Mi spego meglio:
Quando toccate la maniglia, la centralina della macchina invia un "pacchetto dati" alla chiave che risponde in maniera opportuna e la macchina si apre.
Nella Meg3 ci sono tre antenne
RFID (due nelle portiere e una sopra la targa posteriore).
Stesso discorso per accendere il motore, alla pressione del pulsante "start" la centralina interroga la chiave (smart card) tramite un'altra antenna, questa volta interna (nei pressi della fessura della chiave) e poi avvia il motore.
EDIT: La Card EA2 e' sia attiva (alimentata da pila) che passiva (alimentata via induzione elettro magnetica). In questo secondo caso mettendola nella ferritoia, a bordo auto, viene alimentata via induzione EM e riesce quindi a trasmettere lo stesso anche senza pila (vecchio sistema EA1). E' per questo motivo che nel caso in cui la Card ha la pila scarica si entra nell'auto tramite chiave "fisica" contenuta nella Card (dato che l'antenna nella portiera, che e' metallica e funge da schermo, non e' abbastanza potente per alimentare la card via induzione elettro magnetica) e poi si deve obbligatoriamente infilare la Card nella fessura (per mettere a contatto antenna e SmartCard e procedere quindi con l'alimentazione induttiva).
La sicurezza del sistema e' basata
solo sulla distanza scheda-antenna.
Se per assurdo state li (vicino alla portiera) con la chiave in tasca e la macchina chiusa e un ladro tira la maniglia ed entra (es. dal lato passeggero) o lo menate oppure lui ormai ha aperto l'auto e vi ha fregato il portatile sul sedile dietro
.
Il tipo di "attacco" suggerito dall'articolo consiste nell' allungare virtualmente la distanza tra Antenna (portiera) e Smart Card (chiave auto).
Il "virtualmente" viene fato con un "ponte radio" come descritto.
A questo punto il gioco e' fatto