<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Anni Luce... | Il Forum di Quattroruote

Anni Luce...

...ci separano dall'arrosto il cui fumo (ma solo quello) tanto va di moda diffondere.

Mi è capitato per le mani l'ultimo numero di una rivista sedicente "specializzata" in automobili, ovvero una di quelle riviste che amano dichiararsi dalla parte degli automobilisti e si offendono nel momento in cui qualcuno si permette di osservare che la loro principale attività e fonte di guadagno, ormai, consiste nel vendere spazi pubblicitari ad aziende che devono vendere le auto.
In questa rivista ho trovato, tra l'altro, una dettagliata prova/recensione su una nuova vettura monovolume di fascia media, direi quasi economica, visto che costa "solo" (a partire da...) poco più di 20mila euro. Voglio riportare qui le testuali parole che ho letto alla voce "consumi":

"Il quattro cilindri 1.6 ... non è il più potente dei turbodiesel a disposizione, ma offre in compenso un'ottima economia di esercizio grazie ai consumi contenuti. La media dichiarata è ... di 20km/l e nella realtà medie attorno ai 14-15km/l sono a portata di mano guidando solo con un minimo di attenzione".

L'articolo è datato novembre 2010, non 1980. Se la mia auto attuale, euro3 del 2002, common rail 2mila cc, 1600kg, 130cv si mettesse a fare 14-15 con un litro anziché i soliti 18-20, mi girerebbero non poco le sfere; stesso discorso avrei fatto a suo tempo per la mia auto precedente, comperata nel 1995.

Dietro disinteressato consiglio della rivista specializzata, che curiosamente non contraddice i messaggi contenuti negli spazi pubblicitari che vende, il compratore (distratto) compra un diesel 1600 che fa 15 con un litro e si sente anche contento perché la sua nuova macchina offre una "ottima economia di esercizio".
 
e-io-pago.jpg
 
Io non so come guidano quando provano le auto.

L'auto attuale e la precedente, secondo le riviste facevano 15 km/litro e invece, con un minimo di attenzione (si vede che la mia è più della loro) ne fanno 20 o, spesso, li superano.

Devo dire che con l'auto attuale da nuova, facevo circa 17 e, solo dopo i 100.000 km, ho iniziato a stare regolarmente sopra i 20 km/l; probabilmente, nel frattempo ho anche un po' cambiato modo di guidare.

Nota: credo di avere lo stesso turbodiesel di cui sopra, ma in versione Euro 3.
 
marimasse ha scritto:
...ci separano dall'arrosto il cui fumo (ma solo quello) tanto va di moda diffondere.

Mi è capitato per le mani l'ultimo numero di una rivista sedicente "specializzata" in automobili, ovvero una di quelle riviste che amano dichiararsi dalla parte degli automobilisti e si offendono nel momento in cui qualcuno si permette di osservare che la loro principale attività e fonte di guadagno, ormai, consiste nel vendere spazi pubblicitari ad aziende che devono vendere le auto.
In questa rivista ho trovato, tra l'altro, una dettagliata prova/recensione su una nuova vettura monovolume di fascia media, direi quasi economica, visto che costa "solo" (a partire da...) poco più di 20mila euro. Voglio riportare qui le testuali parole che ho letto alla voce "consumi":

"Il quattro cilindri 1.6 ... non è il più potente dei turbodiesel a disposizione, ma offre in compenso un'ottima economia di esercizio grazie ai consumi contenuti. La media dichiarata è ... di 20km/l e nella realtà medie attorno ai 14-15km/l sono a portata di mano guidando solo con un minimo di attenzione".

L'articolo è datato novembre 2010, non 1980. Se la mia auto attuale, euro3 del 2002, common rail 2mila cc, 1600kg, 130cv si mettesse a fare 14-15 con un litro anziché i soliti 18-20, mi girerebbero non poco le sfere; stesso discorso avrei fatto a suo tempo per la mia auto precedente, comperata nel 1995.

Dietro disinteressato consiglio della rivista specializzata, che curiosamente non contraddice i messaggi contenuti negli spazi pubblicitari che vende, il compratore (distratto) compra un diesel 1600 che fa 15 con un litro e si sente anche contento perché la sua nuova macchina offre una "ottima economia di esercizio".

