Vi chiedo scusa da subito per come sto scrivendo, sicuramente di getto e pertanto la forma potràsembrare un pochino artefatta..... ma spero sia chiara la problematica.
Probabilmente la questione che appresso descriverò sarà più che conosciuta ma sento la necessità di esprimere tutto il mio disappunto specialmente per portare un?ulteriore testimonianza nel ripetersi dell?evento.
Mi riferisco al tema dell?ecesso di velocità, ovvero agli agguati che sistematicamente sono perseguiti ai fini, sicuramente non della sicurezza ma dell?arrotondamento delle casse comunali in genere.
Non voglio dare la battuta che a fronte di gratificanti eliminazioni di note tasse edilizie, si ricorre allo stratagemma della contravvenzione per eccesso di velocità come contraltare di un bazello alla fine comunque dovuto. Preferirei alla fine pagare una vera tassa definita come ?contributo comunale/statale? piuttosto che incappare nel tiro al piccione degli autovelox.
Nel dettaglio, vivo a Roma ed oni giorno percorro la ?Cristoforo Colombo? per andare/tornare al/dal lavoro. Sto parlando di una strada ad altissimo scorrimento urbano, a due/tre corsie per ogni verso di marcia, e con dei limiti di velocità posti, oltre che in posizioni assurde, anche non possibilmente rispettabili per l?inadeguatezza del segnale stesso.
In aggiunta corre l?obbligo di segnalare che tale strada ha un carico di traffico notevolmente ingorgante, specialmente per tutti i cittadini che da Ostia, l?Infernetto, l?Axa, Casalpalocco, Acilia, Malafede e Mezzocamino, si riversano negli stessi orari di punta per andare verso Roma. Tale situazione, per far meglio comprendere che nel momento di un alleggerimento della congestione, si ha la tendenza ad aumentare l?andatura nel rispetto anche dei ritardi accumulati sia per arrivare in orario al lavoro, alle scuole e quant?altro.
Dopo aver superato i ?sette peccati capitali? a due corsie (le zone appena menzionate), finalmente vi è un rettilineo, ripeto che si trasforma a tre/quattro corsie nel senso di marcia verso Roma. Qui i limiti sono indicati in 80, 60, 50 e 40 Kmh e saltuariamente - molto saltuariamente - si appostano delle pattuglie della municipale che avrebbero i desiderata d?insegnare agli utenti ad andare adagio e con prudenza.
Ho ricevuto per questo tre multe da 160? l?una nel giro di sei (quei saltuari giorni).
Il problema vero è strettamente collegato al fatto che questa strada è notoriamente lasciata per lunghi periodi senza verifiche e controlli. Questo modo di controllo (assodato più che evanescente), Induce ed esorta chiaramente ad avere tutte le autovetture, una andatura di poco superiore ai limiti summenzionati. Pena, a fronte di una andatura rispettosa dei famigerati limiti, di essere travolti o sommersi dalla fiumana delle 4 ruote. Non ultimo qualche impropero e accodamento che sfocia in un ulteriore tempo di traffico tracimante.
Colgo l?occasione per scrivere che sono possessore di una velocissima SMART (?ferrari corse?!!!) che purtroppo mi porta qualche volta ed inevitabilmene a superare la velocità limite, anche della ragguardevole differenza di 20/30 km oltre il limite. È proprio qualche volta, che i signori della municipale si appostano per carpire quella immane differenza appena descritta. E così a botte di 160? ogni volta mi gioco la turnazione del lavoro a cui ogni mese faticosamente mi sacrifico anche per la famiglia (per riferirmi alle tre multe, sono andato a lavorare in ufficio per tre mesi gratis).
Pur riconoscndo di aver superato il limite di velocità (chiaramente ogni limite avrebbe lo stesso problema), non riesco a capacitarmi come si possa pensare o credere che l?occasionalità di un controllo possa dare adito alla mera convinzione di poter governare il traffico oppure isolare i veri trasgessori. Quando questi ultimi e con ben altre velocità sostengono e riescono ad eludere ripetitivamente le forze dell?ordine.
