bimbetto_cippicioppi ha scritto:
Salve, come ho scritto nel titolo del topic il mio meccanico min ha consigliato di aggiungere al pieno di diesel un 150ml di olio 2T per favorire le proprietà lubrificanti del carburante (un pò perse causa l'assenza di zolfo). Ho letto su Internet che molti consigliano ciò. Che ne pensate?
:shock:
Salve a te. Non è una questione semplice, da liquidare in quattro e quattr'otto.
Si tratta, poi, di un consiglio che si articola in maniera un po' troppo generica; occorre sapere il tipo di vettura, il motore, l'anno di produzione, nonché i problemi a seguito dei quali è scaturito il consiglio che citi.
Nel gasolio vi era una certa quantità di sostanze aventi proprietà marcatamente lubrificanti, quali solfonato di calcio e solfuro e bisolfuro di molibdeno. La decurtazione dello zolfo si attua mediante la diminuzione, o la totale estraneazione, di questi composti tutti contenenti zolfo. Lo zolfo, di per sé, non lubrifica.
Per poter rientrare nei dettami della vigente normativa, occorre che due parti meccaniche poste a contatto radente per più cicli bagnate da un combustibile non presentino un'usura che superi una certa soglia, situata intorno ai 500 millesimi di millimetro. E' ovvio che un combustibile usato in queste circostanze che ne provochi, ad esempio, 100, sia più riguardoso dell'integrità meccanica delle parti coinvolte rispetto ad uno che ne provochi 400, nonostante siano entrambi rientranti nelle specifiche di normativa.
Tale usura, tuttavia, non dipende esclusivamente dalle caratteristiche di lubricity del combustibile, ma anche da quelle più strettamente attinenti i costituenti delle parti a contatto reciproco, nonché la lavorazione superficiale delle medesime. Si può pertanto presupporre che componenti più recenti, pompe ad alta pressione ed iniettori, siano stati concepiti tenendo d'occhio questo aspetto.
Ecco che se si abbia un motore di recentissima realizzazione o che sia equipaggiato con parti di più nuova concezione, si possa presupporre una migliore resistenza rispetto a realizzazioni più vetuste e tale da rendere superfluo l'uso di lubrificanti in aggiunta.
L'aggiunta di lubrificante al combustibile presenta, infatti, non pochi problemi.
Il primo, è la corretta miscibilità dell'olio con il gasolio. L'olio che citi, infatti, è specifico per i motori ciclo 2T e quindi alimentati a benzina. Occorrerebbe, quindi, provvdere ad una miscelazione molto spinta tra olio e una piccola quantità di benzina in un recipiente a parte, tipo tanica o similare, per poi aggiungere questa miscela al gasolio, rispetto al quale la benzina si comporta da solvente, per poter riuscire ad ottenere una ottima miscelazione. La quantità di benzina deve essere molto ridotta, nell'ordine di circa un litro - un litro e mezzo ogni 40-50 litri di gasolio, per non incorrere in problematiche similari a quelle ascrivibili ad una eccessiva secchezza del carburante, situazione alla quale si oppone l'intera iniziativa in questione. Si rischia, cioè, di fare l'opposto di quanto prefissato.
Altro aspetto fondamentale è la percentuale di olio complessiva; un tenore troppo spinto può facilmente provocare la formazione di depositi che possono incrostare la valvola EGR e gli ugelli degli iniettori; al contrario, una percentuale troppo esigua può vanificare gli effetti cercati.
Quindi, se davvero le problematiche patite possono far presupporre come utile l'utilizzo di una certa quantità di lubrificante nel gasolio, occorre procedere per gradi, limitando la quantità di olio e sincerandosi degli effetti ottenuti. Vi è da considerare, infatti, che l'olio 2T è fatto per bruciare alle temperature tipiche di una combustione a benzina, ovvero più alte di quelle ottenute normalmente in un motore ciclo Diesel. Questo enfatizza la formazione dei depositi menzionati più sopra.