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Il sindaco: «Sullo smog
magari non è determinante
ma intanto migliora
la performance dei bus?»
EMANUELA MINUCCI
TORINO
Alla fine, anche durante una domenica trascorsa al fianco del presidente Napolitano al sindaco Chiamparino è toccato parlare di Ztl. Il botta e risposta (durato almeno dieci minuti) è avvenuto di buon mattino fra il primo cittadino e il presidente della Regione Roberto Cota nella sede de «La Stampa», ai margini della presentazione al Capo dello Stato dell?archivio digitale della testata.
Muta spettatrice del siparietto, donna Clio, la moglie del Presidente, che aveva appena finito di stupirsi delle «splendide palme che, in buona salute, punteggiano la vostra collina». Dal microclima che - inspiegabilmente - favorisce la tenuta, a Torino, degli alberi tropicali, al Pm 10 che dovrebbe calare grazie alla nuova Ztl, il passo è stato breve. «Ma veramente serve a qualcosa questo provvedimento? - è stato chiesto da un invitato alla cerimonia a Chiamparino -non è che magari si respira un po? meglio in centro e tutt?attorno è il caos e diventa una specie di camera a gas?».
E il sindaco, pronto, ma anche un po? irritato: «Se la mettiamo così niente serve a niente, è chiaro che tre ore di stop soltanto in centro non risolvono il problema dell?inquinamento, ma intanto ora nel cuore della città il traffico è diminuito di oltre il 30 per cento e i mezzi pubblici nella zona centrale procedono molto più spediti: e questo è un obiettivo non da poco che abbiamo centrato, se vuoi che la gente prenda i mezzi pubblici devi offrirgli linee che funzionano». Poi, guardando dritto in faccia Cota, che gli sembrava un po? perplesso: «Certo che se voi ci finanziaste i nuovi mezzi sarebbe meglio...».
E il neo-governatore: «Scusa, ma che devo fare di più? Ho già inoltrato la richiesta a Roma, siamo d?accordo, non c?è nessuno da convincere». A quel punto, al quinto piano dell?Editrice La Stampa il dibattito si è fatto ancora più tecnico. «Scusi sindaco, ma perché non fate come a Milano che intanto ha riservato ai residenti alcuni posti auto delimitandoli con strisce gialle? Nelle sere della movida per molti è diventato impossibile rincasare con l?auto».
E lui: «Intanto anche noi abbiamo riservato nelle serate del weekend alcuni posti auto ai residenti, anche se controllare che questa regola venga rispettata è un po? complicato... fare come a Milano? Chi li sente poi i commercianti? Dovete sapere che non è mai facile prendere un provvedimento che riguardi il traffico». Poi ci ha riflettuto un po? su: «L?ideale sarebbe consentire ad ogni singolo automobilista di arrivare fin sotto casa sua con l?auto in una città deserta».
una sola parola: PAGLIACCI!
magari non è determinante
ma intanto migliora
la performance dei bus?»
EMANUELA MINUCCI
TORINO
Alla fine, anche durante una domenica trascorsa al fianco del presidente Napolitano al sindaco Chiamparino è toccato parlare di Ztl. Il botta e risposta (durato almeno dieci minuti) è avvenuto di buon mattino fra il primo cittadino e il presidente della Regione Roberto Cota nella sede de «La Stampa», ai margini della presentazione al Capo dello Stato dell?archivio digitale della testata.
Muta spettatrice del siparietto, donna Clio, la moglie del Presidente, che aveva appena finito di stupirsi delle «splendide palme che, in buona salute, punteggiano la vostra collina». Dal microclima che - inspiegabilmente - favorisce la tenuta, a Torino, degli alberi tropicali, al Pm 10 che dovrebbe calare grazie alla nuova Ztl, il passo è stato breve. «Ma veramente serve a qualcosa questo provvedimento? - è stato chiesto da un invitato alla cerimonia a Chiamparino -non è che magari si respira un po? meglio in centro e tutt?attorno è il caos e diventa una specie di camera a gas?».
E il sindaco, pronto, ma anche un po? irritato: «Se la mettiamo così niente serve a niente, è chiaro che tre ore di stop soltanto in centro non risolvono il problema dell?inquinamento, ma intanto ora nel cuore della città il traffico è diminuito di oltre il 30 per cento e i mezzi pubblici nella zona centrale procedono molto più spediti: e questo è un obiettivo non da poco che abbiamo centrato, se vuoi che la gente prenda i mezzi pubblici devi offrirgli linee che funzionano». Poi, guardando dritto in faccia Cota, che gli sembrava un po? perplesso: «Certo che se voi ci finanziaste i nuovi mezzi sarebbe meglio...».
E il neo-governatore: «Scusa, ma che devo fare di più? Ho già inoltrato la richiesta a Roma, siamo d?accordo, non c?è nessuno da convincere». A quel punto, al quinto piano dell?Editrice La Stampa il dibattito si è fatto ancora più tecnico. «Scusi sindaco, ma perché non fate come a Milano che intanto ha riservato ai residenti alcuni posti auto delimitandoli con strisce gialle? Nelle sere della movida per molti è diventato impossibile rincasare con l?auto».
E lui: «Intanto anche noi abbiamo riservato nelle serate del weekend alcuni posti auto ai residenti, anche se controllare che questa regola venga rispettata è un po? complicato... fare come a Milano? Chi li sente poi i commercianti? Dovete sapere che non è mai facile prendere un provvedimento che riguardi il traffico». Poi ci ha riflettuto un po? su: «L?ideale sarebbe consentire ad ogni singolo automobilista di arrivare fin sotto casa sua con l?auto in una città deserta».
una sola parola: PAGLIACCI!