doncamilloo ha scritto:
quanti lavoratori passeranno realmente in tranquillità le ferie sperando che al loro rientro la loro ditta non sarà sparita?...
Nessun lavoratore, di qualunque tipo (a parte forse certi dipendenti dello stato) può avere
alcuna garanzia circa la stabilità del proprio lavoro e quindi del proprio reddito. Esattamente come nessuno può avere certezze di sorta circa la stabilità della propria salute.
L'idea che il proprio posto di lavoro sia garantito, sicuro, intoccabile, mi è sempre sembrata abbastanza insensata, illusoria e assai pericolosa, specie quando si pretende di usarla come parametro determinante per fare debiti.
Sul fronte della salute la mancanza di certezze non è una buona ragione per non prendere precauzioni: posso ammalarmi o avere un incidente in qualunque momento, ma cerco di abbassare le probabilità che ciò accada prendendo le opportune precauzioni, come ad esempio evitare certi cibi o certi comportamenti (grande sudata seguita da esposizione a gelida aria condizionata) anche se mi sento benissimo. Inoltre, se a un certo punto comincio ad avere un sintomo persistente e via via crescente, non lo ignoro affidandomi al fatalismo ma mi faccio visitare per capire di che cosa si tratta.
Sul fronte del lavoro, a mio modesto avviso, si dovrebbe fare altrettanto, tenendo sempre presente che esso può calare o anche sparire in qualunque momento e non sottovalutando eventuali sintomi. Un'azienda può chiudere da un giorno all'altro, è vero (anzi, chiude sempre da un giorno all'altro), ma praticamente
mai si tratta di un evento totalmente improvviso, inaspettato e imprevedibile, per lo meno agli occhi di chi segue con un minimo di attenzione gli avvenimenti. Esattamente come era tutt'altro che imprevedibile la crisi economica generalizzata dell'ultimo anno.