DareAvere(exTDI89) ha scritto:
geltrudefroschio ha scritto:
marimasse ha scritto:
Ho la sensazione non siano necessarie chissà quali conoscenze o fonti di informazione per sapere che la crisi non è finita e che la sua fine non sarà il ritorno alla situazione precedente ma piuttosto il raggiungimento di un nuovo equilibrio, ovvero una economia meno appariscente e meno fasulla, non più pesantemente fondata sui debiti e sugli sprechi ma su qualcosa di più solido.
Penso sia sufficiente una modesta dose di oggettività e di razionalità, gli stessi ingredienti che negli anni scorsi hanno permesso a tanta gente di prevedere l'arrivo della crisi. Non è che ci volesse un gran che: se una persona si imbottisce di stupefacenti per sentirsi sempre in forma non serve essere medici chirurghi per sapere che prima o poi quella persona avrà un tracollo; magari un medico può fare previsioni più accurate, ma il succo del discorso non cambia.
Gli stessi ingredienti dovrebbero anche bastare per capire che forse invocare tanto la "ripresa", intendendola come ritorno alla situazione precedente, non è una mossa particolarmente geniale. Se l'andazzo precedente ci ha portato dritti dritti a questa crisi, a me non sembra molto sensato sperare di tornare ad esso.
quotone,,,
non credo propio si tornera' ai livelli di prima,non lo credo possibile per motivi che gia' hai detto,
ora sono tutti piu cauti nell investire e la gente nello spendere,
prima c era gente con tre prestiti accesi, perche' diceva che tanto c era lavoro e avrebbe pagato.
come chi contava su quelle ore di straordinario che ora non ci sono piu'...
spero solo da questa crisi il mondo diventi migliore.
ciao jo
Ma guardate che se i consumi dovessero comprimersi ancora ci rimetteremo tutti, io spero che la flessione sia solo temporanea. La soluzione non è certo quella di accettare una riduzione generalizzata dei consumi spingendo la gente a comprare solo ciò che serve, è necessario INCENTIVARE le imprese a produrre di più(con effetti positivi sul prodotto nazionale lordo e ovviamente sull'occupazione) e di conseguenza i cittadini a consumare in misura maggiore. Con i soldi nei salvadanai ci rimettiamo tutti, chi ha un'attività deve investire i denari nella sua impresa, gli altri devono consumare(chiaramente in proporzione alle proprie possibilità e alle proprie entrare) e sostenere le grandi imprese nazionali(ad esempio attraverso la sottoscrizione di obbligazioni o l'acquisto di azioni delle stesse). S'è generata nel Paese un paura ingiustificata verso gli strumenti finanziari e il consumismo, un paura che se dovesse perdurare di farà fare un balzo indietro di 50 anni.
certo il tuo nik la dice giusta,dare x avere,
non dico di non spendere piu,credo di esser uno dei pochi che essendo anche in cassa integrazione una settimana al mese non abbia cambiato abitudini,
per aiutarci sicuramente dobbiamo spendere,ma spendere bene,comperare magari poco ma buono,altrimenti fa festa solo il made in cina,
ma non credo che si possa continuare nemmeno facendo un prestito solo x le ferie,o il telefonino come succedeva fino poco tempo fa.
il problema grosso credo sia il valore delle buste paga, che dall introduzione dell euro si e' perso per la strada,e l operaio o l impiegato guadagna ancora col valore delle lire,che viene ancora scritto sulla busta cosi da illuderci un po',
ma le aziende o imprese grosse hanno cominciato a guadagnare in euro un sacco di soldi,
ora pero' con la crisi,servono aiuti x le imprese,e la cassa integrazione verra' sfruttata fino all osso.
possibile che a guadagnare sono sempre gli stessi??
poi c e' anche da dire che la cassa al povero disgraziato, a cui non viene anticipata dalla ditta, chissa' quando l imps pagnera'?? mistero!!!
io da marzo non ho beccato un euro di cassa integrazione,
nonostante ci hanno sempre trattenuto dalla busta paga i soldi del fondo che serve propio a questo.
sicuramente si riprendera',ma ci vorranno tempi lunghi,e ripeto che non si arrivera' ai livelli di prima.
poi vieterei in modo piu assoluto le ore di straordinario,
non credo sia giusto che ci sia gente che non puo' lavorare per colpa di chi lavora il doppio,oppure pensionati che lavorano in nero.
e' ora di cambiare.