<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il coraggio delle idee... | Il Forum di Quattroruote

Il coraggio delle idee...

Ho preso spunto da questa canzone bellissima di Renato Zero (http://www.youtube.com/watch?v=pA2lQHe6K6c) per aprire questa discussione.
In generale credo possa valere sempre il "motto" del titolo, in qualunque campo: lavorativo, sportivo, sentimentale...insomma un po' in tutto.

Volevo condividere con voi una mia esperienza.
Ieri sera sono tornato a calcare "ufficialmente" un campo da tennis in un torneo di doppio, dopo 4 anni di "digiuno" da tornei a causa di problemi fisici, rottura di legamenti, tendini e conseguente intervento alla spalla.
Credevo di non riuscire più a prendere in mano una racchetta da tennis e quando invece dopo 28 mesi di fermo sono riuscito a rientrare in campo, non ho più fatto alcun torneo: affaticamento al braccio, difficoltà nell'eseguire alcuni colpi, necessità di riposo di almeno un giorno tra un'ora e l'altra. Tutte cose che in un torneo sono difficilmente gestibili.
Con quello che ho passato era già un miracolo che fossi riuscito a prendere in mano una racchetta ancora.
Poi con un ragazzo, un mio caro amico, si è presentata l'occasione. Ma sì...proviamo, Tanto è un doppio, non è certo "pesante" come un singolo. Così ieri sera in campo per un torneo, a distanza di oltre 4 anni da quel maggio 2009. Un'ora e mezza di partita, bella, combattuta, giocata anche bene, ma terminata con una sconfitta al tie-break del terzo set.
L'affaticamento del torneo è diverso da quello di un'ora per i fatti propri. Incredibile quanto la tensione mentale possa agire sul fisico.
Stamattina sono un po' indolenzito...ma comunque contento.
Contento perchè qualcuno mi ha detto che nel mio piccolo "sono un campione", contento perchè due ragazzi del pubblico presente sono venuti negli spogliatoi per fare i complimenti a me e al mio socio nonostante la sconfitta (e abbiamo giocato pure meglio degli avversari), contento perchè l'emozione e l'atmosfera da torneo mi mancava, contento perchè credo che il buon pubblico presente si sia abbastanza divertito.

Realista perchè credo di non essere in grado comunque di affrontare un torneo in singolare.

Quindi, ieri sera mi ronzava quella canzone che ha originato il titolo a questa mia discussione e...ho avuto il coraggio di crederci anche quando era difficilissimo farlo. Tutte quelle ore dal fisioterapista nel 2010 e nel 2011 hanno dato il risultato di farmi riassaporare almeno per un paio d'ore l'atmosfera di un torneo di tennis.

Inoltre, poi, pensandoci bene, quella canzone, posso trasportarla anche ad altre cose...di vita...

Spero di non essere andato troppo lungo...ma volevo condividere con voi questa cosa, in semplicità.
 
Rosberg gran bel pensiero sai!

E poi chi ha detto che non riusciresti a fare un mach in singolo? Come pensavi di non poter riuscire a fare un doppio , penserai anche di non poter riuscire a fare il singolo.

Ma il doppio sei riuscito a farlo. E vedrai che se hai anche voglia di fare un mach da singolo ci riuscirai. :thumbup: :thumbup: :thumbup:

Ciao Massimo! Un abbraccio affettuoso! ;) ;)
 
krassevo ha scritto:
Rosberg gran bel pensiero sai!

E poi chi ha detto che non riusciresti a fare un mach in singolo? Come pensavi di non poter riuscire a fare un doppio , penserai anche di non poter riuscire a fare il singolo.

