<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> fap | Il Forum di Quattroruote

fap

Posso istallare il fap sulla mia golf v 1.9 tdi 105 cv del 2007? Se si, sapete dove istallarlo, la procedura per l'omologazione ed il costo?
 
luigifera ha scritto:
Posso istallare il fap sulla mia golf v 1.9 tdi 105 cv del 2007? Se si, sapete dove istallarlo, la procedura per l'omologazione ed il costo?

Purtroppo non si può montare.
Solo se la fabbrica prevede un kit omologato, allora
è possibile questa operazione.

Comunque installare il FAP aftermarket è un operazione da masochisti !
Non solo perchè si spendono molti soldi, ma anche perchè
il filtro non originale si intaserebbe molto spesso, vuoi perchè il gasolio è
sporco, vuoi perchè la centralina non riesce a bruciare i
residui del particolato.

In ogni caso ci sarebbe una perdita di prestazioni, soprattutto
quando il FAP è intasato.
Di conseguenza aumenterebbero anche i consumi !

Se vuoi buttare un migliaio di euro fatti una vacanza!!
 
luigifera ha scritto:
Posso istallare il fap sulla mia golf v 1.9 tdi 105 cv del 2007? Se si, sapete dove istallarlo, la procedura per l'omologazione ed il costo?

Ciao, devi cercare installatori specifici di impianti antinquinamento retrofit, il costo si aggira sulle 1000-1500 euro, essendo la macchina relativamente nuova se desideri tenerla a lungo potrebbe essere un'operazione conveniente, sia per l'ambiente che per la classe inquinante della tua vettura che migliorerebbe.
Il problema, di contro, è che tale filtro potrebbe portare problemi di intasamento ma sopratutto "castrare" un pò l'erogazione.
Ciao
 
Prova a leggere qui...

http://www.mtsspa.net/it/prodotti/filtri-aftermarket.aspx

In fondo alla pagina trovi il link per scaricare il documento in formato dpf con la lista delle auto e relative motorizzazioni per le quali è possibile l'installazione aftermarket del filtro antiparticolato di tipo "aperto"...

Infatti i filtri retrofit hanno un principio di funzionamento differente rispetto a quelli "classici" installati dai costruttori sulle auto al momento della produzione.

Sono costituiti da un nucleo metallico aperto trattato con metalli nobili che fungono da catalizzatori.

Da tenere in considerazione c'è che la loro efficacia è inferiore a quella dei filtri Fap e Dpf ... siamo nell'ordine del 50% (ma ricordo che nel 2008 credo fosse in Germania testando le auto che lo avevano installato grazie anche alla spinta di un'incentivo statale, ci si accorse che un buon 20% di questi in realtà erano inefficaci, quindi ben al di sotto della soglia minima del 30% richiesta dalla legge.) contro il 90% di quelli montati in origine.

E questo è in parte dovuto al fatto che non richiedono ne sensori e tantomeno una complessa gestione elettronica per la rigenerazione, che sarebbe di difficile implementazione in aftermarket appunto.

Ciao ;)
 
si leggono continue discussioni di persone che vorrebbero togliere il fap poichè crea più problemi che benefici, e tu vorresti montarlo? non ti ingarbugliare la vita!! :lol:
 
Ragazzi, non è proprio come dite voi. Passatone ha ragione. I retrofit, sono filtri antiparticolato di tipo "aperto", e sfruttano la catalisi per la conversione di C a CO2, , e non la "combustione" di C, da parte delle alte temperature, o del gasolio. La rigenerazione avviene "in continuo" , e non si intasano mai, non portano alla diluizione dell'olio (perchè non si brucia gasolio per la rigenerazione, e quindi il gasolio enventualmente incombusto non torna nella coppa dell'olio. Insomma sarebbero filtri "perfetti". Se lo monti, non fa nessun male alla tua auto. Il problema è che non serve a nulla, poichè la resa di conversione (come dice One, che fa anche rima), è se va bene del 50% (a fronte di oltre 95% dei filtri "chiusi", e oggi nessuna normativa italiana consente nessun tipo di beneficio all'utente. In realtà esiste una direttiva europea, ma che non è ancora stata recepita dal nostro paese. In sostanza: si puo' fare, male non fa, ma non serve a nulla. almeno fino a quando non sara' possibile omologarne l'installazione.

