<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> A proposito di precariato. | Il Forum di Quattroruote

A proposito di precariato.

Non alludo purtroppo a un dente (pre-cariato) da curare, bensì alla solita malattia nota del nostro Paese.

Ecco un articolo relativo alla marea sommersa di "assistenti" universitari che, pur di fare curriculum e stare attaccati al carrozzone, si svendono ai "luminari".

Questi fantasmi, però, non prendono 30 euro l'ora in nero come altri sommersi.

Anche se direte che costoro devono andare a fare i muratori o i tornitori, la situazione mi sembra a dir poco squallida.

http://www.repubblica.it/scuola/2010/04/27/news/collaboratori_universitari_nascosti-3661506/
 
Il precariato e' un'invenzione dello Stato Italiano.
E prima di rispondere assicuratevi di aver capito bene la frase qui sopra.
 
il problema c'è e si dimostrerà grave.. in termini sociali..
tuttavia se i giovani smettessero di regalare il loro lavoro al primo approfittatore, farebbero un favore a tutta la categoria..
 
Non e' una soluzione praticabile ne', se e' per quello, intelligente.
La prima cosa che i giovani dovrebbero mettersi in testa e' che devono lasciarsi alle spalle questo mito del "posto fisso" che NON ESISTE.
La seconda cosa che dovrebbero mettersi in testa e' che bisogna essere imprenditori di se stessi, sapersi vendere, sapersi valutare e sapersi migliorare.
Moltissimi cosiddetti "precari" non sanno fare nessuna di queste tre cose, e speran solo che qualcuno, non si capisce bene perche' mai, li assuma in un "posto fisso" che terranno vita natural durante a prescindere dalle loro qualita' e dalle loro capacita'.
Nemmeno piu' in Russia funziona cosi' (e questo sistema si vede dove li ha portati).
E persino in Giappone, dove la cosa aveva radici molto diverse dalla fandonia comunista, e molto piu' profonde, il posto fisso e' scomparso.
In Italia, una classe politica priva di doti ha capito molto tempo fa che uno dei sistemi migliori per garantirsi il potere e' garantire alle masse (che sono per loro natura pigre e svogliate, perche' semplicemente e' nell'indole umana esserlo) un'esistenza apparentemente priva di preoccupazioni e con infinite garanzie.
Il tutto, naturalmente, garantendo tutto a una porzione di popolazione sufficiente ad assicurarsi una base elettorale granitica, a scapito di tutti gli altri e dell'intero paese.
Solo che, a furia di "garantire" tutto, (cosa palesemente impossibile perche' irrealizzabile) la bolla di sapone e' scoppiata.
Ora si puo' solo cercare di andare avanti perche' indietro, questo e' poco ma sicuro, non si torna.
La cosa migliore e' capire che la situazione e' cambiata, e non lasciarsi incantare da chi promette che e' possibile tornare ai vecchi sistemi. Chi riesce a farlo ne trae i meritati vantaggi. Prima apriamo gli occhi, meglio vivremo!
 
99octane ha scritto:
Non e' una soluzione praticabile ne', se e' per quello, intelligente.
La prima cosa che i giovani dovrebbero mettersi in testa e' che devono lasciarsi alle spalle questo mito del "posto fisso" che NON ESISTE.
La seconda cosa che dovrebbero mettersi in testa e' che bisogna essere imprenditori di se stessi, sapersi vendere, sapersi valutare e sapersi migliorare.
Moltissimi cosiddetti "precari" non sanno fare nessuna di queste tre cose, e speran solo che qualcuno, non si capisce bene perche' mai, li assuma in un "posto fisso" che terranno vita natural durante a prescindere dalle loro qualita' e dalle loro capacita'.
Nemmeno piu' in Russia funziona cosi' (e questo sistema si vede dove li ha portati).
E persino in Giappone, dove la cosa aveva radici molto diverse dalla fandonia comunista, e molto piu' profonde, il posto fisso e' scomparso.
In Italia, una classe politica priva di doti ha capito molto tempo fa che uno dei sistemi migliori per garantirsi il potere e' garantire alle masse (che sono per loro natura pigre e svogliate, perche' semplicemente e' nell'indole umana esserlo) un'esistenza apparentemente priva di preoccupazioni e con infinite garanzie.
Il tutto, naturalmente, garantendo tutto a una porzione di popolazione sufficiente ad assicurarsi una base elettorale granitica, a scapito di tutti gli altri e dell'intero paese.
Solo che, a furia di "garantire" tutto, (cosa palesemente impossibile perche' irrealizzabile) la bolla di sapone e' scoppiata.
Ora si puo' solo cercare di andare avanti perche' indietro, questo e' poco ma sicuro, non si torna.
La cosa migliore e' capire che la situazione e' cambiata, e non lasciarsi incantare da chi promette che e' possibile tornare ai vecchi sistemi. Chi riesce a farlo ne trae i meritati vantaggi. Prima apriamo gli occhi, meglio vivremo!

