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Malissimo le vendite

Malissimo le vendite | Pagina 10 - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

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  1. bumper morgan

    bumper morgan

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    Per me il problema maggiore è dovuto al futuro incerto del diesel. Pochi comperano una Stelvio a benzina ( ciuccia mica poco), la Giulia vende cmq poco e la Giulietta.....è sempre quella.
    Poi leggo della nuova MB GLB e vedo che è disponibile con motori a benzina e diesel. Niente ibrido.
    Boh....
    PS: cmq ciò che hai scritto è condivisibile.
     
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  2. keyone

    keyone

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    Certo Bumper , anch'io dicevo che fra le varie cause del "Malissimo le vendite" ci sta anche l'allarmismo e il pessimismo diffuso a tutto volume da stampa e media .

    Fra le altre cause non propagandistiche , ci sta certamente -come tu dici- la guerra al diesel , che andrebbe contrastata con un'offerta adeguata di propulsori ibridi.

    Purtroppo nè Giulia , nè Stelvio propongono tali power-train e quelli in progettazione sono esclusivamente plug-in , sistema che presuppone prese comode e costi aggiuntivi , che non tutti oggi possono o vogliono affrontare.

    L'ideale , come ho già scritto varie volte , sarebbe un full-hybrid da 180/200hp , che toglierebbe la "paura" del diesel , senza bisogno di adeguare il contatore di casa o -peggio- dover peregrinare alla ricerca di prese pubbliche , per ora quasi inesistenti.
     
  3. danilorse

    danilorse

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    L'incertezza sul futuro del diesel sicuramente pesa parecchio dal segmento C in su.
    Nonostante cio' la Stelvio vende piuttosto bene e immagino quasi esclusivamente a gasolio.
    Sulla Giulia invece il benzina potrebbe risultare piu' interessante per chi vuole la Giulia e fa pochi chilometri. Pero' si parte dal 2.0 200cv cambio aut a 44mila euro. Se si rinuncia a 40cv con la versione a gasolio si risparmiano anche 2000€ di listino, che possono essere molti di piu' se si trova qualche rimanenza di km0 con cambio manuale.
    La triade propone versioni a benzina con listini molto piu' bassi.
    Ad ogni modo fatico a spiegarmi i numeri cosi' bassi di Giulia.

    Per il resto della gamma Mito non c'e' piu' (e sono 5000 auto in meno in Italia e 10.000 in Europa) mentre Giulietta ha 9 anni e necessita di un rifacimento totale degli interni, di motori a benzina piu' moderni e di un 2 litri a gasolio da 150cv manuale, per chi vuole qualcosa di piu' del pur ottimo 1.6 mjt.

    Con una gamma cosi' ridotta all'osso pero' si fa perdere completamente di credibilita' il marchio.
    Le responsabilita' del management sono pesanti. La Tonale doveva al max esser pronta entro il 2019 mentre non si sa ancora cosa succedera' !!!
     
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  4. X_BOND

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    Le altre case in italia infatti fanno tutte il meno 50% vero??
    Cmq qui si parla di stelvio... Peccato solo che ex utente audi rs non abbia preso una QV
     
  5. X_BOND

    X_BOND

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    Effettivamente le case estere vendono a valanga auto tipo giulia base benzina.... Si si.
    Concordo cmq incertezza su norme europee emissioni fanno per molti, ii per primo, non far buttare via soldi in auto... Ma ripeto il meno 50 le altre non lo fanno.
     
  6. quantum leap

    quantum leap

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    La paura degli italiani non è quella di diventare più poveri, ma quella di non poter più sembrare abbastanza ricchi.

    Ritengo, secondo me, che una delle cause del malissimo le vendite possa essere individuata anche nel progressivo dissolvimento del potere di acquisto di quella classe media (di piccoli imprenditori, artigiani, professionisti e commercianti) che per decenni, fino alla crisi del 2008, è stata acquirente dei modelli di segmento medio D (e pure italiane, basti ricordare le vagonate di Croma e Thema prima versione, di 156).
    Se continua così sparirà pure fisicamente, questa middle class che ha costituito (nel bene e nel male, con luci ed ombre) il nerbo dell' economia nazionale, i giovani che accedono oggi a questo tipo di attività o professioni mi sembrano sempre meno, e in gioco non ci sono solo minori vendite di vetture, ma la sempre minor voglia (leggi possibilità) di metter su famiglia, di comprare casa, di fare figli
    Eh sì, i tempi sono cambiati, non c'è più il futuro di una volta.
     
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  7. Ax-80

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    Non hai torto eh però continuo a vedere macchinoni ugualmente , ad esempio da quando è uscita vedo parecchie serie 5 che sono comunque seg D. Moltissimi suv mercedes. Audi. Parecchie tiguan ( che inizia a costare parecchio ). Quindi non saprei se è solo un motivo socio economico
     
  8. keyone

    keyone

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    Se leggi bene , parlavo di calo generico , dovuto a scarsa propensione al consumo

    Se leggi bene per Alfa Romeo lamentavo la mancanza di versioni ibride come una delle cause oggetto di questo topic . Saluti
     
  9. pilota54

    pilota54 Moderatore Membro dello Staff

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    Concordo Key, la gente compra macchine più piccole di quelle che potrebbe comprare, e ci sono tanti Suv (i preferiti dai più) che costano davvero poco, lo Stelvio è caro e comunque non è "crollato" nelle vendite.........
    La Giulia purtroppo risente della crisi delle berline.
     