In consumo medio la mia prima Ibiza, una seconda serie con motore con pompa rotativa ad alta pressione, teneva intorno ai 15-18 km/l di media seconda quanto la usavo in citta' e quanto fuori.
Nel frattempo, i motori si sono evoluti e sono diventati molto piu' risparmiosi: quell'auto aveva un TD da 90 cv, la mia seconda Ibiza, una terza serie con iniettori-pompa, aveva un motore da 130 cv (circa il 50% in piu' di potenza) ma aveva consumi analoghi.
L'evoluzione e' ulteriormente continuata, ma purtroppo sono salite anche le masse medie delle vetture, col risultato che i consumi stan sempre li'... o sono persin saliti.
 
renatom ha scritto:
Io non so come guidano quando provano le auto.

L'auto attuale e la precedente, secondo le riviste facevano 15 km/litro e invece, con un minimo di attenzione (si vede che la mia è più della loro) ne fanno 20 o, spesso, li superano.

Devo dire che con l'auto attuale da nuova, facevo circa 17 e, solo dopo i 100.000 km, ho iniziato a stare regolarmente sopra i 20 km/l; probabilmente, nel frattempo ho anche un po' cambiato modo di guidare.

Nota: credo di avere lo stesso turbodiesel di cui sopra, ma in versione Euro 3.

Una cosa che incide moltissimo sui consumi e' il rodaggio. Un buon rodaggio fa la differenza tra un motore legato, legnoso e assetato e uno elastico, pronto ed economico.
Abbiamo preso la Z4 di mia moglie dopo aver provato per un paio di settimane (cortesia della conce) la versione 2.5. Venivamo da un mese di vacanza su una BMW Z8, sicche' per quanto la 2.5 fosse e rimanga una spider onestissima con un motore oggettivamente brioso, mi sembrava che non andasse nemmeno a scendere e spingerla a calci. La sensazione era quella di salire su certi autoscontri "ammorbiditi" per i bambini, dove schiacci il pedale e la macchinina si muove appena.
Il vantaggio era che consumava davvero poco.
Prendemmo la 3.0 che ancora abbiamo.
I primi giorni di utilizzo in citta', dubitai di aver fatto una scelta oculata: il motore c'era, pero' i consumi erano qualcosa di agghiacciante: andava bene se riuscivo a fare gli 8 con un litro, in traffico fluido o assente. In andature urbane normali, quando vedevo i 6 era una bella giornata.
Ma ho diligentemente seguito la procedura di rodaggio e poi, a cose fatte, l'ho portata due volte a Monza dove ho tirato a fuoco il motore, guidando l'auto non per "divertirmi", ma dura e cattiva per fare il tempo.
Dopo cio', il motore sembrava cambiato. Non solo "c'era", ma era un accidenti di motore, fluidissimo e con una prontezza eccezionale, e la medesima auto in citta' teneva tranquillamente i 10 con un litro, e in extraurbano sono arrivato a fare i 16!

Ora, dove voglio arrivare con tutta questa storiella?
Voglio arrivare a dire che le auto parco stampa raramente vedono un rodaggio cristiano, vengono prese e pigliate a calci da tutti, guidate da gente che se ne frega, perche' l'auto non e' sua, e hanno dunque tipicamente dei motori non rodati (se appena uscite) o massacrati barbaramente dopo qualche mese di prove.
Prenderei molto con le pinze i dati misurati su questi mezzi.
 
99octane ha scritto:
renatom ha scritto:
Io non so come guidano quando provano le auto.

L'auto attuale e la precedente, secondo le riviste facevano 15 km/litro e invece, con un minimo di attenzione (si vede che la mia è più della loro) ne fanno 20 o, spesso, li superano.

Devo dire che con l'auto attuale da nuova, facevo circa 17 e, solo dopo i 100.000 km, ho iniziato a stare regolarmente sopra i 20 km/l; probabilmente, nel frattempo ho anche un po' cambiato modo di guidare.

Nota: credo di avere lo stesso turbodiesel di cui sopra, ma in versione Euro 3.

