<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> C'è una cosa che unisce immigrati e non immigrati ..... | Il Forum di Quattroruote

C'è una cosa che unisce immigrati e non immigrati .....

C'è una cosa che unisce immigrati e non immigrati ..... la possibilità di far quadrare il pranzo con la cena in maniera decente.

Se si riesce a dare una opportunita di vita, non solo di sopravvivenza, a coloro che si trovano per nascita, o per contingenza, in Italia, le cose si risolvono e gli attriti si attenuano.

Ma se viceversa dovesse continuare questo periodo di carestia e si continuasse a soffiare sul fuoco dello scontento, dell'antagonismo, per conquistare mgliori possibilità di sopravvivenza, non di vita, avremo davanti periodi molto oscuri.

La politica serve per mettere il sistema paese nella condizione di funzionare, consentendo a tutti coloro che vi vivono decenti condizioni di vita.

Questo significa, anche, eliminare i cosiddetti CPT per immigrati ed estirpare la piaga dell'immigrazione clandestina, che alimenta le attività illegali e violente di svariate organizzazioni criminali.

Si tratta di guardarsi tutti nelle palle degli occhi, per trovare un sistema per uscire da questo cul de sac, in cui tutti quanti ci troviamo ogni giorno più poveri e più arrabbiati.

Le cose non si risolvono attizzando l'odio o l'astio Xenofobo, con la caccia all'immigrato clandestino, con il rimando alle tradizioni del vecchio tempo antico, in cui si era solo tutti de noatri, come direbbero a Roma, o tuc enter nos, come disen a Milan.

Perchè il tempo non è un Gambero e per fortuna, o per sfiga, le generazioni si avvicendano, consentendo a tutti di vivere per un periodo più o meno lungo su questo pianeta.

Non possiamo consentire alla politica di ributtarci all'età della pietra, di rifare di noi dei Trogloditi, che si scannano per un tozzo di pane raffermo schifato pure dai porci.

Siamo esseri umani e chiediamo tutti la possibilità di campare dignitosamente.
 
birillo21 ha scritto:
C'è una cosa che unisce immigrati e non immigrati ..... la possibilità di far quadrare il pranzo con la cena in maniera decente.

Se si riesce a dare una opportunita di vita, non solo di sopravvivenza, a coloro che si trovano per nascita, o per contingenza, in Italia, le cose si risolvono e gli attriti si attenuano.

Idealmente, tutto bello.
Nella pratica, ci sono gia' problemi per gli italiani.
Un governo ha il DOVERE di tutelare PRIMA DI TUTTO i suoi cittadini, e poi, quel che avanza, SE avanza, agli altri.
In Italia accade l'opposto.

Ma se viceversa dovesse continuare questo periodo di carestia e si continuasse a soffiare sul fuoco dello scontento, dell'antagonismo, per conquistare mgliori possibilità di sopravvivenza, non di vita, avremo davanti periodi molto oscuri.
Proprio per non doversi limitare a sopravvivere, soffocati per giunta da una quantita' spaventosa di delinquenti che migrano da noi perche' sanno che e' il paese di cuccagna servono provvedimenti FATTIVI e RAPIDI per
- ridurre l'immigrazione clandestina (non evitabile del tutto, ovviamente) a livelli accettabili per una nazione civile
- sbattere in galera tutti quelli che ci devono stare (e buttare via la chiave) facendoli LAVORARE per 1) Mantenersi, 2) Ripagare il debito con la societa'.
Il sistema carcerario negli Stati Uniti e' il comparto piu' produttivo dell'apparato statale. In Italia e' uno dei piu' disastrati e fatiscenti, per giunta costosissimo, perche' si prendono dei PARASSITI della societa' e li si mette a fare i parassiti a spese della societa' in un luogo riservato. L'unico vantaggio e' che non usano violenza alla gente, ma nuocciono comunque tanto quanto alla societa'.
Il che e' follia.
- sbattere fuori dall'Italia quelli che non ci devono stare. Presto e bene.
- istituire pratiche d'immigrazione semplici, dirette e controllabili (dunque poco burocratiche, altrimenti per la brama di controllar tutto non riesci a controllare davvero niente).
Fatto questo, si stara' tutti molto meglio.

Le cose non si risolvono attizzando l'odio o l'astio Xenofobo, con la caccia all'immigrato clandestino, con il rimando alle tradizioni del vecchio tempo antico, in cui si era solo tutti de noatri, come direbbero a Roma, o tuc enter nos, come disen a Milan.
Tuec.
E Milano da sempre ha un'antichissima tradizione di accoglienza per gli immigrati.
Ma quando si abusa della bonta' d'animo, poi si produce l'effetto opposto.
Nessun astio xenofobo: vuoi dare il tuo contributo regolarmente?
BENVENUTO!
Vuoi entrare di soppiatto o fare casino? Ti sbatto in galera dove ti faccio LAVORARE DURO per ripagare il danno che hai fatto, poi ti rispedisco a casa tua col mezzo piu' veloce ed economico.

