<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dubbio amletico DPF | Il Forum di Quattroruote

Dubbio amletico DPF

Un saluto a tutti anche se è da un po che sono assente dal forum,vengo al punto:
Posseggo una civic 2.2 icdti e sono stanco delle frequenti rigenerazioni e del trafilamento del gasolio nella coppa del olio,quindi avrei optato per la rimozione del DPF visto che ho trovato un preparatore che esegue questo lavoro,anche se la cosa sarebbe illegale,ma inquinerei sicuramente meno visto che il dpf sminuzza i pm 10 in pm5 ancora più nocive per la nostra salute.
La mio domanda è questa:Cosa mi consigliate?
Di eliminare il tutto?
Ho lasciar perdere?
e se potrebbero esserci danni alla centralina visto le varie modifiche da effettuare.
Allego mail del preparatore.Saluti.

La rimozione del dpf sulla tua auto viene effettuata elettronicamente escludendo tutta la gestione del dpf e
meccanicamente rimuovendolo fisicamente e sostituendolo con un catalizzatore metallico o con un tubo dritto.
Per il corretto funzionamento della modifica bisogna effettuare sia la modifica elettronica che quella meccanica.

Il consiglio che do sempre quando si fa questo tipo di lavoro è di sostituire il dpf con un catalizzatore metallico
invece che usare un semplice tubo dritto in quanto farebbe troppo fumo, mentre con il catalizzatore metallico si
riesce a non far fumare l'auto.

La modifica comprende:
rimozione dpf,
installazione catalizzatore metallico speciale,
modifica elettronica.

Con questo step di modifica si possono guodagnare oltre 30 cv con un notevole incremento di coppia ai bassi regimi
e a una diminuzione dei consumi, oltre alla completa eliminazione delle rigenerazioni del dpf.
 
aladinus ha scritto:
Un saluto a tutti anche se è da un po che sono assente dal forum,vengo al punto:
Posseggo una civic 2.2 icdti e sono stanco delle frequenti rigenerazioni e del trafilamento del gasolio nella coppa del olio,quindi avrei optato per la rimozione del DPF visto che ho trovato un preparatore che esegue questo lavoro,anche se la cosa sarebbe illegale,ma inquinerei sicuramente meno visto che il dpf sminuzza i pm 10 in pm5 ancora più nocive per la nostra salute.
La mio domanda è questa:Cosa mi consigliate?
Di eliminare il tutto?
Ho lasciar perdere?
e se potrebbero esserci danni alla centralina visto le varie modifiche da effettuare.
Allego mail del preparatore.Saluti.

La rimozione del dpf sulla tua auto viene effettuata elettronicamente escludendo tutta la gestione del dpf e
meccanicamente rimuovendolo fisicamente e sostituendolo con un catalizzatore metallico o con un tubo dritto.
Per il corretto funzionamento della modifica bisogna effettuare sia la modifica elettronica che quella meccanica.

Il consiglio che do sempre quando si fa questo tipo di lavoro è di sostituire il dpf con un catalizzatore metallico
invece che usare un semplice tubo dritto in quanto farebbe troppo fumo, mentre con il catalizzatore metallico si
riesce a non far fumare l'auto.

La modifica comprende:
rimozione dpf,
installazione catalizzatore metallico speciale,
modifica elettronica.

Con questo step di modifica si possono guodagnare oltre 30 cv con un notevole incremento di coppia ai bassi regimi
e a una diminuzione dei consumi, oltre alla completa eliminazione delle rigenerazioni del dpf.
salve ,è possibile contattare il preparatore?
grazie e saluti
 
ciao. solo due cose:

1. vai qui e poi decidi: http://www.hondateam.it/forum/showthread.php?5227-DISABILITARE-DPF-DA-CENTRALINA
forse ti devi registrare, ma è gratis... per tutto il resto c'è MASTERCARD. :D
2. magari fosse possibile anche per l' i-dtec... domani lo toglierei.

leggi bene e parla con loro.
in boca al lupo!!!!!
 
ferivo ha scritto:
aladinus ha scritto:
Un saluto a tutti anche se è da un po che sono assente dal forum,vengo al punto:
Posseggo una civic 2.2 icdti e sono stanco delle frequenti rigenerazioni e del trafilamento del gasolio nella coppa del olio,quindi avrei optato per la rimozione del DPF visto che ho trovato un preparatore che esegue questo lavoro,anche se la cosa sarebbe illegale,ma inquinerei sicuramente meno visto che il dpf sminuzza i pm 10 in pm5 ancora più nocive per la nostra salute.
La mio domanda è questa:Cosa mi consigliate?
Di eliminare il tutto?
Ho lasciar perdere?
e se potrebbero esserci danni alla centralina visto le varie modifiche da effettuare.
Allego mail del preparatore.Saluti.

