<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auto del futuro: ibrida? Elettrica?... perche non... A VAPORE? | Il Forum di Quattroruote

Auto del futuro: ibrida? Elettrica?... perche non... A VAPORE?

No, non e' una presa in giro o uno scherzo.
Durante la crisi energetica degli anni '70 diverse case studiarono nuovamente la tecnologia del vapore per l'impiego automobilistico. Poi la risoluzione della "crisi del petrolio" fece si' che questi studi passassero nel dimenticatoio.
Ma cio' che venne scoperto vale la pena di essere menzionato, se non altro per cultura generale.
Sebbene il vapore possa sembrare una tecnologia motoristica datata, studiandolo meglio ci si accorge che non lo e' affatto.
Certo, risale al XIX secolo... ma anche l'elettricita' e' del medesimo periodo. ;)
Le tecnologie tipiche del vapore sono rimaste ferme ai primi del XX secolo. Ma il principio resta valido, e se si facesse progredire la tecnologia ci sarebbero diversi vantaggi.
Prima di tutto nella macchina a vapore la parte combustiva e' del tutto separata dal motore propriamente detto. Questo significa che il combustore e il motore possono essere migliorati senza che le innovazioni nell'uno vadano a toccare l'altro, con conseguenti economie.
Non solo: il motore a vapore e' largamente indipendente dal materiale bruciato per produrre calore.
Studi su motori uniflow a tripla espansione di vapore supercritico mostrarono risultati di efficienza estremamente interessanti, cosi' come l'uso di elementi termici a celle di calore ceramiche, che permettono la combustione a temperatura moderata (circa 1200 °C) di combustibili vaporizzati con alti livelli di efficienza e, quello che e' piu' interessante, bassissime emissioni, parte delle quali possono essere ricircolate aumentando ulteriormente l'efficienza degli elementi.
Per uso ferroviario addirittura si sperimentarono motrici senza elementi riscaldanti, che immagazzinavano vapore ad elevata pressione prodotto esternamente per poi usarlo man mano.
Certo, il motore a vapore del XIX secolo aveva problemi di perdite termiche (anche ingenti) e di difficile gestibilita', che ne minavano considerevolmente l'efficienza. Ma questi problemi si dimostrarono negli studi sopra citati risolvibili con i materiali moderni (le coibentazioni e le tecniche costruttive delle caldaie di oggi non erano nemmeno immaginabili nel XIX secolo), mentre la gestione specifica delle varie componenti oggi sarebbe estremamente semplificata grazie alla disponibilita' dell'elettronica.
Insomma: l'auto a vapore non e' solo plausibile, ma anche possibile e vantaggiosa da un punto di vista tecnico.
Non lo e' da un punto di vista economico, nel senso che attorno ad essa non gravita quella sfera di interessi basati sui finanziamenti a babbo morto stanziati dai vari enti sopranazionali che rendono tanto conveniente per chi produce auto il fingere di sviluppare tecnologie senza sbocco come l'idrogeno o tecnologie attualmente inutilizzabili come l'elettrico, che hanno portato milioni di euro nelle casse delle case, che ne han potuto disporre a piacimento.
Dunque difficilmente vedremo anche solo dei tentativi in questa promettente direzione.
 
Si potrebbe pure fare, basti che non vada a carbone. Perche' se va a carbone allora io propongo di mandare nelle miniere a scavarlo a sua volta chi lo ha proposto, assieme alla sua famiglia. Questo perche' nelle miniere di carbone cinesi ogni anno muoiono circa 20.000 minatori.

Regards,
The frog
 
Ok,si risparmia.Ma che non vengano a rompere con l'inquinamento!
Che pensino all'energia alternativa invece che trasformare le auto in alieni.
L'eolica? No,quella rovina il paesaggio..............................! :?
 
belpietro ha scritto:
99octane ha scritto:
No, non e' una presa in giro o uno scherzo.

se le reminiscenze nel cassettino della memoria non mi ingannano, i motori dei sottomarini nucleari funzionano a vapore.

tutto quello che è nucleare sfrutta il vapore che poi muove le turbine che generano elettricità...
 
99octane ha scritto:
attorno ad essa non gravita quella sfera di interessi basati sui finanziamenti a babbo morto stanziati dai vari enti sopranazionali che rendono tanto conveniente per chi produce auto il fingere di sviluppare tecnologie senza sbocco come l'idrogeno o tecnologie attualmente inutilizzabili come l'elettrico, che hanno portato milioni di euro nelle casse delle case, che ne han potuto disporre a piacimento.
Dunque difficilmente vedremo anche solo dei tentativi in questa promettente direzione.

