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Migliori orologi da polso..

Migliori orologi da polso.. | Pagina 24 - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. Brumista

    Brumista

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    AHI AHI.....
    Hai ragione, pardòn..
     
  2. bumper morgan

    bumper morgan

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    non ho detto che non lo sono....ho solo detto che non mi piacciono. Che é ben diverso.
     
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  3. Oh la la

    Oh la la

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    Qui si potrebbe scrivere un libro....
    Un orologio non convenzionale per tutte le occasioni ..Audemars Piguet ..si distinguono per l'utilizzo di materiali e tecniche di alta qualità. Ad esempio, possono utilizzare ceramica nera invece dell'acciaio inox e poi fare rifiniture a macchina e a mano per ottenere sia l'effetto lucido che satinato. L'uso di viti in oro bianco dimostra che sanno che la perfezione è spesso nei dettagli..:emoji_sunglasses:

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    Nel 1925 ha prodotto gli orologi da taschino più sottili del mondo, seguiti tre anni dopo dal primo scheletro di orologio: un orologio che mostra i suoi segreti meccanici attraverso uno specchio.
    L'Audemars Piguet ha da subito guadagnato una grande reputazione, ma fu nel 1972 che crebbe fino ad essere una delle più riuscite marche di orologi di tutto il mondo, quando introdusse il "Royal Oak". Un orologio di lusso sportivo con un design radicale moderno: unico in un ramo conservatore come quello dell'orologeria.
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    Ultima modifica: 9 Dicembre 2017
  4. Oh la la

    Oh la la

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    La montre la plus compliqée du monde , Calibre '89



    La leggenda dell’Alta Orologeria Patek Philippe


    l primo maggio del 1851 si inaugurava a Londra la Grande esposizione delle opere dell’industria di tutte le Nazioni che celebrava il progresso tecnologico dell’Impero britannico e del mondo. Nel luccicante Crystal Palace, vetrina per 13.000 espositori, tra maggio e ottobre passarono quasi 6 milioni di visitatori: qui nacque la leggenda dell’Alta Orologeria Patek Philippe.

    Alle origini di una storia di successo
    Durante la visita all’Esposizione Universale, lo sguardo della regina Vittoria si soffermò infatti su un prezioso orologio in oro e lapislazzuli blu. Se ne innamorò tanto da commissionare ad Antoni Norbert Patek (1815-1894) e Jean Adrien Philippe (1812-1877), titolari della manifattura orologiera con sede a Ginevra, due preziosi esemplari: uno per sé, con squisiti motivi floreali, incastonato di diamanti e ingentilito da un fiocco in oro; e l’altro per l’amato consorte, il principe Albert, cui regalò un austero modello maschile in oro massiccio. Per la casa svizzera fu l’inizio di un successo internazionale: gli Asburgo e i Romanov, i Borboni, i Savoia e tutta la grande nobiltà europea facevano a gara nel commissionare orologi-gioiello unici, sempre più sofisticati nel meccanismo. Era nato uno status symbol destinato a non tramontare, John Fizgerlad Kennedy, la regina Elisabetta, John Lennon, Eric Clapton, Clark Gable, Brad Pitt, Gianni Agnelli, il Dalai Lama, sono solo alcuni dei nomi che hanno scelto un Patek Philippe.

    L’imprenditore e il mago

    Ma chi erano Patek e Philippe? Indipendentista polacco, Patek era stato costretto a lasciare la Polonia dopo il fallimento dei moti del 1830-31 e nel 1839 aveva fondato a Ginevra la Patek, Czapek & Cie, che produceva un centinaio di orologi di alta qualità all’anno.

    Ma Patek era ambizioso e voleva crescere: ci voleva qualcosa di nuovo. L’imprenditore polacco incontra Jean Adrian Philippe, un vero mago dell’orologeria, che ha appena brevettato il primo meccanismo per orologi senza chiave di ricarica: è lui l’uomo giusto per fare il salto. Nel 1845 i due cominciano a lavorare insieme e la ditta diventa così Patek Philippe. Jean Adrien continuerà a studiare meccanismi sempre più complicati, mentre Antoni Norbert girerà il mondo, e nel 1855 conquista anche New York con il primo ordine importante dall’altra sponda dell’Atlantico: 130 orologi per Tiffany.


    https://www.youmanist.it/currents/shapes-life/orologeria-patek-philippe
     
    Ultima modifica: 9 Dicembre 2017
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