Sono parte di un diritto di credito infatti che finiscono a qualcun altro per effetto del diritto dello Stato di prelevarli. Ma se l'imprenditore non li versa perché insolvente e dichiarato fallito allo Stato, così come al lavoratore non resta altra strada che quella di insinuarsi al passivo, ancorché da creditore privilegiato (Belpi mi corregga se sbaglio). Se fosse proprietario potrebbe rivendicare la sua proprietà e prendersi quanto gli spetta direttamente dalle casse senza dover concorrere con gli altri creditori (in pratica andrebbe a rivendicare la sua proprietà sui quattrini). Il che mi sembra completamente sbagliato. Il diritto di credito del lavoratore è resta sempre tale ed è più vicino giuridicamente (al netto dei privilegi) al credito vantato da un qualsiasi altro fornitore che, per fare un esempio, a chi ha fornito in leasing i macchinari all'imprenditore.