Quoto quanto riportato.
Le industrie non vanno in qlla direzione xchè non hanno interesse a farlo; sarebbero necessari investimenti ingenti x sviluppare una tecnologia che frutterebbe ben poco in termini economici.
E dell'ambiente, dell'ecologia, del benessere del pianeta?
E chi se ne strafotte :!: :!: :evil:
 
stefano_68 ha scritto:
99octane ha scritto:
attorno ad essa non gravita quella sfera di interessi basati sui finanziamenti a babbo morto stanziati dai vari enti sopranazionali che rendono tanto conveniente per chi produce auto il fingere di sviluppare tecnologie senza sbocco come l'idrogeno o tecnologie attualmente inutilizzabili come l'elettrico, che hanno portato milioni di euro nelle casse delle case, che ne han potuto disporre a piacimento.
Dunque difficilmente vedremo anche solo dei tentativi in questa promettente direzione.

Quoto quanto riportato.
Le industrie non vanno in qlla direzione xchè non hanno interesse a farlo; sarebbero necessari investimenti ingenti x sviluppare una tecnologia che frutterebbe ben poco in termini economici.
E dell'ambiente, dell'ecologia, del benessere del pianeta?
E chi se ne strafotte :!: :!: :evil:
tempo fa ho sentito in giro su internet di un innovativo motore a combustione esterna funzionante proprio con vapore...non ricordo il nome commerciale ma questo motore ha vinto anche un premio...il sito era in inglese e riportava altre innovazioni e altri motori (rotativi per lo più) più in basso nella classifica.
Una cosa è certa: che si chiami tsi, twinair, multiair, fsi e pinco pallino i motori di oggi sono una forzatura anacronistica al concetto di evoluzione tecnologica: dopo più di 150 anni ancora pistoni, bielle e manovelle :rolleyes:
e rendimenti ridicoli con incrementi decrescenti (milioni di euro in ricerca per miglioramenti percentuali irrisori) di efficienza
 
99octane ha scritto:
No, non e' una presa in giro o uno scherzo.
Durante la crisi energetica degli anni '70 diverse case studiarono nuovamente la tecnologia del vapore per l'impiego automobilistico. Poi la risoluzione della "crisi del petrolio" fece si' che questi studi passassero nel dimenticatoio.
Ma cio' che venne scoperto vale la pena di essere menzionato, se non altro per cultura generale.
Sebbene il vapore possa sembrare una tecnologia motoristica datata, studiandolo meglio ci si accorge che non lo e' affatto.
Certo, risale al XIX secolo... ma anche l'elettricita' e' del medesimo periodo. ;)
Le tecnologie tipiche del vapore sono rimaste ferme ai primi del XX secolo. Ma il principio resta valido, e se si facesse progredire la tecnologia ci sarebbero diversi vantaggi.
Prima di tutto nella macchina a vapore la parte combustiva e' del tutto separata dal motore propriamente detto. Questo significa che il combustore e il motore possono essere migliorati senza che le innovazioni nell'uno vadano a toccare l'altro, con conseguenti economie.
Non solo: il motore a vapore e' largamente indipendente dal materiale bruciato per produrre calore.
Studi su motori uniflow a tripla espansione di vapore supercritico mostrarono risultati di efficienza estremamente interessanti, cosi' come l'uso di elementi termici a celle di calore ceramiche, che permettono la combustione a temperatura moderata (circa 1200 °C) di combustibili vaporizzati con alti livelli di efficienza e, quello che e' piu' interessante, bassissime emissioni, parte delle quali possono essere ricircolate aumentando ulteriormente l'efficienza degli elementi.
Per uso ferroviario addirittura si sperimentarono motrici senza elementi riscaldanti, che immagazzinavano vapore ad elevata pressione prodotto esternamente per poi usarlo man mano.
Certo, il motore a vapore del XIX secolo aveva problemi di perdite termiche (anche ingenti) e di difficile gestibilita', che ne minavano considerevolmente l'efficienza. Ma questi problemi si dimostrarono negli studi sopra citati risolvibili con i materiali moderni (le coibentazioni e le tecniche costruttive delle caldaie di oggi non erano nemmeno immaginabili nel XIX secolo), mentre la gestione specifica delle varie componenti oggi sarebbe estremamente semplificata grazie alla disponibilita' dell'elettronica.
Insomma: l'auto a vapore non e' solo plausibile, ma anche possibile e vantaggiosa da un punto di vista tecnico.
Non lo e' da un punto di vista economico, nel senso che attorno ad essa non gravita quella sfera di interessi basati sui finanziamenti a babbo morto stanziati dai vari enti sopranazionali che rendono tanto conveniente per chi produce auto il fingere di sviluppare tecnologie senza sbocco come l'idrogeno o tecnologie attualmente inutilizzabili come l'elettrico, che hanno portato milioni di euro nelle casse delle case, che ne han potuto disporre a piacimento.
Dunque difficilmente vedremo anche solo dei tentativi in questa promettente direzione.
Sei ancora in crisi per la fine delle ferie, vero?
 
