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che sia da monito a chi deve decidere.

T

testerr

Guest
È morto Renzo Bettetti, un 62enne trevigiano malato di Sla che aveva deciso di non curarsi. Era malato dallo scorso febbraio e circa un mese fa aveva formalizzato la volontà di non essere sottoposto ad accanimento terapeutico. Per sollevare i familiari da eventuali responsabilità sul percorso che lo avrebbe condotto alla morte, aveva messo tutto nero su bianco in una dichiarazione rilasciata al medico del distretto che l'ha seguito fino al momento del decesso.

In un?intervista Betetti aveva ribadito la sua scelta: «Non me la sento di finire come una pianta in un vaso di fiori». Con parole toccanti, l?uomo si era poi rivolto ai politici chiedendo che fossero ascoltati tutti i malati di sclerosi laterale amiotrofica e che fossero rispettate le loro decisioni. Renzo Bettetti è deceduto a causa di una crisi respiratoria. I suoi funerali si celebreranno domani pomeriggio nella parrocchia di Sant'Angelo a Treviso
 
Personalmente sono molto sensibile al tema dei diritti individuali.
Ci sono alcune decisioni che riguardano SOLO la sfera privata ed in cui lo stato non ha assolutamente il diritto di intervenire ed imporre decisioni.
Uno di questi è il testamento biologico. Credo che sia diritto assoluto di ognuno decidere quale sia il limite di sopportazione; è una decisione estremamente personale e come succede sempre per questi temi, non riesco a comprendere la volontà prevaricatrice di alcune mentalità. Lasciare al singolo il diritto di decidere per se stesso mi sembra la cosa più naturale del mondo. C'è un grande problema di fondo: ho come la sensazione che chi è contro la liberalizzazione di questi diritti non arrivi col cervello al fatto che se anche vengono liberalizzati loro hanno sempre il diritto di comportarsi come vogliono secondo i loro valori o la loro fede, nessuno verrà ad imporgli niente, a differenza di quello che loro fanno mantenendo lo stato attuale delle cose.
E' una cosa che mi fa davvero imbestialire... :x
 
jaccos ha scritto:
Personalmente sono molto sensibile al tema dei diritti individuali.
Ci sono alcune decisioni che riguardano SOLO la sfera privata ed in cui lo stato non ha assolutamente il diritto di intervenire ed imporre decisioni.
Uno di questi è il testamento biologico. Credo che sia diritto assoluto di ognuno decidere quale sia il limite di sopportazione;
Sono perfettamente d'accordo. Aggiungo, quella del testamento biologico è una battaglia di civiltà e di libertà.
 
Cose come questa sono solo un esempio di come Stati come quello italiano calpestino sistematicamente i diritti dei cittadini ficcando il naso in cose che non li riguardano minimamente per guadagnare potere e prevaricare sempre piu' ogni liberta' civile.
 
99octane ha scritto:
Cose come questa sono solo un esempio di come Stati come quello italiano calpestino sistematicamente i diritti dei cittadini ficcando il naso in cose che non li riguardano minimamente per guadagnare potere e prevaricare sempre piu' ogni liberta' civile.

o non capisco o è stata generata un po di confusione.
Mi pare esista già la possibilità di decidere sul come andarsene a miglior vita.
Sbaglio?
Saluti
 
B-O-DISEL ha scritto:
99octane ha scritto:
Cose come questa sono solo un esempio di come Stati come quello italiano calpestino sistematicamente i diritti dei cittadini ficcando il naso in cose che non li riguardano minimamente per guadagnare potere e prevaricare sempre piu' ogni liberta' civile.

o non capisco o è stata generata un po di confusione.
Mi pare esista già la possibilità di decidere sul come andarsene a miglior vita.
Sbaglio?
Saluti

Purtroppo sbagli... :rolleyes:
 
PanDemonio ha scritto:
RobyTs67 ha scritto:
Tutto cio' che e nello stato e DELLO stato.

Poi se qualcuno pensa non sia cosi....
Se parli di COSE posso anche concordare, ma le PERSONE non sono DELLO Stato: esse SONO lo Stato...

Ehh,magari....
In via del tutto teorica sarebbe cosi,ma in pratica....basta guardarsi in giro.

