<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Italiano, Stato che non si piega ... | Il Forum di Quattroruote

Italiano, Stato che non si piega ...

G5

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.... con i deboli.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/10/brescia-e-sceso-dalla-gru-uno-dei-sei-immigrati/76183/
Brescia, uno dei sei immigrati scende dalla gru: ?Era sfinito?. Ma la protesta continua A Brescia la protesta degli immigrati sulla gru continua, ma oggi il fronte della protesta di è rotto. Sono passate da poco le 14.00 quando uno dei sei immigrati, che da undici giorni vivono a 35 metri d?altezza, decide di porre fine alla sua iniziativa per ottenere il permesso di soggiorno e lentamente si avvia verso le scale sotto la cabina di comando. Singh Jatt, un ragazzo indiano di 27 anni, da cinque anni in Italia, manovale edile, scende lentamente le scale. E? vestito con una felpa grigia e un paio di jeans scuri: di lui colpisce il volto stanco e scavato e il fisico debilitato. Una volta a terra, dopo quasi un minuto di discesa a passo lento, viene accolto da un suo connazionale che in questa trattativa ha fatto da mediatore con la Questura: si tratta di Sukadev Singh, ma Brescia i suoi connazionali lo conoscono con il soprannome di Kang. Ha 45 anni, è ben integrato, ha una vita agiata e si occupa di pratiche amministrative a favore dei membri della sua comunità. Kang ha tenuto i contatti con la famiglia del giovane e con il consolato indiano e già ieri sera era giunto il via libera della Questura per garantirgli un trattamento di favore. Stamattina gli ultimi particolari erano definiti e così, accompagnato da un funzionario di polizia, Kang è stato portato attorno alle 14 sotto la gru, attraverso un varco secondario a distanza dai manifestanti del presidio. Una volta a terra Singh é stato raggiunto dal connazionale e assieme hanno attraversato il piazzale sotto la gru. Altri 50 metri e il giovane è stato fatto salire su un?auto della Polizia, vicino a lui il mediatore indiano dell?operazione e insieme sono stati condotti in Questura.

Il rappresentante della comunità indiana di Brescia ha così spiegato la fine della protesta per il suo giovane connazionale: ?Sing non ne poteva più, stava male, aveva molto mal di testa, è debole anche se le sue condizioni sono comunque buone?. Ora l?attenzione si sposta sugli altri cinque immigrati ancora sulla gru. L?impressione è che il gruppo stia per cedere, pare che un secondo immigrato a breve possa scendere, forse il ragazzo senegalese che questo pomeriggio ha avuto dalla gru un dialogo molto fitto con un suo connazionale.

Una mediazione è invece in corso con il comitato Diritti per Tutti per far salire sulla gru un medico del 118, anche se la Questura non ha ancora concesso l?autorizzazione. Stamattina alcuni docenti dell?Università Statale di Brescia hanno tenuto una lezione all?aperto nei pressi della facoltà di Economia, in segno di solidarietà con gli immigrati saliti sulla gru. Hanno partecipato il professor Giulio Palermo, docente di economia politica, Gloria Sandye ordinario di economia presso l?Università di Nizza, il costituzionalista Antonio D?Andrea e il pofessor Terenzio Maccabelli docente di Storia delle Idee economiche e politiche. Da undici giorni gli immigrati sulla gru protestano per ottenere il permesso di soggiorno. ?Scenderemo soltanto quando il ministero dell?Interno si deciderà ad aprire una trattativa seria per la regolarizzazione di tutti gli immigrati che si sono visti respingere la domanda di sanatoria di colf e badanti presentata l?anno scorso?. Ma adesso è l?ora del cedimento, ora che alla disperazione e all?angoscia si unisce lo sfinimento di 11 giorni passati su una gru al freddo e isolati dal resto della città.

di Leonardo Piccini

Stiamo solo aspettando il morto. Fossero stati italiani o cittadini di stati di serie A (almeno per gli interessi) credo che lo stato sarebbe già stato sodomizzato. Ma sono "neri" e non contano niente ........
 
