Non che effettuare un tagliando, purché ordinario e circoscritto, essenzialmente, alla sostituzione dell?olio, presenti chissà quale difficoltà; tuttavia, proverei a risolvere il problema partendo dalla radice, ovvero trovare un?officina presso la quale nutrire fiducia. Può non essere semplice, però?.
In ogni caso, per sostituire olio e filtro, è conveniente sollevare la vettura sul ponte, aprire l?apposito bullone posto sulla coppa e far defluire correttamente tutto l?olio, o almeno il più possibile. Questo è reso più agevole se il motore è, diciamo, stiepidito; in tal modo, l?olio è più fluido e defluisce meglio.
Si deve avere l?accortezza di raccogliere l?olio esausto in un contenitore idoneo e portarlo a smaltire.
Dopo un tempo congruo, si richiude il dado della coppa. Per smontare il filtro dell?olio, su i-ctdi è estremamente agevole; esso, infatti, si trova racchiuso in quella sorta di calotta nera che puoi facilmente vedere sulla sommità sinistra del motore, guardando dal davanti, non appena apri il cofano. Questa calotta, dotata di filettatura e guarnizione, deve poi essere stretta in maniera congrua; c?è anche stampigliato il valore della coppia di serraggio, che è piuttosto contenuto. Tuttavia, disporre di una dinamometrica e per di più accoppiata con l?anello che occorre a cingere la calotta per avvitarla e svitarla, non è certo frequente, al di fuori di una competente officina. A occhio, direi che sia sufficiente dare una bella serrata a mano, cingendo opportunamente la calotta con entrambe le mani. Se la guarnizione è in buono stato, non occorre sostituirla. Al suo interno, trovi il filtro, conformato a cartuccia ed in carta. Devi usarne uno originale o sicuramente compatibile; mi rivolgerei ad un magazzino ricambi Honda.
Lo sfili, vedi che c?è un beccuccio, sul fondo, atto a incassarlo nella propria sede. Fai l?opposto con il pezzo nuovo, come è ovvio. Poi, serri la calotta ed infine ? mi raccomando!! ? metti il nuovo olio.
5W40 (ma anche il 10W40 va bene), Repsol, Bardhal, Castrol, Motul o altri di pari levatura. Non è comunque da disdegnarsi il buon, vecchio Agip, Sint2000; forse, in dipendenza del tipo di olio, potrai rilevare una diversa incidenza nel consumo del medesimo, ma la protezione, comunque, è garantita. Ne occorrono 5 litri e mezzo, o poco più, se cambi il filtro. Riempi finchè l?astina segna un livello compreso tra la metà tra il livello minimo e massimo ed il massimo. Ricontrolla dopo i primi utilizzi con lubrificante nuovo, a motore caldo, dopo due-tre minuti dallo spegnimento, tenendo ben inserita l?asticella per una decina di secondi (ovviamente, dopo averla estratta e pulita convenientemente), in modo che l?olio possa aderire alla medesima, fornendo, in tal modo, un?indicazione corretta.
Non lasciarti andare, per nessun motivo al mondo, alla tentazione di comprare oli da 3 euro al gallone; in questo caso, ogni cento km percorsi, spenderesti una cifra venti volte superiore a quella risparmiata in termini di usura della meccanica. Non conviene. Mai.
Per quanto attiene il microfiltro del climatizzatore, esso è di solito posizionato dietro il cassetto portaoggetti nell?abitacolo. E? racchiuso dietro un piccolo sportello in plastica, dotato di opportune graffette di ritegno. Sfilandolo, si porta dietro il telaio su cui è alloggiato il filtro. Sostituirlo è un volo, anche se il pezzo di ricambio è decisamente caro. Fai attenzione al verso di montaggio, devi seguire il verso delle frecce per il flusso dell?aria; è importante. Inoltre, non sarebbe male dare una piccolissima spruzzata di prodotto igienizzante sul filtro nuovo al momento del montaggio.
A parte quanto sopra, non mi risultano strane ?malizie? a valle delle quali intraprendere particolari iniziative. E? logico che, se dovesse sussistere qualche direttiva la cui cognizione sia strettamente riservata all?ambito dell?assistenza ufficiale, è assai difficile, se non impossibile, venirne a conoscenza. E? altresì vero, comunque, che non è detto che portandola in concessionaria venga automaticamente messa in atto. E qui, il cerchio si chiude, e si torna, inevitabilmente, nel concetto primario, ovvero la fiducia in chi ti mette le mani sulla macchina.