mi spiace octane ma questa volta non ti quoto.
non penso che i govani di oggi cerchino il posto fisso in quanto tale.. non mi chiedere a cosa mirano perchè sinceramente non li capisco..
quanto agli aspetti caratteriali che hai evidenziato mi sento di dissentire.. ho amici brillantissimi, i migliori del corso, che si son rinchiusi a fare ricerca o gli assistenti per nulla o quasi.. e mi domando, ma chi ve lo fa fare??!!?!??
non so se il discorso del rifiuare lavori non retibuiti sia così infattibile.. io ho fatto così e mi han richiamato dopo un mesetto e adesso mi pagano.
ripeto, io piuttosto di andare in un call center o fare della segreteria per qualche disonesto vado a raccgliere le pere che prendo il triplo..
 
elancia75 ha scritto:
Ecco un articolo relativo alla marea sommersa di "assistenti" universitari che, pur di fare curriculum e stare attaccati al carrozzone, si svendono ai "luminari".
Si tratta di quello che un tempo era definito "internato"
Prassi normalissima per accedere a professioni particolarmente qualificate.

Poi, quando qualche volpe non arriva all'uva, dice che non è buona
 
Io sono uno dei giovani di cui parla l'articolo. Non sono ancora laureato, sono in tesi, ma aiuto comunque il mio docente relatore (e non solo lui) in alcune mansioni che egli, per mancanza di tempo, non può svolgere. Solitamente faccio da responsabile di cantiere agli scavi archeologici del quale è direttore dei lavori (sono più di uno, ognuno affidato ad uno studente con particolare esperienza), ma mi è capitato anche diverse volte di coadiuvarlo tenendo delle lezioni in alcuni seminari. Ovviamente gratis. Perchè lo faccio? il curriculum che ho maturato facendo queste esperienze mi ha permesso di trovare un part time in un museo, allestisco le vetrine e le mostre, creo i pannelli illustrativi e i pieghevoli, ma soprattutto ho accesso libero ai magazzini, che mi viene comodissimo se necessito di visionare o cercare qualche reperto utile per la mia tesi. Inoltre ho delle collaborazioni con alcune riviste del settore, insomma, indirettamente qualche soldo mi viene in tasca, non grandi cose, ma quanto basta per poter studiare senza gravare troppo sulle tasche dei miei genitori e per potermi togliere qualche sfizio (tipo il mantenimento della macchina che mi hanno regalato, peraltro indispensabile se voglio collaborare). Inoltre, la fiducia che mi dimostra il professore, la possibilità di poter esprimere una mia opinione, discutere con lui dandosi del tu, mi gratifica e non poco. Inoltre, la settimana scorsa siamo stati a Pompei ed Ercolano, e abbiamo avuto accesso a delle zone normalmente chiuse, delle zone che non sono visitabili se non da addetti ai lavori: sembra una cavolata, ma per me vuol dire tanto, per confronto, sarebbe come guidare una Bugatti Veyron per un appassionato di automobili. Infine, il lavoro e le mansioni he i danno da fare, mi piacciono e mi divertono. Dunque, nessun do ut des, nessuna aspirazione ad un posto fisso, che sono consapevole di non poter ottenere perchè non ho "il cardinale", bensì è tempo investito in esperienze che ritengo splendide, che mi gratificano e mi appagano, che mi arricchiscono culturalmente: forse andrò a fare l'operaio in futuro, ma lo farò a testa alta, consapevole di non aver buttato la mia gioventù in acol e droga, ma di averla impiegata per svolgere il lavoro che mi piace fare.
 
elancia75 ha scritto:
Non alludo purtroppo a un dente (pre-cariato) da curare, bensì alla solita malattia nota del nostro Paese.

