A tanto ammonta l'attuale campagna di caccia alle streghe scatenata contro chi supera l'assurdo limite di 0,5 g/l, trascurando completamente fattori altrettanto se non piu' importanti.
Chiariamo alcune cose.
Nella mia vita (ma erano altri tempi) ho guidato dopo aver bevuto, da poco a parecchio assai, con le varie sfumature intermedie. Capita: in gioventu' si fanno tante cazzate di cui si va "orgoglioni", salvo poi non andarne tanto fieri quando si ha qualche anno di piu' sulle spalle.
Ma ci tengo a precisare che, tanto per cominciare, in tutte quelle situazioni ho sempre guidato ad andature LENTISSIME (ossia, senza superare i 30 km/h).
A dimostrazione che l'alcool ti puo' togliere i riflessi, ma e' solo una scusa se vuoi fare il deficiente, e l'educazione di base conta moltissimo (tornero' su questo punto piu' avanti).
Questo per chiarire che ho una concezione esatta e precisa di cosa comporti guidare dopo aver ecceduto con l'alcool a vari livelli.
E posso dire, con cognizione esatta di causa, che ci sono situazioni che hanno un effetto assai piu' deleterio di "un bicchiere di troppo" sulla guida.
La stanchezza, per dirne una. Mi e' capitato di guidare molto stanco, per superlavoro o perche' l'ora era tarda, e i riflessi e le capacita' biologiche di qualcuno che guidi alle 3 di notte non sono diverse da quelle di una persona che abbia bevuto ben piu' che "un bicchiere di troppo". E non ci sono "se" e non ci sono "ma", e nessuno e' esente da questi effetti.
Superare l'andamento naturale dei ritmi biologici richiede un addestramento specifico e durissimo, cui sono sottoposti per esempio i membri di corpi speciali militari e di polizia, che colpiscono preferibilmente proprio tra le 2 e le 4 di notte, quando i ritmi biologici della gente normale sono al minimo assoluto.
Le droghe possono compensare solo parzialmente, considerando che si', si e' svegli, ma l'effetto di euforia e focalizzazione dell'attenzione e dei riflessi e' puramente illusorio.
Dunque, la STANCHEZZA e' un fattore importantissimo e pericolosissimo, di cui occorre tenere conto.
Anche un semplice raffreddore puo' avere effetti pesantissimi sulla guida. Eppure c'e' gente che di routine compie percorsi anche lunghi quando e' raffreddata, o addirittura guida con la febbre alta. In queste condizioni, non vengono colpiti solo i riflessi, ma anche la lucidita' mentale. Personalmente, ho piena fiducia di poter guidare dopo aver bevuto anche tre birre senza essere un pericolo per nessuno, ma lascio il volante a qualcun altro se ho la febbre, perche' non posso fisicamente garantire nulla.
Taciamo infine l'effetto di droghe varie. Queste non le ho provate, ma posso citare gli effetti riportati nella letteratura medica. Queste possono sconvolgere le percezioni o dare a chi le usa una sensazione di eccezionale sicurezza in se stessi, totalmente sproporzionata alle reali capacita' fisiche. Si ha l'impressione di riflessi acuiti, di percezioni piu' acute, e l'impressione di poter affrontare qualsiasi cosa, quando in realta' le proprie capacita' sono sempre le stesse (o ridotte dalla droga).
E, a vedere come guida la gente a Milano il venerdi' e sabato sera, di cocaina ne deve girare davvero tanta.
Purtroppo nessuno di questi fattori viene considerato: ci si limita a varare sanzioni draconiane sull'alcool. Per quale motivo? Perche' e' l'unico fattore (con la possibile eccezione di alcune droghe) che e' immediatamente verificabile e contestabile, e dunque il piu' comodo per fare cassa.
Si crea la psicosi e poi si stanga chiunque sia anche solo di un millimetro fuori da parametri arbitrari e assurdamente restrittivi imposti con il beneplacito della popolazione, grazie all'allarmismo suscitato.
E si ignora del tutto il resto.
E' vero che non si puo' verificare con il fiato se uno ha sonno, o ha l'influenza, o se si e' fatto una bella striscia. Pero' si possono misurare oggettivamente i riflessi. Anche se pure questa sarebbe solo una soluzione per creare una macchinetta mangiasoldi ulteriore: si stabiliscono criteri da pistolero del west, e chiunque sia sotto, multona e ritiro patente.
Invece, quello che si dovrebbe fare e' agire a livello di EDUCAZIONE e non solo di repressione. Perche' una persona correttamente educata non solo tende molto meno ad agire in certe maniere pericolose (non e' che io fossi alla guida sbronzo ogni sabato sera: mi sara' capitato una mezza dozzina di volte nel corso di anni) e comunque, anche in quelle circostanze in cui si lascia andare sul momento, poi tende a comportarsi in modo piu' responsabile.
Ma questa educazione non si ottiene con tre "pubblicita' progresso" in croce, di efficacia alquanto dubbia (non c'e' come dire a un ragazzino "non fare questo" per spingerlo a farlo immediatamente, specie in una societa' assurdamente repressiva e castrante di ogni individualismo come la nostra).
Si deve agire dando il buon esempio, e responsabilizzando l'individuo a ogni livello. L'esatto opposto di quello che fa la societa' moderna.
Ma tant'e'. Adesso scriveranno decine dei soliti farisei inveendo contro di me che ho ammesso di aver guidato sbronzo (loro tutti santi), mancando completamente il punto del post che e' che per fare sicurezza non ci si puo' basare sulle cacce alle streghe, ma occorre agire a 360 gradi basando l'azione sulla responsabilizzazione, e non sulla semplice repressione.
Affermazione che ovviamente da' molto fastidio a chi sulla repressione pura lucra lautamente, e che quindi fomenta la suddetta caccia alle streghe.