Una cosa che incide moltissimo sui consumi e' il rodaggio. Un buon rodaggio fa la differenza tra un motore legato, legnoso e assetato e uno elastico, pronto ed economico.
Abbiamo preso la Z4 di mia moglie dopo aver provato per un paio di settimane (cortesia della conce) la versione 2.5. Venivamo da un mese di vacanza su una BMW Z8, sicche' per quanto la 2.5 fosse e rimanga una spider onestissima con un motore oggettivamente brioso, mi sembrava che non andasse nemmeno a scendere e spingerla a calci. La sensazione era quella di salire su certi autoscontri "ammorbiditi" per i bambini, dove schiacci il pedale e la macchinina si muove appena.
Il vantaggio era che consumava davvero poco.
Prendemmo la 3.0 che ancora abbiamo.
I primi giorni di utilizzo in citta', dubitai di aver fatto una scelta oculata: il motore c'era, pero' i consumi erano qualcosa di agghiacciante: andava bene se riuscivo a fare gli 8 con un litro, in traffico fluido o assente. In andature urbane normali, quando vedevo i 6 era una bella giornata.
Ma ho diligentemente seguito la procedura di rodaggio e poi, a cose fatte, l'ho portata due volte a Monza dove ho tirato a fuoco il motore, guidando l'auto non per "divertirmi", ma dura e cattiva per fare il tempo.
Dopo cio', il motore sembrava cambiato. Non solo "c'era", ma era un accidenti di motore, fluidissimo e con una prontezza eccezionale, e la medesima auto in citta' teneva tranquillamente i 10 con un litro, e in extraurbano sono arrivato a fare i 16!

Ora, dove voglio arrivare con tutta questa storiella?
Voglio arrivare a dire che le auto parco stampa raramente vedono un rodaggio cristiano, vengono prese e pigliate a calci da tutti, guidate da gente che se ne frega, perche' l'auto non e' sua, e hanno dunque tipicamente dei motori non rodati (se appena uscite) o massacrati barbaramente dopo qualche mese di prove.
Prenderei molto con le pinze i dati misurati su questi mezzi.
La prossima auto che compro nuova te le porto così mi fai lo stesso rodaggio. :D
 
99octane ha scritto:
...aveva un motore da 130 cv (circa il 50% in più di potenza) ma aveva consumi analoghi. L'evoluzione e' ulteriormente continuata...
Il fatto è che, come abbiamo già detto in passato, la gran parte dei compratori di auto, anche grazie al disinteressato modo in cui le riviste e le pubblicità ci "informano", nel momento in cui deve scegliere la prossima auto non sembra affatto preoccuparsi dei consumi o, per lo meno, non sembra affatto collocarli nella zona "alta" della classifica dei requisiti.
Le case quindi non hanno alcun motivo di impegnarsi a fondo in tal senso, esattamente come, ad esempio, non hanno alcun motivo (mi sembra evidente) di impegnarsi davvero per proporre in tempi brevi delle vere sostanziose novità in materia di trazione ibrida.

Finché riesco, anche grazie a massicci investimenti pubblicitari e alla... collaborazione dei mezzi di "informazione" che profumatamente pago per diffondere la pubblicità, a vendere bene il prodotto che mi costa meno soldi e meno rischi, non c'è ragione alcuna per cambiare.

Il consumatore ha il coltello dalla parte del manico; se improvvisamente si svegliasse e cominciasse a pensare "sarà anche bella, ma se non fa almeno 20km/l non la compro" e a comportarsi di conseguenza, le auto da 15km/l in breve tempo sparirebbero dal mercato, esattamente come sono sparite, ad esempio, quelle senza aria condizionata. Il consumatore però non sa, non crede (e neanche vuole credere) di avere il coltello dalla parte del manico; più a lungo si riesce a tenerlo intontito, facendogli credere quello che tanto gli piace credere (e cioè che lui è una povera vittima impotente) meglio è.
 
marimasse ha scritto:
svegliasse e cominciasse a pensare "sarà anche bella, ma se non fa almeno 20km/l non la compro" e a comportarsi di conseguenza,

perché, scusa, ti sembra che il consumo carburante sia un costo determinante?
 
precis ha scritto:
belpietro ha scritto:
marimasse ha scritto:
svegliasse e cominciasse a pensare "sarà anche bella, ma se non fa almeno 20km/l non la compro" e a comportarsi di conseguenza,

perché, scusa, ti sembra che il consumo carburante sia un costo determinante?

