<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ipse dixit | Il Forum di Quattroruote

Ipse dixit

a_gricolo ha scritto:
.....non vi sorge il dubbio che magari sotto sotto aveva ragione?
Non sorge il dubbio in quanto ne ho già la certezza.
E basterebbe vedere i recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto persone di una certa religione, che hanno ucciso loro moglie/figli per motivi culturali.
Ma una corrente Politically Correct impedisce di criticare chi predica violenza verso chi non rispetta le loro idee :cry:
 
a_gricolo ha scritto:
Una volta il nostro premier disse qualcosa circa la superiorità della cultura occidentale su quella basata sull'Islamismo. Ovviamente fu crocifisso dai media.
Però, leggendo cose come questa....

http://www.corriere.it/esteri/09_ap...eo_a1c4c452-2cb7-11de-bc78-00144f02aabc.shtml

.....non vi sorge il dubbio che magari sotto sotto aveva ragione?

senza "sotto sotto"; non è che perchè ogni tanto ne spara qualcuna delle sue, debba avere per forza sempre torto. A parte per certuni che sbaglia a priori........
 
Non c'e' dubbio che la nostra cultura sia piu' progredita, per tutta una serie di considerazioni storiche, sociali, culturali.
Superiore? Dipende da che punto di vista si intende.
Ora come ora, la non-cultura fondamentalista islamica basata sull'ignoranza, l'oppressione, l'uso arbitrario della violenza, la discriminazione dei deboli e la cancellazione di ogni forma di cultura e raziocinio sta prevalendo e diventando sempre piu' forte, sobillando un analogo revanchismo del fondamentalismo religioso europeo.
Se continuiamo cosi', presto subiremo una cancellazione culturale.
La tolleranza non puo' essere unilaterale. Di fronte alla situazione attuale non puo' che esserci un'affermazione assoluta della prevalenza della nostra cultura su qualsiasi altra.
Per quale motivo?
Molto semplicemente: perche' e' la nostra.
Tutto il resto e' suicidio culturale.
 
Ognu cultura ritiene di essere avanzata rispetto ad un altra. Di questi tempi mi pare che nel mondo occidentale si invochino alcuni aspetti del decisionismo islamico. MI pare che l'esigenza di guide certe si stia facendo sentire forte anche da noi. Il mondo islamico, ma non solo, ha avuto momenti di grandissima cultura. Adesso che il globo terrestre è pervaso da incertezze, problemi e conflitti ogni popolazione si sta' chiudendo nel suo essere e sta' cercando riparo e protezione nei "capi". Detto questo mi pare che anche in quelle culture ci sia una forte resistenza a certe derive. Peccato che la violenza soffochi questi slanci. Ricordate però che nel mondo occidentale accadono le stesse cose. Si fa un G8 (o quello che volete dove volete) e nasce il caos. Poi la colpa è dei sinistroidi, poi degli anarchici, poi di neonazisti, poi delle forze di polizia, poi non si sa di chi ... la realtà che nel mondo occidentale tanto evoluto si usa la forza come nel mondo meno evoluto solo che la forza si usa contro i derelitti o contro altri stati che sono definiti di cultura inferiore. Insomma noi possiamo permetterci l'uso della violenza perché abbiamo la ragione e siamo illuminati, gli altri no.
 
Occhio, perche' quello che stai implicando e' che un poliziotto che spara a un rapinatore e un rapinatore che spara a un poliziotto pari sono.
Noi possiamo permetterci l'uso della forza perche' la usiamo contro minoranze facinorose che cercano di imporre il loro punto di vista alla maggioranza democratica con la forza.
PERCHE' fai qualcosa conta come COSA fai. Spesso anche di piu'.
 
