permettettemi un racconto di vita vissuta oggi. Ero regolarmente parcheggiato a lisca di pesce a sx di una carreggiata urbana a senso unico alla mia sx un furgone non vetrato al momento di ripartire a retromarcia, guardo dietro che non sopraggiungano auto e manovro lentamente continuando a guardare a sx aspettando l'attimo da poter vedere qualcosa, ad un certo punto sento gridare, un anziano pedone che camminava lungo la strada in direzione opposta al traffico diche che ho rischiato di investirlo, mi accerto non sia successo niente e poi gli dico gentilmente che davanti alle auto parcheggiate c'è il marciapiede libero ed avrebbe dovuto passare da lì. Lui sbraita che cammina dove vuole ed io devo stare attento . Lo lascio lì a gridare, ma davvero se lo avessi toccato avrei avuto torto? A mio parere, no
Quando inserisci la retromarcia per far manovra appare quasi sempre il pedone che si palesa dietro il ns veicolo In genere il pedone vuole aver ragione, anche se ha palesemente torto, come nel tuo caso. Nel caso malaugurato avvenga un investimento bisogna far uscire i vigili che rilevino la dinamica dell'incidente.
Avresti comunque avuto delle grane. Io da pedone cerco di non passare mai dietro a una vettura che sta facendo retromarcia,come cerco di non passare mai davanti a una vettura il cui guidatore ha la prima innestata e sta guardando se sopraggiungono auto per inserirsi a un incrocio. Purtroppo molti pedoni pretendono che sia sempre l'automobilista ad agire di conseguenza per evitarli,ma potrebbero fare molto di più anche loro per prevenire gli incidenti se semplicemente camminassero dove devono e stessero attenti.
Un mio conoscente ha investito con la moto un tizio che ha attraversato la strada di corsa senza guardare e non sulle strisce. Era a Milano in un C.so Buens Aires. Sono usciti i vigili che gli hanno poi dato regione e l'incauto pedone che ha poi pagato i danni alla moto.
Secondo me la questione è tutta qui. Se un automobilista fa manovra lentamente e fa il possibile per guardare da entrambe le parti,compatibilmente con la visibilità ostruita da altri veicoli parcheggiati,secondo me non gli si può rimproverare proprio nulla. Anche perchè un pedone se vede un'auto che a passo di lumaca va verso di lui può benissimo spostarsi o avvisare il conducente,se non lo fa significa che era distratto e allora proprio senza colpe non era. A me è capitato qualche giorno fa',il passeggero me l'ha fatta fare nei pantaloni per una bici che non avevo visto,o meglio che non potevo vedere,che effettivamente convergeva verso la mia auto mentre mi accingevo a svoltare. Però il ciclista non poteva non aver visto l'auto quindi è pacifico che essendo nel mio punto cieco stava a lui evitare di schiantarsi contro la mia fiancata. E allo stesso tempo mi è capitato da pedone di invitare a stare più attenti altri pedoni,persone che conosco,perchè camminavano in mezzo alla strada,anche se in un'area privata all'interno di un centro commerciale. Mi è capitato di vederli spostarsi malvolentieri per far passare un'auto e poi tornare a camminare tranquillamente in mezzo convinti di aver ragione. Non c'è nulla da fare certe teste non le cambi.
Pedoni e ciclisti sono considerati soggetti più vulnerabili ma nel momento in cui tu automobilista dimostri di aver messo in essere tutto quello che potevi fare per evitare l'incidente difficilmente ti potrà essere mossa alcuna accusa.
Ho il dubbio che tra un pedone e un automobilista venga previlegiato nella ragione il pedone.... ( Se non si dimostra che si voleva suicidare ) Soprattutto per l' evidente stato di " inferiorita' "
Però, non è che dobbiamo approfittarcene e fare quel che vogliamo quando siamo dei pedoni. Non è giusto?
No certo ,ma se tra un pedone che non attraversa sulle strisce e un automobilista che lo investe si porta a verificare il comportamento del automobilista ,se questo invece di andare massimo a 50 andava ad 80 in centro urbano la responsabilità ricade su di lui piu che sul pedone
A me comincia a stare sui cabasisi la gente che sorpassa in centro abitato: Sei li che stai cercando di rispettare i limiti (utili in caso di frenata) e quando stai per uscire dal centro abitato, non ti lasciano nemmeno il tempo di accelerare. Ma ormai dovrei tacere, anche io faccio delle stupidate.
Devo dire che ci sono alcune occasioni in cui sfrutto il fatto che sono più sprintoso dell'auto davanti e appena uscito dal centro abitato me ne libero. So che non é piacevole per chi sorpasso e che magari una volta accelerato starà pure lui al limite, quindi sto cercando di limitate questa brutta abitudine, tanto aspettare 100 metri in più non cambia nulla. Già che ci sono devo dire che trovo odiosi i sorpassatori da statale trafficata, quelli che con una lunga fila di auto davanti a velocità costante stanno tutto il tempo a cercare sorpassi rischiosi per guadagnare 4/5 posizioni in 15 km.
Secondo me dipende tutto da come viene fatto il sorpasso. Se in uscita dalla città qualcuno ti si incolla al paraurti mostrando impazienza e poi come vede in lontananza il cartello che segna la fine del limite dei 50 km orari ti sorpassa mentre anche tu stai prendendo velocità,con grande dispendio di carburante,può essere fastidioso. Mentre se chi segue tiene la distanza di sicurezza e sul dritto sfrutta anche quella trentina di metri per prendere velocità gradualmente e effettuare un sorpasso pulito,senza passarti a 30 cm dalla fiancata,allora non c'è alcun problema. Tra fare lo stesso sorpasso violando i limiti e magari con riga continua e farlo 100 metri più avanti,sprecando meno carburante,senza violare alcuna regola e in maniera più sicura secondo me conviene sempre la seconda opzione.
Chissà, magari scriverai qui sul forum che in Valtellina sei stato sorpassato da un pirla con la macchina X, salvo poi scoprire che il pirla sono proprio io.
