NAPOLI - Forse aveva fame. O forse era solo stanco di sentire i rimbrotti della moglie per i continui ritardi. Così per evitare altre discussioni ha fermato il bus sotto casa ed è salito a casa per la cena.
Protagonista un autista delle Ctp (Consorzio Trasporti Pubblici) ad Acerra, nel Napoletano. L?uomo un 43 enne, ha lasciato ieri sera il bus in sosta in via Regina Sibilia, la strada dove abita, ed è andato a cenare con i familiari che lo attendevano. Una cena frugale, per la verità, che nelle intenzioni doveva durare al massimo dieci minuti: tanto che il conducente ha pensato bene di lasciare anche il motore acceso.
Un pattuglia di carabinieri (peraltro già allertata da continue denunce) ha notato il bus fermo sul ciglio della strada, con il motore acceso e le porte aperte e si è mossa. Così è emerso che l?autista, un 43 enne, aveva saltato una corsa per andare a casa.
Lui si è giustificato dicendo di essere salito un attimo a casa perchè aveva bisogno della toilette, ma era sotto osservazione già da tempo, in quanto gli utenti del consorzio di trasporti pubblici avevano segnalato ai militari il continuo salto di corse nella cittadina partenopea. Ai carabinieri che lo hanno trovato seduto a tavola in attesa della cena, l?uomo ha detto di essere salito giusto pochi attimi prima, perchè aveva necessità impellenti, e siccome si trovava nei pressi di casa, ha deciso di fare una sosta al volo. Una giustificazione che non è servita ad evitargli le denunce per interruzione di pubblico servizio, peculato e truffa aggravata.
Il Ctp, azienda pubblica che gestisce i collegamenti tra Napoli e la provincia, sta invece valutando iniziative disciplinari a carico dell?autista protagonista della singolarissima «infrazione».
«Un episodio singolare, che lascia stupefatti». Questo il commento del sindaco di Acerra Tommaso Esposito. «Si tratta di un pubblico servizio offerto alla cittadinanza - aggiunge il sindaco - che non dovrebbe subire interruzioni. Figuriamoci per un motivo del genere. Molti cittadini si lamentano soprattutto per la concentrazione di corse in determinate fasce orarie, mentre altre sono scoperte. Nessuno, però, aveva segnalato, almeno a noi amministratori comunali, il salto di corse».
23 settembre 2009
CORRIERE MEZZOGIORNO
Protagonista un autista delle Ctp (Consorzio Trasporti Pubblici) ad Acerra, nel Napoletano. L?uomo un 43 enne, ha lasciato ieri sera il bus in sosta in via Regina Sibilia, la strada dove abita, ed è andato a cenare con i familiari che lo attendevano. Una cena frugale, per la verità, che nelle intenzioni doveva durare al massimo dieci minuti: tanto che il conducente ha pensato bene di lasciare anche il motore acceso.
Un pattuglia di carabinieri (peraltro già allertata da continue denunce) ha notato il bus fermo sul ciglio della strada, con il motore acceso e le porte aperte e si è mossa. Così è emerso che l?autista, un 43 enne, aveva saltato una corsa per andare a casa.
Lui si è giustificato dicendo di essere salito un attimo a casa perchè aveva bisogno della toilette, ma era sotto osservazione già da tempo, in quanto gli utenti del consorzio di trasporti pubblici avevano segnalato ai militari il continuo salto di corse nella cittadina partenopea. Ai carabinieri che lo hanno trovato seduto a tavola in attesa della cena, l?uomo ha detto di essere salito giusto pochi attimi prima, perchè aveva necessità impellenti, e siccome si trovava nei pressi di casa, ha deciso di fare una sosta al volo. Una giustificazione che non è servita ad evitargli le denunce per interruzione di pubblico servizio, peculato e truffa aggravata.
Il Ctp, azienda pubblica che gestisce i collegamenti tra Napoli e la provincia, sta invece valutando iniziative disciplinari a carico dell?autista protagonista della singolarissima «infrazione».
«Un episodio singolare, che lascia stupefatti». Questo il commento del sindaco di Acerra Tommaso Esposito. «Si tratta di un pubblico servizio offerto alla cittadinanza - aggiunge il sindaco - che non dovrebbe subire interruzioni. Figuriamoci per un motivo del genere. Molti cittadini si lamentano soprattutto per la concentrazione di corse in determinate fasce orarie, mentre altre sono scoperte. Nessuno, però, aveva segnalato, almeno a noi amministratori comunali, il salto di corse».
23 settembre 2009
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