G5 ha scritto:
.... con i deboli.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/10/brescia-e-sceso-dalla-gru-uno-dei-sei-immigrati/76183/
Brescia, uno dei sei immigrati scende dalla gru: ?Era sfinito?. Ma la protesta continua A Brescia la protesta degli immigrati sulla gru continua, ma oggi il fronte della protesta di è rotto. Sono passate da poco le 14.00 quando uno dei sei immigrati, che da undici giorni vivono a 35 metri d?altezza, decide di porre fine alla sua iniziativa per ottenere il permesso di soggiorno e lentamente si avvia verso le scale sotto la cabina di comando. Singh Jatt, un ragazzo indiano di 27 anni, da cinque anni in Italia, manovale edile, scende lentamente le scale. E? vestito con una felpa grigia e un paio di jeans scuri: di lui colpisce il volto stanco e scavato e il fisico debilitato. Una volta a terra, dopo quasi un minuto di discesa a passo lento, viene accolto da un suo connazionale che in questa trattativa ha fatto da mediatore con la Questura: si tratta di Sukadev Singh, ma Brescia i suoi connazionali lo conoscono con il soprannome di Kang. Ha 45 anni, è ben integrato, ha una vita agiata e si occupa di pratiche amministrative a favore dei membri della sua comunità. Kang ha tenuto i contatti con la famiglia del giovane e con il consolato indiano e già ieri sera era giunto il via libera della Questura per garantirgli un trattamento di favore. Stamattina gli ultimi particolari erano definiti e così, accompagnato da un funzionario di polizia, Kang è stato portato attorno alle 14 sotto la gru, attraverso un varco secondario a distanza dai manifestanti del presidio. Una volta a terra Singh é stato raggiunto dal connazionale e assieme hanno attraversato il piazzale sotto la gru. Altri 50 metri e il giovane è stato fatto salire su un?auto della Polizia, vicino a lui il mediatore indiano dell?operazione e insieme sono stati condotti in Questura.

Il rappresentante della comunità indiana di Brescia ha così spiegato la fine della protesta per il suo giovane connazionale: ?Sing non ne poteva più, stava male, aveva molto mal di testa, è debole anche se le sue condizioni sono comunque buone?. Ora l?attenzione si sposta sugli altri cinque immigrati ancora sulla gru. L?impressione è che il gruppo stia per cedere, pare che un secondo immigrato a breve possa scendere, forse il ragazzo senegalese che questo pomeriggio ha avuto dalla gru un dialogo molto fitto con un suo connazionale.

Una mediazione è invece in corso con il comitato Diritti per Tutti per far salire sulla gru un medico del 118, anche se la Questura non ha ancora concesso l?autorizzazione. Stamattina alcuni docenti dell?Università Statale di Brescia hanno tenuto una lezione all?aperto nei pressi della facoltà di Economia, in segno di solidarietà con gli immigrati saliti sulla gru. Hanno partecipato il professor Giulio Palermo, docente di economia politica, Gloria Sandye ordinario di economia presso l?Università di Nizza, il costituzionalista Antonio D?Andrea e il pofessor Terenzio Maccabelli docente di Storia delle Idee economiche e politiche. Da undici giorni gli immigrati sulla gru protestano per ottenere il permesso di soggiorno. ?Scenderemo soltanto quando il ministero dell?Interno si deciderà ad aprire una trattativa seria per la regolarizzazione di tutti gli immigrati che si sono visti respingere la domanda di sanatoria di colf e badanti presentata l?anno scorso?. Ma adesso è l?ora del cedimento, ora che alla disperazione e all?angoscia si unisce lo sfinimento di 11 giorni passati su una gru al freddo e isolati dal resto della città.

di Leonardo Piccini

Stiamo solo aspettando il morto. Fossero stati italiani o cittadini di stati di serie A (almeno per gli interessi) credo che lo stato sarebbe già stato sodomizzato. Ma sono "neri" e non contano niente ........

E quindi?
cosa proponi permessi per tutti?
 
Credo che i tempi che le questure si prendono per rilasciare i permessi sono troppo lunghi e molti immigrati che lavorano si trovano ad essere clandestini per un malcostume ed un menefreghismo tutto italiano.
Intanto, vorrei risolvere questo problema e dare dignità alle persone. Poi valuterei ogni altro tipo di ragionamento sulla delinquenza.
 
Noi italiani, all'estero, in quegli stati, quando non otteniamo quello che vogliamo usiamo la ritorsione economica oppure l'arma in pugno .... fai te se la gru è più pericolosa o meno democratica.
 