Mahh,prima di rivedere le vaporiere in giro i soliti noti utilizzeranno la benzina sintetica derivandola dal carbone ed altri amenicoli simili....
 
belpietro ha scritto:
99octane ha scritto:
No, non e' una presa in giro o uno scherzo.

se le reminiscenze nel cassettino della memoria non mi ingannano, i motori dei sottomarini nucleari funzionano a vapore.

Una cosa poco risaputa e' che la macchina a vapore (intesa come meccanismo che sfrutta l'energia del vapore, non come auto a vapore) e' ancora non solo attuale, ma produce il 90% dell'energia mondiale, a occhio. Forse anche di piu'.
 
bellafobia ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
99octane ha scritto:
attorno ad essa non gravita quella sfera di interessi basati sui finanziamenti a babbo morto stanziati dai vari enti sopranazionali che rendono tanto conveniente per chi produce auto il fingere di sviluppare tecnologie senza sbocco come l'idrogeno o tecnologie attualmente inutilizzabili come l'elettrico, che hanno portato milioni di euro nelle casse delle case, che ne han potuto disporre a piacimento.
Dunque difficilmente vedremo anche solo dei tentativi in questa promettente direzione.

Quoto quanto riportato.
Le industrie non vanno in qlla direzione xchè non hanno interesse a farlo; sarebbero necessari investimenti ingenti x sviluppare una tecnologia che frutterebbe ben poco in termini economici.
E dell'ambiente, dell'ecologia, del benessere del pianeta?
E chi se ne strafotte :!: :!: :evil:
tempo fa ho sentito in giro su internet di un innovativo motore a combustione esterna funzionante proprio con vapore...non ricordo il nome commerciale ma questo motore ha vinto anche un premio...il sito era in inglese e riportava altre innovazioni e altri motori (rotativi per lo più) più in basso nella classifica.

Interessante... non riesci proprio a recuperare un link?

Una cosa è certa: che si chiami tsi, twinair, multiair, fsi e pinco pallino i motori di oggi sono una forzatura anacronistica al concetto di evoluzione tecnologica: dopo più di 150 anni ancora pistoni, bielle e manovelle :rolleyes:
e rendimenti ridicoli con incrementi decrescenti (milioni di euro in ricerca per miglioramenti percentuali irrisori) di efficienza
Questa invece e' una fesseria. E' come dire che ancora oggi il motore elettrico e' basato su avvolgimenti di rame, o che dopo 3 miliardi di anni di evoluzione, siamo ancora basati sul DNA.
I motori di oggi fanno cose che anche solo 30 anni fa sarebbero state inimmaginabili.
Quella dei rendimenti decrescenti e' una legge fondamentale dell'universo, il che non significa che non valga la pena migliorare, specie quando i margini di miglioramento sono ancora considerevoli.
 
99octane ha scritto:
bellafobia ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
99octane ha scritto:
attorno ad essa non gravita quella sfera di interessi basati sui finanziamenti a babbo morto stanziati dai vari enti sopranazionali che rendono tanto conveniente per chi produce auto il fingere di sviluppare tecnologie senza sbocco come l'idrogeno o tecnologie attualmente inutilizzabili come l'elettrico, che hanno portato milioni di euro nelle casse delle case, che ne han potuto disporre a piacimento.
Dunque difficilmente vedremo anche solo dei tentativi in questa promettente direzione.

Quoto quanto riportato.
Le industrie non vanno in qlla direzione xchè non hanno interesse a farlo; sarebbero necessari investimenti ingenti x sviluppare una tecnologia che frutterebbe ben poco in termini economici.
E dell'ambiente, dell'ecologia, del benessere del pianeta?
E chi se ne strafotte :!: :!: :evil:
tempo fa ho sentito in giro su internet di un innovativo motore a combustione esterna funzionante proprio con vapore...non ricordo il nome commerciale ma questo motore ha vinto anche un premio...il sito era in inglese e riportava altre innovazioni e altri motori (rotativi per lo più) più in basso nella classifica.

Interessante... non riesci proprio a recuperare un link?

