (mi scuso con i non anglofoni, ma le ho trovate adeguatamente complete solo in inglese, ringrazio in anticipo chi vorra' linkare elenchi analoghi in italiano):

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_fallacies

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_cognitive_biases

E queste sono cose che vengono insegnate solo in corsi estremamente specifici, quando QUALSIASI E OGNI cittadino trarrebbe grande vantaggio dal conoscere queste cose.
Ma forse il punto e' proprio questo: poi sarebbe molto, molto piu' difficile da abbindolare.
:rolleyes:

Caro Octane, la scuola italiana non ha neanche i soldi per accendere i riscaldamenti questo inverno, vuoi che si metta ad insegnare ai ragazzi queste cose?
;)
 
La consuetudine all'allenamento e all'impiego del proprio cervello dovrebbe costituire il principale obiettivo dell'educazione, scolastica e non.
Per fare un esempio, spesso sento l'adolescente di turno fare, quasi con compiacimento, talune dichiarazioni come "io odio la matematica", "la matematica non serve a niente", "che senso ha imparare le equazioni, che nella vita poi non si fanno", "che senso ha imparare il latino, visto che poi non lo si deve parlare" e via dicendo.
In quei momenti io non penso di avere di fronte l'ennesimo esempio di ignoranza adolescenziale, ma piuttosto l'ennesimo esempio di latitanza di genitori ed insegnanti, che troppo spesso sono a loro volta promotori delle suddette assurdità.

Se un campo è pieno di erbacce è più sensato incolpare il campo stesso oppure chi non lo ha coltivato a dovere?
 
marimasse ha scritto:
La consuetudine all'allenamento e all'impiego del proprio cervello dovrebbe costituire il principale obiettivo dell'educazione, scolastica e non.
Per fare un esempio, spesso sento l'adolescente di turno fare, quasi con compiacimento, talune dichiarazioni come "io odio la matematica", "la matematica non serve a niente", "che senso ha imparare le equazioni, che nella vita poi non si fanno", "che senso ha imparare il latino, visto che poi non lo si deve parlare" e via dicendo.
In quei momenti io non penso di avere di fronte l'ennesimo esempio di ignoranza adolescenziale, ma piuttosto l'ennesimo esempio di latitanza di genitori ed insegnanti, che troppo spesso sono a loro volta promotori delle suddette assurdità.

Se un campo è pieno di erbacce è più sensato incolpare il campo stesso oppure chi non lo ha coltivato a dovere?
Esatto. Fortunatamente non tutti (anzi, la maggioranza) dei giovani sono persone normalissime ed equilibrate... bravi genitori ce ne sono ancora in giro... ;)
 
99octane ha scritto:
jaccos ha scritto:
sghescia ha scritto:
Ho dato una guardata, ma sa di roba interessante. Aggiungerei anche qualche ora di allenamento alla comunicazione assertiva, (quella che non hanno nemmeno i politici italiani)
La comunicazione assertiva in italia non esiste... :D

Scherzi a parte, anche una infarinata di programmazione neurolinguistica non sarebbe male... ;)

Cmq, per chi di voi ha seguito la mia vicenda universitaria, avevo intenzione di iscrivermi a scienze del linguaggio indirizzo linguistica teorica proprio allo scopo di approfondire questa parte della psicolinguistica... il mio scopo era di fare una tesi di laurea in associazione con un laureando in psicologia e attraverso le conoscenze dei due percorsi di studi, compiere una breve ricerca su alcuni aspetti relativi ai feedback paraverbali... purtroppo ho saputo la settimana scorsa che la ca foscari (che ha un'ottimo dipartimento di linguistica) non conferisce lo status di studente part time (tasse al 65% e il doppio di anni per il conseguimento della laurea) per le magistrali della facoltà di lingue... il che significa sostenere una spesa ed un impegno troppo grande per un lavoratore full time fuori sede... oggi sono in depressione totale.... :cry:

Fa parte del problema del sistema educativo italiano che citavo. :(
Se hai un lavoro con orari flessibili e una paga decente a venezia città, mi risolvi un problema... :D
 
jaccos ha scritto:
...bravi genitori ce ne sono ancora in giro...
Ne sono convinto; guai se no.
Purtroppo però i genitori in gamba, così come i loro figlioli, non fanno notizia.
Anche perché, proprio in quanto persone in gamba e con la testa sulle spalle, non hanno certo tra le loro priorità quella di mettersi in mostra.
 

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