La rimozione del dpf sulla tua auto viene effettuata elettronicamente escludendo tutta la gestione del dpf e
meccanicamente rimuovendolo fisicamente e sostituendolo con un catalizzatore metallico o con un tubo dritto.
Per il corretto funzionamento della modifica bisogna effettuare sia la modifica elettronica che quella meccanica.

Il consiglio che do sempre quando si fa questo tipo di lavoro è di sostituire il dpf con un catalizzatore metallico
invece che usare un semplice tubo dritto in quanto farebbe troppo fumo, mentre con il catalizzatore metallico si
riesce a non far fumare l'auto.

La modifica comprende:
rimozione dpf,
installazione catalizzatore metallico speciale,
modifica elettronica.

Con questo step di modifica si possono guodagnare oltre 30 cv con un notevole incremento di coppia ai bassi regimi
e a una diminuzione dei consumi, oltre alla completa eliminazione delle rigenerazioni del dpf.
salve ,è possibile contattare il preparatore?
grazie e saluti.

certo vai sul sito honda team e troverai tutto li ciao.
 
Io ho il crv con dpf e tutti questi problemi non li ho e nè ci penso minimamente di fare un'operazione del genere.Certo cambio l'olio ogni 10/15km ma niente altro.Ho percorso 60.000km con il dpf e ripeto nessun problema.Uso l'auto anche in città.
 
larft ha scritto:
Io ho il crv con dpf e tutti questi problemi non li ho e nè ci penso minimamente di fare un'operazione del genere.Certo cambio l'olio ogni 10/15km ma niente altro.Ho percorso 60.000km con il dpf e ripeto nessun problema.Uso l'auto anche in città.

Pure io 85.000 km e nessun problema quasi non mi accorgo di averlo, gasolio normale, cambio olio ogni 20.000km, non faccio molta città però.
 
