Gia' da qualche tempo, nella ricerca di batterie sempre piu' efficienti, la nanotecnologia ha prodotto qualcosa di assai interessante.
All'apparenza e' un foglio di carta. In realta' e' intessuto di nanotubi di carbonio (analoghi alle molecole di Fullerene, come concetto) che costituirebbero delle efficientissime fonti di energia.
Immerse in un liquido elettrolitico, anche non a base d'acqua, queste celle forniscono densita' d'energia elevatissime, con elevatissime capacita' di spunto.
Il loro ingombro e' minimo: un foglio di carta, appunto, e se ne possono "impacchettare" con estrema facilita' a centinaia in una batteria di elevatissima potenza che, tra l'altro, ha la proprieta' di funzionare anche a temperature estreme alle quali le normali batterie alzano bandiera bianca.
Un'altro pregio e' che e' possibilissimo usare come elettrolita normali fluidi corporei umani, come il sangue. Questo permetterebbe a queste celle di fornire energia sicura e virtualmente illimitata a impianti come pacemaker senza rischi per l'organismo, essendo formate di materiali biocompatibili e non richiedendo i tradizionali elettroliti altamente tossici delle batterie usate fin'ora.
Unico neo, che fin'ora ne ha completamente bloccato la diffusione: il prezzo esorbitante. I nanotubi non sono qualcosa che si fa in cantina. Richiedono ambienti a gravita' zero, tra le altre cose, e sono costosissimi da produrre, dunque la tecnologia resta (per ora) nel novero delle curiosita' di laboratorio.
Che c'entrano i robot vampiri? Bhe... l'idea di macchine alimentate da celle d'energia che si riforniscono per funzionare di... sangue umano :shock: apre spazio a trame da film di serie B assai sinistre!
"Ho visto campi in cui gli esseri umani non nascono: vengono coltivati..."
8)
All'apparenza e' un foglio di carta. In realta' e' intessuto di nanotubi di carbonio (analoghi alle molecole di Fullerene, come concetto) che costituirebbero delle efficientissime fonti di energia.
Immerse in un liquido elettrolitico, anche non a base d'acqua, queste celle forniscono densita' d'energia elevatissime, con elevatissime capacita' di spunto.
Il loro ingombro e' minimo: un foglio di carta, appunto, e se ne possono "impacchettare" con estrema facilita' a centinaia in una batteria di elevatissima potenza che, tra l'altro, ha la proprieta' di funzionare anche a temperature estreme alle quali le normali batterie alzano bandiera bianca.
Un'altro pregio e' che e' possibilissimo usare come elettrolita normali fluidi corporei umani, come il sangue. Questo permetterebbe a queste celle di fornire energia sicura e virtualmente illimitata a impianti come pacemaker senza rischi per l'organismo, essendo formate di materiali biocompatibili e non richiedendo i tradizionali elettroliti altamente tossici delle batterie usate fin'ora.
Unico neo, che fin'ora ne ha completamente bloccato la diffusione: il prezzo esorbitante. I nanotubi non sono qualcosa che si fa in cantina. Richiedono ambienti a gravita' zero, tra le altre cose, e sono costosissimi da produrre, dunque la tecnologia resta (per ora) nel novero delle curiosita' di laboratorio.
Che c'entrano i robot vampiri? Bhe... l'idea di macchine alimentate da celle d'energia che si riforniscono per funzionare di... sangue umano :shock: apre spazio a trame da film di serie B assai sinistre!
"Ho visto campi in cui gli esseri umani non nascono: vengono coltivati..."
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