<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa 164 e sua gestazione estenuante | Il Forum di Quattroruote

Alfa 164 e sua gestazione estenuante

http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/33301-alfa-164-lo-zampino-tipo-4-una-gestazione-estenuante-design-story-27.html
 
http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/33301-alfa-164-lo-zampino-tipo-4-una-gestazione-estenuante-design-story.html
 
Per chi vuole iniziare con ordine parta da qui:

http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/33301-alfa-164-lo-zampino-tipo-4-una-gestazione-estenuante-design-story.html
 
"Le cose però, erano destinate a cambiare. Nel 1981, nel palazzo della Lancia a Torino, ci fu un incontro fra Surace e gli ingegneri Camuffo e Scolari del Gruppo Fiat (rispettivamente Divisione Lancia e Responsabile dell'Ingegneria).
A Surace vennero indicate le caratteristiche generali di un veicolo, dalla sigla T4, destinato a far da base per più auto. Una Fiat (Croma), una Lancia (Thema) e la terza ovviamente, Alfa.
In Alfa si sentivano già nelle ossa il fatto che le 154 e 156 sarebbero morte prima di nascere, da quando il ministro Marcora aveva dichiarato che il Governo non avrebbe mai sovvenzionato nessuno per la costruzione di vetture di questo genere, destinate ad un mercato già saturo e pure piccolo.
Così, senza soldi, Alfa le sue berline a TP non le potè fare.
La 156 morì nella culla.

A pochi giorni da quell'incontro in alfa ricevettero il capitolato Fiat ove era specificato che la vettura, a trazione anteriore era lunga 4,53 metri con un passo di 2,66. Era già in sperimentazione presso Lancia (la commercializzazione era prevista per la primavera del 1984), e le foto qui sotto lo dimostrano.

-PaoloGTC del Forum Autopareri: Alfa 164, lo zampino Tipo 4. Una gestazione estenuante!! Design Story 10-10-2008
-Quattroruote 1983-
 
"I tecnici Alfa avrebbero dovuto verificare l'installabilità dei loro propulsori sulla scocca T4, ma per ragioni di riservatezza, Lancia chiese che questi rilevamenti venissero effettuati a Torino presso il suo Centro Ricerche.
Dai primi rilevamenti ci si accorse subito che i propulsori in senso longitudinale non ci stavano, e che la loro ?trasversalizzazione? avrebbe comportato ingenti spese.

Esisteva una grossa differenza di forma fra la T4 e la 156 ormai già impostata stilisticamente e della quale l'ingegnerizzazione e lo studio del cambio a sei marce erano già in fase avanzata.
Il tetto della T4 era più alto di 45 mm ed inoltre il cofano della 156 era sensibilmente più basso e diversamente inclinato.
Non appariva possibile adottare il profilo del cofano 156 per via dell'ingombro della sospensione anteriore McPherson della T4 e per l'altezza del sei cilindri Alfa una volta ?trasversalizzato?.

Per la sospensione si scelse di adottare lo schema Alfasud che aveva già permesso tempo prima di ottenere il bassissimo profilo del cofano della Sprint. In questa maniera il cofano sarebbe risultato solo 7 mm più alto rispetto alla 156 originaria.
Il problema era che ciò avrebbe comportato una certa disunificazione di pezzi nella parte anteriore rispetto al pianale di origine Fiat.
Ci furono discussioni ai vertici delle due aziende, ma poi alla fine il problema fu affrontato e risolto.
Chirico, che continuo a citare come splendida fonte, ricorda addirittura che il costo per ogni vettura fu previsto come maggiorato di 7500 lire, per questa modifica.

Oltre a queste vi furono altre complicazioni, come la considerevole altezza del sistema di aspirazione del V6, che fu risolta modificando tutto il layout dei collettori di aspirazione, il che comportò una certa perdita di potenza per via della nuova curvatura dei condotti.
Questa ed altre motivazioni portarono alla necessità di un ingente investimento in danaro, e nacque un gruppo di lavoro comune fra le Case.
Nel 1982 arrivò un'intesa secondo la quale ad Arese sarebbero stati fabbricati:
-gli stampati per i pianali
-le culle per i motori
-parte delle sospensioni
-i mozzi
-le strutture dei sedili e altri particolari.

In seguito Fiat cominciò ad elargire i disegni privati che erano stati custoditi gelosamente fino a quel momento, e ad Arese arrivarono i primi due autotelai meccanizzati per la realizzazione dei primi manichini di quest'auto che aveva preso il nome di progetto 164.