Quanto presentato via mail dal preparatore richiede un notevole sforzo di discernimento a causa della eccessiva sinteticità dell?esposizione.
Senza entrare nel merito della legalità della modifica (giacché occorrerebbe entrare in un insidioso ginepraio in cui considerare la assai dubbia liceità tecnica, ecologica, morale, biologica ecc. del dispositivo in questione), mi limiterò ad esporre alcune considerazioni.
1) E? vero che per poter rimuovere il dpf occorre intervenire sia fisicamente che elettronicamente;
2) Non è necessario, nella maniera più assoluta, sostituirlo con un catalizzatore metallico. Non ha senso. Il ?fumo? non si elimina attraverso un catalizzatore, né metallico, né ceramico, ma dosando opportunamente i parametri di combustione (chimici, fisici e geometrici) in modo che questa risulti la più scevra possibile dalle polveri sottili, ovvero il componente che opacizza i gas di scarico e dà luogo alla percezione di fumosità. Su i-ctdi è già presente un catalizzatore, peraltro anche ?de-nox? oltre che ossidante, e quindi, a parità di emissioni del motore alla fonte, cioè non trattate, si ha comunque una composizione allo scarico idonea alla normativa vigente.
3) Togliendo il dpf, di per sé, non si ha, nella maniera più assoluta, un incremento di potenza, men che meno di 30 cv. E? assolutamente impossibile, a meno che non si vada a ritoccare pesantemente la mandata degli iniettori incrementando la portata di combustibile. Anche la coppia rimane sostanzialmente invariata. Eventuali incrementi dei valori di erogazione, comunque modesti e certo non del tenore dichiarato, sia in termini di potenza che di coppia, si hanno a seguito del miglioramento del rendimento del motore (da cui anche un certo miglioramento nei consumi) purché si riesca a non inficiare l?equilibrio di contropressione allo scarico; questo ultimo frangente comporta, di solito, se non adeguatamente compensato, un innalzamento del regime in cui il motore sviluppa la coppia massima. Se tale coppia si riesce a mantenere per un arco di regime abbastanza alto, si otterranno anche dei valori di potenza più alti. Ma ciò può essere evinto solo sul banco a rulli, con una avveduta ed accorta osservazione.
Alla luce delle considerazioni sopra esposte, non posso che concludere che:
1) il rimaneggiamento elettronico previsto dal preparatore non si limita alla decurtazione del palinsesto dedicato alle rigenerazioni del dpf ma si estende anche alla modifica dei parametri di alimentazione, nella fattispecie l?incremento di combustibile iniettato;
2) il frangente di cui al punto precedente è l?unico per il quale poter presupporre l?incremento di potenza prospettato. Che non si pensi, nella maniera più assoluta, che i 30 cv scaturiscano unicamente dalla rimozione del dpf; sarebbe una drastica aberrazione che offende il buonsenso e la buona tecnica. Va evitato, nella maniera più assoluta, per non incorrere in problemi agli organi di trasmissione (frizione in primis), comparto di sovralimentazione ed altro; oppure, se lo si preferisce, si può adottare, ben consci della sensibilmente maggiore vulnerabilità che ne consegue.
3) L?aggiunta del catalizzatore metallico potrebbe servire, a questo punto, su due fronti, i quali, però, scaturiscono entrambi dalla modifica volta all?incremento di potenza, che non è necessaria ed anzi altamente sconsigliabile: a) mettere ?qualcosa? che si interponga lungo il percorso del flusso dello scarico in modo da ricostituire la contropressione originaria; si tratta, come è evidente, di un espediente costoso (i catalizzatori metallici sono, di solito, piuttosto cari) e si potrebbe fare qualcosa di analogo semplicemente giocando sul diametro della condotta in sostituzione del tratto occupato dal dpf; b) l?incremento prestazionale conseguito modificando i parametri di alimentazione sconvolge la composizione dei gas di scarico, così che il catalizzatore di serie non riesca a ricondurli entro valori accettabili; il supporto, o la sostituzione integrale, con quello metallico potrebbe correggere la situazione. Ne consegue che, evitando l?incremento di potenza, si possa certamente fare a meno del catalizzatore metallico che ? ribadisco ? non serve ?a far fumare meno il motore? ma, al più, ad ottenere, forse, dei parametri di composizione allo scarico più ortodossi, parametri che non riguardano in alcun modo l?opacità ovvero il tenore di fumi, o polveri.
Riassumendo: la modifica, in generale, deve consistere nella rimozione del dpf, nel blocco delle rigenerazioni, nel ripristino della corretta contropressione allo scarico qualora la variazione del parametro menzionato comporti riverberi apprezzabili, in negativo, sull?erogazione del motore. Stop. Non si deve ritoccare nient?altro, men che meno l?erogazione del motore, salvo quanto più sopra specificato in merito al pregiudizio dell?affidabilità di molte ed importanti parti, il che può essere ritenuto più o meno importante in dipendenza della considerazione personale dell?aspetto di specie.
Non occorrono catalizzatori metallici per conseguire quanto sopra; è sufficiente quello di serie se non si aumenta la potenza e la coppia.
 