I noti problemi del FAP/DPF sono appunto relativi ai filtri di tipo chiuso, i gas di scarico passando attraverso la porosità di questi filtri, si liberano del particolato (C) che viene trattenuto dalle porosità dei filtri stessi. Per questo, sono detti "di tipo chiuso", e in poche centinaia di km possono intasarsi. In tal caso viene iniettato gasolio nel filtro, per completare la combustione e quindi rigenerare il filltro. Se non si raggiunge una Temp sufficiente per far cio' (esempio percorsi brevi e ripetitivi), il filtro resta intasato, il gasolio iniettato non brucia e va nella coppa dell'olio diluendolo.
I retrofit non hanno questo problema perchè i gas incombusti NON passano attraverso porosità, ma semplicemente lambiscono il supporto catalitico (metalli nobili prevalentemente) dei filtri stessi (ecco perchè si chiamano "aperti"). Quello che non viene convertito, passa tranquillo per il filtro, il quale quindi non si intasa. Cio' che invece si converte diventa CO2, che ovviamente vola........
 
Rox63 ha scritto:
Ragazzi, non è proprio come dite voi. Passatone ha ragione. I retrofit, sono filtri antiparticolato di tipo "aperto", e sfruttano la catalisi per la conversione di C a CO2, , e non la "combustione" di C, da parte delle alte temperature, o del gasolio. La rigenerazione avviene "in continuo" , e non si intasano mai, non portano alla diluizione dell'olio (perchè non si brucia gasolio per la rigenerazione, e quindi il gasolio enventualmente incombusto non torna nella coppa dell'olio. Insomma sarebbero filtri "perfetti". Se lo monti, non fa nessun male alla tua auto. Il problema è che non serve a nulla, poichè la resa di conversione (come dice One, che fa anche rima), è se va bene del 50% (a fronte di oltre 95% dei filtri "chiusi", e oggi nessuna normativa italiana consente nessun tipo di beneficio all'utente. In realtà esiste una direttiva europea, ma che non è ancora stata recepita dal nostro paese. In sostanza: si puo' fare, male non fa, ma non serve a nulla. almeno fino a quando non sara' possibile omologarne l'installazione.

I noti problemi del FAP/DPF sono appunto relativi ai filtri di tipo chiuso, i gas di scarico passando attraverso la porosità di questi filtri, si liberano del particolato (C) che viene trattenuto dalle porosità dei filtri stessi. Per questo, sono detti "di tipo chiuso", e in poche centinaia di km possono intasarsi. In tal caso viene iniettato gasolio nel filtro, per completare la combustione e quindi rigenerare il filltro. Se non si raggiunge una Temp sufficiente per far cio' (esempio percorsi brevi e ripetitivi), il filtro resta intasato, il gasolio iniettato non brucia e va nella coppa dell'olio diluendolo.
I retrofit non hanno questo problema perchè i gas incombusti NON passano attraverso porosità, ma semplicemente lambiscono il supporto catalitico (metalli nobili prevalentemente) dei filtri stessi (ecco perchè si chiamano "aperti"). Quello che non viene convertito, passa tranquillo per il filtro, il quale quindi non si intasa. Cio' che invece si converte diventa CO2, che ovviamente vola........

ottima ed esaustiva spiegazione :D :D
 
Ho fatto questa domanda non perchè voglio complicarmi la vita oppure ho soldi da spendere ma, visto che la macchina è euro 4 ma senza fap, non posso circolare in molte zone specie nei centri storici e visto che ha soli tre anni e pochi km voglio rendermi conto se sono costretto a venderla ( il che peserebbe molto sul bilancio familiare) oppure posso rimediare in qualche modo, grazie
 
Rox63 ha scritto:
Ragazzi, non è proprio come dite voi. Passatone ha ragione. I retrofit, sono filtri antiparticolato di tipo "aperto", e sfruttano la catalisi per la conversione di C a CO2, , e non la "combustione" di C, da parte delle alte temperature, o del gasolio. La rigenerazione avviene "in continuo" , e non si intasano mai, non portano alla diluizione dell'olio (perchè non si brucia gasolio per la rigenerazione, e quindi il gasolio enventualmente incombusto non torna nella coppa dell'olio. Insomma sarebbero filtri "perfetti". Se lo monti, non fa nessun male alla tua auto. Il problema è che non serve a nulla, poichè la resa di conversione (come dice One, che fa anche rima), è se va bene del 50% (a fronte di oltre 95% dei filtri "chiusi", e oggi nessuna normativa italiana consente nessun tipo di beneficio all'utente. In realtà esiste una direttiva europea, ma che non è ancora stata recepita dal nostro paese. In sostanza: si puo' fare, male non fa, ma non serve a nulla. almeno fino a quando non sara' possibile omologarne l'installazione.

