ilcurioso ha scritto:
opure meglio dei copriruota nuovi a puliti?
Mi dicono che sono deboli se prendon buche.
E che quelli after market sono spesso "cinesi"?
Cosa credere??
Dipende da cosa cerchi, e da che ruote monti.
Sopra certe dimensioni di ruota, i cerchi in lega sono praticamente obbligatori per mantenere una rigidita' strutturale sufficiente a garantire una buona precisione di guida e un feedback adeguato allo sterzo.
Certo, se monti degli R15, la cosa e' un po' diversa.
Cominciamo col dire che il cerchio in lega e il cerchio in ferro sono realizzati con due sistemi molto diversi: il cerchio in ferro e' realizzato per stampaggio da una lamiera, cosa che di fatto impone notevoli limiti di conformazione strutturale al cerchio stesso.
Il cerchio in lega e' fuso o forgiato, spesso in piu' parti, cosa che consente una liberta' progettuale molto maggiore.
Distinguiamo a questo punto i cerchi in lega in due grandi categorie:
- estetici
- tecnici
Il cerchio estetico da' un marginale vantaggio strutturale, e' prima di tutto pensato per l'aspetto estetico, appunto.
Molti cerchi di poco prezzo ricadono in questa categoria.
Sono cerchi realizzati per fusione, spesso di qualita' piuttosto scadente.
Un cerchio economico realizzato per fusione necessita di sezioni maggiori delle parti per garantire adeguata resistenza strutturale, e questo lo porta facilmente a pesare di piu' di un cerchio in ferro di dimensioni equivalenti, specie se si tratta di un cerchio in ferro di qualita'.
Infatti li chiamiamo cerchi in "ferro", ma sono di fatto in acciaio, ossia una lega di ferro e altri metalli che ne migliorano le qualita' strutturali.
Questo non significa che siano cerchi "scadenti", ma solo che tutto quel che offrono e' un'estetica migliore. E a quel punto, a mio personale parere, e' molto meglio andare di cerchio in ferro con copricerchio in plastica, visto che questi ultimi hanno ormai raggiunto livelli estetici decisamente apprezzabili, tanto da essere adottati con le gommature base anche su molte berline premium.
Il cerchio in lega "tecnico" e' tutt'altra cosa. Che sia forgiato o fuso con leghe speciali, offre una rigidita' nettamente superiore a qualsiasi cerchio in ferro, specie sui diametri maggiori. Cio' non tanto per il materiale in se' (l'alluminio ha un modulo elastico inferiore all'acciaio, anche se leghe adeguate migliorano di molto la cosa) ma grazie alla liberta' progettuale concessa dal diverso metodo di lavorazione delle leghe d'alluminio (forgiatura o fusione), la quale consente di ottenere strutture conformate in modo tale da garantire una sezione migliore in opposizione alle principali forze di deformazione, rispetto allo stampaggio di una lamiera.
E qui il cerchio in lega mostra tutta la sua superiorita'.
Ma anche in questo caso, si deve stare attenti a cosa si sceglie, perche' non tutti i cerchi sono uguali.
Un cerchio sportivo sara' progettato per minimizzare le masse non sospese e garantire la miglior rigidita' a scapito della robustezza.
Se noi prendiamo un'OZ Ultraleggera, un eccellente cerchio da pista, e lo guidiamo sulle strade piene di buche della Milano invernale, non stupiamoci se lo stortiamo!
Allo stesso modo un cerchio "tecnico" da fuoristrada offrira' una robustezza eccellente (molto migliore di uno in acciaio) ma a scapito della massa.
Per questo un venditore serio ti consiglia sul cerchio piu' adatto secondo l'auto che guidi, dove la guidi e cosa ci vuoi fare, e i produttori migliori hanno gamme diverse per diverese tipologie di auto.
Come tutte le cose, dipende tutto dalle aspettative di ciascuno e dal "sistema auto" su cui van montati i cerchi.
Su un'auto dotata di un buon assetto, di uno sterzo ragionevolmente preciso, sensibile e pronto, e con ruote di grande diametro (diciamo sopra i 15") con gomme dalla spalla bassa e dall'impronta a terra larga, che sottopone il cerchio a forti sollecitazioni radiali, dalla quale magari pretendiamo prestazioni e una guida brillante e divertente, un buon cerchio in lega e' praticamente d'obbligo.
Prima di tutto migliora radicalmente sia la prontezza che la precisione dello sterzo, sia la qualita' del feedback riducendo svergolamenti e vibrazioni.
Secondariamente migliora anche la dinamica dell'auto, sia in termini di prestazioni che di sicurezza, riducendo parecchio le masse non sospese e dunque migliorando la capacita' della ruota di copiare l'asfalto. E la differenza non e' questione di sfumature, ma piu' una questione "dalla notte al giorno".
Su un'auto dotata di ruote piccole (15" o meno) dunque con un raggio minore tra gomma e mozzo che determina momenti torcenti e flettenti inferiori lungo i raggi stessi, ossia sollecitazioni minori, con sospensioni e boccole morbide, uno sterzo inerte, magari con un servosterzo elettrico prima generazione, con gomme dalla spalla molto alta, che si guida prevalentemente ad andature moderate, francamente un cerchio in lega, ancorche' tecnico, e' abbastanza sprecato, e anche se si vuole solo l'estetica, conviene andare su un cerchio in ferro con un bel copricerchio. Se li grattiamo parcheggiando, o siamo stufi, con 50 euro ce ne compriamo un set nuovo.