Se però chiediamo di commisurare le SANZIONI DA VIOLAZIONI DI NORME DEL CODICE DELLA STRADA su base reddituale, così come le imposte e molti oneri fiscali, allora pensiamo alle ulteriori sanzioni amministrative o penali che oggi NON sono certo su base reddituale, e che spesso vengono percepite diversamente dal ricco e dal povero (categorie estremizzate ma calzanti).
In definitiva si potrebbe arrivare a dire che TUTTO deve essere commisurato al reddito, quindi anche il prezzo della benzina, il costo del parcheggio orario, il biglietto del treno....
Perchè è e sarà sempre ovvio che a maggior reddito equivale minor sforzo per pagare la benzina (ecco perchè come qualcuno diceva prima "il ricco in Q7"....certo, visto come beve, chi se la può permettere), minor sforzo per pagare 3 euro di parking sotterraneo all'ora, minor sforzo per pagare i proibitivi prezzi del FrecciaRossa (ecco che il ricco andrà a Roma in tre ore, il povero dovrà stare in treno 5 o 6 ore).
Però tutto ciò è ingestibile e infattibile, a mio avviso. E soprattutto, se lo si fa per le contravvenzioni stradali, allora lo si deve fare per le sanzioni pecuniarie in genere previste in Italia.
Sennò davvero, prima di pensare alle contravvenzioni commisurate al reddito, io vorrei che fossero commisurate tante altre cose che DEVO pagare a prescindere dal mio comportamento (ad esempio, il prezzo del biglietto ferroviario!)
Ah, non sono ricco, ho una fusion di sei anni, e ho un reddito da lavoratore dipendente tassato alla fonte di circa 30.000 euro annui.