.....volta, partecipa una delegazione USA, guidata dall' ambasciatore Americano a Tokyo.....qualcuno ( Jap, ovviamente ) non l' ha presa bene.
Ciao
Ciao
jaccos ha scritto:A suo tempu fu una scelta difficilissima, il giappone si era preparato per una guerra casa per casa e l'intera popolazione, già indottrinata da anni ed anni di governo militare (hirohito contava come il due di spade con briscola denari), era stata armata ed rozzamente addestrata ed incitata al sacrificio della propria vita contro l'occupante, donne e bambini compresi.
Il giappone era spacciato, aveva perso ma rifiutava ogni offerta di resa. Il sostegno della popolazione era pressochè totale, ogni altra prova di forza non aveva sortito effetto.
Ora, cosa dovevano fare gli americani? Organizzare un'operazione anfibia ed invadere il giappone in un bagno di sangue totale da ambo le parti? O provare con una definitiva prova di forza che convincesse i giappnesi ad una resa?
Non so se hai ben presente la cultura giapponese e il clima politico-ideologico del tempo. Sono stati fatti anche degli studi sull'isteria collettiva di cui era preda il giappone in quel frangente. Non avrebbero mai mollato, avrebbero preferito l'autodistruzione contro il nemico cercando di portarsene all'inferno quanti più possibili. I report delle riunioni di governo riportavano come i generali fossero convinti di avere la vittoria in mano con questa operazione di mobilitazione dell'intera popolazione, questo rende l'idea di quanto fossero usciti di testa.migliazziblu ha scritto:jaccos ha scritto:A suo tempu fu una scelta difficilissima, il giappone si era preparato per una guerra casa per casa e l'intera popolazione, già indottrinata da anni ed anni di governo militare (hirohito contava come il due di spade con briscola denari), era stata armata ed rozzamente addestrata ed incitata al sacrificio della propria vita contro l'occupante, donne e bambini compresi.
Il giappone era spacciato, aveva perso ma rifiutava ogni offerta di resa. Il sostegno della popolazione era pressochè totale, ogni altra prova di forza non aveva sortito effetto.
Ora, cosa dovevano fare gli americani? Organizzare un'operazione anfibia ed invadere il giappone in un bagno di sangue totale da ambo le parti? O provare con una definitiva prova di forza che convincesse i giappnesi ad una resa?
Gli storici devono essere tutti in vacanza :shock: .....senza chiavetta
Secondo me se gli Americani, dopo preavviso, magari con una tregua , avessero distrutto una delle " mille " isolette Giapponesi.....
solo allora, se i Jap non si fossero arresi avrebbero potuto procedere.
Ciao
Tenete presente anche il costo dell'operazione. Certo, gli americani hanno esagerato, ma dato il costo dell'operazione e la "pazzia" del nemico volevano una sola e risolutiva operazione che annientasse ogni bellicosità giapponese.eafkuor ha scritto:In effetti potevano mandare all'aria un'isoletta prima di una città..
migliazziblu ha scritto:.....volta, partecipa una delegazione USA, guidata dall' ambasciatore Americano a Tokyo.....qualcuno ( Jap, ovviamente ) non l' ha presa bene.
Ciao
jaccos ha scritto:Non so se hai ben presente la cultura giapponese e il clima politico-ideologico del tempo. Sono stati fatti anche degli studi sull'isteria collettiva di cui era preda il giappone in quel frangente. Non avrebbero mai mollato, avrebbero preferito l'autodistruzione contro il nemico cercando di portarsene all'inferno quanti più possibili. I report delle riunioni di governo riportavano come i generali fossero convinti di avere la vittoria in mano con questa operazione di mobilitazione dell'intera popolazione, questo rende l'idea di quanto fossero usciti di testa.migliazziblu ha scritto:jaccos ha scritto:A suo tempu fu una scelta difficilissima, il giappone si era preparato per una guerra casa per casa e l'intera popolazione, già indottrinata da anni ed anni di governo militare (hirohito contava come il due di spade con briscola denari), era stata armata ed rozzamente addestrata ed incitata al sacrificio della propria vita contro l'occupante, donne e bambini compresi.
