Il sistema e' noto e usato fin dalla notte dei tempi dai potenti di tutto il mondo, e rappresenta una delle truffe su vasta scala piu' usate e diffuse.
Si crea allarme sociale con un pretesto qualsiasi, adeguato al contesto socioculturale (il fulmine che ha colpito l'albero sacro, l'ira del vulcano dell'isola, la collera di Dio, il buco nell'ozono), si offre una soluzione che avvantaggi chi esercita il potere (tipicamente un'ampio sacrificio di beni materialiper placare il problema, che viene ovviamente versato ai potenti che ne sapranno fare l'uso corretto), sfruttando la speranza delle masse di vivere in un mondo migliore, e la si carica di valenze morali cosi' che chi la supportera', pur mettendosi da un lato nelle mani del potere, dall'altro puo' ammantarsi di un'aura di superiorita' morale che, in culture basate sul senso di colpa e l'invidia sociale, e' tenuta in grande considerazione.
In questo modo, non c'e' nemmeno bisogno di reprimere coloro che vedono attraverso la truffa e cercano di combatterla: saranno le vittime stesse della truffa a rivoltarglisi contro, per conservare il loro percepito senso di superiore moralita' e autorevolezza ("Come osa opporsi al sacrificio al vulcano? Pazzo! Vuole che finiamo tutti bruciati dalla lava?).
Naturalmente, come ogni qual volta che viene attuata una grande truffa su scala generalizzata, subentrano opportunisti piu' o meno grandi che, sfruttandone il principio base, cercano di ricavarsi una loro fetta della torta ("Indulgenzeee! Indulgenze fresche! Solo due miseri fiorini per salvarvi l'anima!").
Ed ecco che, nella grande truffa del riscaldamento globale, si fanno largo alcune idee che, non sorprendentemente, han riscosso una certa notorieta'.
Il trucco e' basarsi su qualcosa che, in casi speiali, funziona, per proclamarla come salvifica panacea con una generalizzazione infondata.
E cosi', ecco la Eolo, l'elettricita' a distanza senza fili, l'auto elettrica e chi piu' ne ha piu' ne metta.
L'aria compressa che fa muovere i motori di svitabulloni o generatori elettrici d'emergenza per ambienti a rischio esplosione viene estesa all'auto ignorando ad arte i problemi di efficienza.
La trasmissione d'energia senza fili che carica il cellulare a pochi mm o accende una lampadina a un paio di m in laboratorio viene estesa a muovere le auto su scala mondiale, ignorando ad arte i problemi di efficienza, portata, sicurezza e dispersione.
L'auto elettrica, che volendo almeno e' una tecnologia che funziona ed e' efficiente, viene proclamata pronta ignorando a bella posta che 8 ore per fare il pieno sono inaccettabili se non per usi estremamente specifici e settoriali e che se tutti domani comprassero un'auto elettrica le strutture di generazione e distribuzione collasserebbero.
Ma tant'e'. Da sempre l'essere umano preferisce una bella storia (magari se condita con la salsa piccante di una bella cospirazione per impedire alla tecnologia "miracolosa" di salvarci tutti) alla realta' nuda e cruda, specie se questa e' complessa e richiede studio e ragionamenti complessi per essere capita.
Si crea allarme sociale con un pretesto qualsiasi, adeguato al contesto socioculturale (il fulmine che ha colpito l'albero sacro, l'ira del vulcano dell'isola, la collera di Dio, il buco nell'ozono), si offre una soluzione che avvantaggi chi esercita il potere (tipicamente un'ampio sacrificio di beni materialiper placare il problema, che viene ovviamente versato ai potenti che ne sapranno fare l'uso corretto), sfruttando la speranza delle masse di vivere in un mondo migliore, e la si carica di valenze morali cosi' che chi la supportera', pur mettendosi da un lato nelle mani del potere, dall'altro puo' ammantarsi di un'aura di superiorita' morale che, in culture basate sul senso di colpa e l'invidia sociale, e' tenuta in grande considerazione.
In questo modo, non c'e' nemmeno bisogno di reprimere coloro che vedono attraverso la truffa e cercano di combatterla: saranno le vittime stesse della truffa a rivoltarglisi contro, per conservare il loro percepito senso di superiore moralita' e autorevolezza ("Come osa opporsi al sacrificio al vulcano? Pazzo! Vuole che finiamo tutti bruciati dalla lava?).
Naturalmente, come ogni qual volta che viene attuata una grande truffa su scala generalizzata, subentrano opportunisti piu' o meno grandi che, sfruttandone il principio base, cercano di ricavarsi una loro fetta della torta ("Indulgenzeee! Indulgenze fresche! Solo due miseri fiorini per salvarvi l'anima!").
Ed ecco che, nella grande truffa del riscaldamento globale, si fanno largo alcune idee che, non sorprendentemente, han riscosso una certa notorieta'.
Il trucco e' basarsi su qualcosa che, in casi speiali, funziona, per proclamarla come salvifica panacea con una generalizzazione infondata.
E cosi', ecco la Eolo, l'elettricita' a distanza senza fili, l'auto elettrica e chi piu' ne ha piu' ne metta.
L'aria compressa che fa muovere i motori di svitabulloni o generatori elettrici d'emergenza per ambienti a rischio esplosione viene estesa all'auto ignorando ad arte i problemi di efficienza.
La trasmissione d'energia senza fili che carica il cellulare a pochi mm o accende una lampadina a un paio di m in laboratorio viene estesa a muovere le auto su scala mondiale, ignorando ad arte i problemi di efficienza, portata, sicurezza e dispersione.
L'auto elettrica, che volendo almeno e' una tecnologia che funziona ed e' efficiente, viene proclamata pronta ignorando a bella posta che 8 ore per fare il pieno sono inaccettabili se non per usi estremamente specifici e settoriali e che se tutti domani comprassero un'auto elettrica le strutture di generazione e distribuzione collasserebbero.
Ma tant'e'. Da sempre l'essere umano preferisce una bella storia (magari se condita con la salsa piccante di una bella cospirazione per impedire alla tecnologia "miracolosa" di salvarci tutti) alla realta' nuda e cruda, specie se questa e' complessa e richiede studio e ragionamenti complessi per essere capita.