Se la lasci in garage no. :D

Quando scelgo un'auto il consumo lo guardo, ma non bisogna neanche sopravvalutarne l'importanza.
In realtà lo faccio più perché per cultura mi piace sapere di guidare un mezzo efficiente nello sfruttamento dell'energia che per effettiva convenienza economica.

A parità di categoria, potenza e ciclo del motore, tra un auto e l'altra, difficilmente balla più del 10%.
Sul totale dei costi di gestione di un'auto difficilmente incide più del 2%.
 
perché, scusa, ti sembra che il consumo carburante sia un costo determinante?

...il consumo lo guardo, ma non bisogna neanche sopravvalutarne l'importanza ... per cultura mi piace sapere di guidare un mezzo efficiente nello sfruttamento dell'energia ... sul totale dei costi di gestione di un'auto difficilmente incide più del 2%.

Dipende appunto dalla mentalità, dalla cultura, da come si ragiona.
Se diamo importanza solo al tornaconto più immediato in termini di quattrini allora possiamo senz'altro comprare senza alcun problema anche un'auto che fa 7 con un litro. Va bene, quando il prezzo del carburante arriverà a due o tre euro al litro ci sentiremo forse un po' a disagio e vedremo qualche sorrisino nelle facce altrui, ma se magari l'auto è stata comprata a un prezzo "scontato" potremo ancora dire che tutto sommato, in termini economici, ci conviene.

Questo in effetti è il tipo di ragionamento di gran lunga più diffuso. Ne abbiamo visto un fulgido esempio anche all'ultima mega riunione dei cosiddetti "grandi" (aggettivo abbinabile a molti altri) del pianeta in cui si è in pratica deciso che per il momento bisogna pensare a far ripartire in qualsivoglia maniera le economie consumistiche, non solo rilanciando ma anche e soprattutto incrementando i consumi e quindi anche gli sprechi di ogni genere. Poi, una volta fatto questo, si potrà forse cominciare a preoccuparsi di inquinamento e ambiente ecc.; adesso non c'è tempo, ci sono cose più importanti cui pensare. Se e quanto ciò sia stato intelligente e positivo, si vedrà nel futuro (prossimo). Per ora si possono fare solo delle congetture più o meno razionali e disinteressate.

Se invece non si ragiona solo in termini di quattrini, ad esempio mal sopportando, nonostante l'immediata convenienza economica, l'idea di guidare un'auto che letteralmente butta via un litro di carburante ogni due che ne consuma, oppure l'idea di avere una casa che per essere mantenuta d'inverno ad una temperatura decente richiede tre o quattro volte l'energia che sarebbe necessaria, oppure l'idea di illuminare una stanza con una lampadina che non trasforma in luce il 95% dell'energia che assorbe e via dicendo, allora le cose cambiano parecchio.

Sarò insulso ma secondo me oggi, mentre più o meno tutti amano riempirsi la bocca di saggi discorsi, non comprare un'auto di fascia media che percorra meno di 20km/l non sarebbe affatto "sopravvalutare l'importanza del consumo", anzi.
 
marimasse ha scritto:
perché, scusa, ti sembra che il consumo carburante sia un costo determinante?

...il consumo lo guardo, ma non bisogna neanche sopravvalutarne l'importanza ... per cultura mi piace sapere di guidare un mezzo efficiente nello sfruttamento dell'energia ... sul totale dei costi di gestione di un'auto difficilmente incide più del 2%.

Dipende appunto dalla mentalità, dalla cultura, da come si ragiona.
Se diamo importanza solo al tornaconto più immediato in termini di quattrini allora possiamo senz'altro comprare senza alcun problema anche un'auto che fa 7 con un litro. Va bene, quando il prezzo del carburante arriverà a due o tre euro al litro ci sentiremo forse un po' a disagio e vedremo qualche sorrisino nelle facce altrui, ma se magari l'auto è stata comprata a un prezzo "scontato" potremo ancora dire che tutto sommato, in termini economici, ci conviene.

