<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Aiutiamo Nathan Falco. Storia triste. | Il Forum di Quattroruote

Aiutiamo Nathan Falco. Storia triste.

Così piccolo.. e già maltrattato.

"Da quando siamo stati costretti ad abbandonare il nostro yacht il piccolo Nathan Falco piange spesso, non è più tranquillo e sereno come prima"

E' uno scandalo.
Come potrà mai crescere bene in un ambiente di barbari in terraferma.
In un misero Hotel 5 stelle superior o in qualche triste villa fronte mare.

Questa piccola creatura ha bisogno del suo Yacht, da almeno 22Ml di ? in su.
Eppoi come potrà crescere bene senza il suo latte con caviale e Dom Perignon e il suo cuscino con piume di uccello Dodo.

Vi prego, fate una colletta... aiutatelo.

PS: Compro U-Boot anche usato purché in piena efficienza per crociere nelle baie dove si annidano sti personaggi.
Il mio motto è... più grossi sono, migliore sarà lo spettacolo ! :D
 
piange perchè l'hanno portato via dal suo habitat naturale: i monti del parco nazionale dell'Abruzzo :lol: :lol: :lol:
 
morgan65 ha scritto:
Notizia gia smentita dall' interessata
Cioè nel senso che tutto sommato ne aveva 2 cojoni di stare su 'sto yatch?!
" avevo già provato a parlarne con Flavio, ma vista la sua ostinazione [a rimanere sulla barca] ho fatto una telefonatina alla finanza..."

8) :D
 
AndrewTheItalianBoss ha scritto:
Così piccolo.. e già maltrattato.

"Da quando siamo stati costretti ad abbandonare il nostro yacht il piccolo Nathan Falco piange spesso, non è più tranquillo e sereno come prima"

E' uno scandalo.
Come potrà mai crescere bene in un ambiente di barbari in terraferma.
In un misero Hotel 5 stelle superior o in qualche triste villa fronte mare.

Questa piccola creatura ha bisogno del suo Yacht, da almeno 22Ml di ? in su.
Eppoi come potrà crescere bene senza il suo latte con caviale e Dom Perignon e il suo cuscino con piume di uccello Dodo.

Vi prego, fate una colletta... aiutatelo.

PS: Compro U-Boot anche usato purché in piena efficienza per crociere nelle baie dove si annidano sti personaggi.
Il mio motto è... più grossi sono, migliore sarà lo spettacolo ! :D

ho un regalo pronto per tutta la famiglia Briatore:

250px-Pickaxe.jpg
 
il vero problema è che non può più alimentarsi col latte materno in quanto la signora lo ha perso causa assalto dei pirati targati gdf....
 
Signori, non scherzate con queste cose.
Il pargolo rischia di crescere con delle carenze affettive che lo segneranno per la vita.
Avrà sempre quella sensazione di "vita precaria" che noi fortunati non abbiamo mai provato nella nostra vita.
Propongo una raccolta di fondi affinchè possiamo regalargli un nuovo panfilo.
Poi volete mettere quanto costa il latte artificiale?
 
Gramellini dice la sua.

I profughi dello yacht

Ai lettori che vivono con preoccupazione la crisi economica vorremmo segnalare un dramma nel dramma. Quello di Elisabetta Gregoraci, moglie di Flavio Briatore e mamma del di lui erede, Falco Nathan. «Al mio piccolo manca lo yacht», è il grido di dolore che la donna ha affidato a un settimanale. «Da quando siamo stati costretti ad abbandonare la barca, il bambino piange spesso, non è più sereno come prima». Segue un racconto dettagliato e crudele: dopo la nascita del pargolo, la famiglia Briatore è costretta ad accamparsi su uno yacht con 12 persone di equipaggio e 63 metri di parquet. Una sistemazione di fortuna, in attesa che finiscano i lavori della nuova abitazione, che sorgerà in località defilata: Montecarlo. Ma ecco sopraggiungere i finanzieri a sirene spiegate, con l?accusa di contrabbando e frode fiscale. I profughi dello yacht devono scendere a terra e riparare in un attico di Londra, dove il clima è meno mite e il pavimento neanche ondeggia.

Siamo sicuri che milioni di donne si immedesimeranno nell?incubo della signora Briatore. È tale il terrore che i loro figli possano soffrire il trauma della perdita dello yacht che hanno preferito abituarli fin da subito a condizioni di vita meno precarie: una culla ricavata nella stanzetta della nonna. Da parte nostra - oltre a offrire al piccolo Falco Nathan la più incondizionata solidarietà per i decenni a venire - ci domandiamo se la sua mamma abbia una minima percezione della realtà che la circonda. Ma forse sullo yacht si captava soltanto il Tg1.
 
ecco ristabilità la verità, riporto dichiarazione della signora:

«Ancora una volta, dopo la vicenda accaduta a largo di La Spezia, si è cercato di ledere l?immagine della mia famiglia, utilizzando il nome di mio figlio. Non ho mai affermato quanto riportato dal settimanale Diva e Donna. Si tratta di dichiarazioni ridicole ed insulse che non mi appartengono. È ormai del tutto evidente che c?è un certo tipo di stampa che a costo di pubblicare ci danneggia diffondendo false interviste. Adesso attendiamo sereni che anche tutta questa vicenda si concluda al più presto».
 

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