www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-adesso-che-successo-se-lo-domandano-tutti-perch-non-lhanno-previsto-2-il-31007.htm
ADESSO CHE È SUCCESSO, SE
LO DOMANDANO TUTTI: ?PERCHÉ
NON L?HANNO PREVISTO?? - 2- IL
VIMINALE SAPEVA, LA QUESTURA
SAPEVA. TUTTI SAPEVANO CHE I
BLACK BLOC CERCAVANO IL
MORTO. COMPRESI GLI AGENTI
NEI BLINDATI, CHE DA SABATO
MATTINA SI RIGIRAVANO QUEL
POST RILANCIATO DAL SITO
INDYMEDIA: ?PORTATE DI TUTTO
PER PRENDERE E TENERE LA
PIAZZA. SE CI ACCOPPANO DEI
COMPAGNI NON
PARALIZZIAMOCI? - 2- IL
MISTERO LO RISOLVE ?IL
MESSAGGERO?: ?I BUCHI DEL
PIANO SICUREZZA. CENTRO
BLINDATO, A PIAZZA SAN
GIOVANNI SOLO VENTI
POLIZIOTTI E VENTI
CARABINIERI?. IL QUESTORE
TAGLIENTE SAPEVA CHE GLI
INCAPPUCCIATI VOLEVANO
CONQUISTARE IL CENTRO. E SI È
PREOCCUPATO DI BLINDARE I
PALAZZI DEL POTERE (IN PRIMIS
PALAZZO GRAZIOLI) - 3- LA
VIOLENZA DI PIAZZA SAN
GIOVANNI DOVEVA SERVIRE AI
BLACK BLOC PER FAR SGUARNIRE
IL CENTRO PER TENTARE UNA
SORTITA IN VIA DEL CORSO. MA
NON È ACCADUTO - 4- (SCUSI,
QUESTORE: MA PERCHÉ NON HA
CHIAMATO UN NUMERO
MAGGIORE DI AGENTI?) - 3- ?IL
GIORNALE? SELEZIONA LE FOTO
DEGLI SCONTRI E PARTE LA
CACCIA AGLI "INCAPPUCCIATI"
RICONOSCIBILI. ?CHIUNQUE
RICONOSCA I VIOLENTI
CONTATTI LE FORZE
DELL'ORDINE?
Foto GMT- mezzelani
1- "PERCHÉ NON L'HANNO PREVISTO?"
Massimo Martinelli per Il Messaggero
Adesso
che
è
successo,
se
lo
domandano
tutti:
«Perché
non
l'hanno
previsto?».
Non
risponde
nessuno
perché nessuno capirebbe. Il Viminale sapeva, la
Questura sapeva. Tutti sapevano che sarebbe
stata una battaglia. Compresi gli uomini nei
blindati, che da sabato mattina si rigiravano quel
post rilanciato da Indymedia: «Non sarà come a
Genova e come il 14 dicembre a Roma. Portate
di tutto per prendere e tenere la piazza. Se ci
accoppano dei compagni non paralizziamoci».
Cercavano il morto. Per evitarlo era necessario
farli sfogare da qualche parte. E accettare l'idea
di far pagare un prezzo alla città che, per quanto
basso potesse essere, avrebbe avuto comunque
un effetto mediatico dirompente.
Per capirla davvero, la sceneggiatura di una
giornata che ha paralizzato Roma, occorre
rileggere le 58 pagine che Francesco Tagliente, il
questore di Roma, ha inviato ai commissariati e
ai comandi di Carabinieri, Guardia di Finanza e
Forestale il giorno prima degli scontri. E'
l'ordinanza che stabilisce l'ordine delle forze in
campo. Come dire il piano di contenimento della
Questura contro lo tsunami che tutti sanno che
sta per arrivare.
C'è scritto che
l'attesa è di
quelle da non
dormirci la
notte: «Il 30
settembre
scorso
rappresentanti
del
Coordinamento
15 ottobre,
manifestavano
chiaramente la
volontà di
avvicinarsi ai
palazzi del
potere
richiedendo la
modifica del
percorso. In
seguito ad intensa attività di mediazione, Piero
Bernocchi, in nome e per conto del
Coordinamento 15 ottobre, ha accettato di
preavvisare formalmente lo svolgimento della
manifestazione lungo il seguente itinerario: da
piazza della Repubblica a San Giovanni».
E poi: «In merito, si è appreso dalle attività info-
investigative che non tutte le componenti del
Coordinamento 15 ottobre hanno accolto con
soddisfazione tale percorso e, da più parti, è
stata ventilata l'ipotesi di un tentativo di
deviazione dallo stesso, presumibilmente
all'altezza di Largo Corrado Ricci». Lo scontro
era previsto là, dunque. Il gomito che da via
Cavour avrebbe incanalato verso il Colosseo; la
stazione più vicina alla piazza simbolo, piazza
Venezia. Con Palazzo Grazioli e il premier a un
passo.
