<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> IMMATRICOLAZIONI AUTOCARRO: frode o legittima difesa? | Il Forum di Quattroruote

IMMATRICOLAZIONI AUTOCARRO: frode o legittima difesa?

Sposto qui la discussione per non dirottare l'altro thread
http://forum.quattroruote.it/posts/quote/15/210092.page

Dove marimasse ha scritto:

marimasse ha scritto:
La possibilità che si verifichino situazioni paradossali è insita in qualsivoglia normativa e cresce esponenzialmente a mano a mano che la normativa diventa più particolareggiata e più burocraticamente complessa e differenziata.
Non a caso il nostro paese vanta in questo senso un primato difficilmente eguagliabile: innumerevoli leggi e leggine e innumerevoli paradossi e iniquità. Sulle strade ne abbiamo un esempio lampante, mi pare.

Detto questo, negare che l'immatricolazione autocarro da una decina d'anni venga sistematicamente usata un po' ovunque come meccanismo atto a comprarsi un macchinone facendolo pagare per quasi la metà al prossimo sarebbe indice di incommensurabile ipocrisia e faccia tosta o, nella più innocentista delle ipotesi, di radicale ignoranza in materia.

Ora: io non sono daccordo nella maniera piu' radicale.
Sarebbe vero SE fossimo in un regime fiscale legittimo.
INVECE la legge italiana, fatta dai soliti oligarchi rapinosi, IMPEDISCE DI SCARICARE L'IVA DELLE AUTO IMMATRICOLATE AZIENDALMENTE, SE NON IN MINIMA PARTE.
Questo significa che, in modo aberrante, l'IVA viene pagata DUE VOLTE (o quasi, secondo aliquote deducibili).

Un comportamento per il quale l'Italia e' stata PIU' VOLTE bacchettata dall'Unione Europea. Solo quando si e' giunti alla minaccia di sanzioni il governo ha deciso di resituire PARTE della somma RUBATA (perche' di furto nudo e crudo si tratta), e solo con procedure burocratiche astruse, per poi peraltro riprendersela prontamente con aumenti su accise e altre tasse.
UNA COSA VERGOGNOSA.
A questo punto, bisogna domandarsi se rubare ai ladri sia furto o riprendersi il proprio. :rolleyes:
 
Sul fatto che non pagare le tasse o non rispettare determinate regole sia o meno "legittima difesa" si potrebbe discutere a lungo senza arrivare ad alcuna meta; è una definizione che ho sentito innumerevoli volte, molto spesso da quasi coetanei che, a fronte di una storia lavorativa non molto diversa dalla mia, hanno case e macchine e tenori di vita assai diversi.
Magari sono stati molto più in gamba di me o magari si sono difesi meglio. Comunque buon per loro, si vive una volta sola.
Ci si ritroverebbe immediatamente invischiati in discorsi estremamente inflazionati, come ad esempio quello, difficilmente contestabile, secondo cui se ci fossero meno persone che "si difendono" dichiarando anno dopo anno al fisco il 10-20% dei propri reali guadagni allora magari le tasse da pagare sarebbero meno esose e così via.

Il mio punto di vista è molto semplice e a bassa quota, basato su fatti personalmente e ripetutamente riscontrati.
Se io, titolare di p.iva e quindi fiscalmente considerato come azienda individuale, voglio comprarmi diciamo un suv da 28mila euro, mi trovo di fronte un venditore che mi spiega, in soldoni, che ho la possibilità di pagarlo circa la metà. Basta che io lo immatricoli come autocarro, facendolo passare come veicolo strettamente ed esclusivamente necessario per la mia attività. Dovrei insomma firmare delle carte con cui io dichiaro che per svolgere la mia attività professionale mi è assolutamente indispensabile quel macchinone, esattamente come al muratore è indispensabile il camioncino con cui trasportare carriole, scale, impalcature e via dicendo. Ne deriverebbe infatti una enorme agevolazione fiscale (perfettamente condivisibile per il camioncino del muratore, che difficilmente anche volendo potrebbe essere usato per altri scopi).
La legge, però, abbina a questa enorme agevolazione fiscale anche alcune comprensibili limitazioni, proprio per evitare che essa venga indebitamente sfruttata. Ecco allora, dice il venditore, che bisogna installare una griglia inamovibile di separazione tra l'abitacolo e il bagagliaio e che, in teoria, il veicolo non potrebbe essere usato per scopi palesemente estranei alla attività lavorativa. Però, dice il venditore, i controlli di fatto non esistono, la questione è un po' ambigua e comunque, anche in caso di contestazione, si può sempre dire questo e quello ed eventualmente appellarsi alla sentenza tal dei tali ecc. ecc.

