Ma guarda un po', i soliti noti si sono dimenticati che Marchionne guida anche la Chrysler che in USA anche ad agosto segna un + 9.9 % !!!
Comunque, in rete, si dice:
MILANO (MF-DJ)--La strada che Sergio Marchionne ha individuato per risollevare la competitivita' di Chrysler e' trasporre anche nell'azienda americana il modello di management che ha modellato all'interno di Fiat.
Lo sostiene un articolo del magazine Fortune, che gia' a partire dal titolo definisce Marchionne mr. Fix-It, ossia "il riparatore". La novita' saliente che Marchionne ha portato in azienda e' che si punta sulla velocita' di esecuzione, accorciando la catena decisionale. "Tutti i 25 piu' alti dirigenti riportano direttamente a lui, che ha quindi l'ultima parola su ogni divisione interna a Chrysler, dalle risorse umane agli affari legali, dalla progettazione alla catena di montaggio", spiega l'articolo.
Un concetto che e' gia' stato assimilato e accettato anche da chi, come il responsabile della divisione design di Chrysler, Ralph Gilles, lavora nel gruppo dal 1992. "Tutto e' differente ora: quello che ci serviva era rapidita' decisionale e (da quando e' arrivato Marchionne, ndr) le lentezze burocratiche si sono dissolte".
E' dunque sbagliata l'impressione che, di primo acchito, si potrebbe avere sull'a.d. di Fiat-Chrysler, che "potrebbe sembrare un professore di materie umanistiche che insegna in un piccolo college liberale". In realta', precisa l'articolo, "puo' anche darsi che il suo cuore sia in accademia, ma la sua mente e' retta dal senso degli affari. Marchionne combina l'appeal di un venditore con le capacita' d'analisi di un esperto di scienze statistiche".
Secondo Fortune, il manager non ha mai cercato di accampare scuse per nascondere i punti deboli di Chrysler (scarsa qualita' e debolezza sul fronte tecnologico) ma ha dimostrato di sapere alla perfezione cosa fare per risolvere i problemi.
Tratto da: http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=770392&lang=it
Comunque, in rete, si dice:
MILANO (MF-DJ)--La strada che Sergio Marchionne ha individuato per risollevare la competitivita' di Chrysler e' trasporre anche nell'azienda americana il modello di management che ha modellato all'interno di Fiat.
Lo sostiene un articolo del magazine Fortune, che gia' a partire dal titolo definisce Marchionne mr. Fix-It, ossia "il riparatore". La novita' saliente che Marchionne ha portato in azienda e' che si punta sulla velocita' di esecuzione, accorciando la catena decisionale. "Tutti i 25 piu' alti dirigenti riportano direttamente a lui, che ha quindi l'ultima parola su ogni divisione interna a Chrysler, dalle risorse umane agli affari legali, dalla progettazione alla catena di montaggio", spiega l'articolo.
Un concetto che e' gia' stato assimilato e accettato anche da chi, come il responsabile della divisione design di Chrysler, Ralph Gilles, lavora nel gruppo dal 1992. "Tutto e' differente ora: quello che ci serviva era rapidita' decisionale e (da quando e' arrivato Marchionne, ndr) le lentezze burocratiche si sono dissolte".
E' dunque sbagliata l'impressione che, di primo acchito, si potrebbe avere sull'a.d. di Fiat-Chrysler, che "potrebbe sembrare un professore di materie umanistiche che insegna in un piccolo college liberale". In realta', precisa l'articolo, "puo' anche darsi che il suo cuore sia in accademia, ma la sua mente e' retta dal senso degli affari. Marchionne combina l'appeal di un venditore con le capacita' d'analisi di un esperto di scienze statistiche".
Secondo Fortune, il manager non ha mai cercato di accampare scuse per nascondere i punti deboli di Chrysler (scarsa qualita' e debolezza sul fronte tecnologico) ma ha dimostrato di sapere alla perfezione cosa fare per risolvere i problemi.
Tratto da: http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=770392&lang=it