Una cosa è certa: che si chiami tsi, twinair, multiair, fsi e pinco pallino i motori di oggi sono una forzatura anacronistica al concetto di evoluzione tecnologica: dopo più di 150 anni ancora pistoni, bielle e manovelle :rolleyes:
e rendimenti ridicoli con incrementi decrescenti (milioni di euro in ricerca per miglioramenti percentuali irrisori) di efficienza
Questa invece e' una fesseria. E' come dire che ancora oggi il motore elettrico e' basato su avvolgimenti di rame, o che dopo 3 miliardi di anni di evoluzione, siamo ancora basati sul DNA.
I motori di oggi fanno cose che anche solo 30 anni fa sarebbero state inimmaginabili.
Quella dei rendimenti decrescenti e' una legge fondamentale dell'universo, il che non significa che non valga la pena migliorare, specie quando i margini di miglioramento sono ancora considerevoli.
per ottenere lavoro utile bielle, pistoni e manovelle non sono fondamentali come lo è il dna o l'avvolgimento di un motore elettrico (es: il motore wankel per dirne uno non ha l'imbiellaggio classico).
Trovami un'altro oggetto o strumento che dopo 150 anni utilizza gli stessi metodi o principi. Il motore tradizionale è già al limire dell'efficienza che può raggiungere: ed è bassa. Investire 300 milioni di euro per un nuovo motore che forse consumerà un centilitro di benzina in meno su 100 km è una pura follia che non ha pari in tutti gli altri settori :rolleyes:
la legge dei rendimenti decrescenti la conosci...e dopo 150 anni secondo te a che punto della curva siamo? ;)
 
bellafobia ha scritto:
per ottenere lavoro utile bielle, pistoni e manovelle non sono fondamentali come lo è il dna o l'avvolgimento di un motore elettrico (es: il motore wankel per dirne uno non ha l'imbiellaggio classico).

L'avvolgimento del motore elettrico non e' essenziale per ottenere lavoro utile.
Si possono usare pistoni, bielle e manovelle.
;)
E il DNA non e' essenziale alla vita. Ci sono forme di vita che non lo adottano. ;)
Il Wankel e' un fallimento: se i motori usati sono quello Otto e quello Diesel, ci sono solidissimi motivi: e' perche' sono economicamente convenienti e, siccome il costo di un bene e' una summa delle risorse spese per produrlo, questo significa che sono la scelta piu' valida in quest'ambito.
Ci sono altre soluzioni disponibili, ma evidentemente adottarle non val la pena.

Trovami un'altro oggetto o strumento che dopo 150 anni utilizza gli stessi metodi o principi.
Potrei risponderti l'orologio, tanto per citare un oggetto meccanico quanto un motore, ma il punto e' che affermare che un motore di oggi e' uguale a un motore anche solo degli anni '70 solo perche' ha pistoni e bielle significa manifestare la piu' totale ignoranza dei motori per autotrazione.

Il motore tradizionale è già al limire dell'efficienza che può raggiungere: ed è bassa.
Falso. E dimostrabilmente tale. Anche solo sulle riviste di settore ci sono periodicamente notizie riguardo a prossimi sviluppi. lo sfruttamento dei gas di scarico con turboalternatori, generatori di vapore, i trattamenti DLC, lo sviluppo di tecnologie come il Multiair che rimuovano vincoli tecnici alla gestione del motore stanno aprendo orizzonti interessantissimi.

Investire 300 milioni di euro per un nuovo motore che forse consumerà un centilitro di benzina in meno su 100 km è una pura follia che non ha pari in tutti gli altri settori :rolleyes:

Prima di tutto, se rende piu' di 300 milioni di euro, non e' affatto una follia.
Si puo' semmai dire che ci sarebbero modi piu' PRATICI e UTILI da un punto di vista TECNOLOGICO di investire la stessa cifra, considerando che (come io stesso sto dicendo da un pezzo) i consumi sono un aspetto decisamente sopravvalutato, e comprare un mezzo nuovo perche' consuma meno e' un modo sicuro per sbattere via un mucchio di soldi.
Ma il problema non e' ne' nella tecnologia in questione, ne' nella ricerca ad essa relativa, ma nel marketing e nella demagogia che lo governa.
Secondariamente, lo sviluppo di qualsiasi apparato complesso e' costoso e procede tipicamente per piccoli passi, e raramente per rivoluzione.

la legge dei rendimenti decrescenti la conosci...e dopo 150 anni secondo te a che punto della curva siamo? ;)
Come detto, tutt'altro che al punto in cui il gioco non vale la candela, altrimenti le case (che, ti assicuro, producono solo per guadagnare) avrebbero abbandonato questa gara da un pezzo. ;)
 

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