Ecco un articolo relativo alla marea sommersa di "assistenti" universitari che, pur di fare curriculum e stare attaccati al carrozzone, si svendono ai "luminari".

Questi fantasmi, però, non prendono 30 euro l'ora in nero come altri sommersi.

Anche se direte che costoro devono andare a fare i muratori o i tornitori, la situazione mi sembra a dir poco squallida.

http://www.repubblica.it/scuola/2010/04/27/news/collaboratori_universitari_nascosti-3661506/

Ragazzi sono c.z-i per tutti, come per te, anche mio figlio, visto che fate lo stesso lavoro in quel di Bologna. E in piu' lui pendola...
......ma non scordatevi degli over 50 che quando perdono il lavoro....e in piu' hanno una famiglia da mantenere.
Ciao
 
EdoMC ha scritto:
Io sono uno dei giovani di cui parla l'articolo. Non sono ancora laureato, sono in tesi, ma aiuto comunque il mio docente relatore (e non solo lui) in alcune mansioni che egli, per mancanza di tempo, non può svolgere. Solitamente faccio da responsabile di cantiere agli scavi archeologici del quale è direttore dei lavori (sono più di uno, ognuno affidato ad uno studente con particolare esperienza), ma mi è capitato anche diverse volte di coadiuvarlo tenendo delle lezioni in alcuni seminari. Ovviamente gratis. Perchè lo faccio? il curriculum che ho maturato facendo queste esperienze mi ha permesso di trovare un part time in un museo, allestisco le vetrine e le mostre, creo i pannelli illustrativi e i pieghevoli, ma soprattutto ho accesso libero ai magazzini, che mi viene comodissimo se necessito di visionare o cercare qualche reperto utile per la mia tesi. Inoltre ho delle collaborazioni con alcune riviste del settore, insomma, indirettamente qualche soldo mi viene in tasca, non grandi cose, ma quanto basta per poter studiare senza gravare troppo sulle tasche dei miei genitori e per potermi togliere qualche sfizio (tipo il mantenimento della macchina che mi hanno regalato, peraltro indispensabile se voglio collaborare). Inoltre, la fiducia che mi dimostra il professore, la possibilità di poter esprimere una mia opinione, discutere con lui dandosi del tu, mi gratifica e non poco. Inoltre, la settimana scorsa siamo stati a Pompei ed Ercolano, e abbiamo avuto accesso a delle zone normalmente chiuse, delle zone che non sono visitabili se non da addetti ai lavori: sembra una cavolata, ma per me vuol dire tanto, per confronto, sarebbe come guidare una Bugatti Veyron per un appassionato di automobili. Infine, il lavoro e le mansioni he i danno da fare, mi piacciono e mi divertono. Dunque, nessun do ut des, nessuna aspirazione ad un posto fisso, che sono consapevole di non poter ottenere perchè non ho "il cardinale", bensì è tempo investito in esperienze che ritengo splendide, che mi gratificano e mi appagano, che mi arricchiscono culturalmente: forse andrò a fare l'operaio in futuro, ma lo farò a testa alta, consapevole di non aver buttato la mia gioventù in acol e droga, ma di averla impiegata per svolgere il lavoro che mi piace fare.

E meno male che ci sono quelli come te, ti stimo, sul serio.

Io, all'opposto, non riconosco in molti casi la legge per cui uno che lavora o presta servizio lo deve fare gratis, forse anche perchè non ho trovato alla facoltà di architettura di Firenze luminari benevoli, anni fa.
Per ora ho un posto "fisso" in uno studio tecnico, ma la gratificazione è poca perchè oltre alla busta paga si vorrebbe intraprendere un percorso che, soprattutto adesso, è impossibile.

P.S. La villa dei Misteri va assolutamente protetta meglio... Pompei casca a pezzi!
 
Senza il posto fisso non esiste il concetto di qualità della vita.
Una qualità che è nell'interesse di tutta la socialità ed anche dell'economia del paese, perchè senza di essa la ricchezza non circola e rimanendo bloccata marcisce, e svanisce evaporando in miasmi.


