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Questa sera Report (http://www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html) ha riportato in alto l'attenzione su ciò che nei mesi scorsi è accaduto all'ACI ma più in generale dei brutti vizi della politica di intrufolarsi nella vita quotidiana di noi tutti.
Già a suo tempo introdussi l'argomento ma ora intendo riproporvelo per dibattere su quale futuro possano avere le tutele degli automobilsti stante questa situazione.
Già a suo tempo introdussi l'argomento ma ora intendo riproporvelo per dibattere su quale futuro possano avere le tutele degli automobilsti stante questa situazione.
http://www.giornalettismo.com/archives/86392/brambilla-piazza-allaci-amici/
Nomine all?italiana: nel Consiglio di amministrazione dell?Automobile Club d?Italia finisce il fidanzato del ministro e il figlio di La Russa.
5042492594 b7183f0292 La Brambilla piazza allAci amici e amici degli amiciE? una storia tutto sommato già nota, ma un articolo di Davide Milosa sul Fatto Quotidiano permette di riprenderla. Michela Vittoria Brambilla, nella sua veste di ministro del Turismo, ha fatto le nomine del consiglio di amministrazione dell?Automobile Club d?Italia. E, a sorpresa, ha infilato nomi piuttosto noti. Non per le proprie competenze, però.
FUORI I NOMI! - Tra i consiglieri, ecco il nome di Massimilano Ermolli, figlio di Bruno, ex uomo Mediaset, fine lobbista, ascoltatissimo da Berlusconi, di cui è ospite fisso ogni lunedì sera ad Arcore. Poco piu in là, in ordine lfabetico, ecco la emme di Maggioni. Di nome Eros, Maggioni è noto (soprattutto) per essere il fidanzato del ministro del Turismo Michela Brambilla. Farebbe l?imprenditore, ma in questa vicenda di nomine in stile cricca conta poco. La storia inizia nell?inverno del 2009, quando sul tavolo del Cda di Aci atterrano cinque lettere di dimissioni di altrettanti consiglieri. Cinque su nove significa commissariamento. A questo punto il pallino finisce in mano al governo e al ministero del Turismo di Michela Brambilla. È in questo momento che l?ex miss Romagna decide di nominare un commissario. Scelta difficile che ricade sul nome più probabile: Massimiliano Ermolli. Il quale prende subito una decisione ?scomoda?: elimina dalla corsa al nuovo Cda una delle due cordate, tra le cui fila, guarda caso, stanno i nomi dei consiglieri dimissionari. Scatta il ricorso al Tar (si attende ancora il giudizio), che ha il merito di quadernare i componenti dell?altra lista. Tra i nomi quello di Geronimo La Russa, Eros Maggioni e lo stesso Massimilano Ermolli che si presenta sotto la doppia veste di candidato-commissario.
CONFLITTI E INTERESSI ? Un conflitto d?interessi che si allarga. Sì, perché Ermolli junior, all?epoca del commissariamento di Aci, è anche consigliere di Sinergetica. La società si occupa di consulenze e a partire dal 2008 ?ha rapporti contrattuali di natura commerciale con l?Aci?. Due gli incarichi: il primo da 50 mila euro per attività di accertamento nei confronti di Sara Assicurazioni (controllata al 51% da Aci). Il secondo da 100 mila, iscritto a bilancio sotto la voce promozione istituzionale. La storia, poi, si fa surreale leggendo l?esposto al Tar nel punto in cui si affronta la nomina del fidanzato della Brambilla. ?Maggioni ? scrivono gli esclusi ? si associa alla sezione milanese dell?Aci 48 ore prima dell?indizione delle elezioni, anche se risede a Lecco?. Insomma, le ombre non sono poche. Ma questo non conta. I diretti interessati si difendono, sostenendo la ?legittimità della candidatura?. A fine luglio, nel silenzio prevacanziero, il pasticcio si compie: le candidature si trasformano in nomine effettive.
http://www.centronline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6106:il-ministro-brambilla-commissaria-laci-e-ci-mette-parenti-e-amici&catid=99olitica&Itemid=158
Il ministro Brambilla commissaria l?Aci e ci mette parenti e amici
PostDateIconMercoledì 30 Giugno 2010 14:06
brambilla aciMichela Vittoria Brambilla, ministro per Turismo del governo Berlusconi, ha messo le mani sull?Automobile Club. Lo racconta Repubblica. Con il vertice azzerato da cinque lettere di dimissioni in due mesi da parte di altrettanti consiglieri, a fine 2009, il ricco ente che gestisce, tra l?altro, anche il Gran Premio di Monza, è stato commissariato.