Al di là dei cavilli, la realtà delle cose è lampante: siccome io non ho assolutamente bisogno di quel particolare veicolo per lavorare e intendo usarlo non solo per lavoro, mi trovo davanti ad una scelta molto chiara: o mi comporto onestamente, evitando di dichiarare di fatto il falso anche se ciò significa spendere molto di più, oppure... approfitto dell'opportunità e della grande... convenienza.
Personalmente in famiglia abbiamo optato per la prima scelta; siamo stati onesti o... non ci siamo legittimamente difesi? Certo farebbe comodo anche a me comprare con 14mila un veicolo che costa 28 oppure (avessi un carattere diverso) spendere 30mila portando però a casa ed esibendo ai vicini di casa un macchinone che loro dovrebbero pagare 60, ma non l'ho fatto e non lo farei; sarò un pirla incapace di difendersi, ma ho bisogno di essere ragionevolmente a posto con la mia coscienza, altrimenti non potrei certo lamentarmi degli autovelox truffaldini o degli abusi edilizi o delle rotatorie o delle zone industriali fini a sé stesse o dei molti "autocarri" che mogli e figli di industriali ed artigiani e professionisti parcheggiano qua e là alla faccia di quelli come me che pagano le cose per intero.

Non escludo, ovviamente, che ci possa essere qualche caso limite in cui la questione si pone in termini diversi, ma stando a quello che più di un venditore mi ha personalmente raccontato negli anni si tratta di una minoranza veramente irrisoria.
 
Per come è adesso la ormativa è molto rigida e, come tale, espone a dei paradossi.
Personalmente la trovo però corretta come concetto, solo sarebbe meglio graduarla per renderla più flessibile e più applicabile.
Ad esempio, si potrebbe fare come fanno certe aziende con le auto assegnate ai dipendenti: possono essere solo per servizio oppure per uso misto servizio/personale. Nel caso di uso misto la quota di "uso personale" (normalmente il 50%) figura come retribuzione in natura del dipendente, il quale ci paga le tasse sopra.
Per gli autocarri io farei lo stesso. Lo usi SOLO per lavorare? Detraibilità completa e tutte le agevolazioni che ci sono. Lo vuoi (o lo devi) usare ANCHE per svago o per la famiglia? Il 50% di detraibilità e dei restanti vantaggi.
Sei un professionista (ad esempio un medico od in insegnante) che se lo compra SOLO perchè gli piace, come se fosse un'auto qualsiasi? Benissimo, lo trattiamo come se fosse una normale auto con quella cilindrata, quella potenza eccetera, un 3.0 TDI da 200 CV è un 3.0 TDI da 200 CV.
Chiaramente se scegli l'uso esclusivo per lavoro e ti becco anche solo una volta col bambino ed il passeggino, allora te la faccio pagare cara e non me ne frega nulla se non potevi lasciare il bambino solo.

Oggigiorno invece, il medico che va in giro con il Range Rover autocarro paga un bollo che fa inc...are molto l'operaio con la Panda che costa un decimo, e l'artigiano si deve (dovrebbe) comprare un'altra auto per andare in vacanza con la famiglia.

