Riporto qui in seguito la notizia che, a parer mio, è degna di commenti:
"La neonata Fiat Industrial attirerebbe già un?offerta da 9 miliardi di euro da parte dei tedeschi della Daimler. Il Lingotto ne chiederebbe, però, 10,5 secondo quanto riferito da Repubblica. L?affare è, quindi, fermo al momento anche perché dovrebbe concludersi dopo la quotazione in Borsa della società così divisa prevista per il 3 gennaio 2011.
?Solo chiacchere? precisa un portavoce del colosso di Stoccarda; ?per ciascuno dei nostri business esaminiamo varie opportunità per aumentare le sinergie operative e accedere a nuovi mercati attraverso potenziali collaborazioni di diversa natura con altri costruttori internazionali? commenta il Lingotto. L?amministratore delegato di Iveco, Paolo Monferino, smentisce le voci: non ci sarebbe ?nessun contatto su questo argomento? tra Fiat e Daimler. Forse su questo tema no, ma le due aziende non sono di certo due perfette sconosciute. Una ventina di anni fa il Lingotto tentò di acquistare il marchio tedesco e da allora ci sono state diverse collaborazioni per la parte della componistica. La casa tedesca, per esempio, monta sul suo Mitsubishi Fuso un motore sviluppato da Fpt, utilizzato anche da Iveco. Prassi che il gruppo torinese in tarda mattinata ha commentato come ?normale andamento della gestione?.
Se la notizia venisse confermata, il Lingotto, dopo più di un secolo, diventerà un?azienda unicamente automobilistica. Con la vendita, Marchionne potrebbe consolidare i debiti di Fiat auto e concentrarsi su una sola società, andando a caccia di nuovi acquisti e nuove alleanze e raggiungere, insieme a Chrysler, la quota di 6milioni di vetture. La Daimler invece si rafforzerà nel settore dei camion, trattori e macchine movimento terra.
Lo spin off della scorsa settimana ha diviso la Fiat in un comparto auto e in uno industriale di cui fanno parte Cnh, Iveco e alcune attività di Fpt."
"La neonata Fiat Industrial attirerebbe già un?offerta da 9 miliardi di euro da parte dei tedeschi della Daimler. Il Lingotto ne chiederebbe, però, 10,5 secondo quanto riferito da Repubblica. L?affare è, quindi, fermo al momento anche perché dovrebbe concludersi dopo la quotazione in Borsa della società così divisa prevista per il 3 gennaio 2011.
?Solo chiacchere? precisa un portavoce del colosso di Stoccarda; ?per ciascuno dei nostri business esaminiamo varie opportunità per aumentare le sinergie operative e accedere a nuovi mercati attraverso potenziali collaborazioni di diversa natura con altri costruttori internazionali? commenta il Lingotto. L?amministratore delegato di Iveco, Paolo Monferino, smentisce le voci: non ci sarebbe ?nessun contatto su questo argomento? tra Fiat e Daimler. Forse su questo tema no, ma le due aziende non sono di certo due perfette sconosciute. Una ventina di anni fa il Lingotto tentò di acquistare il marchio tedesco e da allora ci sono state diverse collaborazioni per la parte della componistica. La casa tedesca, per esempio, monta sul suo Mitsubishi Fuso un motore sviluppato da Fpt, utilizzato anche da Iveco. Prassi che il gruppo torinese in tarda mattinata ha commentato come ?normale andamento della gestione?.
Se la notizia venisse confermata, il Lingotto, dopo più di un secolo, diventerà un?azienda unicamente automobilistica. Con la vendita, Marchionne potrebbe consolidare i debiti di Fiat auto e concentrarsi su una sola società, andando a caccia di nuovi acquisti e nuove alleanze e raggiungere, insieme a Chrysler, la quota di 6milioni di vetture. La Daimler invece si rafforzerà nel settore dei camion, trattori e macchine movimento terra.
Lo spin off della scorsa settimana ha diviso la Fiat in un comparto auto e in uno industriale di cui fanno parte Cnh, Iveco e alcune attività di Fpt."