A commissario straordinario, il ministro del Turismo ha nominato Massimiliano Ermolli, 38 anni e un padre importante: il cavaliere del lavoro Bruno Ermolli, da anni consulente del Gruppo Fininvest e consigliere di amministrazione, tra l?altro, del Censis, del Politecnico di Milano, di Fininvest, Mediaset e Mediolanum, oltre che presidente della Medusa Film. Insomma, un uomo molto vicino a Silvio Berlusconi.
La nomina di Ermolli e i nomi di alcuni probabili futuri consiglieri hanno scatenato una bufera di polemiche e sospetti, raccolti tutti in un esposto presentato alla procura della Repubblica di Milano e Monza. Secondo il quotidiano la Repubblica, il commissario nominato da Brambilla starebbe influenzando i risultati delle elezioni del 22 luglio, contestate dai candidati esclusi. Questi, riuniti sotto l?insegna ?Per la trasparenza?, sono tra i firmatari dell?esposto. Secondo l?esposto, Brambilla non si è accontentata di Ermolli ma per sostituire la vecchia struttura di comando dell?Aci ha chiamato il figlio del ministro della Difesa Geronimo La Russa, e il proprio compagno, Eros Maggioni, che figurano nell?unica lista di candidati rimasta in piedi. Infatti, l?altra lista in gara, ?Per la trasparenza?, non è stata ammessa dallo stesso commissario Ermolli per vizi di forma, decisione che ha provocato anche un ricorso al Tar.
Nella lista ci sono, racconta Repubblica, anche due dei dimissionari che hanno fatto cadere il vecchio consiglio: Michele Nappi, da tempo in Aci e candidato presidente, e l?avvocato Gian Galeazzo Monarca.
Le dimissioni dei due fanno discutere: secondo Pier Lorenzo Zanchi, ex presidente del consiglio direttivo, non erano motivate, ma servivano solo a provocare il commissariamento, il primo dell?Aci di Milano: ?Dimissioni non motivate . Poco prima avevo accusato i manager di Sias, la Società incremento automobili e sport che gestisce l?autodromo. Avevo parlato di rischio fallimento, perché l?80 per cento del fatturato è legato alla Formula 1. Le dimissioni a catena servivano solo a provocare il commissariamento, il primo dell?Aci di Milano?.
?Noi sentiamo l?Aci come un?istituzione da difendere ? dice Iacopo Bini Smaghi, uno dei candidati esclusi ? . Vogliamo evitare che arrivi chi la spogli del suo patrimonio?.
D?altra parte la ricchezza dell?ente, secondo i denuncianti, può fare gola: c?è il Gran Premio, che vale circa 50 milioni di euro, ma anche un patrimonio di palazzi ? tra cui corso Venezia 43 e 45 ? terreni, aree ora occupate da distributori di benzina che valgono altri 70 milioni.
?Ci sono stati comportamenti e decisioni che potrebbero far ravvisare ipotesi di reato ? scrivono i ricorrenti di ?Per la trasparenza? ? la procura esaminerà se vi sono gli estremi per l?azione penale?.
Ad essere contestato è innanzitutto il doppio ruolo di commissario straordinario e candidato di Massimiliano Ermolli. ?Posizione incompatibile con il ruolo di garante delle elezioni? dicono i ricorrenti.
Ma soprattutto la denuncia fa riferimento al suo ruolo di consigliere di Sinergetica, la società di consulenza e pianificazione aziendale di famiglia, di cui è presidente il padre Bruno. A destare scandalo sono ?i rapporti contrattuali di natura commerciale che Sinergetica ha in corso con l?Aci?, un?attività di consulenza che va avanti almeno dal 2008.
?Non esiste nessun conflitto d?interesse ? replica ai sospetti Massimiliano Ermolli ? . Lavoriamo da 15 anni con Aci Italia, non con Aci Milano?. Sulla compagine esclusa Ermolli assicura che ?il regolamento parla in maniera molto chiara?. Sugli altri nomi in lista, è sicuro che ?si tratta di persone legate agli interessi del territorio?.
L?esposto definisce invece ?nebulosa? la candidatura di Eros Maggioni, compagno del ministro Brambilla. Maggioni, scrivono gli esclusi, ?si associa alla sezione milanese dell?Aci solo 48 ore prima dell?indizione delle elezioni, anche se risiede a Lecco?. Accuse che ora dovranno essere verificate dalla magistratura. Come quella secondo cui ci sarebbero stati anomali acquisti di tessere per garantire l?elezione a candidati fidati, prima ancora che restasse una sola lista a poter essere votata.