Per questo Tagliente ha blindato Largo Ricci e
anche il quadrilatero all'interno di piazza
Venezia. Perché non poteva rischiare. I black
bloc hanno capito e sono andati a San Giovanni,
dove c'erano sampietrini da strappare dal
selciato e transenne lasciate inopportunamente
a «contenere la folla», da usare come ariete sulle
fiancate dei blindati. Ma volevano conquistare il
centro. Anche a costo di lasciare un morto sul
selciato. Sarebbe stato un altro Carlo Giuliani:
piazza San Giovanni come piazza Alimonda a
Genova.
Così
lo
scontro
violento
di
piazza
San
Giovanni,
dove
all'inizio
c'erano
solo
venti
poliziotti
e venti carabinieri, doveva servire ai black bloc
per sguarnire il centro storico. E magari tentare
una sortita in via del Corso. Ma non è accaduto.
Tagliente ha sofferto, ha lasciato duecento dei
suoi contro duemila dei neri. Ha ordinato a tutti
gli altri, poliziotti e carabinieri, di stringere i denti
con lui. E di ascoltare le richieste di aiuto via
radio da San Giovanni, senza muoversi.
Ha dato il via libera ai rinforzi solo quando gli
occhi elettronici montanti sugli elicotteri hanno
detto che era possibile farlo. E a sera è andato a
letto sapendo che il giorno dopo, cioè ieri
mattina, le critiche sarebbero state tutte per lui.
Ma una cosa così non poteva spiegarla a
nessuno. Chi non conosce queste dinamiche
non avrebbe compreso. Chi poteva capire non
aveva bisogno di parole.
Come i suoi uomini, che ieri lo hanno
dimostrato, pur tra mille amarezze e
recriminazioni: «Il questore Tagliente non è uno
sprovveduto, ad averne persone come lui. Il
pericolo è da ricercare altrove, e ribadisco che
devono lasciarci fare e devono coprirci le
spalle», diceva un agente sul forum di
poliziotti.it . E un altro rispondeva: «Già,
Tagliente é tutto tranne che uno sprovveduto. E'
evidente che la strategia viene imposta secondo
le direttive impartite dal Ministro dell'Interno».
2-
IL
VIMINALE
RISARCIRÀ
I
ROMANI
DANNEGGIATI
dal
Messaggero
-
Arriveranno
dal
Viminale
i
fondi per risarcire i romani danneggiati dalle
violenze di sabato: un milione soltanto il conto a
carico dei negozianti, secondo le stime di
Confcommercio. La Prefettura ha messo a
disposizione un fax per i cittadini che vogliano
presentare una richiesta di risarcimento, al
numero 06/69797409 . Per i fondi, bisognerà
attendere gli stanziamenti del ministero.
«Quando avremo una stima precisa dei danni,
chiederemo un aiuto al Governo», spiega il
sindaco Gianni Alemanno. Il Campidoglio,
inoltre, mette a disposizione da oggi il numero
telefonico 06/67104801 , per assistere i cittadini
danneggiati.
3- "IL GIORNALE" SELEZIONA UNA A UNA LE
FOTO DEGLI SCONTRI E PARTE LA CACCIA
AGLI "INCAPPUCCIATI" RICONOSCIBILI.
"CHIUNQUE RICONOSCA I VIOLENTI
CONTATTI LE FORZE DELL'ORDINE "
Dal Giornale.it - Black bloc, incappucciati,
anarco-insurrezionalisti . Chiamateli come volete
ma sono semplicemente dei violenti che hanno
messo a ferro e fuoco il cuore di una città con
una guerriglia feroce e folle. Hanno devastato
Roma per un pomeriggio intero trasformandola
in un campo di guerra: più di 1,6 milioni di
danni e 135 feriti. Coi caschi in testa e le
spranghe in mano, mentre stanno lanciando un
sanpietrino in direzione di qualche agente di
polizia, mentre provano a distruggere una
vetrina o bruciare l'auto di qualche sconosciuto
che ha avuto la sola sventura di parcheggiarla
lungo la loro marcia. Sono tantissime le foto che
circolano in rete in cui si vedono gli
"incappucciati" che mettono in atto un'assurda
violenza contro tutto e tutti. Le abbiamo
selezionate una a una e abbiamo messo da
parte quelle in cui era possibile identificare uno
degli incappucciati.
Ora
abbiamo
deciso
di
mettere
a
vostra
disposizione
le
immagini
(come
ha
fatto
il
quotidiano
The Sun dopo gli scontri a Londra dello scorso
agosto), per farvi vedere quello che è successo e
rendere possibile il riconoscimento di chi ha
commesso dei reati. Chiunque riconosca una
delle persone nelle foto scattate sabato 15
settembre si metta in contatto con il più vicino
commissariato di polizia o dei carabinieri. Anche
questo è un modo per fare giustizia.