Il giappone era spacciato, aveva perso ma rifiutava ogni offerta di resa. Il sostegno della popolazione era pressochè totale, ogni altra prova di forza non aveva sortito effetto.
Ora, cosa dovevano fare gli americani? Organizzare un'operazione anfibia ed invadere il giappone in un bagno di sangue totale da ambo le parti? O provare con una definitiva prova di forza che convincesse i giappnesi ad una resa?
Gli storici devono essere tutti in vacanza :shock: .....senza chiavetta
Secondo me se gli Americani, dopo preavviso, magari con una tregua , avessero distrutto una delle " mille " isolette Giapponesi.....
solo allora, se i Jap non si fossero arresi avrebbero potuto procedere.
Ciao
L'unica cosa che li ha paralizzati era il fatto di essere annientati senza avere modo di affrontare il nemico. Per loro era un disonore troppo grande. Ciò ha permesso ad Hirohito di intervenire e chiedere la pace.
C'è da focalizzarsi sulla figura dell'imperatore, persona molto tranquilla e forse poco tagliata per il suo ruolo, che venne relegato a mero simbolo della tradizione dal governo militare ma fu l'unico ad avere la lucidità di spingere per una pace concordata, timidamente prima dell'atomica, dopo di essa in maniera perentoria.
99octane ha scritto:jaccos ha scritto:Non so se hai ben presente la cultura giapponese e il clima politico-ideologico del tempo. Sono stati fatti anche degli studi sull'isteria collettiva di cui era preda il giappone in quel frangente. Non avrebbero mai mollato, avrebbero preferito l'autodistruzione contro il nemico cercando di portarsene all'inferno quanti più possibili. I report delle riunioni di governo riportavano come i generali fossero convinti di avere la vittoria in mano con questa operazione di mobilitazione dell'intera popolazione, questo rende l'idea di quanto fossero usciti di testa.migliazziblu ha scritto:jaccos ha scritto:A suo tempu fu una scelta difficilissima, il giappone si era preparato per una guerra casa per casa e l'intera popolazione, già indottrinata da anni ed anni di governo militare (hirohito contava come il due di spade con briscola denari), era stata armata ed rozzamente addestrata ed incitata al sacrificio della propria vita contro l'occupante, donne e bambini compresi.
Il giappone era spacciato, aveva perso ma rifiutava ogni offerta di resa. Il sostegno della popolazione era pressochè totale, ogni altra prova di forza non aveva sortito effetto.
Ora, cosa dovevano fare gli americani? Organizzare un'operazione anfibia ed invadere il giappone in un bagno di sangue totale da ambo le parti? O provare con una definitiva prova di forza che convincesse i giappnesi ad una resa?
Gli storici devono essere tutti in vacanza :shock: .....senza chiavetta
Secondo me se gli Americani, dopo preavviso, magari con una tregua , avessero distrutto una delle " mille " isolette Giapponesi.....
solo allora, se i Jap non si fossero arresi avrebbero potuto procedere.
Ciao
L'unica cosa che li ha paralizzati era il fatto di essere annientati senza avere modo di affrontare il nemico. Per loro era un disonore troppo grande. Ciò ha permesso ad Hirohito di intervenire e chiedere la pace.
C'è da focalizzarsi sulla figura dell'imperatore, persona molto tranquilla e forse poco tagliata per il suo ruolo, che venne relegato a mero simbolo della tradizione dal governo militare ma fu l'unico ad avere la lucidità di spingere per una pace concordata, timidamente prima dell'atomica, dopo di essa in maniera perentoria.
Grazie a Dio qualcuno sa la Storia e non e' preda del buonismo dilagante.
Gunsite ha scritto:fortunatamente l`hanno tirata almeno abbiamo visto quale e` la sua potenza devastatrice.....e la IIWW e` finita subito...
desmo1987 ha scritto:Le scuse della follia giapponese possono "giustificare" la prima bomba, ma la seconda?
desmo1987 ha scritto:Le scuse della follia giapponese possono "giustificare" la prima bomba, ma la seconda?
FAUST50 - 5 giorni fa
AKA_Zinzanbr - 4 ore fa
quicktake - 1 anno fa
omniae - 10 mesi fa