E' a Milano il passaggio pedonale più pericoloso d'Europa. Fin qui, la notizia non coglie più che tanto impreparati i milanesi, abituati a lottare ogni giorno con le insidie del traffico. La vera sorpresa è leggere qual è l'attraversamento in questione: si parla della «zebra» di via Palestro, dal Pac ai Giardini Pubblici, tanto per intenderci. In pienissimo centro, angolo corso Venezia. E dire che per quanto riguarda alcune arterie periferiche, via Mecenate tanto per fare un esempio, c'è un lungo tragico elenco di pedoni uccisi sulle strisce, e diversi sono gli incroci «maledetti» più volte segnalati dai cittadini anche sul nostro forum «Casi metropolitani». No, la maglia nera è andata proprio a quella zona signorile e tranquilla, tra il verde dei parchi e le facciate spettacolari dei palazzi d'epoca. Eppure lo studio ha una sua autorevolezza: insieme ad altri 17 Automobile Club internazionali riuniti nel programma EuroTEST, l?ACI ha esaminato 310 attraversamenti pedonali nelle 31 città principali d'Europa, in 22 diversi Paesi, da Amsterdam a Barcellona, da Berlino a Bruxelles, da Londra a Madrid e così via. Per ciascuna città sono stati scelti 10 passaggi pedonali da esaminare, e il peggiore dei 310 è risultato essere appunto quello di Milano centro, mentre Napoli segue con il secondo e il terzo posto.
LE AUTO E I MARCIAPIEDI ALTI - Cerchiamo di capire il motivo dell'esito disastroso dell'esame in via Palestro. La sede dell'Automobile Club Italia è in corso Venezia, lì a due passi, e per questo gli esaminatori europei non potevano non prendere in esame quelle strisce. E sono rimasti inorriditi. Risultati negativi in tutte le categorie di sicurezza prese in considerazione, «con particolare criticità nella visibilità diurna e notturna e negli indicatori di accessibilità». Certo: hanno notato «veicoli parcheggiati dietro e sopra le strisce pedonali» e marciapiedi con scalini di ben 12 centimetri, «che rendono su entrambi i lati particolarmente poco agevole l'accesso al marciapiedi».
IL PARCHEGGIATORE «SPORTIVO» - Come se non bastasse, proprio mentre era in corso l'ispezione è arrivato un automobilista che ha parcheggiato l'auto esattamente sulle strisce pedonali prese in esame, per di più aiutato da un parcheggiatore illegale. Insomma, Milano ha fatto una figuraccia di dimensioni europee. Gli altri 9 attraversamenti milanesi esaminati hanno avuto voti contrastanti, 5 buoni e 4 cattivi, e quindi il capoluogo lombardo si è segnalato come la città europea con la maggiore variabilità di risultati. La città europea che ha protetto meglio i propri pedoni nel 2009 è stata Rotterdam, seguita da Madrid, Stoccolma e Oslo.
FONTE CORSERA
LE AUTO E I MARCIAPIEDI ALTI - Cerchiamo di capire il motivo dell'esito disastroso dell'esame in via Palestro. La sede dell'Automobile Club Italia è in corso Venezia, lì a due passi, e per questo gli esaminatori europei non potevano non prendere in esame quelle strisce. E sono rimasti inorriditi. Risultati negativi in tutte le categorie di sicurezza prese in considerazione, «con particolare criticità nella visibilità diurna e notturna e negli indicatori di accessibilità». Certo: hanno notato «veicoli parcheggiati dietro e sopra le strisce pedonali» e marciapiedi con scalini di ben 12 centimetri, «che rendono su entrambi i lati particolarmente poco agevole l'accesso al marciapiedi».
IL PARCHEGGIATORE «SPORTIVO» - Come se non bastasse, proprio mentre era in corso l'ispezione è arrivato un automobilista che ha parcheggiato l'auto esattamente sulle strisce pedonali prese in esame, per di più aiutato da un parcheggiatore illegale. Insomma, Milano ha fatto una figuraccia di dimensioni europee. Gli altri 9 attraversamenti milanesi esaminati hanno avuto voti contrastanti, 5 buoni e 4 cattivi, e quindi il capoluogo lombardo si è segnalato come la città europea con la maggiore variabilità di risultati. La città europea che ha protetto meglio i propri pedoni nel 2009 è stata Rotterdam, seguita da Madrid, Stoccolma e Oslo.
FONTE CORSERA