A differenza del Gruppo Volkswagen che da anni ha unificato la sede dell'autoradio e i navigatori in essa allocabili, Fiat riguardo a questo dispositivo si è comportata in modo diverso.
Ogni modello ha un alloggiamento diverso e l'unico apparecchio "standard" è stato il Connect Nav+ che è stato montato su Panda , Doblò, Croma, Musa, Ypsilon e Alfa.
Questo apparecchio, progettato e sviluppato da Marelli, era nato già vecchio in quanto la cartografia era disponibile solo su CD. Quindi chi voleva sentirsi un CD doveva togliere il CD mappe oppure aggiungere il caricatore separato che però non leggeva gli MP3. Non aveva nemmeno il touch-screen.
Il prezzo poi era elevato: oltre 1700 euro ovvero il 15% del valore di una Panda 4x4!!
Con la Grande Punto finalmente Fiat capisce che questa non era la giusta strada; per la prima volta sceglie un sistema asportabile basato sulla piattaforma Tom Tom, quindi facile ad aggiornare come cartografia e da configurare e persino staccabile e trasferibile su un'altra vettura o a piedi.
Personalmente avrei preferito un apparecchio incorporato nella sede autoradio come per esempio l'Eclipse AVN-4429.
Per la Bravo, la Delta e la 159 invece hanno continuato con il vecchio metodo: il Connect Nav+ è stato sostituito con l'Istant Nav che ha la possibilità finalmente di avere la cartografia su scheda SD e di disporre di una grafica bird view realistica. Hanno però voluto continuare a risparmiare: niente touch-screen.
Chi leggerà questo post sicuramente affermerà che questi navigatori sono sorpassati, costano tanto e offrono poco.
Io mi chiedo: perché Fiat li produce? Perché Fiat li vuole così "diversi" tra modello e modello? I risparmi non avvengono unificando i componenti?
E perché li fanno costare ancora tanto così?
Conseguentemente nascono i forum specifici dove si cerca il modo per aggiornare le mappe, aggiungere i POI, le postazioni Autovelox, aggiornare i firmware. La rete assistenziale Fiat non è a conoscenza di questi particolari e si appoggia a Marelli. Se poi devi rivendere la macchina ed il navigatore sei costretto a lasciarlo montato (anche perché non lo puoi rimontare su un'altra macchina) la stessa concessionaria che pochi anni prima te lo ha fatto pagare profumatamente fa finta di niente e non te lo considera. Spesso merita venderlo privatamente su ebay come ricambio.
Fiat quindi dovrebbe imparare dal gruppo Volkswagen ad unificare la sede dell'autoradio e il tipo di apparecchio basandosi siu piattaforme di navigazione affermate e aggiornabili.
Altrimenti merita lasciare l'autoradio base e poi installare after market l'apparecchio che risponde alle nostre esigenze e che in futuro può essere trasferito sulla prossima auto.
Ogni modello ha un alloggiamento diverso e l'unico apparecchio "standard" è stato il Connect Nav+ che è stato montato su Panda , Doblò, Croma, Musa, Ypsilon e Alfa.
Questo apparecchio, progettato e sviluppato da Marelli, era nato già vecchio in quanto la cartografia era disponibile solo su CD. Quindi chi voleva sentirsi un CD doveva togliere il CD mappe oppure aggiungere il caricatore separato che però non leggeva gli MP3. Non aveva nemmeno il touch-screen.
Il prezzo poi era elevato: oltre 1700 euro ovvero il 15% del valore di una Panda 4x4!!
Con la Grande Punto finalmente Fiat capisce che questa non era la giusta strada; per la prima volta sceglie un sistema asportabile basato sulla piattaforma Tom Tom, quindi facile ad aggiornare come cartografia e da configurare e persino staccabile e trasferibile su un'altra vettura o a piedi.
Personalmente avrei preferito un apparecchio incorporato nella sede autoradio come per esempio l'Eclipse AVN-4429.
Per la Bravo, la Delta e la 159 invece hanno continuato con il vecchio metodo: il Connect Nav+ è stato sostituito con l'Istant Nav che ha la possibilità finalmente di avere la cartografia su scheda SD e di disporre di una grafica bird view realistica. Hanno però voluto continuare a risparmiare: niente touch-screen.
Chi leggerà questo post sicuramente affermerà che questi navigatori sono sorpassati, costano tanto e offrono poco.
Io mi chiedo: perché Fiat li produce? Perché Fiat li vuole così "diversi" tra modello e modello? I risparmi non avvengono unificando i componenti?
E perché li fanno costare ancora tanto così?
Conseguentemente nascono i forum specifici dove si cerca il modo per aggiornare le mappe, aggiungere i POI, le postazioni Autovelox, aggiornare i firmware. La rete assistenziale Fiat non è a conoscenza di questi particolari e si appoggia a Marelli. Se poi devi rivendere la macchina ed il navigatore sei costretto a lasciarlo montato (anche perché non lo puoi rimontare su un'altra macchina) la stessa concessionaria che pochi anni prima te lo ha fatto pagare profumatamente fa finta di niente e non te lo considera. Spesso merita venderlo privatamente su ebay come ricambio.
Fiat quindi dovrebbe imparare dal gruppo Volkswagen ad unificare la sede dell'autoradio e il tipo di apparecchio basandosi siu piattaforme di navigazione affermate e aggiornabili.
Altrimenti merita lasciare l'autoradio base e poi installare after market l'apparecchio che risponde alle nostre esigenze e che in futuro può essere trasferito sulla prossima auto.