Prendo spunto dalla discussione presente nella room AlfaRomeo "Il futuro dell'AlfaRomeo" per scrivere quello che sò della storia della Lancia, di quello che mi trasmette e del futuro sia programmato sia quello che immagino e auspico.
Partiamo dagli albori, non da Vincenzo Lancia ma da suo papà Giuseppe, chi era? Era un commerciante di carni torinese, per semplicità dico che ha brevettato la carne in scatola ma diciamo che era un innovatore, inventava attrezzature per la lavorazione delle carni, commerciava, produceva in argentina e in altre regioni d'italia, si era fatto da sè e aveva fatto tanta fortuna tanto da diventare amico e consigliere del Re Vittorio Emanuele. L'indole dei Lancia era l'innovazione, trovare soluzioni ai problemi, semplificare e migliorare. Sono partito da molto lontano perchè la storia di Vincenzo Lancia va assieme a quella della Fiat ed entrambe hanno come punto d'unione la Ceirano di Torino. E quindi dove voglio arrivare? Per me la Lancia deve avere o ritornare ad avere quell'indole innovativa, quel laboratorio di idee e quel genio creativo, purtroppo è un marchio che rispecchia il carattere di un uomo e della sua famiglia, un pò come Horacio Pagani oggi o come la Ferrari quando Enzo Ferrari era in vita e Lamborghini quando Ferruccio era in vita. Vendendo la proprietà del marchio l'indole pian piano svanisce e si guardano solo i numeri e il potenziale del nome ma nulla più. Lancia in epoca Fiat era il marchio laboratorio, le innovazioni venivano lanciate per prima sulle vetture di questo marcho e poi via via su tutte le altre, idem per l'AlfaRomeo anche se un pò meno. Finchè ha avuto questo ruolo a me è stato bene, poi qualcosa è andato storto. Oggi siamo al paradosso, sul web si mitizzano vetture Fiat "rifinite un pò meglio" mentre si ignorano vetture che hanno davvero innovato e che i grandi marchi stranieri hanno copiato. Oggi la Delta prima serie è un mito, la Thema, la Y10 e nessuno che cita la Lambda, la Augusta, la Aprilia, la Ardea, la Fulvia.
La Thema è stata una macchina che ha rappresentato tanto ma era una Giugiaro con la calandra Lancia, lo stile era eccessivamente imparentanto sia alla Croma e Saab 9000 ma anche alla Uno, alla Duna (ora mi fucilano), era un ammiraglia molto moderna ma tecnicamente era Fiat, se la batteva con le tedesche ma sempre Fiat era con tutti i suoi pregi e difetti. La Delta derivava dalla Ritmo anche se con le dovute modifiche, il mito lo ha costruito la squadra Abarth, i rallye, le vittorie, sono persone che hanno un nome e un cognome che hanno portato sul podio le Lancia ma anche le Fiat e dopo le AlfaRomeo, sempre le stesse persone, quelle che per intenderci ancora oggi si divertono a seguire i restomod di delta Evoluzione e Beta 037 (Martini-Biasion Delta Evo3, Kimera Evo37 e adesso Evo38 Mazinga). Nulla da togliere. Ma nulla a confronto all'innovazione che portarono la Lambda, l'Aprilia, la Ardea, queste erano 20 anni avanti rispetto alla concorrenza. Oggi c'è la Ypsilon, sarà francese, sarà spagnola, sarà italiana sarà quello che sarà ma almeno in fatto di stile e design c'è un impegno a fare qualcosa di diverso, per essere davvero una Lancia sarebbe dovuta nascere esattamente così ma nel 2011, al posto di quella uscente (che io chiamo ovetto). Oggi la Lancia avrei voluto vederla equiparata alla Tesla o meglio, la Lancia di oggi è la Tesla....magari un pò più stilosa.
Partiamo dagli albori, non da Vincenzo Lancia ma da suo papà Giuseppe, chi era? Era un commerciante di carni torinese, per semplicità dico che ha brevettato la carne in scatola ma diciamo che era un innovatore, inventava attrezzature per la lavorazione delle carni, commerciava, produceva in argentina e in altre regioni d'italia, si era fatto da sè e aveva fatto tanta fortuna tanto da diventare amico e consigliere del Re Vittorio Emanuele. L'indole dei Lancia era l'innovazione, trovare soluzioni ai problemi, semplificare e migliorare. Sono partito da molto lontano perchè la storia di Vincenzo Lancia va assieme a quella della Fiat ed entrambe hanno come punto d'unione la Ceirano di Torino. E quindi dove voglio arrivare? Per me la Lancia deve avere o ritornare ad avere quell'indole innovativa, quel laboratorio di idee e quel genio creativo, purtroppo è un marchio che rispecchia il carattere di un uomo e della sua famiglia, un pò come Horacio Pagani oggi o come la Ferrari quando Enzo Ferrari era in vita e Lamborghini quando Ferruccio era in vita. Vendendo la proprietà del marchio l'indole pian piano svanisce e si guardano solo i numeri e il potenziale del nome ma nulla più. Lancia in epoca Fiat era il marchio laboratorio, le innovazioni venivano lanciate per prima sulle vetture di questo marcho e poi via via su tutte le altre, idem per l'AlfaRomeo anche se un pò meno. Finchè ha avuto questo ruolo a me è stato bene, poi qualcosa è andato storto. Oggi siamo al paradosso, sul web si mitizzano vetture Fiat "rifinite un pò meglio" mentre si ignorano vetture che hanno davvero innovato e che i grandi marchi stranieri hanno copiato. Oggi la Delta prima serie è un mito, la Thema, la Y10 e nessuno che cita la Lambda, la Augusta, la Aprilia, la Ardea, la Fulvia.
La Thema è stata una macchina che ha rappresentato tanto ma era una Giugiaro con la calandra Lancia, lo stile era eccessivamente imparentanto sia alla Croma e Saab 9000 ma anche alla Uno, alla Duna (ora mi fucilano), era un ammiraglia molto moderna ma tecnicamente era Fiat, se la batteva con le tedesche ma sempre Fiat era con tutti i suoi pregi e difetti. La Delta derivava dalla Ritmo anche se con le dovute modifiche, il mito lo ha costruito la squadra Abarth, i rallye, le vittorie, sono persone che hanno un nome e un cognome che hanno portato sul podio le Lancia ma anche le Fiat e dopo le AlfaRomeo, sempre le stesse persone, quelle che per intenderci ancora oggi si divertono a seguire i restomod di delta Evoluzione e Beta 037 (Martini-Biasion Delta Evo3, Kimera Evo37 e adesso Evo38 Mazinga). Nulla da togliere. Ma nulla a confronto all'innovazione che portarono la Lambda, l'Aprilia, la Ardea, queste erano 20 anni avanti rispetto alla concorrenza. Oggi c'è la Ypsilon, sarà francese, sarà spagnola, sarà italiana sarà quello che sarà ma almeno in fatto di stile e design c'è un impegno a fare qualcosa di diverso, per essere davvero una Lancia sarebbe dovuta nascere esattamente così ma nel 2011, al posto di quella uscente (che io chiamo ovetto). Oggi la Lancia avrei voluto vederla equiparata alla Tesla o meglio, la Lancia di oggi è la Tesla....magari un pò più stilosa.