Quando vai in uno stato che non è il tuo ad esportare la democrazia perché non ti fai una fagottata di cazzi tuoi? La risposta è perché la maggioranza (?) democratica (?) del mondo ha deciso così. In realtà lo scontro avviene, ormai sempre più spesso, tra la base (milioni di persone) e il vertice (poche migliaia di persone che lo sanno loro quello che ti va bene a te). In assenza della politica il popolo manifesta la propria opinione. Certo che se per difendere il "lo so io quello che ti va bene a te" metti fili spinati, soldati, carriarmati, ecc ecc forse un dubbio che quello sia "quello mi deve andare bene a me" mi nasce.
 
Una volta vigeva il concetto che tu in casa tua facevi quello che volevi, e gli altri si facessero una spaghettata di cazzi loro.
Poi, per fortuna, sono nati concetti di patti sociali piu' elaborati, ampi e utili alla comunita'.
Ma questo e' un aspetto secondario.
Quello principale e' che a casa loro gli altri son liberi per me di sgozzarsi come gli pare, purche' la cosa non influenzi noi.
Ora, siccome tutta la balla del fondamentalismo non e' che un sotterfugio di presa di potere per il controllo delle risorse energetiche mediorientali e, di riflesso, per imporre un modo di pensare e di intendere la cultura a forza agli altri, bhe...
 
Certo il cambiamento culturale dovrebbe coinvolgere tutti i popoli, non solo quelli occidentali.
 
La discussione tra G5 e 99octane è molto interessante, ma la riporterei a un piano più pratico. Il concetto di "superiorità" di una cultura su un'altra è quanto di più opinabile ci sia. E' superiore la nostra società o quella degli Yanomamo? Sotto l'aspetto morale la risposta è tutt'altro che scontata: non conoscono la corruzione, l'ingordigia dell'uomo "civile", la crudeltà finalizzata all'arricchimento.... e tuttavia il modo degli indigeni dell'Amazzonia di amministrare la vita sociale non rientra esattamente nei nostri canoni del Diritto. E magari molti di noi, il sottoscritto per primo, talora applicherebbero volentieri i loro metodi nei casi in cui il Diritto ci sembra ipergarantista verso delinquenti conclamati.
Però qui non stiamo parlando di poche centinaia di Yanomamo distanti mezzo mondo, ma di MILIONI di persone IN MEZZO A NOI, a cui di discutere di valori condivisi non ce l'hanno manco per le balle. E sinceramente, l'idea di una società in cui se MIA FIGLIA prende un caffè con un amico può essere passata per le armi, beh, scusate, ma non la accetto. Per cui, torniamo alla domanda: la nostra cultura è superiore? Per me la risposta è SI'. E voglio difenderla, finchè posso.
 
in alcuni Paesi la condizione della donna è semplicemente atroce: infibulazioni, stupro legalizzato, bambine di 10 anni fatte "sposare" (ma è pedofilia, altro che matrimonio!) ad uomini di 40 e più anni...donne che non hanno diritto a niente: a studiare, ad uscire da sole, a potersi esprimere (vengono uccise per i motivi più stupidi). Donne seppellite VIVE: perchè hanno osato protestare a usanze deprecabili. Donne prese a sassate perchè si sono opposte in corteo allo stupro legalizzato.Sarà razzismo, ma una "cultura" del genere mi fa solo orrore.
 
Vorrei fare una piccola considerazione.
"Noi" siamo nell'Anno del Signore 2009
"Loro" sono nell'Anno dell'Egira 1430

Proviamo a pensare come eravamo noi nel 1430.

Per dare un'idea, Giordano Bruno viene arso al rogo nel 1600

400 anni dopo Papa Woityla chiede perdono.

A differenza di quell'epoca, la velocità dell'informazione è aumentata in modo inimmaginabile, e le conoscenze tecnologiche pure.
Immaginiamo per un momento di dare un AK47 ad un nostro progenitore dell'età della pietra, quando si usavano le clave: che avrebbe fatto, allora e con il suo approccio agli "altri"?
Giro la domanda: che avrebbero fatto i Conquistadores se avessero avuto solo l'attuale dotazione bellica?
 

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