Questo in effetti è il tipo di ragionamento di gran lunga più diffuso. Ne abbiamo visto un fulgido esempio anche all'ultima mega riunione dei cosiddetti "grandi" (aggettivo abbinabile a molti altri) del pianeta in cui si è in pratica deciso che per il momento bisogna pensare a far ripartire in qualsivoglia maniera le economie consumistiche, non solo rilanciando ma anche e soprattutto incrementando i consumi e quindi anche gli sprechi di ogni genere. Poi, una volta fatto questo, si potrà forse cominciare a preoccuparsi di inquinamento e ambiente ecc.; adesso non c'è tempo, ci sono cose più importanti cui pensare. Se e quanto ciò sia stato intelligente e positivo, si vedrà nel futuro (prossimo). Per ora si possono fare solo delle congetture più o meno razionali e disinteressate.

Se invece non si ragiona solo in termini di quattrini, ad esempio mal sopportando, nonostante l'immediata convenienza economica, l'idea di guidare un'auto che letteralmente butta via un litro di carburante ogni due che ne consuma, oppure l'idea di avere una casa che per essere mantenuta d'inverno ad una temperatura decente richiede tre o quattro volte l'energia che sarebbe necessaria, oppure l'idea di illuminare una stanza con una lampadina che non trasforma in luce il 95% dell'energia che assorbe e via dicendo, allora le cose cambiano parecchio.

Sarò insulso ma secondo me oggi, mentre più o meno tutti amano riempirsi la bocca di saggi discorsi, non comprare un'auto di fascia media che percorra meno di 20km/l non sarebbe affatto "sopravvalutare l'importanza del consumo", anzi.

Come detto, quando acquisto l'auto, anche io voglio che faccia 20 km/l, però, a volte, bisogna vedere come è stato ottenuto il basso consumo.

In alcuni casi può anche darsi che per abbassare il consumo di un tot, siano state consumate più risorse di quelle che poi questo abbassamento consente di recuperare nell'arco della vita dell'automobile.

E spesso un indice delle risorse consumate è proprio il denaro che si deve spendere per acquisirle, anche se evidentemente non sempre è così.
 
renatom ha scritto:
precis ha scritto:
belpietro ha scritto:
marimasse ha scritto:
svegliasse e cominciasse a pensare "sarà anche bella, ma se non fa almeno 20km/l non la compro" e a comportarsi di conseguenza,

perché, scusa, ti sembra che il consumo carburante sia un costo determinante?

Se la lasci in garage no. :D

Quando scelgo un'auto il consumo lo guardo, ma non bisogna neanche sopravvalutarne l'importanza.
In realtà lo faccio più perché per cultura mi piace sapere di guidare un mezzo efficiente nello sfruttamento dell'energia che per effettiva convenienza economica.

A parità di categoria, potenza e ciclo del motore, tra un auto e l'altra, difficilmente balla più del 10%.
Sul totale dei costi di gestione di un'auto difficilmente incide più del 2%.

Ho un amico che aveva un Freelander (senza mai vedere il fuoristrada) ed era contento perchè secondo lui consumava poco (faceva i 15).
Io con la Xsara riesco a stare sui 20 km/l (pochissimo urbano). E' il 25 % di differenza. Fai il conto per un anno, circa 30.000km. Anche per tre anni se poi la cambi...o per dieci come nel mio caso! :)
 
resto del mio parere.
l'efficienza dei motori attuali è giocoforza condizionata da una serie di imposizioni che trovano giustificazione (quantomeno dichiarata) in norme antiinquinamento.
l'efficienza complessiva dell'auto è condizionata da una serie di condizioni (aumentata massa, aumentata presenza di impianti che assorbono/pesano, eccetera)

a meno di farsi un punto d'onore del consumo specifico, quello che rileva (sia economicamente che per spreco di risorse) è il consumo complessivo.
rimango convinto che influenzi molto di più il consumo complessivo di carburante il COMPORTAMENTO alla guida (inteso sia come modo di guidare che come scelta di utilizzo dell'auto; ovvero, come bene ha scritto precis se l'auto la lasci in garage non consuma) che la percorrenza astratta il km/l.
 

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