Una strada, se ritenuta pericolosa, al di là della sua larghezza, deve essere regolarmente monitorata con strumentazione fissa e funzionante. Parliamo di prevenire, giusto ? E allora non ci prendiamo per i fondelli ! il controllo non può avvenire una tantum, tanto per saggiare le apparecchiature, specialmente con i veicoli che vanno, alla fine piano. Sto esasperando la questione per il fatto che una strada abbastanza lunga (circa 20 km.), a tre corsie, con fondo stradale più che in buone condizioni, con il tempo bello, protetta da attraversamenti pedonali/animali (come nelle autostrade), purchè anche in città (e parliamo di zone limitrofe e perferiche), debba essere declassata od impoverita a 80, 60, 40 kmh.
Per esempio, parliamo della strada Ostiense (via del mare ? Ostia/Roma) parallela a quella sopra scritta, è molto più stretta, due corsie per senso di marcia, 70 Kmh., è stato teatro di parecchie morti, senza guardrail centrale. In questo caso, sono stati installati lungo il percorso 4 autovelox, fissi che funzionano alla grande. Sicuramente a fronte delle multe impartite, il segnale è stato, proprio per la staticità degli autovelox, di obbligare ad una andatura moderata e senza eccessi. In questo caso, condividendone le azioni, è tutto giustificato, anche il prendere al laccio gli automobilisti. Così sicuramente i segnale atteso è proprio quello di insegnare a camminare con prudenza ed osservanza dei limiti.
E poi, scusate la provocazione: ma siamo proprio sicuri e convinti che la velocità sia il vero motivo della maggioranza degli incidenti. Sinceramente alla televisione e sui media, abbiamo diverse e variegate motivazioni. Quando le macchine già di per se sono progettate e prodotte al di sopra degli standard di sicurezza limite. Ci sono a mio modesto avviso troppe incognite, fatti, situazioni, combinazioni che essendo concorrenti non possono semplicemente recitare la colpa della velocità. Proprio per questo motivo, ben venga la scatola nera. Sono sicuro che le vere motivazioni e situazioni saranno stanate e riproposte nel loro autentico scenario. Probabile che ? finalmene ? saranno eliminati alibi e presunzioni di cause non presumibilmente certe.
In conclusione, per me, la velocità non è la motivazione centrale bensì una concausa, che non si deve spacciare per principale e così fare terrorismo, costruirci intorno gli strumenti, le persone, i segnali, etc., fino ad arrivare al vero fine, l?arrotondamento delle casse del comune.
Sergio LEONI.
Probabilmente la questione che appresso descriverò sarà più che conosciuta ma sento la necessità di esprimere tutto il mio disappunto specialmente per portare un?ulteriore testimonianza nel ripetersi dell?evento.
Mi riferisco al tema dell?ecesso di velocità, ovvero agli agguati che sistematicamente sono perseguiti ai fini, sicuramente non della sicurezza ma dell?arrotondamento delle casse comunali in genere.
Non voglio dare la battuta che a fronte di gratificanti eliminazioni di note tasse edilizie, si ricorre allo stratagemma della contravvenzione per eccesso di velocità come contraltare di un bazello alla fine comunque dovuto. Preferirei alla fine pagare una vera tassa definita come ?contributo comunale/statale? piuttosto che incappare nel tiro al piccione degli autovelox.
Nel dettaglio, vivo a Roma ed oni giorno percorro la ?Cristoforo Colombo? per andare/tornare al/dal lavoro. Sto parlando di una strada ad altissimo scorrimento urbano, a due/tre corsie per ogni verso di marcia, e con dei limiti di velocità posti, oltre che in posizioni assurde, anche non possibilmente rispettabili per l?inadeguatezza del segnale stesso.
In aggiunta corre l?obbligo di segnalare che tale strada ha un carico di traffico notevolmente ingorgante, specialmente per tutti i cittadini che da Ostia, l?Infernetto, l?Axa, Casalpalocco, Acilia, Malafede e Mezzocamino, si riversano negli stessi orari di punta per andare verso Roma. Tale situazione, per far meglio comprendere che nel momento di un alleggerimento della congestione, si ha la tendenza ad aumentare l?andatura nel rispetto anche dei ritardi accumulati sia per arrivare in orario al lavoro, alle scuole e quant?altro.
Dopo aver superato i ?sette peccati capitali? a due corsie (le zone appena menzionate), finalmente vi è un rettilineo, ripeto che si trasforma a tre/quattro corsie nel senso di marcia verso Roma. Qui i limiti sono indicati in 80, 60, 50 e 40 Kmh e saltuariamente - molto saltuariamente - si appostano delle pattuglie della municipale che avrebbero i desiderata d?insegnare agli utenti ad andare adagio e con prudenza.