Ma il doppio sei riuscito a farlo. E vedrai che se hai anche voglia di fare un mach da singolo ci riuscirai. :thumbup: :thumbup: :thumbup:

Ciao Massimo! Un abbraccio affettuoso! ;) ;)

Grazie Krassevo!
Il problema del torneo di singolo è che a parte che alcuni colpi faccio molta fatica a giocarli (nel doppio in realtà li gioco ma, per natura, meno spesso), un singolare può durare anche 3 ore. E ti garantisco che già dopo un'ora abbondante di singolare per i fatti miei la mia spalla ne risente abbastanza. Figurati a giocare 2 ore minimo in torneo. Inoltre può capitare di giocare anche in giorni di seguito e quindi in teoria per me sarebbe meglio di no.
I problemi principali sono questi. Comunque sia chissà...magari...
Grazie a te per il pensiero e per l'incoraggiamento.
 
rosberg ha scritto:
krassevo ha scritto:
Rosberg gran bel pensiero sai!

E poi chi ha detto che non riusciresti a fare un mach in singolo? Come pensavi di non poter riuscire a fare un doppio , penserai anche di non poter riuscire a fare il singolo.

Ma il doppio sei riuscito a farlo. E vedrai che se hai anche voglia di fare un mach da singolo ci riuscirai. :thumbup: :thumbup: :thumbup:

Ciao Massimo! Un abbraccio affettuoso! ;) ;)

Grazie Krassevo!
Il problema del torneo di singolo è che a parte che alcuni colpi faccio molta fatica a giocarli (nel doppio in realtà li gioco ma, per natura, meno spesso), un singolare può durare anche 3 ore. E ti garantisco che già dopo un'ora abbondante di singolare per i fatti miei la mia spalla ne risente abbastanza. Figurati a giocare 2 ore minimo in torneo. Inoltre può capitare di giocare anche in giorni di seguito e quindi in teoria per me sarebbe meglio di no.
I problemi principali sono questi. Comunque sia chissà...magari...
Grazie a te per il pensiero e per l'incoraggiamento.

;) ;) ;)
 
Il coraggio delle idee con quello che hai fatto (lodevole) con quel che dice il testo della canzone.
Sarà che non mi son calato bene nella parte ma non ho afferrato il senso del nesso ..... mentre ho ben capito la soddisfazione per la tua "vittoria".
 
rosberg ha scritto:
Ho preso spunto da questa canzone bellissima di Renato Zero (http://www.youtube.com/watch?v=pA2lQHe6K6c) per aprire questa discussione.
In generale credo possa valere sempre il "motto" del titolo, in qualunque campo: lavorativo, sportivo, sentimentale...insomma un po' in tutto.

Volevo condividere con voi una mia esperienza.
Ieri sera sono tornato a calcare "ufficialmente" un campo da tennis in un torneo di doppio, dopo 4 anni di "digiuno" da tornei a causa di problemi fisici, rottura di legamenti, tendini e conseguente intervento alla spalla.
Credevo di non riuscire più a prendere in mano una racchetta da tennis e quando invece dopo 28 mesi di fermo sono riuscito a rientrare in campo, non ho più fatto alcun torneo: affaticamento al braccio, difficoltà nell'eseguire alcuni colpi, necessità di riposo di almeno un giorno tra un'ora e l'altra. Tutte cose che in un torneo sono difficilmente gestibili.
Con quello che ho passato era già un miracolo che fossi riuscito a prendere in mano una racchetta ancora.
Poi con un ragazzo, un mio caro amico, si è presentata l'occasione. Ma sì...proviamo, Tanto è un doppio, non è certo "pesante" come un singolo. Così ieri sera in campo per un torneo, a distanza di oltre 4 anni da quel maggio 2009. Un'ora e mezza di partita, bella, combattuta, giocata anche bene, ma terminata con una sconfitta al tie-break del terzo set.
L'affaticamento del torneo è diverso da quello di un'ora per i fatti propri. Incredibile quanto la tensione mentale possa agire sul fisico.
Stamattina sono un po' indolenzito...ma comunque contento.
Contento perchè qualcuno mi ha detto che nel mio piccolo "sono un campione", contento perchè due ragazzi del pubblico presente sono venuti negli spogliatoi per fare i complimenti a me e al mio socio nonostante la sconfitta (e abbiamo giocato pure meglio degli avversari), contento perchè l'emozione e l'atmosfera da torneo mi mancava, contento perchè credo che il buon pubblico presente si sia abbastanza divertito.