Il precario vive alla giornata, nel senso che soffre l'impossibilità di poter fare progetti di medio e lungo periodo.
Questo significa che la sua qualità della vita è inferiore a quella di chi gode della sicurezza e garanzie che da un posto fisso.
Perchè chi ha un posto fisso ha più fiducia e quindi spende di più.
 
|Mauro65| ha scritto:
elancia75 ha scritto:
Ecco un articolo relativo alla marea sommersa di "assistenti" universitari che, pur di fare curriculum e stare attaccati al carrozzone, si svendono ai "luminari".
Si tratta di quello che un tempo era definito "internato"
Prassi normalissima per accedere a professioni particolarmente qualificate.

Poi, quando qualche volpe non arriva all'uva, dice che non è buona

Prassi normalissima in Italia, hai ragione.

Se fossi un assistente poi, non mi sentirei mai di invidiare chi arriva all'uva grazie a doti diverse dal merito come avviene quasi sempre e, nel caso non riuscissi dopo anni di fedeltà totale, resomi conto di ciò, magari uscirei io a testa alta perchè avrei capito che quella che credevo essere l'uva nient'altro è che merda.

Non è il mio caso, purtroppo, poichè ho scelto di farmi assumere e di lavorare in un ambito legato alla produzione di servizi piuttosto che all'insegnamento o alla carriera gratuita (sempre in Italia) presso luminari qualsivoglia.

Ciò non toglie che l'articolo mi abbia colpito, tutto qui.
 
birillo21 ha scritto:
Senza il posto fisso non esiste il concetto di qualità della vita.
Una qualità che è nell'interesse di tutta la socialità ed anche dell'economia del paese, perchè senza di essa la ricchezza non circola e rimanendo bloccata marcisce, e svanisce evaporando in miasmi.


Il precario vive alla giornata, nel senso che soffre l'impossibilità di poter fare progetti di medio e lungo periodo.
Questo significa che la sua qualità della vita è inferiore a quella di chi gode della sicurezza e garanzie che da un posto fisso.
Perchè chi ha un posto fisso ha più fiducia e quindi spende di più.

Quoto in Toto (Hold the line).
 
elancia75 ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Io sono uno dei giovani di cui parla l'articolo. Non sono ancora laureato, sono in tesi, ma aiuto comunque il mio docente relatore (e non solo lui) in alcune mansioni che egli, per mancanza di tempo, non può svolgere. Solitamente faccio da responsabile di cantiere agli scavi archeologici del quale è direttore dei lavori (sono più di uno, ognuno affidato ad uno studente con particolare esperienza), ma mi è capitato anche diverse volte di coadiuvarlo tenendo delle lezioni in alcuni seminari. Ovviamente gratis. Perchè lo faccio? il curriculum che ho maturato facendo queste esperienze mi ha permesso di trovare un part time in un museo, allestisco le vetrine e le mostre, creo i pannelli illustrativi e i pieghevoli, ma soprattutto ho accesso libero ai magazzini, che mi viene comodissimo se necessito di visionare o cercare qualche reperto utile per la mia tesi. Inoltre ho delle collaborazioni con alcune riviste del settore, insomma, indirettamente qualche soldo mi viene in tasca, non grandi cose, ma quanto basta per poter studiare senza gravare troppo sulle tasche dei miei genitori e per potermi togliere qualche sfizio (tipo il mantenimento della macchina che mi hanno regalato, peraltro indispensabile se voglio collaborare). Inoltre, la fiducia che mi dimostra il professore, la possibilità di poter esprimere una mia opinione, discutere con lui dandosi del tu, mi gratifica e non poco. Inoltre, la settimana scorsa siamo stati a Pompei ed Ercolano, e abbiamo avuto accesso a delle zone normalmente chiuse, delle zone che non sono visitabili se non da addetti ai lavori: sembra una cavolata, ma per me vuol dire tanto, per confronto, sarebbe come guidare una Bugatti Veyron per un appassionato di automobili. Infine, il lavoro e le mansioni he i danno da fare, mi piacciono e mi divertono. Dunque, nessun do ut des, nessuna aspirazione ad un posto fisso, che sono consapevole di non poter ottenere perchè non ho "il cardinale", bensì è tempo investito in esperienze che ritengo splendide, che mi gratificano e mi appagano, che mi arricchiscono culturalmente: forse andrò a fare l'operaio in futuro, ma lo farò a testa alta, consapevole di non aver buttato la mia gioventù in acol e droga, ma di averla impiegata per svolgere il lavoro che mi piace fare.

