smargia2002 ha scritto:
Capisco la voglia e il desiderio di dover fare l'affare e, soprattutto di non dover pagare di più per qualcosa che potresti prendere a meno.
Penso però che tu debba chiederti se desideri acquistare un'auto o uno sconto.
Purtroppo la situazione del mercato dell'auto, così come in altri settori, induce ad acquistare uno sconto più che il prodotto (o più che il servizio), con il risultato dhe spesso si "spende male" :?
(vedi sotto)
In passato ho visto tantissima gente entrare in concessionaria, gente cui magari un 1.6 in allestimento base e nuovo di pacca sarebbe stato più che sufficiente per soddisfare le sue esigenze, modello che magari di listino veniva 30.000 euro, che avrebbe potuto scegliere e configurare perfettamente in base alle sue esigenze, ma che di fronte ad uno sconto del 10% sul listino si ritiravano schifati e magari puntavano sullo stesso modello, ma con allestimento Top, accessori inutili che non sarebbero serviti e magari un motore di due litri, che di listino veniva 42.000, ma che sceglievano quest'ultimo perché essendo già targata da 8 mesi aveva uno sconto del 25%, andando così a spendere 31.500 anziché 27.000 per un oggetto che presentava caratteristiche del tutto superflue per le loro esigenze, m,a potendosi però togliere la soddisfazione di poter dire agli amici di aver fatto l'affare della vita.
Questa è una considerazione molto interessante, che si riallaccia a quanto sopra.
Ne aggiungo un'altra
Alla fine, al netto delle differenze di contenuti e/o di qualche offerta speciale limitata nel tempo, i prezzi delle auto sono molto allineati tra di loro. Una certa differenza è data dalla commerciabilità a n-anni (non tanuta del valore, che è per definizione un bagno di sangue, solo "rivendibilità) su cui si interseca il "premio permuta" che sempre più spesso supporta la rete distributiva (né potrebbe essere differentemente, viste le marginalità dirette paurosamente basse se non anche negative) a guisa di sconto occulto (tutti hanno il gran timore di sputtanare i listini ... ma di fatto oggi il venditore, quasi di qualsiasi casa, quando arriva il cliente dice "buongiorno, su queste oggi abbiamo il 15% piuttosto che il 20%).
Oramai il giochetto dei premi permuta è alle corde, quasi tutti sanno perfettamente che i listini sono carta straccia, e sanno bene che le migliori condizioni si ottengono usualmente l'ultimo mese di ciascun trimestre.
Le case e gli importatori sono i primi responsabili di questa situazione: da un lato il produttore non ha rallentato le linee quando è esplosa la sovraproduzoine (che siano gli altri, giammai io!), dall'altro il commerciale ha la paranoia del targato, costi quello che costi, non importa andare in perdita (spesso solo apparente per il produttore), l'importante è fare uno zero virgola quacosa in più del concorrente. Un po' come le schede sim fantasma, con la differenza che una sim costa pressoché nulla, mentre per produrre un'auto qualche migliaio di euri bisogna comunque tirarli fuori. I cadaveri nella distribuzione non hanno purtroppo finito di passare, con tutto il triste corollario degli "effetti collaterali" (venditori con compensi da fame e orari mostruosi, quando ancora conservino il "posto", più spesso posti di lavoro che saltano, e non solo il venditore che è forse la figura più iconica di un concessionario, ma un insieme di persone che supportano un'attività molto più complessa di quanto comunemente non si immagini.
Dal servizio di pulizie all'amministrazione fino alla diigenza per le strutture più organizzate, e senza far torto a nessuno).
Il rapporto dealer - cliente è stato rovinato, ed ora alcune case stanno iniziando seriamente a valutare il ritorno all'antico (rete diretta), con l'ausilio di alcuni grossi gruppi che, da un lato hanno la dimensione critica per fare i "numeri" tanto desiderati dagli A.D. degli importatori, dall'altro possono essere meglio tenuti sotto controllo con la politica premiale proprio grazie ai grandi volumi e bassi margini (il piccolo riesce a sgusciare meglio tra i vari paletti, il grosso deve essere più organizzato ed una volta che si incapretta con un marchio gli è molto difficile liberarsi)