Avanti col plotone d'esecuzione.
Chiariamo alcune cose.
Nella mia vita (ma erano altri tempi) ho guidato dopo aver bevuto, da poco a parecchio assai, con le varie sfumature intermedie. Capita: in gioventu' si fanno tante cazzate di cui si va "orgoglioni", salvo poi non andarne tanto fieri quando si ha qualche anno di piu' sulle spalle.
Ma ci tengo a precisare che, tanto per cominciare, in tutte quelle situazioni ho sempre guidato ad andature LENTISSIME (ossia, senza superare i 30 km/h).
A dimostrazione che l'alcool ti puo' togliere i riflessi, ma e' solo una scusa se vuoi fare il deficiente, e l'educazione di base conta moltissimo (tornero' su questo punto piu' avanti).
Questo per chiarire che ho una concezione esatta e precisa di cosa comporti guidare dopo aver ecceduto con l'alcool a vari livelli.
E posso dire, con cognizione esatta di causa, che ci sono situazioni che hanno un effetto assai piu' deleterio di "un bicchiere di troppo" sulla guida.
La stanchezza, per dirne una. Mi e' capitato di guidare molto stanco, per superlavoro o perche' l'ora era tarda, e i riflessi e le capacita' biologiche di qualcuno che guidi alle 3 di notte non sono diverse da quelle di una persona che abbia bevuto ben piu' che "un bicchiere di troppo". E non ci sono "se" e non ci sono "ma", e nessuno e' esente da questi effetti.
Superare l'andamento naturale dei ritmi biologici richiede un addestramento specifico e durissimo, cui sono sottoposti per esempio i membri di corpi speciali militari e di polizia, che colpiscono preferibilmente proprio tra le 2 e le 4 di notte, quando i ritmi biologici della gente normale sono al minimo assoluto.
Le droghe possono compensare solo parzialmente, considerando che si', si e' svegli, ma l'effetto di euforia e focalizzazione dell'attenzione e dei riflessi e' puramente illusorio.
Dunque, la STANCHEZZA e' un fattore importantissimo e pericolosissimo, di cui occorre tenere conto.
Anche un semplice raffreddore puo' avere effetti pesantissimi sulla guida. Eppure c'e' gente che di routine compie percorsi anche lunghi quando e' raffreddata, o addirittura guida con la febbre alta. In queste condizioni, non vengono colpiti solo i riflessi, ma anche la lucidita' mentale. Personalmente, ho piena fiducia di poter guidare dopo aver bevuto anche tre birre senza essere un pericolo per nessuno, ma lascio il volante a qualcun altro se ho la febbre, perche' non posso fisicamente garantire nulla.
Taciamo infine l'effetto di droghe varie. Queste non le ho provate, ma posso citare gli effetti riportati nella letteratura medica. Queste possono sconvolgere le percezioni o dare a chi le usa una sensazione di eccezionale sicurezza in se stessi, totalmente sproporzionata alle reali capacita' fisiche. Si ha l'impressione di riflessi acuiti, di percezioni piu' acute, e l'impressione di poter affrontare qualsiasi cosa, quando in realta' le proprie capacita' sono sempre le stesse (o ridotte dalla droga).
E, a vedere come guida la gente a Milano il venerdi' e sabato sera, di cocaina ne deve girare davvero tanta.
Purtroppo nessuno di questi fattori viene considerato: ci si limita a varare sanzioni draconiane sull'alcool. Per quale motivo? Perche' e' l'unico fattore (con la possibile eccezione di alcune droghe) che e' immediatamente verificabile e contestabile, e dunque il piu' comodo per fare cassa.
Si crea la psicosi e poi si stanga chiunque sia anche solo di un millimetro fuori da parametri arbitrari e assurdamente restrittivi imposti con il beneplacito della popolazione, grazie all'allarmismo suscitato.
E si ignora del tutto il resto.
E' vero che non si puo' verificare con il fiato se uno ha sonno, o ha l'influenza, o se si e' fatto una bella striscia. Pero' si possono misurare oggettivamente i riflessi. Anche se pure questa sarebbe solo una soluzione per creare una macchinetta mangiasoldi ulteriore: si stabiliscono criteri da pistolero del west, e chiunque sia sotto, multona e ritiro patente.
Invece, quello che si dovrebbe fare e' agire a livello di EDUCAZIONE e non solo di repressione. Perche' una persona correttamente educata non solo tende molto meno ad agire in certe maniere pericolose (non e' che io fossi alla guida sbronzo ogni sabato sera: mi sara' capitato una mezza dozzina di volte nel corso di anni) e comunque, anche in quelle circostanze in cui si lascia andare sul momento, poi tende a comportarsi in modo piu' responsabile.
Ma questa educazione non si ottiene con tre "pubblicita' progresso" in croce, di efficacia alquanto dubbia (non c'e' come dire a un ragazzino "non fare questo" per spingerlo a farlo immediatamente, specie in una societa' assurdamente repressiva e castrante di ogni individualismo come la nostra).
Si deve agire dando il buon esempio, e responsabilizzando l'individuo a ogni livello. L'esatto opposto di quello che fa la societa' moderna.
Ma tant'e'. Adesso scriveranno decine dei soliti farisei inveendo contro di me che ho ammesso di aver guidato sbronzo (loro tutti santi), mancando completamente il punto del post che e' che per fare sicurezza non ci si puo' basare sulle cacce alle streghe, ma occorre agire a 360 gradi basando l'azione sulla responsabilizzazione, e non sulla semplice repressione.
Affermazione che ovviamente da' molto fastidio a chi sulla repressione pura lucra lautamente, e che quindi fomenta la suddetta caccia alle streghe.
Avanti col plotone d'esecuzione.