Definizione (semplicistica) di STATO ; Invenzione giuridica creata da un (relativamente) ristretto numero di persone (o gruppi di persone,lobby...) atta a regolare la vita di un (variamente) gran numero di persone (in varie forme;reame,democrazia,dittatura....) a loro (relativo) piacimento.
PATRIA ; nome dato alla suddetta invenzione giuridica che contempla anche una definizione geografica
PATRIOTTISMO ; campanillismo,solo un po piu in grande
DEMOCRAZIA ; non pervenuto (utopisticamente parlando sarebbero due lupi ed un agniello che mettono ai voti cosa ci sara per cena).

Ma sono moolto off topic. :shock: :D :D
 
jaccos ha scritto:
B-O-DISEL ha scritto:
99octane ha scritto:
Cose come questa sono solo un esempio di come Stati come quello italiano calpestino sistematicamente i diritti dei cittadini ficcando il naso in cose che non li riguardano minimamente per guadagnare potere e prevaricare sempre piu' ogni liberta' civile.

o non capisco o è stata generata un po di confusione.
Mi pare esista già la possibilità di decidere sul come andarsene a miglior vita.
Sbaglio?
Saluti

Purtroppo sbagli... :rolleyes:
come risposta è poco esauriente, se per te non deve rimanere un segreto mi puoi spiegare meglio? Grazie
Saluti
 
La questione è ovviamente assai delicata, anche perché quando si sta bene è troppo facile pontificare sui diritti e sui doveri di chi sta male, così come è troppo facile fare dichiarazioni ipotetiche su quello che si farebbe se ci si dovesse ammalare.

Purtroppo una lotta più o meno lunga e dolorosa (e comunque vana) contro una qualche malattia è la fine che con ogni probabilità aspetta la maggioranza di noi.

Oggi si fa un gran parlare del fatto che la vita media si è allungata e che tutti abbiamo la concreta aspettativa di vivere almeno fino a 80anni (specie se cambiamo la macchina con una certa frequenza...).

Stupendo, si direbbe.
Si tende a dimenticare però un piccolo particolare: come si arriva fino a quell'età. In altre parole, vivere fino a 80 anni e più è una gran bella idea, ma bisogna anche vedere di che vita si tratta. Quanti di noi hanno avuto o hanno attualmente in famiglia una persona anziana che di fatto da qualche anno, a seguito di un qualche malanno irreversibile, ha smesso di vivere la sua vita, magari perché non più pienamente autosufficiente o parzialmente uscita di senno o bloccata a letto o costantemente alle prese con dolori più o meno forti e così via?
Se, ad esempio, una persona muore a 80anni dopo aver passato gli ultimi 10 tra il letto ed il divano a seguito di un ictus che la ha resa incapace di comunicare con il prossimo o peggio, quanti anni ha vissuto quella persona? Ottanta o settanta?
 
marimasse ha scritto:
Se, ad esempio, una persona muore a 80anni dopo aver passato gli ultimi 10 tra il letto ed il divano a seguito di un ictus che la ha resa incapace di comunicare con il prossimo o peggio, quanti anni ha vissuto quella persona? Ottanta o settanta?
Il dilemma etico oggi in Italia è proprio questo: io vorrei poter decidere per quanto mi riguarda se ritengo vita quel lasso di tempo; altri pensano lo debba decidere la Chiesa o lo Stato o qualche altra Entità.
Happy New year.
 
marimasse ha scritto:
La questione è ovviamente assai delicata, anche perché quando si sta bene è troppo facile pontificare sui diritti e sui doveri di chi sta male, così come è troppo facile fare dichiarazioni ipotetiche su quello che si farebbe se[/m
Si tende a dimenticare però un piccolo particolare: come si arriva fino a quell'età. In altre parole, vivere fino a 80 anni e più è una gran bella idea, ma bisogna anche vedere di che vita si tratta. Quanti di noi hanno avuto o hanno attualmente in famiglia una persona anziana che di fatto da qualche anno, a seguito di un qualche malanno irreversibile, ha smesso di vivere la sua vita, magari perché non più pienamente autosufficiente o
Se, ad esempio, una persona muore a 80anni dopo aver passato gli ultimi 10 tra il letto ed il divano a seguito di un ictus che la ha resa incapace di comunicare con il prossimo o peggio, quanti anni ha vissuto quella persona? Ottanta o settanta?

settanta ovviamente
 

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