I noti problemi del FAP/DPF sono appunto relativi ai filtri di tipo chiuso, i gas di scarico passando attraverso la porosità di questi filtri, si liberano del particolato (C) che viene trattenuto dalle porosità dei filtri stessi. Per questo, sono detti "di tipo chiuso", e in poche centinaia di km possono intasarsi. In tal caso viene iniettato gasolio nel filtro, per completare la combustione e quindi rigenerare il filltro. Se non si raggiunge una Temp sufficiente per far cio' (esempio percorsi brevi e ripetitivi), il filtro resta intasato, il gasolio iniettato non brucia e va nella coppa dell'olio diluendolo.
I retrofit non hanno questo problema perchè i gas incombusti NON passano attraverso porosità, ma semplicemente lambiscono il supporto catalitico (metalli nobili prevalentemente) dei filtri stessi (ecco perchè si chiamano "aperti"). Quello che non viene convertito, passa tranquillo per il filtro, il quale quindi non si intasa. Cio' che invece si converte diventa CO2, che ovviamente vola........

Permettimi solo una precisazione... ;)

La diluizione dell'olio da parte del gasolio non è causata dal fatto che uno o più cicli di rigenerazione non sono andati a buon fine... questo comporterebbe solo l'intasamento del filtro e quindi la rigenerazione coatta in officina con specifica procedura.

Ma... indipendentemente da questo, il problema è causato da una miscela eccessivamente ricca di gasolio, per effetto della quale durante le post-iniezioni il gasolio condensa sulle pareti della camera di combustione, trafilando nella coppa attraverso i segmenti di tenuta dei pistoni, andando così a lungo andare a ?diluire? l?olio motore.

In sostanza lo spiacevole inconveniente si verifica a causa di post-iniezioni non opportunamente calibrate per far si che il carburante iniettato quando ormai il pistone è nella fase discendente, possa iniziare la combustione in camera di scoppio evitando effetti di condensa sulle pareti della stessa, terminandola una volta arrivato all'interno del filtro, permettendone così la corretta rigenerazione. ;)

Chiaro è... poi che se le richieste di rigenerazioni avvengono con maggior frequenza a causa di un particolare utilizzo dell'auto in condizioni sfavorevoli... quanto specificato sopra viene amplificato proprio a causa del maggior numero di post-iniezioni attivate.
 
luigifera ha scritto:
Ho fatto questa domanda non perchè voglio complicarmi la vita oppure ho soldi da spendere ma, visto che la macchina è euro 4 ma senza fap, non posso circolare in molte zone specie nei centri storici e visto che ha soli tre anni e pochi km voglio rendermi conto se sono costretto a venderla ( il che peserebbe molto sul bilancio familiare) oppure posso rimediare in qualche modo, grazie

Guarda, secondo me, vista la giovinezza dell'auto, ti conviene andare di retrofit, spendi circa 1000 euro ed anche se l'efficacia è al 40% hai il filtro omologato ed inoltre, se non ricordo male, puoi richiedere l'omologazione Euro 5...ma quest'ultima considerazione prendila con le pinze, perché non ricordo bene...sicuramente PassattOne saprà qualcosa in merito, quindi chiedi all'oracolo ;) :D :D :D
Ciao
 
sofylove ha scritto:
luigifera ha scritto:
Ho fatto questa domanda non perchè voglio complicarmi la vita oppure ho soldi da spendere ma, visto che la macchina è euro 4 ma senza fap, non posso circolare in molte zone specie nei centri storici e visto che ha soli tre anni e pochi km voglio rendermi conto se sono costretto a venderla ( il che peserebbe molto sul bilancio familiare) oppure posso rimediare in qualche modo, grazie

Guarda, secondo me, vista la giovinezza dell'auto, ti conviene andare di retrofit, spendi circa 1000 euro ed anche se l'efficacia è al 40% hai il filtro omologato ed inoltre, se non ricordo male, puoi richiedere l'omologazione Euro 5...ma quest'ultima considerazione prendila con le pinze, perché non ricordo bene...sicuramente PassattOne saprà qualcosa in merito, quindi chiedi all'oracolo ;) :D :D :D
Ciao

Per ottenere l'omologazione Euro 5... deve.... molto semplicemente...