E meno male che ci sono quelli come te, ti stimo, sul serio.

Io, all'opposto, non riconosco in molti casi la legge per cui uno che lavora o presta servizio lo deve fare gratis, forse anche perchè non ho trovato alla facoltà di architettura di Firenze luminari benevoli, anni fa.
Per ora ho un posto "fisso" in uno studio tecnico, ma la gratificazione è poca perchè oltre alla busta paga si vorrebbe intraprendere un percorso che, soprattutto adesso, è impossibile.

P.S. La villa dei Misteri va assolutamente protetta meglio... Pompei casca a pezzi!

Grazie! Come giustamente dici dipende anche dal docente che si trova. Se dovessi aiutare un professore a fare le fotocopie, portare registri e ripetere delle sue lezioni come un pappagallo, sicuramente non sarei così propenso a lavorare gratis, nel mio curriculum voglio scrivere le cose concrete che faccio, non un generico "assistenza al docente". Colui che mi segue, oltre ad essere un luminare, è una persona che sa darmi soddisfazione, mi affida delle esponsabilità, le lezioni di archeoeconomia che ho tenuto ai seminari le ho preparate da solo, ho realizzato i power point, lui li ha solo controllati e mi ha suggerito poche correzioni. Discorso analogo per gli scavi: facciamo degli incontri prima dell'apertura del cantiere per concordare le strategie d'indagine, dopo ho la piena libertà di agire come ritengo più opportuno, ogni tanto egli viene a controllare, e vediamo insieme come proseguire. Insomma, mi sento responsabilizzato e percepisco una fiducia che mi invoglia a continuare. Quanto a Pompei, rispetto a qualche anno fa ho visto enormi progressi, passi da gigante, anche perchè adesso la Packard Bell elargisce ingenti fondi per i restauri (molti più di quelli stanziati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali). Villa dei Misteri mi è sembrata in buone condizioni di tutela, ma è veramente povera per quanto riguarda la valorizzazione: nessun impianto di illuminazione, gli affreschi si vedono a malapena nel buio della stanza, penso che un buon impianto a led sul pavimento possa fornire la giusta quantità di luce senza enormi consumi energetici e senza essere troppo agressiva sui dipinti. Ercolano, invece, ha problemi di muffe e alghe sui muri, e come valorizzazione fa pena: ha l'impianto termale meglio conservato al mondo (quello della piazza di Marco Nonio Balbo, non quelle maschili e femminili) , è rimasta addirittura la legna carbonizzata dentro i praefurnia che riscaldavano le vasche, ed è inconcepibile che non sia aperto al pubblico! Io ho avuto la fortuna di vederlo, ma dvrebbe essere aperto a tutti, altrimenti i soldi per la conservazione sono butttati via se forniscono un servizio solo ad una élite!
 
EdoMC ha scritto:
elancia75 ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Io sono uno dei giovani di cui parla l'articolo. Non sono ancora laureato, sono in tesi, ma aiuto comunque il mio docente relatore (e non solo lui) in alcune mansioni che egli, per mancanza di tempo, non può svolgere. Solitamente faccio da responsabile di cantiere agli scavi archeologici del quale è direttore dei lavori (sono più di uno, ognuno affidato ad uno studente con particolare esperienza), ma mi è capitato anche diverse volte di coadiuvarlo tenendo delle lezioni in alcuni seminari. Ovviamente gratis. Perchè lo faccio? il curriculum che ho maturato facendo queste esperienze mi ha permesso di trovare un part time in un museo, allestisco le vetrine e le mostre, creo i pannelli illustrativi e i pieghevoli, ma soprattutto ho accesso libero ai magazzini, che mi viene comodissimo se necessito di visionare o cercare qualche reperto utile per la mia tesi. Inoltre ho delle collaborazioni con alcune riviste del settore, insomma, indirettamente qualche soldo mi viene in tasca, non grandi cose, ma quanto basta per poter studiare senza gravare troppo sulle tasche dei miei genitori e per potermi togliere qualche sfizio (tipo il mantenimento della macchina che mi hanno regalato, peraltro indispensabile se voglio collaborare). Inoltre, la fiducia che mi dimostra il professore, la possibilità di poter esprimere una mia opinione, discutere con lui dandosi del tu, mi gratifica e non poco. Inoltre, la settimana scorsa siamo stati a Pompei ed Ercolano, e abbiamo avuto accesso a delle zone normalmente chiuse, delle zone che non sono visitabili se non da addetti ai lavori: sembra una cavolata, ma per me vuol dire tanto, per confronto, sarebbe come guidare una Bugatti Veyron per un appassionato di automobili. Infine, il lavoro e le mansioni he i danno da fare, mi piacciono e mi divertono. Dunque, nessun do ut des, nessuna aspirazione ad un posto fisso, che sono consapevole di non poter ottenere perchè non ho "il cardinale", bensì è tempo investito in esperienze che ritengo splendide, che mi gratificano e mi appagano, che mi arricchiscono culturalmente: forse andrò a fare l'operaio in futuro, ma lo farò a testa alta, consapevole di non aver buttato la mia gioventù in acol e droga, ma di averla impiegata per svolgere il lavoro che mi piace fare.

