<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fincantieri: si suicida operaio dell'indotto | Il Forum di Quattroruote

Fincantieri: si suicida operaio dell'indotto

30-09-2010 - 13:30

Fincantieri: si suicida operaio dell'indotto.

(ANSA) - NAPOLI, 30 SET - Un lavoratore dell'indotto della Fincantieri di Castellammare di Stabia si e' ucciso: lo ha annunciato il segretario della Uilm Campania.
Vincenzo Di Maio, 32 anni, era sposato e padre di due figli.
Licenziato da un anno, da 4 mesi non percepiva piu' neanche il sussidio di disoccupazione.
'E' un fatto molto grave che ci addolora' ha commentato il segretario della Cisl Raffaele Bonanni.

ANSA
 
Muoiono alcuni sul lavoro, quelli che lavorano, altri perchè fuori dal lavoro,
ma sempre di quello si tratta.


Ma a Roma cosa fanno per alleviare le sofferenze dei lavoratori?
 
birillo21 ha scritto:
Muoiono alcuni sul lavoro, quelli che lavorano, altri perchè fuori dal lavoro,
ma sempre di quello si tratta.


Ma a Roma cosa fanno per alleviare le sofferenze dei lavoratori?

condivido il dispiacere per un uomo che viene vinto dalla disperazione.
non condivido questo modo un po' becero di strumentalizzare una tragedia umana.
 
Certamente hai ragione sul fatto che è un po' come essere dei corvi o degli sciacalli sui cadaveri, ma mi pare che nel teatrino sentano poco le urla di dolore e siano sempre più autoreferenziali dimenticandosi del Paese.

Il Paese vero chiede soluzioni, il che significa lavorare per chi può contare solo sulle proprie braccia per tirare avanti.
 
belpietro ha scritto:
birillo21 ha scritto:
Muoiono alcuni sul lavoro, quelli che lavorano, altri perchè fuori dal lavoro,
ma sempre di quello si tratta.


Ma a Roma cosa fanno per alleviare le sofferenze dei lavoratori?

condivido il dispiacere per un uomo che viene vinto dalla disperazione.
non condivido questo modo un po' becero di strumentalizzare una tragedia umana.

Si puo' essere vinti dalla disperazione....
e fare delle stronzate alla Paris Hilton,
ed essere vinti dalla disperazione per avere perso il lavoro ( come e' successo anche a me ).....
e garantisco che e' una situazione tragica, anche se non sempre e solo da un punto finanziario.....
Dico che il doverlo dire alla moglie e al fglio..... ;)
Ciao
 
migliazziblu ha scritto:
belpietro ha scritto:
birillo21 ha scritto:
Muoiono alcuni sul lavoro, quelli che lavorano, altri perchè fuori dal lavoro,
ma sempre di quello si tratta.


Ma a Roma cosa fanno per alleviare le sofferenze dei lavoratori?

condivido il dispiacere per un uomo che viene vinto dalla disperazione.
non condivido questo modo un po' becero di strumentalizzare una tragedia umana.

Si puo' essere vinti dalla disperazione....
e fare delle stronzate alla Paris Hilton,
ed essere vinti dalla disperazione per avere perso il lavoro ( come e' successo anche a me ).....
e garantisco che e' una situazione tragica, anche se non sempre e solo da un punto finanziario.....
Dico che il doverlo dire alla moglie e al fglio..... ;)
Ciao

non ho dubbi.

nel caso di questa persona, immaginati che stato emotivo deve aver vissuto mettendo insieme in contemporanea la perdita del lavoro e la fine del matrimonio.
 
migliazziblu ha scritto:
Si puo' essere vinti dalla disperazione....

e garantisco che e' una situazione tragica, anche se non sempre e solo da un punto finanziario.....

Dico che il doverlo dire alla moglie e al fglio..... ;)
Ciao

Verissimo, ma se hai moglie e figlio a carico non puoi farlo, devi resistere qualunque cosa succeda.
 
renatom ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
Si puo' essere vinti dalla disperazione....

e garantisco che e' una situazione tragica, anche se non sempre e solo da un punto finanziario.....