Cambiare auto! :D
 
Nella maggior parte dei DPF, le post iniezioni, avvengono grazie ad un iniettore specifico di gasolio direttamente inserito nel filtro, e gestito dall'elettronica dell'auto. Quando il filtro inizia ad intasarsi, solitamente dei sensori di pressione (a monte e a valle del filtro) che danno un segnale differenziale (di confronto) in continuo, "ordinano" all'iniettore di sparare gasolio nel filtro. A questo punto, se il filtro è sufficientemente caldo, il gasolio brucia, aumenta la T del filtro, il particolato (C) brucia diventando CO2, il filtro si "disintasa" e tutto finisce li' (puzza a parte". nel FAP esiste piu' o meno la stessa cosa, solo che li' esiste un catalizzatore (di Cerio, se ricordo bene), che abbassa di un paio di centinaia di gradi la T alla quale cio' puo' avvenire. Poi ogni costruttore ha messo a punto varianti che rendono impossibile fare un discorso generale.
Tutto sto casino di tecnologia e di elettronica, spesso non è gestito bene, poichè non riesce a prevedere tutte le possibili situazioni di uso comune. Ecco quindi i casini che occorrono spesso alle auto dotate di FAP/DPF.
Il retrofit, tutte ste robe non ce le ha: è solo un "tubo" pieno di metalli nobili su un supporto ceramico (molto simile strutturalmente ai classici catalizzatori ossidanti/ riducenti delle auto). Semplificando al massimo, si puo' dire che un filtro antiparticolato retrofit è una sorta di catalizzatore ossidante (Auita a convertire C a CO2). molro simile ale marmitte catalitiche. E come loro, non si intasano mai...
Il paradosso politico di sta cosa è che abbattere le polveri sottili è fondamentale solo in città, ed proprio per usi prevalentemente cittadini che i filtri chiusi vanno in crisi. Insomma, se devo comprarmi un'auto per girare solo in citta' è assolutamente sconsigliabile, ad oggi, acquistarla a gasolio...
Poi, quando i legislatori si renderanno conto che anche gli ossidi di azoto sono terribili responsabili di inquinamento (quelli europer hanno gia' iniziato, con le normative soprattutto euro 6), chimicamente noto come "smog fotochimico", allora inizieremo a fare la caccia alle streghe, le quali nella fattispecie si chiamano "auto a gas".
Oggi le auto a gas sembrano la panacea della tutela ambientale. Quando la legge si accorgera' di cio' che la scienza sa da sempre, ovvero che un'auto a gpl/metano è una ciminiera di ossidi di azoto (e questo è ovvio, poiche' la produzione di NOx è funzione della temperaturea di combustione), allora.. tutte le auto a gpl/metano esistenti verranno condannate alla gogna cosi' come han fatto per i diesel senza filtro antiparticolato.. mentre fino ad oggi le hanno incentivate. Che tristezza..
Fra l'altro, già la normativa euro 5 è abbastanza severa nei confronti degli NOx, e la euro 6 lo sarà ancor piu'. E cio' che ho scritto prima spiega perchè, un'auto a gpl come la golf 6, nata a benzina come euro 5, è stata declassata a euro4 nella fase di omologazione a GPL.
Per avere un'auto che emetta pochi ossidi azoto occorre dotarsi di un catalizzatore dotato di una sezione riducente molto efficiente (e costosa) per ridurre gli NOx a N2 o NH3, I motori a gas emettono di loro un casino di NOx, e quindi occorre sovradimensionare la sezione riducente dei catalizzatori (e renderli moolto piu' costosi). I diesel, di loro, emettono pochi NOx a causa della loro temp bassa di combustione, ma i loro catalizzatori NON sono riducenti ma solo ossidanti, e quindi, i pochi NOx che emettono, non vengono minimamente abbattuti. E' difficile ( se non impossibile) tecnologicamente progettare un catalizzatore riducente per un'auto a gasolio, perchè i cat riducenti lavorano in rapporto stechiometrico (quindi, perfetti per i motori a ciclo otto), mentre i motori diesel lavorano in eccesso di comburente. I nuovi diesel euro 6, dovranno avere nuove soluzioni tecniche (gia' in parte attuate, si tratta di derivati dell'urea, presenti in un apposito serbatoio che vengono additivati)....
SCUSATE...... mi son fatto prendere la mano.... :?
Perdonate la logorrea e il parziale offtopic.. :(
 