Perchè il tempo non è un Gambero e per fortuna, o per sfiga, le generazioni si avvicendano, consentendo a tutti di vivere per un periodo più o meno lungo su questo pianeta.
E' vero. Ma siamo sempre di piu', e lo spazio non aumenta. E mentre alcuni si comportano responsabilmente, altri si riproducono selvaggiamente senza alcuna considerazione per i risultati. A quel punto, dobbiamo difenderci.

Siamo esseri umani e chiediamo tutti la possibilità di campare dignitosamente.
E qui sta l'errore di fondo: tutti lo vogliono, ma solo ALCUNI sono disposti a fare la fatica necessaria per ottenerlo. :rolleyes:
 
Perso nel vuoto
come un albatros
peregrino di costa
in costa annusando
il sapore del mare
ascoltando il continuo
va e vieni della risacca
che non si placa
prego che torni
presto l'odore
del pesce abbondante
gettato sulle creste dell'onde
dai pescatori.
 
E' una pioggia finta che ....
scende e non scende ....
a volte pare che galleggi ....

E noi qui sotto
chinati dal dolore
di un escremento
troppo duro
che
non vuole uscire
è li fermo tra il venire
e l'andare
e lo sforzo
provoca inesprimibili
fitte di dolore
 
C'è sempre un ombrello bucato
che ci ripara dalle intemperie
per noi mendicanti
che paghiamo
l'acqua a litro
ed anche a mezzo litro.

Cosa costa rattoppare quel buco all'ombrello?
Niente
ma a noi mancherà il sapore dell'acqua
il rumore dell'acqua
che rinfresca le nostre guance secche.
 
In una strada forse in una stanza
dietro mille finestre
noi guardavamo nella stessa direzione
e la storia si ferma
quando i padri sono stanchi
l'odio ci passava sopra
ma non ci separava

Guardami ora e dimmi cosa vedi
non è tutto passato
ma il sogno che interrompi non sarà più uguale
quasi senza le stelle
forse è più bello navigare
non c'è niente di perso e che non possa continuare

Siamo noi la california
siamo noi la libertà
pugni chiusi nelle tasche
sangue fragole realtà
siamo noi la california
siamo noi la libertà
siamo noi che lo guardiamo e ci sembra ancora
ancora cielo

In una strada
tuona in lontananza
e continua la storia
di perla in perla è incisa la memoria
vibran uttte le stelle
con la tua mitica risata
tu che vuoi far l'amore
e fai l'amore che non muore
 
La pioggia nella vita

Piove su questo ballerino,
che col settanta fa un casino.

Piove su X la mia amica mitica,
che per la tesi è in crisi epica.

Piove su questo ponte di ogni Santi,
da qualche anno celebrato da tanti
con dolcetti, streghe, zucche e mostri
ma un tempo ricordava-solo i cari nostri.

Piove sull?isola dei famosi,
dove per nubifragio repentino
ci sono scioperi vigorosi!
Mentre l?operaio di Torino
lotta per il suo contrattino?

Piove sul rincaro della nostra pasta,
su cui pure la magistratura fa un?inchiesta.
Che ci convenga fare come quelli di Faenza,
che, poveri loro, fanno senza?

Piove sui nostri governi di ventura.
Ce ne fosse uno che duri una legislatura!

Piove sugli stipendi dei parlamentari, d?Europa i più esosi.
Piove sugli stipendi di tutti gli altri, d?Europa i più penosi.

Piove sui deputati condannati.
Dal parlamento, saranno mai allontanati?

Piove sulle banche che ci dicono benestanti,
a noi che facciamo debiti raccapriccianti.

Piove, care banche, sulle vostre teste di mulo
Piove, care banche, sulle vostre facce da culo!

Piove sulla nostra meglio gioventù,
in coda di fronte all?ospedale
per rifarsi un naso che non c?è più,
consumato da cocaina tagliata male?

Oggi il clima mi ha fatto sentire poetico?

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LA PIOGGIA NEL PINETO

D'Annunzio rivisto da Pozzetto.
 
Non ho memoria di dove nacqui.
Mi han sempre detto che son nato in Italia.
Ma non ricordo l'ora, il momento, in cui venni alla luce, il mio primo vaggito.
E penso che nessuno abbia memoria della stanza d'ospedale, o di casa, che gli diede i natali.

Le tradizioni sono arrivate dopo, ci hanno rapiti, noi così giovani, per trasformarci in vecchi decrepiti dei bei tempi andati.

Rapiti e portati fuori tempo, per sentirci fuori fase, inadeguati al futuro irrompente, con l'america suadente, incomprensibile icona di un film spaghetti western.
 
sta storia dell'acoglienza comincia a rompermi i marroni.

se penso che da turista che ha speso ben 3700 euro per una settimana

di ferie in egitto ed ho dovuto fare 4 ore di coda sotto il sole di 42

gradi senza acqua per bollare un passaporto ed esser sempre visto

in cagnesco dai gendarmi egiziani....mi giran li cojoni ....

se provasse un italiano ad immigrare clandestinamente in egitto

vorrei vedere se il trattamento che gli riservano è simile al nostro...

giusto per par condicio eh...
 

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