A quel punto serviva la nuova carrozzeria, e venne chiamato Pininfarina come stilista esterno, che lavorò in parallelo alla proposta del Centro Stile Alfa.
Alla fine del 1983 erano pronti i due progetti, Alfa (Cressoni) e Pinin."

PaoloGTC del Forum Autopareri: Alfa 164, lo zampino Tipo 4. Una gestazione estenuante!! Design Story 10-10-2008
 
Fancar_ ha scritto:
http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/33301-alfa-164-lo-zampino-tipo-4-una-gestazione-estenuante-design-story-27.html

La storia della prima berlina alto di gamma Alfa a trazione anteriore, affonda le sue radici nella seconda metà degli anni 70, quando in realtà, l'idea era... tutta diversa.
Si era sotto la direzione Surace, e Chirico racconta della prima, breve nota del 1980, diventata poi un fascicolo nel 1981, dal titolo ?Scelte di impostazione delle vetture 154 e 156?.
Queste due vetture avrebbero dovuto sostituire la Giulietta e l'Alfetta, rispettivamente.

La considerazione principale era che le due vetture avrebbero dovuto rimpiazzare la meccanica 116 (Alfetta) condividendo fra loro parecchie componenti al fine di abbassare i costi.
Era prevista una revisione del motore a quattro cilindri, considerato obsoleto, e pure le attrezzature produttive avrebbero dovuto essere il più possibile condivise fra i due segmenti.
Di conseguenza, la decisione di progettare insieme le due famiglie di modelli, con la previsione di utilizzare poi tale pianale anche per i derivati sportivi delle due auto.

Riguardo ai motori si prevedeva di:
-revisionare il progetto del motore a quattro cilindri, avendo già sotto collaudo le nuove teste che davano buoni risultati e che sarebbero arrivate solo parecchi anni più tardi, denominate Twin Spark
-utilizzare il neonato 6 cilindri a V
-fare affidamento sui 4 e 5 cilindri VM per quanto riguarda i Diesel, visto che VM come Alfa era sotto il controllo Finmeccanica e quindi IRI.

Gli studi stabilirono la necessità di poter disporre di un cambio a sei marce, per ottenere buone riduzioni di consumi nella marcia autostradale, e ravvicinare gli altri cinque rapporti per mantenere una brillantezza consona al marchio.
Si prevedevano auto più larghe di Giulietta e Alfetta, per accogliere meglio il terzo passeggero posteriore.
Anche la lunghezza era in aumento, per consentire una superiore abitabilità longitudinale.

Questo capitolato, in sintesi, parlava di lunghezze di 4,25 metri per la 154 e 4,5 metri per la 156.
Riguardo al coefficiente Cx si pensava di stare sullo 0,36... ma la visione della nuova Audi 100 che dichiarava uno 0,30 fece pensare di rimettersi al lavoro su questo frangente.

Grazie fan per aver pubblicato questi link, dai quali ho estrapolato il passaggio evidenziato sopra.
In pratica nel 1980 all'alfa avevano già impostato correttamente il futuro, guarda caso stavano programmando quello che in effetti ha poi fatto, proprio negli stessi anni BMW.
Per Alfa la programmazione è rimasta tale, BMW invece i programmi li ha realizzati, con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
 
fpaol68 ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/33301-alfa-164-lo-zampino-tipo-4-una-gestazione-estenuante-design-story-27.html

La storia della prima berlina alto di gamma Alfa a trazione anteriore, affonda le sue radici nella seconda metà degli anni 70, quando in realtà, l'idea era... tutta diversa.
Si era sotto la direzione Surace, e Chirico racconta della prima, breve nota del 1980, diventata poi un fascicolo nel 1981, dal titolo ?Scelte di impostazione delle vetture 154 e 156?.
Queste due vetture avrebbero dovuto sostituire la Giulietta e l'Alfetta, rispettivamente.

La considerazione principale era che le due vetture avrebbero dovuto rimpiazzare la meccanica 116 (Alfetta) condividendo fra loro parecchie componenti al fine di abbassare i costi.
Era prevista una revisione del motore a quattro cilindri, considerato obsoleto, e pure le attrezzature produttive avrebbero dovuto essere il più possibile condivise fra i due segmenti.
Di conseguenza, la decisione di progettare insieme le due famiglie di modelli, con la previsione di utilizzare poi tale pianale anche per i derivati sportivi delle due auto.