Dico che il doverlo dire alla moglie e al fglio..... ;)
Ciao

Verissimo, ma se hai moglie e figlio a carico non puoi farlo, devi resistere qualunque cosa succeda.

Cosi' andiamo sul classico dilemma:
il suicidio
-e' un atto di supremo coraggio
-e' un atto di estrema vilta'
:?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?:
Ciao
 
migliazziblu ha scritto:
renatom ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
Si puo' essere vinti dalla disperazione....

e garantisco che e' una situazione tragica, anche se non sempre e solo da un punto finanziario.....

Dico che il doverlo dire alla moglie e al fglio..... ;)
Ciao

Verissimo, ma se hai moglie e figlio a carico non puoi farlo, devi resistere qualunque cosa succeda.

Cosi' andiamo sul classico dilemma:
il suicidio
-e' un atto di supremo coraggio
-e' un atto di estrema vilta'
:?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?:
Ciao

Se ci sono persone che dipendono da te, propenderei per la seconda.

Però capisco che a volte si possono cumulare situazioni esterne magari con cause organiche tipo depressioni o altro e si può non reggere.

In questo momento dico: se capitasse a me farei qualsiasi cosa, andrei a lavorare lontano etc., ma se uno non stà bene, può arrivare a conclusioni diverse.
 
parlare dal 'di fuori' penso sia abbastanza semplice,per cui le nostre parole hanno valore relativo.

mi dispiace soprattutto per moglie e figli,i quali dovranno portare oltretutto la croce del senso di colpa per non essersi accorti della gravità del dramma umano dell'uomo e provare a porvi rimedio.

mi verrebbe da dire che l'uomo è stato un pò vigliacco perchè la sua sofferenza doveva necessariamente metterla in secondo piano rispetto alla moglie ed al figlio,però,come ripeto,parlare dal 'di fuori' è troppo semplice...
 
birillo21 ha scritto:
Muoiono alcuni sul lavoro, quelli che lavorano, altri perchè fuori dal lavoro,
ma sempre di quello si tratta.


Ma a Roma cosa fanno per alleviare le sofferenze dei lavoratori?
per par condicio, ti rammento che in Veneto si sono tolti la vita 10 o 11 titolari di aziende; alcuni lo hanno fatto perché non avrebbero potuto pagare gli stipendi. Ma nessuno ha sentenziato in proposito. L'operaio ê un santo il datore di lavoro un diavolo?
 
dexxter ha scritto:
birillo21 ha scritto:
Muoiono alcuni sul lavoro, quelli che lavorano, altri perchè fuori dal lavoro,
ma sempre di quello si tratta.


Ma a Roma cosa fanno per alleviare le sofferenze dei lavoratori?
per par condicio, ti rammento che in Veneto si sono tolti la vita 10 o 11 titolari di aziende; alcuni lo hanno fatto perché non avrebbero potuto pagare gli stipendi. Ma nessuno ha sentenziato in proposito. L'operaio ê un santo il datore di lavoro un diavolo?

ma chi la scritto??
 
migliazziblu ha scritto:
Dico che il doverlo dire alla moglie e al fglio..... :wink: Ciao [ Cosi' andiamo sul classico dilemma: il suicidio -e' un atto di supremo coraggio -e' un atto di estrema vilta' :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: :?: Ciao[/quote ha scritto:
cmq sia, ci vuole coraggio.....
 
vanguart ha scritto:
dexxter ha scritto:
birillo21 ha scritto:
Muoiono alcuni sul lavoro, quelli che lavorano, altri perchè fuori dal lavoro,
ma sempre di quello si tratta.


Ma a Roma cosa fanno per alleviare le sofferenze dei lavoratori?
per par condicio, ti rammento che in Veneto si sono tolti la vita 10 o 11 titolari di aziende; alcuni lo hanno fatto perché non avrebbero potuto pagare gli stipendi. Ma nessuno ha sentenziato in proposito. L'operaio ê un santo il datore di lavoro un diavolo?

ma chi la scritto??
io, ma siccome c é un punto di domanda, ognuno si dia la risposta
 

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