    Ultima modifica: 16 Giugno 2019
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  10. keyone

    keyone

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    Vero quello che dici . Però la realtà è complessa : a fronte dell'indubbio calo nelle professioni , nelle arti e negli impieghi dei ceti medi , soprattutto medio/bassi , vi è un'esorbitante massa di denaro depositata nelle banche , nei fondi di investimento , nelle gestioni patrimoniali , nelle polizze vita , nell'oro , nei diamanti , nelle valute , nei beni rifugio , senza parlare del patrimonio immobiliare (ancora nonostante le tasse) fra i più ricchi del mondo. Non sono o non sono solo i grandi ricchi titolari di quelle ricchezze , ma è il ceto medio , nelle sue larghe fasce superiori . Queste persone , professionisti , dirigenti , piccoli imprenditori magari (ma non sempre per fortuna) hanno ridotto i loro proventi causa crisi , tassazione , normative burocratiche e l'informatica , l'automazione , la robotica , le vendite web , la delocalizzazione hanno sottratto loro ingenti fasce di reddito (in gran parte mangiato da multinazionali e grandi aziende) , però in genere hanno da parte denaro sufficiente non per una , ma per due o tre vite...Questi ceti abbienti , pur non essendo ricchi , temono di perdere il loro status e quindi , complici le notizie catastrofiche rimbalzate dai media , tendono a non spendere o spendere poco ....
     
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  11. pilota54

    pilota54 Moderatore Membro dello Staff

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    Questi non sono ceto medio, Key, sono ceto medio-superiore/superiore, anzi in buona quota fanno parte dei "ricchi" (soprattutto i professionisti perchè dichiarano molto meno di quello che guadagnano, e ne conosco tanti....).
    Il ceto medio è quello dei quadri direttivi, dei funzionari (anche dei piccoli imprenditori, come hai detto), dei professori di scuola.

    Questi si che oggi, rispetto al passato, hanno stipendi ridicoli e possono comprare ben poco. Mio padre era un alto funzionario di banca (ma non dirigente) e a casa avevamo quasi una macchina cadauno (siamo arrivati a 4 e in famiglia eravamo 5 + una nonna), inoltre acquistò 3 case, e aveva anche qualcosa da parte. Io sono arrivato quasi al suo livello come ruolo, e a stento, con enormi sacrifici, case ne ho comprate anche io 3, ma quella nuova sempre in sostituzione della precedente, quindi di fatto posseduta sempre solo 1. Ho avuto 1 figlio solo e max. 2 macchine (per un breve periodo 3, ma una praticamente ragalata dai miei con la vendita di un monolocale).
     
    Ultima modifica: 16 Giugno 2019
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  12. keyone

    keyone

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    Giusta la tua precisazione , globalizzazione , crisi , austerity , avvento del computer e dellE-commerce , norme restrittive , tassazione elevata hanno allargato la forbice nel ceto medio : la punta inferiore -come tu dici- quadri intermedi , impiegati , bancari , piccoli commercianti , piccoli artigiani , insegnanti ecc. hanno perso in questi anni molto potere di acquisto e centinai di migliaia di addetti e o posti di lavoro . La punta superiore invece , liberi professionisti di successo , imprenditori , grandi commercianti , dirigenti , funzionari dello stato e degli enti ha ingrandito , in moltissimi casi , il proprio giro di affari o i propri stipendi e benefit e dispone di risparmi copiosi che a volte la spingono sino ai confini del censo superiore , dei ricchi veri e propri.

    Il risparmio privato rimane comunque altissimo in Italia , magari anche perchè ereditato dai genitori e o dai nonni ...
    La propensione ai consumi è invece in calo nel ceto medio , con le eccezioni di cui sopra, non solo e non tanto per la mancanza di liquidi , ma per il pessimismo sul futuro , il famoso : "per la prima volta i figli non credono di poter star meglio dei propri genitori"...
     
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  13. pilota54

    pilota54 Moderatore Membro dello Staff

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    Ora concordo. Però non la definirei "punta inferiore". E' proprio il ceto medio quello, soprattutto se lavorano in due. La "punta superiore" invece sono ceto medio-superiore/superiore tendete al ricco, come hai detto tu.
     
  14. pilota54

    pilota54 Moderatore Membro dello Staff

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    Tornando alle vendite Alfa Romeo 2019, dobbiamo limitare il confronto col 2018 soprattutto ai modelli Giulia e Stelvio dato che la Mito non c'è più (ma si vendeva già poco) e la Giulietta ormai si vende col contagocce.

    - Stelvio genn.-maggio 2018 6.558 - genn.-maggio 2019 5.241 (-20%)
    - Giulia genn.-aprile 2018 3.193 - genn.-aprile 2019 1.210 (-62%) *

    * Dati presi da Quattroruote e aggiornati ad aprile perchè UNRAE visualizza solo le prime 10 di segmento unendo berline e Suv.

    Il vero crollo è stato quello della Giulia, ormai venduta (in Italia) in soli 300 esemplari/mese circa.
     
    Ultima modifica: 17 Giugno 2019
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  15. Ex Batri

    Ex Batri Moderatore Membro dello Staff

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    Tanto per non ripetermi...:emoji_grimacing: Se facessero la SW di Giulia ne venderebbero molte ma molte di più qui in Italia ma non siamo un mercato che interessa a Fca
    Poi la mancanza di trazione ibrida e la caccia alle streghe per il diesel fanno il resto
    Per es io una Giulia sw a trazione ibrida la metterei nel mirino per il prossimo acquisto
     
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