Riguardo ai motori si prevedeva di:
-revisionare il progetto del motore a quattro cilindri, avendo già sotto collaudo le nuove teste che davano buoni risultati e che sarebbero arrivate solo parecchi anni più tardi, denominate Twin Spark
-utilizzare il neonato 6 cilindri a V
-fare affidamento sui 4 e 5 cilindri VM per quanto riguarda i Diesel, visto che VM come Alfa era sotto il controllo Finmeccanica e quindi IRI.

Gli studi stabilirono la necessità di poter disporre di un cambio a sei marce, per ottenere buone riduzioni di consumi nella marcia autostradale, e ravvicinare gli altri cinque rapporti per mantenere una brillantezza consona al marchio.
Si prevedevano auto più larghe di Giulietta e Alfetta, per accogliere meglio il terzo passeggero posteriore.
Anche la lunghezza era in aumento, per consentire una superiore abitabilità longitudinale.

Questo capitolato, in sintesi, parlava di lunghezze di 4,25 metri per la 154 e 4,5 metri per la 156.
Riguardo al coefficiente Cx si pensava di stare sullo 0,36... ma la visione della nuova Audi 100 che dichiarava uno 0,30 fece pensare di rimettersi al lavoro su questo frangente.

Grazie fan per aver pubblicato questi link, dai quali ho estrapolato il passaggio evidenziato sopra.
In pratica nel 1980 all'alfa avevano già impostato correttamente il futuro, guarda caso stavano programmando quello che in effetti ha poi fatto, proprio negli stessi anni BMW.
Per Alfa la programmazione è rimasta tale, BMW invece i programmi li ha realizzati, con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti.

peccato che avevano impostato il futuro senza avere soldi... altrimenti sarebbe rimasto tutto com'era...
 
autofede2009 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Fancar_ ha scritto:
http://www.autopareri.com/forum/auto-depoca/33301-alfa-164-lo-zampino-tipo-4-una-gestazione-estenuante-design-story-27.html

La storia della prima berlina alto di gamma Alfa a trazione anteriore, affonda le sue radici nella seconda metà degli anni 70, quando in realtà, l'idea era... tutta diversa.
Si era sotto la direzione Surace, e Chirico racconta della prima, breve nota del 1980, diventata poi un fascicolo nel 1981, dal titolo ?Scelte di impostazione delle vetture 154 e 156?.
Queste due vetture avrebbero dovuto sostituire la Giulietta e l'Alfetta, rispettivamente.

La considerazione principale era che le due vetture avrebbero dovuto rimpiazzare la meccanica 116 (Alfetta) condividendo fra loro parecchie componenti al fine di abbassare i costi.
Era prevista una revisione del motore a quattro cilindri, considerato obsoleto, e pure le attrezzature produttive avrebbero dovuto essere il più possibile condivise fra i due segmenti.
Di conseguenza, la decisione di progettare insieme le due famiglie di modelli, con la previsione di utilizzare poi tale pianale anche per i derivati sportivi delle due auto.

Riguardo ai motori si prevedeva di:
-revisionare il progetto del motore a quattro cilindri, avendo già sotto collaudo le nuove teste che davano buoni risultati e che sarebbero arrivate solo parecchi anni più tardi, denominate Twin Spark
-utilizzare il neonato 6 cilindri a V
-fare affidamento sui 4 e 5 cilindri VM per quanto riguarda i Diesel, visto che VM come Alfa era sotto il controllo Finmeccanica e quindi IRI.

Gli studi stabilirono la necessità di poter disporre di un cambio a sei marce, per ottenere buone riduzioni di consumi nella marcia autostradale, e ravvicinare gli altri cinque rapporti per mantenere una brillantezza consona al marchio.
Si prevedevano auto più larghe di Giulietta e Alfetta, per accogliere meglio il terzo passeggero posteriore.
Anche la lunghezza era in aumento, per consentire una superiore abitabilità longitudinale.

Questo capitolato, in sintesi, parlava di lunghezze di 4,25 metri per la 154 e 4,5 metri per la 156.
Riguardo al coefficiente Cx si pensava di stare sullo 0,36... ma la visione della nuova Audi 100 che dichiarava uno 0,30 fece pensare di rimettersi al lavoro su questo frangente.