Ho ricevuto per questo tre multe da 160? l?una nel giro di sei (quei saltuari giorni).
Il problema vero è strettamente collegato al fatto che questa strada è notoriamente lasciata per lunghi periodi senza verifiche e controlli. Questo modo di controllo (assodato più che evanescente), Induce ed esorta chiaramente ad avere tutte le autovetture, una andatura di poco superiore ai limiti summenzionati. Pena, a fronte di una andatura rispettosa dei famigerati limiti, di essere travolti o sommersi dalla fiumana delle 4 ruote. Non ultimo qualche impropero e accodamento che sfocia in un ulteriore tempo di traffico tracimante.
Colgo l?occasione per scrivere che sono possessore di una velocissima SMART (?ferrari corse?!!!) che purtroppo mi porta qualche volta ed inevitabilmene a superare la velocità limite, anche della ragguardevole differenza di 20/30 km oltre il limite. È proprio qualche volta, che i signori della municipale si appostano per carpire quella immane differenza appena descritta. E così a botte di 160? ogni volta mi gioco la turnazione del lavoro a cui ogni mese faticosamente mi sacrifico anche per la famiglia (per riferirmi alle tre multe, sono andato a lavorare in ufficio per tre mesi gratis).
Pur riconoscndo di aver superato il limite di velocità (chiaramente ogni limite avrebbe lo stesso problema), non riesco a capacitarmi come si possa pensare o credere che l?occasionalità di un controllo possa dare adito alla mera convinzione di poter governare il traffico oppure isolare i veri trasgessori. Quando questi ultimi e con ben altre velocità sostengono e riescono ad eludere ripetitivamente le forze dell?ordine.
Una strada, se ritenuta pericolosa, al di là della sua larghezza, deve essere regolarmente monitorata con strumentazione fissa e funzionante. Parliamo di prevenire, giusto ? E allora non ci prendiamo per i fondelli ! il controllo non può avvenire una tantum, tanto per saggiare le apparecchiature, specialmente con i veicoli che vanno, alla fine piano. Sto esasperando la questione per il fatto che una strada abbastanza lunga (circa 20 km.), a tre corsie, con fondo stradale più che in buone condizioni, con il tempo bello, protetta da attraversamenti pedonali/animali (come nelle autostrade), purchè anche in città (e parliamo di zone limitrofe e perferiche), debba essere declassata od impoverita a 80, 60, 40 kmh.
Per esempio, parliamo della strada Ostiense (via del mare ? Ostia/Roma) parallela a quella sopra scritta, è molto più stretta, due corsie per senso di marcia, 70 Kmh., è stato teatro di parecchie morti, senza guardrail centrale. In questo caso, sono stati installati lungo il percorso 4 autovelox, fissi che funzionano alla grande. Sicuramente a fronte delle multe impartite, il segnale è stato, proprio per la staticità degli autovelox, di obbligare ad una andatura moderata e senza eccessi. In questo caso, condividendone le azioni, è tutto giustificato, anche il prendere al laccio gli automobilisti. Così sicuramente i segnale atteso è proprio quello di insegnare a camminare con prudenza ed osservanza dei limiti.
E poi, scusate la provocazione: ma siamo proprio sicuri e convinti che la velocità sia il vero motivo della maggioranza degli incidenti. Sinceramente alla televisione e sui media, abbiamo diverse e variegate motivazioni. Quando le macchine già di per se sono progettate e prodotte al di sopra degli standard di sicurezza limite. Ci sono a mio modesto avviso troppe incognite, fatti, situazioni, combinazioni che essendo concorrenti non possono semplicemente recitare la colpa della velocità. Proprio per questo motivo, ben venga la scatola nera. Sono sicuro che le vere motivazioni e situazioni saranno stanate e riproposte nel loro autentico scenario. Probabile che ? finalmene ? saranno eliminati alibi e presunzioni di cause non presumibilmente certe.
In conclusione, per me, la velocità non è la motivazione centrale bensì una concausa, che non si deve spacciare per principale e così fare terrorismo, costruirci intorno gli strumenti, le persone, i segnali, etc., fino ad arrivare al vero fine, l?arrotondamento delle casse del comune.
Sergio LEONI.