Per chi non lo sapesse, Citylife e' il progetto di riqualificazione delle aree Portello, da troppo tempo lasciata a se' stessa, e Fiera Milano, ormai demolita in quanto inadatta ad accogliere manifestazioni di portata "milanese" e un pugno in un occhio della citta'.
Sorgeranno numerosissimi palazzi a destinazione residenziale di lusso e a uffici, unitamente a posteggi per servirli e verde in quantita'.
Naturalmente, a fronte di questo progetto, figuriamoci se il solito popolo del "NO" poteva esimersi dal levare i suoi piagnistei.
http://www.quartierefiera.org/notizie.htm
Le argomentazioni sono a dir poco deliranti: "aggredire Milano col cemento" (no, dico... Milano!!!), "opera insensata quando serve piu' verde" (chiunque cerchi casa a Milano sa bene che non e' certo il verde il problema piu' rilevante, ma il prezzo esorbitante di alloggi insufficienti e dunque divenuti carissimi!).
La lista delle organizzazioni poi non lascia dubbi: a protestare contro quest'opera e' praticamente solo la sinistra, gli interventi citati tutti su Repubblica, L'Espresso e Anno Zero, a dimostrazione del fatto che si tratta di un'opposizione faziosa, pretestuosa e strumentalizzata a soli fini politici.
Peraltro, Citylife prevedeva un parco di oltre 83.000 m quadri, ora cresciuti a 160mila (il terzo piu' grande di Milano dopo il Parco Sempione e i Giardini Pubblici di Porta Venezia), parcheggi strutturati in modo da accogliere le utenze locali e buona parte dei visitatori, e un ponte ciclabile e pedonale che unisce l'area al Monte Stella, raggiungibile direttamente.
Per fortuna, il riscontro che hanno avuto fin'ora e' poco o nullo, cosi' come accadde nel caso dello svincolo di Piazza Maggi, che ha eliminato uno dei peggiori "ingorghi costanti" di Milano, quello all'uscita della A7, per giunta migliorando pure la qualita' dell'aria della zona specifica.
Che poi magari dietro a Citylife, come a molti dei progetti relativi alla nuova edilizia milanese, possano esserci interessi particolari, o gestioni discutibili, puo' essere, ma non e' certo un tentativo di blocco aprioristico tanto sterile quanto futile che risolvera' questi problemi di trasparenza nella gestione dei grandi appalti.
Sorgeranno numerosissimi palazzi a destinazione residenziale di lusso e a uffici, unitamente a posteggi per servirli e verde in quantita'.
Naturalmente, a fronte di questo progetto, figuriamoci se il solito popolo del "NO" poteva esimersi dal levare i suoi piagnistei.
http://www.quartierefiera.org/notizie.htm
Le argomentazioni sono a dir poco deliranti: "aggredire Milano col cemento" (no, dico... Milano!!!), "opera insensata quando serve piu' verde" (chiunque cerchi casa a Milano sa bene che non e' certo il verde il problema piu' rilevante, ma il prezzo esorbitante di alloggi insufficienti e dunque divenuti carissimi!).
La lista delle organizzazioni poi non lascia dubbi: a protestare contro quest'opera e' praticamente solo la sinistra, gli interventi citati tutti su Repubblica, L'Espresso e Anno Zero, a dimostrazione del fatto che si tratta di un'opposizione faziosa, pretestuosa e strumentalizzata a soli fini politici.
Peraltro, Citylife prevedeva un parco di oltre 83.000 m quadri, ora cresciuti a 160mila (il terzo piu' grande di Milano dopo il Parco Sempione e i Giardini Pubblici di Porta Venezia), parcheggi strutturati in modo da accogliere le utenze locali e buona parte dei visitatori, e un ponte ciclabile e pedonale che unisce l'area al Monte Stella, raggiungibile direttamente.
Per fortuna, il riscontro che hanno avuto fin'ora e' poco o nullo, cosi' come accadde nel caso dello svincolo di Piazza Maggi, che ha eliminato uno dei peggiori "ingorghi costanti" di Milano, quello all'uscita della A7, per giunta migliorando pure la qualita' dell'aria della zona specifica.
Che poi magari dietro a Citylife, come a molti dei progetti relativi alla nuova edilizia milanese, possano esserci interessi particolari, o gestioni discutibili, puo' essere, ma non e' certo un tentativo di blocco aprioristico tanto sterile quanto futile che risolvera' questi problemi di trasparenza nella gestione dei grandi appalti.