Realista perchè credo di non essere in grado comunque di affrontare un torneo in singolare.

Quindi, ieri sera mi ronzava quella canzone che ha originato il titolo a questa mia discussione e...ho avuto il coraggio di crederci anche quando era difficilissimo farlo. Tutte quelle ore dal fisioterapista nel 2010 e nel 2011 hanno dato il risultato di farmi riassaporare almeno per un paio d'ore l'atmosfera di un torneo di tennis.

Inoltre, poi, pensandoci bene, quella canzone, posso trasportarla anche ad altre cose...di vita...

Spero di non essere andato troppo lungo...ma volevo condividere con voi questa cosa, in semplicità.

bene

in bocca al lupo vecchio terraiolo
 
nafnlaus ha scritto:
Il coraggio delle idee con quello che hai fatto (lodevole) con quel che dice il testo della canzone.
Sarà che non mi son calato bene nella parte ma non ho afferrato il senso del nesso ..... mentre ho ben capito la soddisfazione per la tua "vittoria".

Ok, te lo spiego, ora è chiaro cosa non hai capito, scusa.

La canzone invita a credere anche quando alcune cose sembrano difficili e nonostante tutti gli incidenti di percorso che si possano incontrare sulla strada. Il fatto che abbia lavorato molto dal fisioterapista anche quando io stesso non avevo molta fiducia, cosa che poi mi è tornata (...MI arrampico da secoli, ogni parete è mia, sfidando leggi fisiche, paura e ipocrisia...le difficoltà si sommano, il mio limite qual'è...).
Sfidando anche la mia sfiducia, il fatto che avevo una spalla "fortemente rovinata"...nonostante questo sono riuscito a tornare a "giocare". Nonostante le difficoltà ci ho creduto (...ma qualcuno dovrà crederci
pioggia o vento essere qua ).
Un po' una metafora della vita e del mio percorso...
Tutto qui.
 
seatibizatdi ha scritto:
nafnlaus ha scritto:
C'è molta poesia ma nella pratica non l'ho capita. :)

strano detto da uno che filosofeggia ogni 3x2 in tutti gli argomenti ;) :twisted:

@rosberg: adesso il coglioxxxe che monostella rosica, tolte ;)

Proprio perché filosofeggio trovo inappropriato il termine "idee" :p
 
nafnlaus ha scritto:
seatibizatdi ha scritto:
nafnlaus ha scritto:
C'è molta poesia ma nella pratica non l'ho capita. :)

strano detto da uno che filosofeggia ogni 3x2 in tutti gli argomenti ;) :twisted:

@rosberg: adesso il coglioxxxe che monostella rosica, tolte ;)

Proprio perché filosofeggio trovo inappropriato il termine "idee" :p

Beh...è una metafora...mica la storia della mia vita. Ovvio che non ci si può "attaccare" ad una sola parola...anche se per come ero messo, anche solo pensare ALL'IDEA di tornare su un campo da tennis...ci voleva un bel CORAGGIO.

Grazie seatibizaTDI
 
rosberg ha scritto:
nafnlaus ha scritto:
seatibizatdi ha scritto:
nafnlaus ha scritto:
C'è molta poesia ma nella pratica non l'ho capita. :)

strano detto da uno che filosofeggia ogni 3x2 in tutti gli argomenti ;) :twisted:

@rosberg: adesso il coglioxxxe che monostella rosica, tolte ;)

Proprio perché filosofeggio trovo inappropriato il termine "idee" :p

Beh...è una metafora...mica la storia della mia vita. Ovvio che non ci si può "attaccare" ad una sola parola...anche se per come ero messo, anche solo pensare ALL'IDEA di tornare su un campo da tennis...ci voleva un bel CORAGGIO.

Grazie seatibizaTDI

5 stelle per la forza dimostrata ;)
 
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