Saluti
 
99octane ha scritto:
A questo punto, bisogna domandarsi se rubare ai ladri sia furto o riprendersi il proprio. :rolleyes:

Per me è frode: secondo il tuo ragionamento, sarebbe onesto svaligiare la cassa dell'ufficio delle tasse... 8)
 
E' una frode fra le più irritanti perchè è la tipica furbizia all'italiana.
Ogni centesimo che questi furbi non versano all'erario, dobbiamo versarlo noi tutti contribuenti. La coperta è corta anche a causa di costoro.
 
Per me è frode bella e buona se 'sto benedetto autocarro non è usato per lavoro... ovvero non è un autocarro ma un'auto.

Faccio un esempio vicino. Ho un amico che per la sua ditta ha preso una Astra sw autocarro ma quella la usa dal lun al ven solo lui per trasportare le cose di lavoro, nei we e fuori dal lavoro ha la sua auto privata con cui va in giro con la famiglia. Secondo voi è scemo? Secondo me segue la legge... poi si può discutere se sia giusta o meno, ma è un altro discorso.
 
Mentre qui si disquisisce del sesso degli angeli, chi ne ha la possibilità utilizza (e scarica, of course) mezzi immatricolati in altri paesi comunitari.

L'Italia, da secoli, sta dimostrando notevole acume nel punire qualsiasi manifestazione di ricchezza, in un solido afflato pauperistico, a suo tempo generato da alcuni settori cattolici ed ora ben mantenuto dalla "strana" alleanza con le posizioni di un certo tipo di sinistra.

Avevamo inventato la contabilità, e per contrappasso ci inventammo la condanna dell'usura come peccato capitale, con il risultato che i centri finanzari sono - da secoli - emigrati altrove. Avevamo fiorenti industrie elettroniche, ma gli Italiani non dovevano potersi permettere il lusso del TvColor, e sappiamo com'è finita.

Sono due esempi estremi, forse un po' presi a casaccio, ma, secondo me, rendono l'idea dello spirito ipocritamente giustizialista che permea questo Paese.

Non ci scandalizziamo per leggi inique ed ingiuste (i limiti alla detrzione e deduzione), ma per il tentavo di alcuni di tutelare i propri guadagni.

Non sarà mica invidia?

Cordiali saluti a tutti
 
fabiologgia ha scritto:
Chiaramente se scegli l'uso esclusivo per lavoro e ti becco anche solo una volta col bambino ed il passeggino, allora te la faccio pagare cara e non me ne frega nulla se non potevi lasciare il bambino solo.
Scommettiamo di no? Nel senso che che un imprenditore individuale - ovviemente previo debito approfondimento delle "istruzioni d'uso" - gira il w.e. con gli sci al tetto sul Free2 (uno dei pochissimi autocarri "fiscali" ancora dicponibili) e viene fermato, è perfettamente in regola e che se la pattuglia si permette di fargli il verbale rischia la denuncia per abuso d'ufficio?

Oggigiorno invece, il medico che va in giro con il Range Rover autocarro paga un bollo che fa inc...are molto l'operaio con la Panda che costa un decimo, e l'artigiano si deve (dovrebbe) comprare un'altra auto per andare in vacanza con la famiglia. Saluti
I professionisti non possono dedurre i c.d. "autocarri fiscali"
Documentarsi prima di affermare, pls ;)

Cordiali lampeggi
 
Che l'italia punisca le manifestazioni di ricchezza è verissimo, ma è altrettanto vero che i ricchissimi risultano poverissimi in italia, ragion per cui, i ricchissimi per il fisco sono i lavoratori dipendenti, che come noto percepiscono stipendi stellari. :D (esagero volutamente )
 
99octane ha scritto:
INVECE la legge italiana, fatta dai soliti oligarchi rapinosi, IMPEDISCE DI SCARICARE L'IVA DELLE AUTO IMMATRICOLATE AZIENDALMENTE, SE NON IN MINIMA PARTE.
Questo significa che, in modo aberrante, l'IVA viene pagata DUE VOLTE (o quasi, secondo aliquote deducibili).