Grazie fan per aver pubblicato questi link, dai quali ho estrapolato il passaggio evidenziato sopra.
In pratica nel 1980 all'alfa avevano già impostato correttamente il futuro, guarda caso stavano programmando quello che in effetti ha poi fatto, proprio negli stessi anni BMW.
Per Alfa la programmazione è rimasta tale, BMW invece i programmi li ha realizzati, con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti.

peccato che avevano impostato il futuro senza avere soldi... altrimenti sarebbe rimasto tutto com'era...

Caro fede sai bene che non è così semplice come la metti tu....

Per il discorso soldi, che è più complesso e che risale alla nascita dell'alfasud, se hai voglia leggiti tutti i link che fan ha segnalato.
 
Uhm vedendo le proposte di stile interne... dico solo che per fortuna hanno scelto Pininfarina!

Altra cosa che mi ha stupito in negativo è il coefficiente cx previsto all'inizio del progetto di ben 0.36!
 
alexmed ha scritto:
Uhm vedendo le proposte di stile interne... dico solo che per fortuna hanno scelto Pininfarina!

Altra cosa che mi ha stupito in negativo è il coefficiente cx previsto all'inizio del progetto di ben 0.36!

Beh considera che si parla del 1980, e 0.36 non era male, e in quegli anni fino a che non uscì l'audi 100 c'era molto poco interesse a contenere il cx. Comunque dopo l'annunciato cx di 0.30 dell'audi 100 abbassarono subito il target.
 
fpaol68 ha scritto:
alexmed ha scritto:
Uhm vedendo le proposte di stile interne... dico solo che per fortuna hanno scelto Pininfarina!

Altra cosa che mi ha stupito in negativo è il coefficiente cx previsto all'inizio del progetto di ben 0.36!

Beh considera che si parla del 1980, e 0.36 non era male, e in quegli anni fino a che non uscì l'audi 100 c'era molto poco interesse a contenere il cx. Comunque dopo l'annunciato cx di 0.30 dell'audi 100 abbassarono subito il target.

La citroen cx del 1974 non vi dice niente?
 
fpaol68 ha scritto:
Beh considera che si parla del 1980, e 0.36 non era male, e in quegli anni fino a che non uscì l'audi 100 c'era molto poco interesse a contenere il cx. Comunque dopo l'annunciato cx di 0.30 dell'audi 100 abbassarono subito il target.
Se poi osserviamo cos'era Audi nel 1980 e cos'è Audi adesso, e ne compariamo il percorso con quello di Alfa... Ancora sicuri di NON volere che AR finisca in VW?
 
modus72 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Beh considera che si parla del 1980, e 0.36 non era male, e in quegli anni fino a che non uscì l'audi 100 c'era molto poco interesse a contenere il cx. Comunque dopo l'annunciato cx di 0.30 dell'audi 100 abbassarono subito il target.
Se poi osserviamo cos'era Audi nel 1980 e cos'è Audi adesso, e ne compariamo il percorso con quello di Alfa... Ancora sicuri di NON volere che AR finisca in VW?

Scusa se sono ripetitivo, ma le pur ottime auto tedesche non hanno mai inventato nulla sul fronte automobilistico, siamo ormai inebetiti dal mito dell'auto teutonica riconosciamo ai tedeschi innovazioni che non hanno mai realizzato.
Innovazione in campo automobilistico storicamente vuol dire Alfa e Citroen, case che purtroppo riposano in pace, distrutte dalle loro forse eccessive ambizioni.
I tedeschi oltre ad auto solide con bei cruscotti o con potenze spropositate ed inutili, non hanno mai fatto e non fanno tuttora.
Riassunto:non confondiamo la merda con la cioccolata 8)
 
GregC5 ha scritto:
[I tedeschi oltre ad auto solide con bei cruscotti o con potenze spropositate ed inutili, non hanno mai fatto e non fanno tuttora.

Mercedes mi sembra che sia sempre stato un grande costruttore anche in passato.
Recentemente Mercedes ha presentato il diesotto.
 
Fancar_ ha scritto:
GregC5 ha scritto:
[I tedeschi oltre ad auto solide con bei cruscotti o con potenze spropositate ed inutili, non hanno mai fatto e non fanno tuttora.

Mercedes mi sembra che sia sempre stato un grande costruttore anche in passato.

Ovviamente é un ragionamento preso per i capelli, però se pensi ad auto come la cx o l'alfetta e il loro livello tecnico, le mercedes coeve sebravano auto del medioevo.
 

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