G5 ha scritto:
Stiamo solo aspettando il morto. Fossero stati italiani o cittadini di stati di serie A (almeno per gli interessi) credo che lo stato sarebbe già stato sodomizzato. Ma sono "neri" e non contano niente ........

Non so in che universo parallelo vivi tu, ma io vivo nell'Italia dove agli zingari si vogliono dare le case Aler che i pensionati italiani devono aspettare anni, dove i "neri" che "non contano niente" hanno le cure gratuite garantite dalle nostre tasse mentre noi paghiamo il ticket e via dicendo.
Ripigliati, va'!
 
Ho un rapporto meno omofobo del vosto con i miei simili ..... meglio coglione che con certe vostre idee.
 
99octane ha scritto:
G5 ha scritto:
Stiamo solo aspettando il morto. Fossero stati italiani o cittadini di stati di serie A (almeno per gli interessi) credo che lo stato sarebbe già stato sodomizzato. Ma sono "neri" e non contano niente ........

Non so in che universo parallelo vivi tu, ma io vivo nell'Italia dove agli zingari si vogliono dare le case Aler che i pensionati italiani devono aspettare anni, dove i "neri" che "non contano niente" hanno le cure gratuite garantite dalle nostre tasse mentre noi paghiamo il ticket e via dicendo.
Ripigliati, va'!

Quoto

Se gli piace è cosi,altrimenti pedalare.

Nessuno li obbliga a stare in Italia.
 
Evito di giudicare al livello politico, pero', la cosa che mi fa indignare, perchè dovremmo sempre ricordare che stiamo parlando di essere umani e quindi degni di avere anche dei diritti umani, ebbene trovo abberrante che a delle persone in stato di disperazione e che comunque lavoravano e lavorano ( in nero) siano stati chiesti 500 euro per una pratica di regolarizzazione, puntulmente negata ed i soldi non restituiti e per di + schedati con un decreto di espulsione, se tu vai comprare una macchina, la paghi e non te la danno come ti comporti? Ringrazi e te ne vai? E' una vergogna per un paese civile e non accade in nessun paese civile, ma credo nemmeno nel terzo mondo
 
No, cerco di avere rispetto degli altri come entità collettiva e, semmai, vorrei venissero punite le singole persone che non vivono entro i confini della legalità e che delinquono a prescindere dalla nazionalità o dalla ricchezza che possiedono (o non possiedono).
Valuto la persona, il resto sono discorsi da populisti.
 
acle1968 ha scritto:
Evito di giudicare al livello politico, pero', la cosa che mi fa indignare, perchè dovremmo sempre ricordare che stiamo parlando di essere umani e quindi degni di avere anche dei diritti umani, ebbene trovo abberrante che a delle persone in stato di disperazione e che comunque lavoravano e lavorano ( in nero) siano stati chiesti 500 euro per una pratica di regolarizzazione, puntulmente negata ed i soldi non restituiti e per di + schedati con un decreto di espulsione, se tu vai comprare una macchina, la paghi e non te la danno come ti comporti? Ringrazi e te ne vai? E' una vergogna per un paese civile e non accade in nessun paese civile, ma credo nemmeno nel terzo mondo
gliela fai pagare a chi ha chiesto loro soldi per la regolarizzazione. Ma é intollerabile ciò che fanno e che causa un danno di 25000? al giorno. Chi li paga?
 
acle1968 ha scritto:
a delle persone in stato di disperazione e che comunque lavoravano e lavorano ( in nero) siano stati chiesti 500 euro per una pratica di regolarizzazione, puntulmente negata ed i soldi non restituiti e per di + schedati con un decreto di espulsione, se tu vai comprare una macchina, la paghi e non te la danno come ti comporti? Ringrazi e te ne vai? E' una vergogna per un paese civile e non accade in nessun paese civile, ma credo nemmeno nel terzo mondo

non è proprio così.
 
belpietro ha scritto:
acle1968 ha scritto:
a delle persone in stato di disperazione e che comunque lavoravano e lavorano ( in nero) siano stati chiesti 500 euro per una pratica di regolarizzazione, puntulmente negata ed i soldi non restituiti e per di + schedati con un decreto di espulsione, se tu vai comprare una macchina, la paghi e non te la danno come ti comporti? Ringrazi e te ne vai? E' una vergogna per un paese civile e non accade in nessun paese civile, ma credo nemmeno nel terzo mondo

non è proprio così.

La sostanza non è molto diversa però.
 

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