[..] A questo punto, bisogna domandarsi se rubare ai ladri sia furto o riprendersi il proprio. :rolleyes:
Il tuo ragionamento è quello della stragrande maggioranza dei lav. autonomi: la legge italiana è troppo vessatoria, e inoltre è troppo intasata di norme spesso in contraddizione tra loro; per far fronte a tale situazione, l'unico sistema è evadere le tasse per quanto si può.
Indipendentemente da cosa si pensa sul fisco italiano, come lavoratore dipendente, a fronte di un ragionamento del genere mi sento fregato due volte: dai lavoratori autonomi - che per loro ammissione evadono il + possibile mentre IO PAGO sulla busta - e dallo Stato, che si rifa' su di me prendendo quanto non riesce dagli altri.
E m'incazzo con gli autonomi (oltre che con lo Stato inetto).
 
stefano_68 ha scritto:
99octane ha scritto:
INVECE la legge italiana, fatta dai soliti oligarchi rapinosi, IMPEDISCE DI SCARICARE L'IVA DELLE AUTO IMMATRICOLATE AZIENDALMENTE, SE NON IN MINIMA PARTE.
Questo significa che, in modo aberrante, l'IVA viene pagata DUE VOLTE (o quasi, secondo aliquote deducibili).

[..] A questo punto, bisogna domandarsi se rubare ai ladri sia furto o riprendersi il proprio. :rolleyes:
Il tuo ragionamento è quello della stragrande maggioranza dei lav. autonomi: la legge italiana è troppo vessatoria, e inoltre è troppo intasata di norme spesso in contraddizione tra loro; per far fronte a tale situazione, l'unico sistema è evadere le tasse per quanto si può.
Indipendentemente da cosa si pensa sul fisco italiano, come lavoratore dipendente, a fronte di un ragionamento del genere mi sento fregato due volte: dai lavoratori autonomi - che per loro ammissione evadono il + possibile mentre IO PAGO sulla busta - e dallo Stato, che si rifa' su di me prendendo quanto non riesce dagli altri.
E m'incazzo con gli autonomi (oltre che con lo Stato inetto).

da lavoratore dipendente nn posso ke quotarti in pieno.
I polli da spennare sia x lo stato sia x gli artigiani sian sempre noi.
 
|Mauro65| ha scritto:
L'Italia, da secoli, sta dimostrando notevole acume nel punire qualsiasi manifestazione di ricchezza, in un solido afflato pauperistico, a suo tempo generato da alcuni settori cattolici ed ora ben mantenuto dalla "strana" alleanza con le posizioni di un certo tipo di sinistra.

Avevamo inventato la contabilità, e per contrappasso ci inventammo la condanna dell'usura come peccato capitale, con il risultato che i centri finanzari sono - da secoli - emigrati altrove. Avevamo fiorenti industrie elettroniche, ma gli Italiani non dovevano potersi permettere il lusso del TvColor, e sappiamo com'è finita.

Sono due esempi estremi, forse un po' presi a casaccio, ma, secondo me, rendono l'idea dello spirito ipocritamente giustizialista che permea questo Paese.

Non ci scandalizziamo per leggi inique ed ingiuste (i limiti alla detrzione e deduzione), ma per il tentavo di alcuni di tutelare i propri guadagni.

Non sarà mica invidia?

Cordiali saluti a tutti

A parte l'esempio del declino dell'industria elettronica italiana, che è effettivamente a casaccio (cospirazione "catto-comunista"???), non vedo come possa entrarci l'invidia con il mancato rispetto delle leggi.
Non sarà mica il concetto "faccio come beep mi pare, perchè sono furbo"?
 
La "legittima difesa" contro le tasse dello stato è sempre invocata da chi guadagna 1000 e vuole pagare 10.
Evasione=reato penale.
Poi andremo a ridere.
Come negli USA dove se ti fanno una verifica fiscale ti conviene avere le mutande con il secchio per quanto ti .... addosso.
 

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