così la notizia sul Sole 24 Ore:
Gm chiude Saab. Salta la vendita a Spyker
Saab chiude. General Motors ha annunciato che la vendita alla Spyker non può essere conclusa e il marchio svedese verrà progressivamente a scomparire. Gm manterrà i servizi assistenza e onorerà le garanzie delle vetture attualmente in circolazione.
Finisce così un'era dell'automobile europea e termina con poca gloria un marchio che a dispetto di volumi bassi ha avuto, soprattutto negli anni 70/80, un pubblico di estimatori, notevole fama, molto appeal anche per la sua originalità tecnica, costruttiva e, soprattutto estetica. Come dimenticare modelli come la "96" degli anni 60 così diversi dalla produzione europea dell'epoca e fortemente caratterizzati aerodinamicamente. Del resto nel Dna della casa ci sono proprio gli aerei. Nasce infatti nel 1947 in seno alla costruttore di velivoli Svenska Aeroplan AB (Saab, appunto).
Non è colpa della crisi. La congiuntura attuale ha solo dato il colpo di grazia a una marchio agonizzante da anni incapace, sotto la guida Gm iniziata nel 1989 di riproporre modelli vincenti e all'avanguardia, come la mitica 900 turbo degli anni ottanta, una tra le vetture responsabili della moda del tubobenzina così in voga i quegli anni e di grande successo, oppure anche auto come come la 9000, cugina stretta delle Italiane Lancia Thema, Fiat Croma e Alfa Romeo 164.
Negli anni 90 l'inventiva e l'originalità di Saab si spegne. A dettare legge è la Opel e le sue tecnologie standard. Il design perde smalto, diventa normale e la tecnica appiattita . E il pubblico non era più disposto a comprare una Opel Vectra sotto mentite spoglie, un po' più rifinita, magari con un motore Fiat-Gm PowerTrain e con sostanziosi premi di prezzo. E tra tentativi di rilancio e modelli nuovi che non arrivano mai, la casa di Trollhattan entra nella fase estrema della crisi con la casa madre Gm prossima al fallimento e non più in grado di alimentarla. E si tenta invano la vendita alla piccola Koenigsegg, microcostruttore di iper sportive su ordinazione da mille e passa cavalli. L'operazione non va in porto e Gm cede alla cinese Bejing automotive i diritti di proprietà intellettuale relativa ai modelli 9-3 e 9-5. Qualcosa della gloriosa casa, che ha inseguito il sogno di fare auto come areoplani vivrà nelle vetture asiatiche.