meipso ha scritto:
Quanto presentato via mail dal preparatore richiede un notevole sforzo di discernimento a causa della eccessiva sinteticità dell?esposizione.
Senza entrare nel merito della legalità della modifica (giacché occorrerebbe entrare in un insidioso ginepraio in cui considerare la assai dubbia liceità tecnica, ecologica, morale, biologica ecc. del dispositivo in questione), mi limiterò ad esporre alcune considerazioni.
1) E? vero che per poter rimuovere il dpf occorre intervenire sia fisicamente che elettronicamente;
2) Non è necessario, nella maniera più assoluta, sostituirlo con un catalizzatore metallico. Non ha senso. Il ?fumo? non si elimina attraverso un catalizzatore, né metallico, né ceramico, ma dosando opportunamente i parametri di combustione (chimici, fisici e geometrici) in modo che questa risulti la più scevra possibile dalle polveri sottili, ovvero il componente che opacizza i gas di scarico e dà luogo alla percezione di fumosità. Su i-ctdi è già presente un catalizzatore, peraltro anche ?de-nox? oltre che ossidante, e quindi, a parità di emissioni del motore alla fonte, cioè non trattate, si ha comunque una composizione allo scarico idonea alla normativa vigente.
3) Togliendo il dpf, di per sé, non si ha, nella maniera più assoluta, un incremento di potenza, men che meno di 30 cv. E? assolutamente impossibile, a meno che non si vada a ritoccare pesantemente la mandata degli iniettori incrementando la portata di combustibile. Anche la coppia rimane sostanzialmente invariata. Eventuali incrementi dei valori di erogazione, comunque modesti e certo non del tenore dichiarato, sia in termini di potenza che di coppia, si hanno a seguito del miglioramento del rendimento del motore (da cui anche un certo miglioramento nei consumi) purché si riesca a non inficiare l?equilibrio di contropressione allo scarico; questo ultimo frangente comporta, di solito, se non adeguatamente compensato, un innalzamento del regime in cui il motore sviluppa la coppia massima. Se tale coppia si riesce a mantenere per un arco di regime abbastanza alto, si otterranno anche dei valori di potenza più alti. Ma ciò può essere evinto solo sul banco a rulli, con una avveduta ed accorta osservazione.
Alla luce delle considerazioni sopra esposte, non posso che concludere che:
1) il rimaneggiamento elettronico previsto dal preparatore non si limita alla decurtazione del palinsesto dedicato alle rigenerazioni del dpf ma si estende anche alla modifica dei parametri di alimentazione, nella fattispecie l?incremento di combustibile iniettato;
2) il frangente di cui al punto precedente è l?unico per il quale poter presupporre l?incremento di potenza prospettato. Che non si pensi, nella maniera più assoluta, che i 30 cv scaturiscano unicamente dalla rimozione del dpf; sarebbe una drastica aberrazione che offende il buonsenso e la buona tecnica. Va evitato, nella maniera più assoluta, per non incorrere in problemi agli organi di trasmissione (frizione in primis), comparto di sovralimentazione ed altro; oppure, se lo si preferisce, si può adottare, ben consci della sensibilmente maggiore vulnerabilità che ne consegue.
3) L?aggiunta del catalizzatore metallico potrebbe servire, a questo punto, su due fronti, i quali, però, scaturiscono entrambi dalla modifica volta all?incremento di potenza, che non è necessaria ed anzi altamente sconsigliabile: a) mettere ?qualcosa? che si interponga lungo il percorso del flusso dello scarico in modo da ricostituire la contropressione originaria; si tratta, come è evidente, di un espediente costoso (i catalizzatori metallici sono, di solito, piuttosto cari) e si potrebbe fare qualcosa di analogo semplicemente giocando sul diametro della condotta in sostituzione del tratto occupato dal dpf; b) l?incremento prestazionale conseguito modificando i parametri di alimentazione sconvolge la composizione dei gas di scarico, così che il catalizzatore di serie non riesca a ricondurli entro valori accettabili; il supporto, o la sostituzione integrale, con quello metallico potrebbe correggere la situazione. Ne consegue che, evitando l?incremento di potenza, si possa certamente fare a meno del catalizzatore metallico che ? ribadisco ? non serve ?a far fumare meno il motore? ma, al più, ad ottenere, forse, dei parametri di composizione allo scarico più ortodossi, parametri che non riguardano in alcun modo l?opacità ovvero il tenore di fumi, o polveri.
Riassumendo: la modifica, in generale, deve consistere nella rimozione del dpf, nel blocco delle rigenerazioni, nel ripristino della corretta contropressione allo scarico qualora la variazione del parametro menzionato comporti riverberi apprezzabili, in negativo, sull?erogazione del motore. Stop. Non si deve ritoccare nient?altro, men che meno l?erogazione del motore, salvo quanto più sopra specificato in merito al pregiudizio dell?affidabilità di molte ed importanti parti, il che può essere ritenuto più o meno importante in dipendenza della considerazione personale dell?aspetto di specie.
Non occorrono catalizzatori metallici per conseguire quanto sopra; è sufficiente quello di serie se non si aumenta la potenza e la coppia.

Ti rngrazio sei sempre gentile e molto preparato.
Grazie ancora Meipso ciao massimo.
 

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