E meno male che ci sono quelli come te, ti stimo, sul serio.

Io, all'opposto, non riconosco in molti casi la legge per cui uno che lavora o presta servizio lo deve fare gratis, forse anche perchè non ho trovato alla facoltà di architettura di Firenze luminari benevoli, anni fa.
Per ora ho un posto "fisso" in uno studio tecnico, ma la gratificazione è poca perchè oltre alla busta paga si vorrebbe intraprendere un percorso che, soprattutto adesso, è impossibile.

P.S. La villa dei Misteri va assolutamente protetta meglio... Pompei casca a pezzi!

Grazie! Come giustamente dici dipende anche dal docente che si trova. Se dovessi aiutare un professore a fare le fotocopie, portare registri e ripetere delle sue lezioni come un pappagallo, sicuramente non sarei così propenso a lavorare gratis, nel mio curriculum voglio scrivere le cose concrete che faccio, non un generico "assistenza al docente". Colui che mi segue, oltre ad essere un luminare, è una persona che sa darmi soddisfazione, mi affida delle esponsabilità, le lezioni di archeoeconomia che ho tenuto ai seminari le ho preparate da solo, ho realizzato i power point, lui li ha solo controllati e mi ha suggerito poche correzioni. Discorso analogo per gli scavi: facciamo degli incontri prima dell'apertura del cantiere per concordare le strategie d'indagine, dopo ho la piena libertà di agire come ritengo più opportuno, ogni tanto egli viene a controllare, e vediamo insieme come proseguire. Insomma, mi sento responsabilizzato e percepisco una fiducia che mi invoglia a continuare. Quanto a Pompei, rispetto a qualche anno fa ho visto enormi progressi, passi da gigante, anche perchè adesso la Packard Bell elargisce ingenti fondi per i restauri (molti più di quelli stanziati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali). Villa dei Misteri mi è sembrata in buone condizioni di tutela, ma è veramente povera per quanto riguarda la valorizzazione: nessun impianto di illuminazione, gli affreschi si vedono a malapena nel buio della stanza, penso che un buon impianto a led sul pavimento possa fornire la giusta quantità di luce senza enormi consumi energetici e senza essere troppo agressiva sui dipinti. Ercolano, invece, ha problemi di muffe e alghe sui muri, e come valorizzazione fa pena: ha l'impianto termale meglio conservato al mondo (quello della piazza di Marco Nonio Balbo, non quelle maschili e femminili) , è rimasta addirittura la legna carbonizzata dentro i praefurnia che riscaldavano le vasche, ed è inconcepibile che non sia aperto al pubblico! Io ho avuto la fortuna di vederlo, ma dvrebbe essere aperto a tutti, altrimenti i soldi per la conservazione sono butttati via se forniscono un servizio solo ad una élite!

Ma è vero che una turista americana ha staccato il fallo del Fauno tempo fa?
Sarebbe bello proporre una ricostruzione multimediale dinamica all'esterno dei monumenti e delle ville, su degli schermi ultrapiatti e seminascosti, ovviamente illuminati e videosorvegliati. Ma... quanti soldi ci vorrebbero?
So che a Ercolano c'è un museo multimediale...
 

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