Mazda CX-60 e-Skyactiv D, la sfida del gasolio

Nell’epoca dell'elettrico c’è ancora qualche costruttore che percorre strade differenti. Ne è un esempio Mazda, che dopo aver riportato in auge il motore Wankel al Salone di Bruxelles - come range extender della MX-30 e-Skyactiv R-EV - ora ci fa finalmente toccare con mano il suo nuovo sei cilindri diesel mild hybrid di 3.3 litri creato per la nuova CX-60. Un motore che, secondo la Casa di Hiroshima, può regalare consumi record per il segmento delle D-Suv: 5 litri/100km. Per metterlo alla prova siamo andati in Spagna, per partecipare a un'economy race con la versione meno potente tra le due proposte, quella da 200 cavalli, proposta in Italia con prezzi a partire da 49.900 euro.

08/02/2023

https://www.quattroruote.it/news/pr...esel_e_skyactiv_d_prezzi_consumi_interni.html

 

E meno male che non sapevano progettare i diesel...

 

Chissà, forse con questa soluzione, nel 2030 un'auto a gasolio entrerà ancora in Area B a Milano (e in qualche altra grande città)? Se omologata come ibrida, sicuramente.

 

Sì ma è primariamente una questione di ideologia, politica, e chissà quali altri interessi.
Se non fosse così, non si sarebbe spinto e favorito' il diesel come «meno inquinante» una quindicina di anni fa, facendo di tutto, a tutti i livelli, per renderlo di moda a scapito del benzina, per poi accorgersi che «in altro senso» invece inquina più del benzina!

C'è anche il fatto che fare fuori i motori a combustione, dal punto di vista della geopolitica, significa rendersi indipendenti dalle nazioni il cui suolo più è ricco di ciò che serve a produrre i carburanti...

Quindi potranno anche inventare un diesel che faccia 50 km/L e con cui dai tubi di scarico esca profumo di rose, i motori a combustibili fossili saranno fatti fuori, in una certa parte del mondo.

 

Non mi risulta che fosse pubblicizzato come "meno inquinante", anzi, l'eredità era proprio di nuvole nere varie. Semmai si dava forse più peso alla co2 che non agli ossidi e ai PM ma che inquinasse e facesse polveri lo si sapeva.

 

E ad ogni modo le spingevano anche perché consumavano meno, poi che costassero qualche migliaio di euro di più e avessero la manutenzione più costosa, specie per chi li usava soprattutto in città, chi li comprava e faceva 10.000 km/anno o meno, alla cosa dava poca importanza.

Se questa Mazda, potrà entrare in Area B a Milano dopo il 2030, è tutto da verificare, del resto quei furbacchioni del Comune, aggiornano la lista man mano che le auto si diffondono, tipo le bi fuel, le mild hybrid e tante full hybrid, che in Area C gratis non entrano più ad es. In teoria se omologata come ibrida dovrebbe avere l'accesso garantito, però è anche diesel.

 

Non capisco perchè non declinino tali espedienti sull'iniezione ecc... per proporre una versione aggiornata del 4 cilindri diesel che, a sto punto, potrebbe fare 25 km/lt reali su modelli, anche seg. D, meno pesanti. Mala tempora currunt... ma perchè sviluppare queste tecnologie solo per fare 1 motore 3.3 e solo 1 modello? Che la cubatura sia parte, invece, del motivo per cui consuma poco e su un 4 cilindri non avremmo, in proporzione, lo stesso beneficio? A voi l'ardua sentenza.

 

Potrebbe essere un'ipotesi suggestiva , avvallata dalla ricerca pluriennale di Mazda sull'over-sizing : che un 2 litri di pari prestazioni e stazza possa consumare non meno , ma addirittura di più del 3,3 litri 6 cilindri made in Hiroshima ...Miracoli giapponesi cui Mazda ci ha abituato , come la produzione di un Wankel di successo (unico caso al mondo) su RX-7 e RX-8 , oggi per altro unico della specie sopravvissuto su MX-30...

 

Sulla Mazda cx-60, listino che parte da oltre 53.000 euro, l'ACC non è di serie e per averlo occorre acquistare il pacchetto Comfort, 1.750 euro. Vi sembra normale?

 

Sicuramente, ma se costano così poco, https://forum.quattroruote.it/threa...otetica-daster-full-adas.144036/#post-2908020 perché non farlo? Come dici sono scelte commerciali, più che di reale costo, per chi li monta almeno.