Lasciamo perdere qualsiasi considerazione politica o di modalita' d'azione (tradizionalmente sono i "rossi" a far saltare la roba, i "neri" han sempre cercato di fare azioni di presa di potere di ben altro genere) e sul fatto che possa o no essere colpevole.
Glissiamo sulle persone sparite dall'Italia con passaporti falsi e mai piu' ritrovate (interessante servizio della Rai andato in onda qualche annetto fa sulle "stragi di stato").
Sorvoliamo anche sul processo.
Non intendo nemmeno discutere dell'adeguatezza della pena, che e' in questo caso ininfluente ai fini del discorso.
Fioravanti e' stato giudicato da un Tribunale della Repubblica, secondo le leggi della Repubblica, e ha ricevuto una condanna secondo tali leggi, varate dal Parlamento secondo il mandato ricevuto dal Popolo Italiano.
Ha scontato la sua pena.
Dunque, e' libero, come deve essere.
Se al popolo non sta bene, invece di pretendere che resti in carcere (cosa INDEGNA di qualsiasi principio democratico e dei diritti umani piu' elementari), perche' non se la prende con quello Stato che ha emanato tale giudizio, e che vara le leggi che permettono quotidianamente a ogni sorta di criminali di non fare NEMMENO UN GIORNO DI GALERA per crimini comunque odiosi?
Sia chiaro, nemmeno a me sta bene che questa persona torni in liberta' e, magari, acceda a cariche politiche grazie alla fama (o famigeratezza) che deriva da cio', come accaduto per esempio nel caso di alcuni noti terroristi di sinistra ("compagni che sbagliano" che evidentemente non sbagliavano poi cosi' tanto se il partito li ha voluti).
Pero' penso che invece di fare scandalo e vociare il giorno della liberazione, e poi dimenticarselo alla prossima partita di coppa, bisognerebbe stare zitti, e ricordarselo alle prossime elezioni...
Glissiamo sulle persone sparite dall'Italia con passaporti falsi e mai piu' ritrovate (interessante servizio della Rai andato in onda qualche annetto fa sulle "stragi di stato").
Sorvoliamo anche sul processo.
Non intendo nemmeno discutere dell'adeguatezza della pena, che e' in questo caso ininfluente ai fini del discorso.
Fioravanti e' stato giudicato da un Tribunale della Repubblica, secondo le leggi della Repubblica, e ha ricevuto una condanna secondo tali leggi, varate dal Parlamento secondo il mandato ricevuto dal Popolo Italiano.
Ha scontato la sua pena.
Dunque, e' libero, come deve essere.
Se al popolo non sta bene, invece di pretendere che resti in carcere (cosa INDEGNA di qualsiasi principio democratico e dei diritti umani piu' elementari), perche' non se la prende con quello Stato che ha emanato tale giudizio, e che vara le leggi che permettono quotidianamente a ogni sorta di criminali di non fare NEMMENO UN GIORNO DI GALERA per crimini comunque odiosi?
Sia chiaro, nemmeno a me sta bene che questa persona torni in liberta' e, magari, acceda a cariche politiche grazie alla fama (o famigeratezza) che deriva da cio', come accaduto per esempio nel caso di alcuni noti terroristi di sinistra ("compagni che sbagliano" che evidentemente non sbagliavano poi cosi' tanto se il partito li ha voluti).
Pero' penso che invece di fare scandalo e vociare il giorno della liberazione, e poi dimenticarselo alla prossima partita di coppa, bisognerebbe stare zitti, e ricordarselo alle prossime elezioni...