PASSATTONE ha scritto:
sofylove ha scritto:
luigifera ha scritto:
Ho fatto questa domanda non perchè voglio complicarmi la vita oppure ho soldi da spendere ma, visto che la macchina è euro 4 ma senza fap, non posso circolare in molte zone specie nei centri storici e visto che ha soli tre anni e pochi km voglio rendermi conto se sono costretto a venderla ( il che peserebbe molto sul bilancio familiare) oppure posso rimediare in qualche modo, grazie

Guarda, secondo me, vista la giovinezza dell'auto, ti conviene andare di retrofit, spendi circa 1000 euro ed anche se l'efficacia è al 40% hai il filtro omologato ed inoltre, se non ricordo male, puoi richiedere l'omologazione Euro 5...ma quest'ultima considerazione prendila con le pinze, perché non ricordo bene...sicuramente PassattOne saprà qualcosa in merito, quindi chiedi all'oracolo ;) :D :D :D
Ciao

Per ottenere l'omologazione Euro 5... deve.... molto semplicemente...

Cambiare auto! :D

Non credo che funzioni così se la sua fosse una euro 5 ready (anche se dubito) :D
 
Rox63 ha scritto:
Nella maggior parte dei DPF, le post iniezioni, avvengono grazie ad un iniettore specifico di gasolio direttamente inserito nel filtro, e gestito dall'elettronica dell'auto. Quando il filtro inizia ad intasarsi, solitamente dei sensori di pressione (a monte e a valle del filtro) che danno un segnale differenziale (di confronto) in continuo, "ordinano" all'iniettore di sparare gasolio nel filtro. A questo punto, se il filtro è sufficientemente caldo, il gasolio brucia, aumenta la T del filtro, il particolato (C) brucia diventando CO2, il filtro si "disintasa" e tutto finisce li' ........
SCUSATE...... mi son fatto prendere la mano.... :?
Perdonate la logorrea e il parziale offtopic.. :(

Non è in realtà la maggior parte dei costruttori che utilizza questo sistema.

Ma solo pochi in verità, e se la memoria mi assiste sono Renault, Toyota (quest'ultima sempre se non ricordo male... solo nel 2.2 D-CAT da 177 cv) e forse qualcun'altro.

La maggior parte... invece utilizza il sistema comune a VW... come Bmw, Fiat, Opel ecc. ecc. che consiste appunto in post-iniezioni di gasolio direttamente nella camera di scoppio. ;)
 
sofylove ha scritto:
PASSATTONE ha scritto:
sofylove ha scritto:
luigifera ha scritto:
Ho fatto questa domanda non perchè voglio complicarmi la vita oppure ho soldi da spendere ma, visto che la macchina è euro 4 ma senza fap, non posso circolare in molte zone specie nei centri storici e visto che ha soli tre anni e pochi km voglio rendermi conto se sono costretto a venderla ( il che peserebbe molto sul bilancio familiare) oppure posso rimediare in qualche modo, grazie

Guarda, secondo me, vista la giovinezza dell'auto, ti conviene andare di retrofit, spendi circa 1000 euro ed anche se l'efficacia è al 40% hai il filtro omologato ed inoltre, se non ricordo male, puoi richiedere l'omologazione Euro 5...ma quest'ultima considerazione prendila con le pinze, perché non ricordo bene...sicuramente PassattOne saprà qualcosa in merito, quindi chiedi all'oracolo ;) :D :D :D
Ciao

Per ottenere l'omologazione Euro 5... deve.... molto semplicemente...

Cambiare auto! :D

Non credo che funzioni così se la sua fosse una euro 5 ready (anche se dubito) :D

Il 1.9 TDI iniettore pompa non ha mai avuto una versione/evoluzione che lo rendesse Euro 5 ready...

Quelli erano tutti motori dotati di iniezione common rail, commercializzati prima dell'entrata in vigore della norma antinquinamento specifica.
Che... solo in seguito mediante specifica riprogrammazione della centralina di gestione del motore potevano essere convertiti da Euro 4 a Euro 5.

E a rincarar la dose... nessun motore a gasolio è in grado di rispettare le norme Euro 5 senza il filtro antiparticolato... e in seconda battuta... di certo non può essere un iniettore pompa... addirittura senza DPF, visto che a causa dell'estrema complessità e relativi costi degli interventi necessari per renderlo tale, il gruppo Vag ha deciso di passare al common rail proprio con l'approssimarsi della necessità di rispettare le nuove norme antiquinamento per i suoi motori a gasolio a 4 cilindri che in precedenza adottavano questo particolare sistema d'iniezione. 8)
 

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